Tag: suicidio
Sab
25
Giu
2016
Suicidio, aggiornamento
Sono la stessa autrice che un paio di giorni fa ha scritto questo http://www.sfoghiamoci.com/Altro/20232/Suicidio.html
Dopo la sua richiesta e quell'immagine, non mi ha più contattata e oggi mi ha bloccata. Sono preoccupata e nessuno mi prende sul serio, anche i miei genitori non mi vogliono aiutare. Ovviamente, per loro, è assolutamente impossibile che un ragazzo depresso da anni con tentati suicidi alle spalle, ci riprovi..sono io cretina a starci male. Anzi! Meglio che si faccia fuori, così la smette di rompere agli altri (parole loro).
Vi ringrazio ancora per tutto il sostegno datomi nello scorso sfogo.
Gio
23
Giu
2016
Suicidio
Conosco questo ragazzo più di un anno fa. È bello, interessante, nessuno dei due vuole qualcosa di serio ed è depresso. Iniziamo a frequentarci a tempo perso con l'intenzione di non creare nulla, però io finisco per affezionarmi e anche lui sembra tenerci a me. Mi innamoro. Sta male e decide che per il momento è meglio non vedersi. Non ci siamo più visti..ormai sono 8 mesi. Abbiamo continuato a sentirci, però..all'inizio perché io ci speravo ancora e quando ho iniziato ad allontanarmi ha iniziato lui a cercarmi. Si confida con me, mi parla del male che gli passa per la testa.
Ha già provato a suicidarsi, ma è stato salvato in tempo. Qualche notte fa mi ha chiesto di aiutarlo ad uccidersi o di ucciderlo io stessa e sui social continua a mettere immagini e messaggi di morte (l'ultima, poche ore fa, è stata l'immagine di un quadro raffigurante un uomo riverso sul letto con tutto il sangue intorno, una pistola in mano e un suo messaggio in cui ha scritto "la fine"..mi ha confidato che suo zio possiede una pistola e che avrebbe voluto usarla).
Mi fa impazzire sapere di non poter fare assolutamente nulla per aiutarlo, mi terrorizza il pensiero che forse proprio in questo momento lui sia già morto. Tutte le volte che ci penso mi vengono in mente tutte le cose che avrei potuto/potrei fare, ma che per paura o rispetto o educazione, non faccio.
Di tutto ciò non posso parlarne con nessuno. La mia migliore amica lo odia e non vuole toccare l'argomento ("crederò che si riesca a suicidare solo quando l'avrà fatto"), il mio migliore amico in questo momento si è allontanato da me perché dice di essere troppo incasinato e di aver bisogno di tempo per sé stesso, gli altri miei amici minimizzano o comunque non mi prestano vera attenzione e non credo sia il caso di dirlo ai miei..alla fine lui è maggiorenne, non potrebbero farci niente e hanno già tanti pensieri.
Vivo in una costante angoscia, non so cosa fare.
Mar
07
Giu
2016
Crisi esistenziale parte 2
Buonasera,
non so a chi rivologo, probabilmente a tutti coloro che passano su questo sito a sfogarsi, a dare consigli ad insultare, bhe' a ciascuno di voi. Non e' la prima volta che scrivo, ma bensi' la seconda. Non so nemmeno la ragione, non saprei con chi parlarne e forse qualche parola lasciata qui, in stato confusionale, puo' essere d'aiuto. Saro' prolisso, mi scuso gia' in anticipo, ma utilizzo questa opportunita' piu' come un flusso di pensieri sul momento che come uno sfogo verso qualcosa di particolare (che non c'e')
Credo di essere depresso, dico credo perche' non e' un'esperienza misurabile, ma piu' un sentire di ciascuno. Ho appena ricevuto un lavoro molto prestigioso e mi hanno sponsorizzato e sto attualmente lavorando negli Stati Uniti. Tutti i miei amici impressionati, contenti, forse invidiosi, ma dentro di me sento veramente di voler fare cambio con la loro vita. Perche' dite voi? Ho viaggiato spesso, sono indipendente, credo di essere intelligente e nemmeno un brutto ragazzo, ma manca qualcosa fondamentalmente. La felicita'.
