Tag: sofferenza
Mer
04
Ott
2017
Riprovare
In questi ultimi anni Ho cercato di ascoltare gli altri pareri...ho sempre subito critiche negative sul mio modo di vestire,troppo scollata ,troppo truccata ...i tacchi non ti servono sei alta! Allora ho optato per un look più sobrio...la gente mi dava più retta,mi sono trovata delle nuove amiche.... e mi sono sentita dire da chi mi aveva sempre criticata che non ero più la stessa,peccato,bla ,bla,bla
Il mio fidanzato è una persona speciale ,siamo molto innamorati e non ha mai cercato di cambiarmi...ma io voglio migliorare ! Solo che sbaglio sempre! Sono tanto triste e delusa.....ho sempre voluto avere un bel rapporto con mia sorella,mi sono trasferita a 600km da casa ,lei era contraria per parecchio tempo mi sono pure sentita in colpa.....non mi cerca mai , non mi considera una persona in gamba.....io ci ho provato mille volte ad avere un dialogo con lei ma.......io non capisco nulla,non valgo mulla secondo lei....il mio cuore è a pezzi per questo ma pace
Una carissima amica d'infanzia ,non mi ha parlato per2 anni dopo che mi sono trasferita ,stavo molto male ma...non ho mai smesso di cercarla ,adesso ci riparliamo ma la sento lontana ,la sento cattiva d'animo,parla male di tutti ,le ho detto di smetterla ,perché le voglio bene...risultato? Si offende ,preferisce essere assecondata!
Perché sono sbagliata?eppure ci provo e ci riproverò sempre! Darò sempre seconde possibilità ,anche alle persone che mi hanno fatto tanto MaLe Ma......È Dura Essere Sensibili
Sab
15
Lug
2017
Vita
E' da quando mi sono infilata a letto questa sera che piango. I pensieri viaggiano sempre veloci nella mia testa. La mia vita e' un' altalena che oscilla tra momenti in cui il mondo mi pare un bel posto e momenti in cui penso che la mia esistenza non abbia un senso. La mia infelicita', con l'eta', e' aumentata, e sono sempre più i giorni in cui mi sembra di esistere per nulla, di non avere uno scopo nella vita. Mi lascio trasportare dalle cose.
Questa sera, come spesso ultimamente, ho iniziato a pensare al perché di questo mio poco entusiasmo verso tutto. Come altre volte ho dovuto riconoscere a me stessa che la mia vita fino a qui non è stata facile. Molte sono le persone che, oltre a me stessa, hanno contribuito a condurmi a questo stato di insoddisfazione verso me e verso la mia vita. Il loro contributo ha avuto un' impatto davvero significativo che fonda le basi nella mia infanzia. Mi sono ricordata di come le persone mi hanno ferito. Chi con l'intento di ferire, chi invece con l'intento di fare del bene. I problemi che mi porto dentro da quando ero piccola sono molti, così come il male che volontariamente o involontariamente le persone, la mia famiglia, mi hanno fatto. Ho imparato che il bene e il male, hanno conseguenze. Ho capito sempre meglio il significato della parola inconscio. Ho compreso che non mi libererò mai di certi fantasmi che mi abitano.
Poi mi sono alzata, sono andata in bagno, sono tornata in camera. Mi sono rinfilata nel letto pretendendo di spostare nuovamente questi pensieri e queste ammissioni in un angolo remoto della mia mente, per potermi alzare domattina e far finta, come ogni giorno, che sia tutto apposto, che io sia felice, che io sia normale.
Poi mi sono chiesta cosa sia la normalità.
Tutti guardiamo chi ci circonda dall'esterno con la pretesa di sapere che tali persone sono felici. Ci facciamo questa idea sbagliata; la maggior parte della gente mostra il sole in viso anche se dentro ha la pioggia. Crediamo che al mondo ci siamo persone con vite perfette; certo sappiamo che c'è gente che soffre o che ha sofferto, ma siamo convinti che ci sia un certo numero di individui la cui vita sarà mediamente serena.
