Tag: fallimento

Gio

31

Ago

2017

Amici di merda invidiosi

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Invidia

Non sopporto più le persone,molti miei amici,perchè sono bello e lo ammetto,ho molte ragazze che mi stanno ai piedi e che subiscono da me umiliazioni perchè loro ci stanno,ma molti miei amici perchè ho i piedi un pò piatti dicono in giro anche di fronte a me che sono storto,anche se sono più dritto di loro e che sono un morto di figa,dicono anche che me la faccio con i maschi quando non è vero,molti mi usano e se percaso con alcuni mi rifiutassi mi alzano le mani e mi fanno picchiare da loro amici più grandi.

Fumo per questo,perchè anche se mi sento un  dio per molte ragazze che mi stanno ai piedi,mi sento anche un fallito per tutti ragazzi che mi sfruttano,mi fanno star male,mi prendono in giro di fronte a tutte le ragazze perchè sanno che io sia superiore a loro.

Odio sta vita di merda perchè questi scarafaggi non sono nessuno per prendermi in giro e dire cose false su di me,anche perchè io sono ricco e loro in confronto a me valgono ZERO 

 

Ho 14 anni 

Dom

16

Lug

2017

Delusione da amore non corrisposto

Sfogo di Avatar di SirioBiancoSirioBianco | Categoria: Altro

Eh già, sono un altra vittima della friendzone. Non capisco... Mi considero un ragazzo serio e abbastanza avanti in confronto ai miei coetanei, questa ragazza è altrettanto seria ma mi ha respinto. Con dolcezza, ma mi ha respinto. Fa male. Mi considero una persona romantica che crede nell'amore... Forse faccio male. In breve, lei è ... Infatuata (?) di un suo... Ex... Piùcheamico? Che l'ha trattata di merda, ci corre ancora dietro come una cagnolina che ha perso il padrone, schiava di lui che nemmeno la considera, rovinando anche la mia "M" di esistenza. Con tutte queste ingiustizie, sentimentali e generali, la guerra, la povertà, che senso ha vivere? Mi sento inutile. Nessuno mi vorrà mai. L'unica cosa che mi tiene ancora in vita è la musica... Mi considero un fallito per la società. Non riuscirò mai ad instaurare una relazione sentimentale con una ragazza che sia "superiore" (in senso di attrazione psichica e fisica) a quella di un amico. Sì, sono sempre la spalla su cui piangere, il bravo ragazzo che la piglia sempre in quel posto, perché ogni persona che incontro preferisce andare con le teste di cazzo, che trattano male, offendono, abusano. E io? Devo diventare stronzo? Non è nella mia natura, no. Ma sono triste. Tanto triste.

Vi chiedo a voi supporto, sconosciuti, perché quando ho bisogno io, non c'è mai nessuno. Fuggono.

- un diciassettenne in fase depressiva. 

Dom

25

Giu

2017

Un fallimento totale

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sono molto triste non so più che fare.

mi sono laureata da un anno e mezzo cioè da novembre prossimo sono 2 e non ho concluso nulla nella mia vita.

subito dopo la laurea le cose si sono fatte difficili . Ho scoperto dopo vari anni di sofferenze di essere affetta da endometriosi, e la mia situazione di salute mi ha distratto da tutto. Il mio cervello e andato  sempre più in tilt quando ho cominciato a passare da un ambiente di lavoro all altro collezionando fallimenti, sempre più spaventata.

il mio primo lavoro come infermiera e stato in una casa di suore dove regnava ignoranza e violenza (le suore più giovani e in salute picchiavano quelle allettate e anziane affette da malattia psichica :ad esempio se la notte si agitava urlavano o volevano scendere giù dal letto xk confuse senza dirmi nulla la superiora andava e le picchiava) alla fine dopo 6 mesi sono scappata da li ma pensavo che la fortuna fosse dalla mia parte perché avevo trovato un posto a tempo determinato in un ospedale.A settembre inizio li ma non riesco a inserirmi e molto difficile con patologie complesse pazienti da tenere in stretto monitoraggio ed i colleghi al posto che aiutarmi mi mettono ancora più in difficoltà.  Dopo 2 mesi intimata ad andarmene xk incapace ed inesperta scappo dopo che il direttore sanitario mi chiama addirittura x cercare di inserirmi nuovamente(avevano poco personale).

mesi e mesi di buio apatia paura di ricominciare di subire pressing dai colleghi di sbagliare e di sentirmi ancora un incapace. 