Cosa e' la felicita'? Non saprei descriverla, penso di averla provata di recente poche volte, forse una volta utilizzando cocaina (non sono un consumatore, l'ho provata 2 o 3 volte nella vita). Quella sensazione di vita in cui senti il tuo corpo, in cui vedi tutto con una bella sensazione, dove il sorriso non e' sforzato, ma e' veritiero, instintuale, non c'e' bisogno di finzione. Credo di essere narcisista e depresso, nulla mi da emozione, tranne la mia ex che mi fa scendere le lacrime; anche se e' un'emozione triste, e' pur sempre un'emozione, sono contento di piangere per la tristezza, mi fa ricordare di avere un cuore! Altrimenti, se non fosse per questo, la vita non mi emoziona, il viaggiare o il visitare posti nuovi non mi smuove piu' nulla, nemmeno il sesso. Ho avuto diverse ragazze, uscite di qualche sera, ma il rapporto invece di essere coinvolgente, sembrava una masturbazione. Lei si muoveva, ma era come se non fosse li, un'estranea. Mi sono stupito persino di avere ancora un'erezione. Per provare qualcosa di diverso ho avuto dei rapporti anche con uomini, con lo stesso identico risultato salvo l'imbarazzo e l'anielazione ancora piu' grande. E' tutto cosi' artefatto.
Il lavoro invece e' molto stimolante, interessante e paga bene, ma e' come se lo vedessi come un gioco. Sto giocando, non mi curo delle conseguenze, ho diverse responsabilita', ma sono semplicemente delle email, dentro di me non sento assolutamente nessuna responsabilita' per nulla. Mi sento come se stessi in equilibrio su un filo, vedo i miei colleghi e i miei superiori che sono molto presi, resposabili, seri; io sono cosi, ma e' tutta una pura e semplice facciata, dentro di me mi sento un bambino. Se non fosse che rischierei il lincenziamento mi metterei a ridere davanti tutte queste persone. Spesso cammino per strada e mi vien voglia di picchiare qualcuno, ma non perche' abbia fatto qualcosa o perche' lo odi a prescindere, semplicemente per il gusto di ricevere cosi tante botte da tramortirmi e ..... farmi sentire vivo! Che assurdita'. E' una forma sublimata di masochismo. E cosa c'e' di ancora piu' frustrante in tutto questo? Che sono rimasto in psicoterapia per circa un anno senza risultati, che divoro libri e libri di psicologia e di filosofia, sperando che ci sia una soluzione a tutto questo. I filosofi o tutti coloro che leggono danno un sollievo, seppur momentaneo, a questa sensazione, quasi mi sento meglio, ma poi chiudo il libro e .... voila', on retourne a la vie! Con la consapevolezza di riconoscere tutte queste difficolta', con addirittura riuscire a prevederle o analizzarle sul momento, ma tutto questo a scapito della naturalezza. Sembro un robot, con gli ordini che mi do da solo. L'alcool e le droghe, sempre per un momento, mi danno quella misera gioia di sentirmi vivo, di lasciare la presa e il controllo e di seguire il flusso della vita. Ho conosciuto tre persone di recente, ed entrambe mi hanno detto una cosa molto simile tra loro, nonostante non si conoscano tra di loro (un vescovo, un mio ex collega ed un mio collega attuale). Mi han detto di vivere come sono, di essere naturale, sono coloro che hanno visto quello che c'e' sotto la maschera e probabilmente che si accorgono del disagio che ho. E mi han detto che mi vogliono bene (e che imbarazzo!). E' assurdo. Da un lato invidio la loro idea della vita, tranquilli, apparentemente sereni, dall'altro non vorrei mai esser come loro (molto chiusi mentalmente rispetto alcune tematiche). E' come se ci fosse questa sorta di tenaglia. E di tutti gli altri che mi voglion bene? Loro vedono quello che voglio fargli mostrare, sono cosi tanto manipolabili che mi mette una rabbia quanto dicono che sono gentile, una persona a modo, che mi rivolgono i sorrisi e tessono le lodi. Lo stanno facendo con un'altra persona che non esiste, che e' artefatta e costruita, che purtroppo dipende dal giudizio degli altri ed e' molto insicura, anche se l'immagine e' totalmente il contrario. Che ha bisogno di un'altro e della sua energia per sopravvivere, altrimenti collasso.