Forse e' così. Allora perché se iniziò a pensare a chiunque io conosca mi ricordo di qualche sofferenza che tali persone hanno subito.
Una mia cara amica: ha perso il padre ancora molto giovane per complicanze di salute.
Apro Facebook: leggo la storia di un ragazzo che combatte con la leucemia.
Penso ad una mia compagna di banco dell'Università: ricordo un suo post su un social network in ricordo di un fratello, un amico, non lo so, morto bambino.
Eppure lei, la sua famiglia, sono andati avanti.
E non c'è solo la morte, nella vita.
Violenze, inadeguatezza, sensazioni negative, malattie, indifferenza... tutto può ferire, è tutto ferisce tutti.
E' vero, forse, la mia vita poteva essere migliore, ed è vero, forse che sarò infelice per sempre, ed e' vero, forse, che non riuscirò mai a superare i miei dolori.
Ma alla fine il punto e' che e' così per tutti.
Questa e' la vita. Quindi C. prendi esempio da tutti e rimboccati le mani, e vai avanti, e prendi solo il buono che c'è.
Non tutte le persone che ti hanno ferito volevano ferirti.
Se sono successe certe cose, la colpa e' semplicemente di nessuno, se non del fato.
Non puoi prendertela con nessuno per ciò che ti è successo ma puoi ordinare a te stessa di andare avanti.
So che questo sfogo non sarà per tutti di facile comprensione, e che probabilmente non ha un filo logico.
Volevo solo dire che, alla fine, siamo tutti nella stessa barca, siamo tutti su questo pianeta, siamo tutti nella vita, e tutti soffriamo. La sofferenza, alla fine, e' direttamente correlata alle cose belle. Non esisterebbe cose belle senza la sofferenza, altrimenti non potremmo catalogarle come tali. La sofferenza e' l'essenza della vita stessa. La forza risiede nella capacità di reagire. Forse siamo qua per questo, per superare delle prove, per resistere, per essere forgiati. Chissà poi cosa ci aspetta.
Buone sofferenze a tutti, ironicamente,
C.
Sab
08
Lug
2017
Senza Titolo
Sono così stanca... Forse non è un peccato, non lo so, ma io sono arrivata al limite e l'ho superato. Vivo da 18 anni con una madre malata mentalmente, che non ha mai ammesso il suo problema e l'ha sempre proiettato su di me... Accumula compulsivamente, ha crisi isteriche, non si prende mai le proprie colpe ma è sempre pronta ad autoflagellarsi pur di essere la vittima. Nessuno può avere un problema se non lei, nessuno può star male se non lei e se è così urlerà, strepiterà e si lamenterà finchè qualcuno arriverà a consolarla. Non io, io sono troppo stanca. Sono cresciuta con lei, soffrendo così, morendo un po' ogni giorno ed adesso non ce la faccio più. Sono stata un autolesionista, sono stata depressa e nè lei nè mio padre se ne sono mai accorti. Ero sul punto di suicidarmi ma loro non se ne sono mai accorti. Sono troppo concentrati su loro stessi, mio padre è troppo codardo per fare qualcosa ma lo è sempre stato, mia madre è troppo folle. Da bambina non mi dava da mangiare, non puliva, non lavava, mi lasciava a me stessa ed io a quattro anni ho imparato a cucinare e a badare alla mia persona, se mia nonna non mi avesse aiutato probabilmente non sarei qui, ma mia nonna è morta da anni e io sono rimasta sola contro di lei. Mi urlava e tutt'ora mi urla contro insulti su insulti, mi ha augurato anche di morire. Lo rimuove, non ricorda cosa mi fa, non ricorda cosa mi dice e quindi se io provo a dirle qualcosa, qualsiasi cosa per lei sto mentendo, sono una bugiarda schifosa e lei ricomincia da capo... Questo è l'inferno, è il male del mondo. Gliel'ho detto e gliel'ho ripetuto che sono arrivata al punto di non ritorno, che ormai mi hanno perso ma loro pretendono il mio perdono, dicono che io sia capace di pensare solo al passato ma non ho mai ricevuto