Successivamente incoraggiata dal mio fidanzato cerco di rimettermi in Careggiata , dopo tutto mi fanno notare i miei amici che son sempre stata io a scappare. Vado a lavorare in un poliambulatorio privato in ritenuta d acconto spinta dal fatto che è un part time e che gli orari potevano essere più leggeri per la mia condizione di salute che nel frattempo peggiorava sempre di più mentre la ignoravo. Vado a lavoro con i dolori stanca morta , per resistere torno a casa dormo fino all indomani e nemmeno mi lavo. Finché u giorno cominciano a lamentarsi che sono lenta, che sono disordinata cominciano a pressarmi.  Mi metto due giorni in malattia e mi sostituiscono immediatamente  senza nemmeno lettera di licenziamento. 

Ad un certo punto dopo questo evento cado nella depressione più totale. Forse fare l infermiera non faceva per me? Eppure ho una laurea a pieni voti...

rimango mesi a casa...ed intanto scopro endometriosi severa : comincio con le cure ormonali vado in menopausa chimica forzata a soli 23 anni , mi riempiono di  antidepressivi e farmaci x il dolore.

passa qualche mese e senza che io cerchi mi chiamano in un rsa .sembra andare tutto bene ma ogni giorno vado a lavoro con la paura di sbagliare qualcosa, che da un giorno all'altro altro mi mandino via. E solo dopo un mese lo fanno a seguito di un vero e proprio errore una svista sul lavoro di tipo burocratico"ma loro non si possono permettere errori del genere anche se non sono sul paziente" . Mi mortifica. ..penso dentro di me non lavorerò mai più.  Scappo da tutto questo xk non voglio riaffrontare la stessa umiliazione. Ma so che non è così non posso vivere di solo pane e amore. Cosa darò al mio fidanzato? Devo pensare unicamente su di lui?.

per il momento accantono  tutto .Ricomincio a stare male e mi cambiano l enessima cura con una bomba ormonale più potente. Ora sono 2 mesi che non ovulo più e il tutto si fa sentire.Ingrasso senza mangiare,ho dolore alle ossa sto perdendo i capelli . E a tutto questo si mettono insieme le mie insicurezze. Mi iscrivo ad un concorso, ma non so perché se distratta al livello inconscio dalla paura di ricominciare non guardo int empo  sul bando per vedere che hanno già fatto la prima prova. Mi sento in colpa x me stessa "sono stata una distratta!" Mia madre inferisce dicendo che ho perso un occasione importante "infermiere a tempo indeterminato al policlinico"

La mando a quel paese e mi accascio sul letto penso  che ora non so più dove trovarlo un lavoro, che sto perdendo tutte le opportunità xk non sono per nulla in gamba.

Penso di cercare altro ma ho paura di fallire.

Inoltre con tutti i miei risparmi sto andando da uno psicologo , per appoggiarmi  per tutto quello che l endometriosi mi sta facendo passare .Ma intanto le Cose non cambiano e io continuo ad avere paura di tutto sopratutto di lavorare e fallire ancora una volta e non riesco a superarla e rimettermi in gioco .

L ultima batosta e stata che lo psicologo dice che saboto tutto sopratutto il lavoro e che sto male xk così i miei possono continuare a stare insieme x me al posto di separarsi ..cosa dolorosissima da sentirsi dire.Primo perché mi è sembrata inopportuna di fronte ad una diagnosi medica di endometriosi e secondo xk io non lo faccio a  posta a sbagliare sul lavoro. E poi come li viene in mente che i miei stanno insieme solo x me.

Mi sento morta dentro, il mio fidanzato cerca di aiutarmi ma non ho nemmeno più la forza di spiegare agli altri come mi sento e la mia rabbia il mio dolore. 

sono una fallita  

Ven

23

Giu

2017

Sono un fallimento... sfogo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Scrivo qui un pò per sfogo e anche un pò perché sono curiosa di certe opinioni e consigli che potrebbero venire da persone sconosciute e disinteressate...