Bene, ora complice la vita negli USA e lo stare spesso da solo, questo collasso avviene in maniera molto piu' precipitosa, spesso penso al suicidio, vado veloce, faccio attivita' che richiedono coraggio (ma che non sento di avere, semmai ho inconscienza), ma per il semplice motivo che non mi interessa della vita, se anche dovessi morire, per me, sarebbe un sollievo. Cosa ho da lamentarmi? Non avrei nulla. Vivo bene, l'azienda mi paga tutto (macchina, casa, cene, voli) non avrei nulla da lamentarmi, veramente ho (quasi) tutto quello che di materiale una persona possa avere, mentre altre persone vivono sotto i ponti o fanno i conti alla fine del mese...ma, ma loro nonostante le difficolta', sono felici! SOno responsabili (ovvio non tutti), aiutare gli altri li rende felici. Il mio aiutare gli altri e' piu' un'apparenza, una gratificazione, una conferma di un'immagine che non e' di me. Se ci fosse uno specchio che mostrasse il mio vero essere, probabilmente vedrei un mostro.
Credo di aver scritto un po' troppo. Non mi sono nemmeno accorto del tempo che passava... Volevo chiedervi, cosa vuol dire per voi VIVERE? Cosa vi rende felici? Come e' possibile raggiungere la felicita'? Se ho un desiderio forte, vorrei essere veramente felice! Vorrei essere me stesso, ma non so chi sono.
Buona serata,sperando di trovare qualcuno nella mia situazione che e' riuscito ad uscire da questo incubo.
Sab
23
Apr
2016
Crisi esistenziale
Buongiorno,
non avrei mai pensato di voler scrivere su questo sito, ma tant’è. Cerco di fare una veloce descrizione tanto per non annoiare. Sono un uomo di 27 anni e ho avuto una vita interessante, a detta di altri. Proprio quest’ultimo dettaglio lo ritengo abbastanza importante.
Spesso, capita più ora rispetto a qualche anno fa, una sorta di filo di depressione, una sorta di ovatta e di insensibilità contraddistingue le giornate. Da poco ho avuto una grande opportunità lavorativa, come manager, di lavorare per una grossa multinazionale italiana che mi permetterebbe di ritornare all’estero (dove ho già vissuto) e con un buon stipendio e un sacco di benefit. Direte, che c’è da lamentarsi in questo periodo? Io direi, nulla da lamentarmi, la non c’è una serenità o una consapevolezza tale per cui ritenermi fortunato di questo.
Lato sentimentale sento veramente una bassissima autostima, quasi totalmente dipendente dalle persone e dal loro giudizio. A livello amoroso esco da una storia in cui ho fatto del male (emotivamente parlando) alla mia ex ragazza, con egoismo. Da più di un anno ho avuto diversi colloqui con una psicoterapeuta per cercare di identificare il disagio e superarlo, ma aimé, aldilà di avere più consapevolezza del mio disagio, non c’è stato nessun reale beneficio. Non mi sento particolarmente attaccato né alla mia famiglia, né ai miei amici, mi sento spesso solo e l’unica cosa che in un certo senso rende interessante la vita, è quello di raccontare quello che ho fatto/successo con perfetti sconosciuti, solo per avere un’approvazione positiva (che assolutamente non sento di avere, valere). Ho pensato in più riprese al suicidio, spesso penso che se avessi l’opportunità di avere un bottone che potesse far saltare in aria questo mondo e questa terra lo schiaccerei senza farmelo ripetere più volte. Una grande esplosione nucleare in tutto il mondo per far cessare la vita umana in un attimo. La descrizione è molto drammatizzata, ma mi rendo conto della tristezza (e della rabbia) presenta internamente che permette anche solo di fare questo tipo di ragionamento da sociopatico/psicopatico. La psicoterapeuta mi ha detto che c’è molta componente narcisistica in tutto questo, che va dalla svalutazione di me stesso, fino ad una ipervalutazione, una sorta di limbo che non permette di rendersi conto né dei propri pregi, né delle proprie difficoltà. I miei amici, parenti, persone che mi conoscono, spesso hanno giudizi estremamente positivi e mi prendono come modello (di sucesso?), ma questa cosa mi mette i brividi e la rabbia, anche perché non sono in grado di vedere aldilà di un giudizio superficiale. Se dovessi condividere questo disagio, sicuramente questa esaltazione scomparirebbe, mi vedrebbero per quello che sono, una persona che non ha ancora capito che cosa vuole fare nella vita, nel suo futuro e nel suo presente.