nemmeno delle scuse... Gli ho dato mille possibilità e ho ricevuto mille pugnalate, sarebbe troppo per chiunque. Sono i miei genitori ma io non mi fido di loro, sono i miei genitori ma sono stata più madre io per loro di quanto loro lo siano stati per me. Mi hanno trascinato da una psicologa... Buona anche lei, si è identificata con mia madre, è arrivata a darle ragione anche quando mi ha lasciato in un parcheggio a 30 km da casa sotto la pioggia perché le avevo detto di non urlare contro la cameriera. Mi viene detto che sono un'inetta, rancorosa, incapace, un fallimento... Io ormai neanche provo più a difendermi, non serve a niente. Sono solo dannatamente stanca. Presto me ne andrò a 1000 km da qui, ed è questo che mi dicono ogni singola volta che ne parlo con qualcuno ma non vuol dire niente. Io non sarò libera, una vita così te la porti dietro per sempre e lei non mi lascerà mai libera... I danni che mi ha fatto a livello psicologico sono ferite che non guariranno mai. Ora sto dando la maturità, sarà fra 2 giorni e fra 12 gli esami della patente. Sono molto stressata e non posso neanche uscire dalla mia stanza perché appena le dico una parola che non va bene lei urla. Urla sempre. Non è un modo sano di vivere e io non so più cosa dovrei fare. Sono solo stanca e così arrabbiata. Io mi meritavo un'infanzia ma lei me l'ha rubata, mi meritavo la felicità ma lei me l'ha rubata. Grazie a tutto questo sono stata preda dei bulli per otto anni, tornavo a casa e le dicevo cosa succedeva e lei mi rispondeva che era colpa mia. Ero una bambina! Lei mi avrebbe dovuto proteggere. Non l'ha mai fatto ma giurerà il contrario. Io odio questa vita e non la perdonerò mai per tutto quello che mi ha rubato. Io la odio.
Sab
11
Mar
2017
É stato " tradimento" secondo voi?
dopo 10 anni di fidanzamento( dai 15 ai 24 anni), chiedo al mio fidanzato di ufficializzare il nostro fidanzamento.. Dato che lui non se li sentiva di" fidanzarci in casa" e di fissare una data per il matrimonio, io SI perché l'amavo troppo.. Gli chiedo il perché,se con i suoi ci fosse qualche problema.. Lui risponde di NO, che il problema é lui.. Che in realtà non mi ama più,ma sta con me per ABITUDINE.. Mi crolla il mondo addosso, soffro. Lo mollo( in realtà lo ha fatto lui per prima..).. Mi trasferisco in un'altra città per trovare un lavoro, cambiare vita e dimenticarlo per sempre.. Qui, inizio a conoscere una persona.. Più grande di me.. Mi piace.. Ci esco.. Mi innamoro.Ma ho bisogno di tempo, sono confusa.. Il mio ex mi cerca e dopo tante promesse mi prega di tornare insieme.. Io, torno con lui.E dopo un po' di tempo ci sposiamo pure.. Ora lui mi dice a bruciapelo che sa quello che ho fatto..( io non gliel'ho mai detto) Mettendomi timore che lui mi lasci e che io possa perdere tutto.. Ma io mi chiedo.." Cosa ho mai fatto di male?" .. In fondo non eravamo lasciati io e lui, non era finita? Non mi aveva usata e gettata come una cosa vecchia, dopo tanti anni? Ed il male che lui mi ha fatto,mollandomi di brutto e all'improvviso, dove lo mettiamo? Non dovevamo,ricominciando.. Dimenticarci di tutto, oppure.. Lui mi doveva lasciare.. Ed io dovevo restare a casa ad aspettarlo a bocca aperta che lui tornasse.. Anche per tutta la vita.. E magari vedere lui che aveva un'altra ed io restare da sola ad aspettarlo?Come ho pure fatto, dopo esserci lasciati,non sono uscita da casa per ben 6 mesi? Poi, ho pensato di continuare e voltare pagina lontano da lui per dimenticarlo. Ho sbagliato qui? Nel pensare,per la prima volta, a me stessa, dopo essermi immolata per lui in 10 anni.. Comincio a pensare, invece, che se lui mi tratta così ora.. Forse ho sbagliato a tornarci e a fidarmi ancora......