 

Inizia con mia madre che ad oggi sono ormai più di 12 anni che mi rinfaccia il voto basso preso alle superiori, in più sono quasi due anni senza lavoro, senza amici e (mai) senza fidanzato... e da qui a pensare di me stessa giustamente che sono un fallimento umano (come da titolo), ormai prossima al trentaduesimo anno... e che posso anche affogarmi tanto non valgo 2 centesi se non di meno. Ovviamente quando discuto con lei sul "voto basso" preso in quinta ragioneria, all'epoca neo diciannovenne, e rimembrargli che quell'anno lei è stata male sia mentalmente (ha avuto un grave esaurimento) che fisicamente, nulla è valso a farle trovar ragione, giustamente litigare con una persona sospetta di essere una maniaca depressiva con la bipolare di che ne vuoi venire a capo?!

Quell'anno non solo è stata male ma a casa non si capiva più niente, ci eravamo ridotti a mangiare con dei panini, perché giustamente non poteva più cucinare o fare altro, immaginatevi vostra madre che vi ha sempre fatto trovare il piatto pronto e i vestiti lavati, ci siamo trovati da un giorno all'altro a farci tutto da soli, cucina e bucato, le pulizie no… a quelle ero già abituata a farmele da me da quando ho memoria. Ho solo dovuto aggiungere altre due prestazioni inseguito al forfeit di mia madre. Ero da sola con altri due fratelli più piccoli a cui badare, (P.S. nemmeno loro si sono diplomati con voto alto, solo che Lei non glielo rinfaccia in quanto "non è colpa loro", la colpa cade solo nel mio caso... chissà perché!?!) In più c'erano le sue crisi depressive (non sto qui a raccontarvi) e la somministrazione di farmaci pesanti per farla stare meglio o stabilizzare il suo umore, in tutto questo si aggiunge che ero all'ultimo anno delle superiori e che mio padre era sfuggente già di suo da sempre, figuriamoci quell'anno, lo è stato ancora di più. Una figura istituzionale per intenderci, tipica figura paterna italica, perennemente assente in ogni fase della vita familiare e presente quando è nella merda (Lui) invece.