Mi sento senza emozioni, senza nessun interesse per niente, quasi come se fossi in una sorta di bolla che non mi permette di gioire della vita, ma allo stesso tempo protegge da molte delusioni. La chiamerei una sorta di ovatta, ma sfocia spesso nell’apatia. Spesso desidererei, viaggiando in metro e vedendo le altre persone, di fare cambio, di far cambio con una vita più semplice, ma ricca dal punto di vista umano, salvo poi rigettarlo con violenza quando mi accorgo della banalità della stessa. Le stesse emozioni/sentimenti sono anche dal punto di vista sessuale, come se la libido fosse stata annullata. Non sono al punto di dubitare del mio orientamento sessuale (ho avuto sia esperienze etero che omosessuali), spesso mi chiedo se c’è veramente un interesse in un’altra persona, un interesse reale che non è dettato da un desiderio di approvazione, di essere desiderato, di volere che sia un oggetto nel mio controllo. Non mi piace il mio corpo, nonostante oggettivamente non sia orribile. Lo sento come un oggetto della mia mente, un qualcosa di accessorio, manovrato dalla mente. Spesso non sento i suoi bisogni, spesso non mi capita di mangiare (per risparmiare, per tirchieria, quando in realtà non avrei problemi a potermi permettere dei prodotto di qualità o delle cene), qualche volta sono anche molto arrabbiato con me stesso perché è lo stesso corpo che si mette di mezzo e mi fa sentire la stanchezza, mi fa perdere la lucidità mentale per lavorare, mi fa fare figure di **** in riunione perché ho un aspetto di una persona che dorme 3- ore a notte (quando in realtà dormo 8 ore). Con le droghe (cocaina, marijuana) spesso riesco a mettere KO la mia mente e a far venire fuori la mia vera natura, ma è una cosa toltamene temporanea e anche rischiosa.
Alcuni pensieri che mi vengono in mente? Hanno alla base un desiderio di voler avere attenzioni a tutti i costi, anche a scapito di altre persone.
Se dovessi pensare alla morte della mia famiglia, la cosa non mi toccherebbe più di tanto, anche perché sono indipendente e non dipendo né economicamente, né in nessun caso da loro. Lo vedrei come un’occasione per ricevere conforto ed attenzioni dagli altri.
Dopo aver scritto tutto questo, vorrei dirvi, ma soprattutto dirmi, che mi pento di tutto questo, non so come certe cose possano essere potute nascere. Ho una famiglia normalissima, ho mio fratello (più piccolo di me) con un tumore e che purtroppo non ho la sensibilità di stargli vicino e di esser di supporto. Mi vergogno tanto di questo, mi sento inutile, egoista, penso molto a me stesso.
Ho ancora un ricordo lucido di una volta in cui ho sentito la sensazione di sentirmi vivo. Qualche anno fa mi hanno investito mentre attraversavo le strisce pedonali e ho battuto la testa sull’asfalto e mi sono risvegliato in ambulanza. Nella degenza in ospedale, nonostante i fortissimi dolori alla testa, collo etc, avevo un sorriso sincero stampato sulla testa. Mi sembrava di essere rinato, ero veramente felice nonostante amici e parenti fossero preoccupati. Alle loro preoccupazioni, la mia risposta con un sorriso da ebete era –Sono vivo- (non sopravvissuto, vivo, nel senso che sento di vivere!)
Credo di esser stato un po’ troppo prolisso, ma volevo condividere questo sfogo. Vorrei ritornare a vivere. Vorrei sentire l’amore nel cuore, vorrei che l’amore sciogliesse il ghiaccio che si è formato, vorrei toccare, sentire veramente, vivere. Ritornare sulla terra.
Lun
29
Feb
2016
Nessuno mi capisce e mia madre mi sta scocciando un botto
Salve a tutti, ho trovato questo sito da poco percio' vorrei sfruttarlo per sfogarmi; Fra l'altro questa é la seconda volta che scrivo.
Non voglio che sia una di quelle robe adolecenziali della serie "nessuno mi capisce, sono sola nessuno mi ama!1!1!!) e spero che non lo sia, dai.
Ma in questo periodo, non l'avrei mai pensato, é proprio cosi', puo' sembrare contradittorio, pero' nessuno sembra capirmi.
Sono sempre stata un' ottima studente, ho sempre rispettato i prof, sempre studiato (a parte qualche 4 in matematica, ma ci sta).
Ma dopo aver cambiato città (Mi sono trasferita in Francia da due anni, e fa schifo) , studiare mi fa venire un ansia assurda, provo ribrezzo nell'aprire il libro, i prof sono dei gran incompetenti, non si va mai avanti con il programma e ci insegnano cose da 1elementare (sto finendo 4 anno di liceo).