Gio
26
Gen
2017
Non mi ha mai amata in realtà?
sono 10 anni che stiamo insieme, ci conosciamo dai tempi del liceo, ci siamo fidanzati.. Praticamente cresciuti insieme. Io, con le buone, saranno un po' di anni che, vedendo le mie amiche fidanzate ufficialmente ed amandolo molto( vorrei vedere!! Da 10 anni sempre e solo con lui), gli chiedo di fare conoscere i nostri genitori e rendere ufficiale la nostra conoscenza. Lui viene a casa mia ma io non vado MAI da lui. Certe feste neppure gli auguri ci facciamo. Lui mi risponde con tante scuse: che non ha un lavoro e non si può sposare.. Ma io gli ho chiesto solo di conoscerci meglio con le famiglie! Che suo padre non vuole fidanzamenti prima di vederlo sistemato con il lavoro. Poi che la verità non me la può dire.. Così, un giorno mi dice che non é sicuro.. Che in realtà sta con me per abitudine ma non mi ama più!! Bella scoperta per le mie orecchie!! Così io decido di andarmene a vivere in un'altra città per dimenticarlo! Ma lui, alla notizia mi piange sotto casa, mi promette che porterà i suoi genitori a casa mia e che risolverà tutto!! Ma io dico?? A queste condixioni non mi fido più di lui, di quello che dice.. Così mi viene un'idea: potrebbe essere che lui in questi anni abbia" giocato" con me? Si sia " passato il tempo" come con un giocattolino, poi si sia stufato e mi ha abbandonata? Voi che dite?
Mar
10
Gen
2017
vorrei poterti avere ma non posso.
Continuo a non farcela, ieri sera ho pianto, e anche oggi, per lo stesso motivo, ho il cuore a pezzi, non mi rimarrà nemmeno un briciolo, e continuo… non ce la faccio più, continuo ad amarla anche se non dovrei, continua ad essere il mio pensiero fisso, da quando mi sveglio a quando m'addormento, fino nei sogni, anche li è presente… lei è ormai ovunque, ha invaso sia il mio cuore che la mia mente, però non devo amarla, non bisogna amare chi non ti ama… però continuo ad avere bisogno di lei… Lei è la prima ragazza per cui mi sono innamorato per davvero, l'ho capito dal primo momento, non riuscirò mai a dimenticarla, lei è la ragazza che ho sempre voluto, però non posso averla, non posso, lei è di un altro, questo il mio cuore non lo capisce, sente sempre il bisogno di lei, perchè senza di lei non si completa… dentro sto male, male da morire, ho il cuore che mi esplode, ogni parola che scrivo penso a lei, lei è il mio respiro, lei è il mio sogno, il mio desiderio, e nella vita reale I sogni se non sono premonitori non si avverano mai, a me non è successo mai, continuo ad avere quella falsa speranza che tutti noi crediamo quando un amore non è corrisposto, quella speranza che un giorno quelli che amiamo s'innamorino di noi.
Ven
06
Gen
2017
Situazione che nessuno sa'
Ciao, volevo un po sfogarmi perchè credo di aver raggiunto il culmine: non vedo nessuna solzuione, nessun futuro, solo un alternativa.