Qui sono tutti infantili, si offendono se esci con la "bff" di un'altra e non ti parlano piu' per farvi un esempio, sono odiose, l'unica "amica" che ho é la mia compagnia di banco, che sta antipatica a tutta la scuola quasi, e che ha da ridire per qualsiasi cosa: "che brutte unghie" "che brutta borsa" "che brutte scarpe".
E io sto facendo un esorbitante numero di assenze, perché anche se volessi non ci posso entrare in quella scuola, durante le lezioni mi gira la testa, non riesco a concentrarmi, mi fischiano le orecchie, ho un ansia assurda, e l'istinto omicida verso il mondo, ho degli esaurimenti nervosi tutti i giorni, a volte mi capita di svenire, devo sempre chiedere ai prof di uscire perché non mi va di piangere davanti a tutti.
Sono sempre esausta, non ho mai dormito al pomeriggio, invece in questo periodo, anche se mi sveglio alle 10 del mattino devo dormire pure 2 ore al pomeriggio, e andare a letto alle 22 perché non mi reggo in piedi.
Piango ogni mattina e ogni sera, a volte penso di aver esaurito le lacrime, sento come un macigno sul petto che non se ne vuole andare.
Mi fa paura il fatto di pensare che dovro' restare qui per i prossimi anni, non ce la posso fare.
Oggi ho pensato al suicidio, é una cosa che non avrei mai pensato di fare né pensare, mi sembra stupida per la mia situazione, ma a volte ci penso, purtroppo, e mi sento idiota per questo.
Mia madre continua a criticarmi e a dire che dormo troppo che devo andare a scuola bla bla bla, si, facile parlare, perché invece di giudicare non prova a capire come mi sento realmente? senza speranza né futuro? Vorrei vedere lei al mio posto.
CAZZO lasciatemi respirare basta con ste domande basta con "devi essere positiva" perché non é facile, per niente.
Scusate per gli errori grammaticali ma non scrivo quasi mai in Italiano.
Gio
14
Gen
2016
Non riesco ha capire bene qual'è il buco nero, nel quale sto cadento!!!
Ciao ha tutti sono un uomo di 24 anni, è credo che ultimamente forse sto cadento in depressione. Il motivo di questa causa non riesco ancora oggi ha trovarlo. Vi spiego meglio: fin da piccolo sognavo che ha quest'età sarei potuto diventare deejay, sognavo tantissime cose. Ma sià per varie situazioni economiche, sià per molte altre cose. Non sono riuscito ha realizzare il mio sogno che peccato. Pensate che vivo in un camper da 3 anni in romagna, e purtroppo nostra madre mi tratta malissimo, violentanto il mio cervello con inutili frasi, isteriche e sbersate. Mio fratello va altrettanto ha suo favore, criticandomi per ogni cosa. Il tutto mi fa ricordare alla sfiga trementa che ho avuto moltissimi anni fa sià quand'ero bambino, che adolescente. Sono stato trattato malissimo ha scuola, picchiato da bulli, assassini psicologici che mi hanno causato grossissimi danni, che ha distanza di una Vita mi porto ancora dietro. Mia madre come al solito anche all'epoca contribuiva ad affossarmi, nostra madre da quello che ho capito negli ultimi anni, non è altro che una perfida e spregievole Donna, che rovina la vita altrui. E riuscita ha buttare via di casa ha nostro padre, invendandosi che solo perchè da piccoli ci menava, egli ci voleva anche uccidere. Ha nostro nonno lo trattava malissimo, picchiandolo insultantolo per ogni minimo errore, cosi come sta facendo con me. Un tempo non avrei mai pensato un domani di aver fatto questa brutta fine. Adesso sono qui ha rimpiangere i tempi in cui stavo male, ma almeno ero molto più giovane, invece ora come ora, credo che non mi recuperero più. Sono timido, non ho nemmeno soldi per comperarmi un pacchetto di 10 sigarette, e sapete che faccio? le vado ha chiedere in giro come uno scemo, e la gente che ormai mi conoscono come il classico pazzo morto di fame della città, spesso mi hanno regalato pacchetti interi, e comperato accendini, cioè ma vi rendete conto? non riesco ha trovare un lavoro perchè non so bene cosa fare nella vita. E sto in quel camper maledetto con mio fratello e mia madre che mi insultano dalla mattina alla sera, facendomi sentire sbagliato per qualsiasi cosa. Andare ha vivere da nostro padre con tutto rispetto, e peggio perchè lui e davveron insopportabile. Che faccio? dalla fortissimam timidezza che ho, non ho neanche amici, perchè mi limito soltanto ha fare solo delle minime conoscenze, del tipo solo saluti chiacchiere, e via, ma non riesco ad andare oltre ad un rapporto amichevole del tipo costruttivo. E credo che sià questo il motivo per cui son sempre stato da solo, senza aver mai avuto una ragazza.Voi cosa ne dite?