8-9 mesi fa ho conosciuto per caso una ragazza con un paio di anni in meno(fidanzata) e faceva la barista. Poi pian piano abbiamo iniziato a parlare e iniziai ad andare più spesso in quel bar. E' una ragazza molto carina ma sinceramente non mi aveva colpito però mi ci divertivo a parlare. Col tempo ho inziato a conoscerla e lei a conoscere me e senza che me ne accorgessi mi innamorai. E' una ragazza con molte qualità: onesta, fedele, altruista, affettuosa (anche se certe volte un po stronza xD) e parlavo di tutto con lei. Col tempo inziai a confessarli tutti i miei più intimi segreti, cose che non ho mai detto a nessuno e che mai avrei pensato di raccontare a qualcuno. Anche lei mi raccontava di tutto anche dei suoi segreti più nascosti. Si era formato un bel legame di amicizia, molto forte e confidenziale. Mi stavo legando con lei anche nell'intimo e nel più profondo. Con lei ho fatto molte cose, tantissime tantissime cose. Lei per motivi personali usciva poco per via dei suoi e il suo ragazzo abita un po lontano e lavora, e lei non ha la patente. Io abito vicino a lei, e ho anche la macchina che capita molto spesso di fare cose assieme tipo: andare a prendere qualcosa, mangiare un panino assieme a pranzo se capitava, portare curriculum di lavoro, oppure fare qualche giro, la aiutavo a fare cose, tutto in una vigorosa amicizia. Spesso l'ho accompagnata dal suo ragazzo perchè certe volte lui non poteva. Spesso l'ho aiutata, anche di nascosto, spendendo molti soldi e tempo, per cercare di renderla felice ogni volta che potevo. Anche lei moltissime volte mi ha aiutato e ha fatto anche spese grosse (esempio per il mio compleanno e natale). Io idem. Piano piano ho iniziato a distaccarmi di più dagli altri miei amici. Lei è molto innamorata del suo ragazzo e lui, secondo la mia opinione, la ''ama'' come deve. L'ho capito da molti comportamenti che lui ha su di lei. So anche che lui l'ha tradita con altre ragazze. A lei queste storie sono giunte all'orecchio ma non ha avuto il coraggio di lasciarlo. Ora la loro situazione va molto meglio.
Io non ho mai provato a farli separare, ho sempre provato a tenerli uniti il più possibile anche rimettendoci. Volevo solo che lei fosse felice, solo questo. Non ci ho anche mai provato con lei, MAI! non volevo guastare il nostro bel rapporto di amicizia, anche se lei lo sa e ha capito quello che provo per lei. Ma io continuo a comportarmi da buon amico e lei idem.
Il nostro rapporto ha avuto breve crisi ma siamo sempre rimasti molto amici e tutt'ora ci aiutiamo a vicenda e ne sono contento.
Anche se... sto soffrendo molto: piango molto spesso di nascosto(e io prima non piangevo mai). Mi sono isolato da tutti gli altri, ho perso quasi tutte le passioni che avevo prima, sono spesso controso con i miei genitori e ho sempre la testa tra le nuvole, anche a lavoro. Non volgio enanche frequentare altre ragazze e impegnarmi perchè volglio essere libero per lei.
Mi sono prorpio innamorato di lei, penso a lei tutti i giorni e tutto il giorno, immagno sempre in una possibilità tra noi due e penso spesso di avere una famiglia con lei un giorno, di sposarla e vivere il resto della mia vita e ogni instante solo con lei. Non ho mai pensato così intensamente per una ragazza, mai. E sono stato innamorato molte molte volte ma questa è una cosa che mi ha legato nel profondo.
Non voglio neanche frequentare altre ragazze e impegnarmi perchè volglio essere libero per lei. Non voglio nessun'altra ragazza anche a costo di non fare sesso per il resto della mia vita.
L'aspetterei anche per 100'anni, anche se cambiasse completamente in fisionomia non cambierebbe niente quello che provo per lei. Passerei tutta la mia vita a renderla felice, a qualsiasi costo.
Quando usciamo insieme ci divertamo molto e a me sembra di essere in paradiso, tutti i problemi e i pensieri spariscono. Sto veramente molto bene
Adesso sono venuto a scoprire (da lei) che lei è innamorata di un ragazzo dall'età di 7 anni e che se un giorno il suo rapporto con il suo attuale ragazzo finisse ci serebbe solo lui.
Questa cosa mi ha ucciso dentro, non ho più visto futuro, ho pianto e mis ono sfogato per ore (ovviamente di nascosto, con lei continuavo a ridere, scherzare parlare, normalmente).
Ora io e lei ci sentiamo come sempre al cell spesso per mesaagio racontadoci avvenimenti a vicenda, ecc... Oppure ci vediamo ogni tanto per fare qualcosa
Però io soffro sempre di più e senza di lei non posso stare.
Sono diventato anche molto religioso, prego tutti i giorni, prego che qualcuno mi aiuti, prego di morire. Non riesco a vivere più così. Non riesco a stare senza di lei, non riesco, mi è troppo legata dentro. Se per caso un giorno finisse la nostra amicizia credo che farei brutte cose a me stesso. Quindi ora sono bloccato in un limbo infernale di sofferenze. Ora neanche senxa un possibile futuro con lei. Non voglio fare il pulcino baganto ma spero solo di morire all'imporvviso, perchè un futuro senza di eli non esiste. Ho trovato la persona più perfetta di questo mondo e probabilmente non l'avrò mai.
Se siete arrivati fino a qui vi ringazio di cuore, sapete la cosa che non ho mai detto e mai dirò a nessuno.
Gio
05
Gen
2017
Ho deluso la persona che amo
Qualche mese fa ho deciso di troncare col mio ragazzo, gradualmente, allontanandolo piano piano, a causa delle mie mancanze ho cominciato a nutrire brutti sentimenti nei suoi confronti e questo mi ha fatto allontanare da lui che mi ha dato tantissimo. Una sera, a causa di una situazione particolarmente angosciante per me, l'ho aggredito usando parole bruttissime, gli ho augurato persino una malattia, con toni pesanti e disgustosi.
Quella sera mi disse che lo avrei perso e mi ha tolto la parola per mesi, finché dopo aver trovato, non senza difficoltà, il modo di raggiungerlo, sono riuscito a ristabilire un minimo di rapporto con lui tramite una lettera di scuse.
Sto vivendo i mesi più brutti della mia vita, sto vivendo a stretto contatto con la mia coscenza e col mio senso di colpa. Piango quasi ogni giorno io che non piangevo mai. L'idea di aver deluso e ferito così una persona che mi ha dato così tanto mi fa sentire una persona orribile, una persona disturbata mentalmente persino. Ho voglia di recuperare tutto, di guarire le sue ferite, di abbracciarlo e piangerci insieme. Ho voglia di riempirlo di baci, di carezze, di belle parole. Non so se riuscirò a risanare quello che ho fatto, di sicuro una macchina del tempo non esiste ma ce la sto mettendo tutta per farmi sentire vicino a lui. E in tutto ciò, nonostante la normale diffidenza, lui prova ancora dell'affetto nei miei confronti. Questi mesi di silenzio e di lontananza da lui hanno cominciato a farmi male quasi da subito. Ho imparato che non tratterò mai più così male una persona, e soprattutto una persona che amo, sia in senso romantico che non, perché lui lo amo prima di tutto umanamente.
Ti chiedo scusa con tutto il cuore.