Ven
25
Set
2015
Se sei un fallimento, non ti buttare ancora di piu' nella merda
Mi sono sempre trovata inutile nella vita e mi sono sempre sentita inferiore agli altri. I miei genitori non mi hanno fatto studiare, erano violenti e hanno demolito ogni mia possibilità per il futuro. Sono scappata lontana da casa per piu' volte ma non avendo nessuna base o aiuto sono sempre dovuta tornare in quell'inferno dopo qualche mese.Ho pensato piu' volte che non aveva senso stare al mondo per soffrire tutti i giorni ma alla fine non ho mai demorso.
Sono sempre stata attratta dai bravi ragazzi, 2 anni fa ho incontrato un ragazzo che era tutto l'opposto ma non so perchè me ne sono innamorata. Dopo 7 mesi di inferno siamo riusciti a costruire una relazione basata sul rispetto reciproco, amore e fiducia. Adesso mi sono trasferita da un anno con lui e sto cercando la mia strada nella vita, non potrò piu' seguire i miei sogni perchè ormai è troppo tardi, non so neanche se troverò lavoro ma io sono rimasta io. Sono felice perchè sono viva e mi sento viva. Se la vostra situazione è una merda, non buttatela ancora piu' giu' con le stronzate. Non sarà sempre così, davvero. Io ero in una situazione disperata e senza via d'uscita, non avevo nessuno e il mondo attorno a me mi devastava, ma ne sto uscendo ed in parte ne sono già uscita.
Stringete i denti e i pugni, piangete, urlate, ma non arrendetevi perchè prima o poi passerà e anche voi avrete una possibilità. Ciao
Sab
05
Set
2015
Aiuto
Ragazzi purtroppo dopo 10 anni di sacrifici , duro lavoro, disponibilità, voglia di fare e pazienza hanno deciso di licenziare sia me che tanti altri, che bella notizia, non so più come potrò andare avanti, ora a 32 anni chi mi assumerà più? Sono disperato penso che l'unica soluzione sia il suicidio si penso proprio farò così e non lo dico per attirare l'attenzione lo faccio e basta e lo farò di nascost e potrò farlo in qualsiasi momento, sono stanco di vivere e di andare avanti voglio spegnermi per sempre ma però voi dovete vivere per me.
Futuro disoccupato
Gio
20
Ago
2015
Povera vittima, provo compassione
E così ti ho spezzato il cuore? Poveretta, mi dispiace così tanto :'(
Che cucciola! Mi scrivi anche che ora la tua vita, senza di me, non ha senso e che pensi al suicidio... Si vede, che stai molto male :(
Cosa credi? Che mi rimarrai sulla coscienza?!
INSEGNA AGLI ANGELI A SUICIDARSI, PUTTANA!
Ven
31
Lug
2015
Quel figlio di buonadonna...!
Ok, non sono quì per lamentarmi della moglie/fidanzata o magari dei miei genitori, di mio fratello o del pesce rosso... no, sono quì per sfogarmi su quel figlio di puttana del mio professore.
Il succhiacazzi con EVIDENTI problemi di alcolismo che sfoga il palese fallimento della sua inutile vita con i propri studenti, non ha afferrato che mi trovo in uno status di depressione profonda che mi impediva di studiare bene questa fottutissima materia e ha minacciato di lasciarmi il debito (cosa non avvenuta perchè ho voti alti un quasi tutte le materie), ma verso i 15 di questo luglio, mi arriva una lettera dove dice che devo studiare un casino di argomenti e che a inizio anno ho un'interrogazione con lui da fare.
BRUTTO FIGLIO DI UNA PUTTANA, TI AUGURO TUTTO IL MALE DEL MONDO, STRONZO!
Scusate lo sfogo, ma sono mosso da un istinto ancestrale di picchiarlo così forte da fargli sptare lo stomaco.
Bastardo senza palle....