Dom
27
Nov
2016
Comportamento particolare
Sono una ragazza di diociotto anni che abita in un piccolo paesino in provincia di Salerno. È esattamente un mese che il mio (ex) ragazzo mi ha lasciato perché non gli è piaciuto un mio comportamento di ribellione quando mi ha detto che nel nostro periodo di pausa, si è fatto un'altra ragazza che poi ha appeso successivamente lo stesso giorno perché voleva me. Forse mi rendo conto di esser stata un po' esagerata, ma addirittura lasciarmi dopo quello che mi ha scritto? Dopo che mi ha detto di non riuscire a star senza di me, che voleva me e nessun'altra? Dopo che ha conosciuto i miei, che è venuto a casa mia e che voleva presentarmi la madre? Dopo essersi confidato con me, fidato di me, dopo avermi detto tutti i suoi problemi, i suoi tormenti, i suoi dubbi, le sue aspirazioni, i suoi sogni? Dopo aver praticato del petting insieme e dopo aver giurato, ansimanti, di aver bisogno l'un dell'altra? È finita, me ne son fatta una ragione. Un paio di settimane lo contatto perché è il giorno del suo compleanno e gli faccio gli auguri. Lui sembra dolce e anziché fermarsi al solito "grazie", ha mandato avanti la conversazione e abbiamo scherzato anche un po'. Improvvisamente, sempre scherzando, mi ha detto: "quindi ti stai masturb.ando senza di me?" Ed io scherzando, gli ho risposto: "sì, ma se vuoi puoi darmi una mano"... lui la sera mi ha detto: "eh..." e poi nulla più, gli ho chiesto spiegazioni ma lui mi ha detto: "nulla", "esco con amici, ci sentiamo" ed io l'ho semplicemente visualizzato. Ma perché ha fatto così? Ho sbagliato a scrivergli quello? Io volevo semplicemente stare al suo gioco... cosa ne pensate?
E maschi, vi prego, crescete.
Ven
26
Ago
2016
Qual è il limite del sano e sopportabile?
Facendo due passi per tornare a casa, ieri, mi sono perso in un ricordo, sfociato poi in riflessione.
La mente mi ha riportata a qualche anno fa. Stavo correndo in un circuito per allenare il mio copro e schiarire la mia mente. Sin dall'inizio della corsa mi accorsi di provare un leggero fastidio ad un piede. Decisi di ignorarlo! Continuai nel mio allenamento e, dato che la mia mente aveva ancora bisogno di sfogare ed il mio fisico reggeva bene, decisi di percorrere per una seconda volta il lungo circuito.
Il fastidio alle dita del piede era sempre più presente ma io, testardo, tenace e concentrato sulla mia rabbia, continuai sempre più ad ignorarlo. Purtroppo però, col tempo, il fastidio diventava dolore...ma solo quando finii nuovamente il circuito mi fermai e, abbassando lo sguardo verso il piede dolorante, mi accorsi che la scarpa era sporca di sangue. Tornai di fretta a casa, levai le scarpe, e per fortuna nulla di grave. Avete presente quando mettete male una calza? Ecco qual'era la causa.
Essendo io un tipo molto riflessivo, lì per lì mi venne subito in mene di fare di quell'episodio una lezione: la testardaggine, il raggiungimento di uno scopo, la mente offuscata dalla rabbia o dai pensieri, non sempre sono una buona cosa...non sempre sono indice di determinazione. C'è una sottile linea tra determinazione e testardaggine. Nella prima si potrebbe non perdere la lucidità, nella seconda invece si! Bastava mi fermassi, aggiustassi il calzino, e continuassi a correre i miei 14 Km senza dolori, più velocemente e più correttamente...senza che mi sanguinasse il piede.
Oggi, come allora, vivo una fase di rabbia, stasi, annichilimento...sono affranto e dolorante.
Oggi sono più adulto e maturo.... beh nonostante ciò ho un qualcosa che mi stringe, mi offusca l'anima e mi annebbia la mente... mi fa male, mi fa sanguinare....e non riesco a mollare la presa. Maledetto amore!