Dopo il diploma e l'inevitabile scarso voto, la presunta madre si riprese poche settimane prima del diploma (un pò tardino eh?!), ed allora mi ha rinfacciato negli ultimi anni il mio fallimento alla maturità, nonostante stetti venti giorni sui libri, giorno e notte, imparando capitoli a memoria e scervellandomi sui testi di matematica (che tecnicamente la mia insegnate dall’ora nell'ultimo periodo, come dire, aveva smesso d’insegnare ecco, altri professori non iniziavano nemmeno). Mi rinfacciò anche i soldi che aveva speso per comprarmi un computer (il corso al ragioneria era anche programmatori: informatica), la bolletta del telefono (ed io non telefonavo mai a nessuno, nemmeno con il cellulare) e credo anche quella del gas, della luce e dell'acqua... manca qualcosa, Boh? Andiamo avanti. Tra i rinfacci vorrei aggiungere anche di aver dormito un notte da una compagna di classe (dopo averla avvertita anche se all'ultimo minuto... nemmeno fossi andata ad uomini, ed io non sono per niente il tipo, anzi) e perfino, credo, di tutti il denaro speso da quando sono nata ad oggi.  Tanto che quando otto anni fa ho trovato lavoro, ironia della sorte, come ragioniere nonostante il "voto basso", in una piccola azienda locale, ovviamente dopo tanti "rinfacci" decisi di aiutare economicamente la mia famiglia mettendo duecento euro e più al mese nel cassetto della dispensa, Una sorta di subaffitto a cui aggiungere pagamenti “non sempre occasionali” di conti della spesa ed utenze come luce o telefono (quest’ultimo poi mi sono intesta la linea). Gesti che ho fatto ogni mese per sei anni sotto lo sguardo di tutti, genitori e fratelli minori ... tanto che li tranquillizzò economicamente (hanno sempre avuto problemi di soldi, come adesso del resto) e che hanno messo a tacere per ben sei anni quella costante, logorante ed assurda critica che c’era nei mie confronti. Fate voi un pò i conti se gli ho restituito più o meno o no i soldi che hanno speso per sostenermi. Ce d’aggiungere per correttezza che prima di lavorare ho provato anche ad andare all'università ma ho fallito anche lì, in due anni ho dato solo quattro esami su 30, indovinate dove?! Alla Facoltà di Ingegneria Gestionale e Meccanica, laurea semplice no?!? Ma a mia madre piaceva quindi dovevo prendere quella laurea. Ovviamente il fallimento universitario ha generato altre critiche che si sono sommate a quelle già esistenti sul voto basso di maturità. Critiche che come ho detto sopra si sono affievolite con il raggiungimento di una quasi indipendenza economica e l'erogazione di una specie di subaffitto a cui vanno aggiunte il pagamento di utenze e conti della spesa. Purtroppo due anni fa’ il titolare dove lavoravo ha iniziato a farmi il mobbing, un pò perché causa "crisi" non poteva più pagarmi lo stipendio, è un pò perché se era lui a licenziarmi avrebbe dovuto pagarmi "anche" la buona uscita. Ha preferito dunque perseguitarmi verbalmente sul posto di lavoro, per circa 1 anno e più insultandomi davanti a colleghi e suoi amici/fornitori che venivano regolarmente in azienda. La frase esatta era questa "Cara (il mio nome), ricordati sempre che meglio ti tè se li portò via l'alluvione (la lava, parole sue testuali)". Tanto che, sempre per ironia, dopo mesi e mesi che mi diceva questa frase, tutti i giorni e più volte nella stessa giornata aggiungendoci "Tu non Sei Buona a Niente!" Ho iniziato a pensare per davvero di me stessa ( e tutt'ora continuo a pensarlo, avvolte) di essere una talmente pessima che nemmeno l'alluvione ( o la lava come la chiamava lui) ha voluto prendermi quando c'è stata, che si è portato via per davvero persone migliori di me (che sono morte sotto la fanghiglia soffocate per la mancanza d'aria, scusate il dettaglio macabro)… questa tra l’altro era stata la sua spiegazione quando gli chiese che cosa intendesse con la frase, a me rivolta: “ Meglio di Te se li portò via la Lava”. Ora so precisamente cosa intendesse dirmi. Alla luce di queste considerazioni, appena scritte, vorrei sottolineare che nella città dove abito, per fortuna e grazie a Dio, l'alluvione (o lava) non c'è mai stata, solo nell'ottanta quando dovevo ancora nascere, c'è stato il famoso terremoto dell'Irpinia, ma la frase usate dal quel personaggio non riguardava questo nefasto incidente, ma altre catastrofi avvenuti in altre ragioni e paesi diversi dal mio. Ok, dopo questo lento logorio di spregevoli "insulti pubblici" durati un anno e più, che si aggiungevano a certi altri spregevoli provenienti da mia madre… mi ero ridotta a soffrire di gastrite, esaurimento nervoso, perdita di peso ed aumento di peso in breve tempo, insonnia cronica (non ho dormito per sei mesi circa prima di licenziarmi), spasmi ai muscoli ed una lieve psoriasi nervosa alla testa e alle gambe. Ora ho due occhiaie venose che potrei togliermele solo con la chirurgia plastica e di tanto in tanto mi torna la psoriasi. Tantoché, ciliegina sulla torta, il mio ex datore di lavoro mi fece anche saltare due mensilità, sommato al resto delle cose appena scritte dovetti fare la maledetta raccomandata di dimissioni. Comunque avevo messo da parte un bel po’ di soldi per fortuna ed anche perché in quanto non avendo amici e ne fidanzato, non uscivo e spendevo solo per andare a lavoro e per accompagnare di tanto in tanto "quella presunta madre" a fare la spesa di cui spesso e "volentieri" come detto pagavo il conto insieme al subaffitto prima descritto. In questi due anni, un po’ come molti italiani a prescindere dall'età, ho provato ad uscire dal pantano della disoccupazione,  inviando curriculum a destra e a manca, rispondendo ad annunci e facendo autocandidature presso le aziende, nonostante l’esperienza pluriennale come ragioniere, ho fatto pochi colloqui (non sempre seri),  niente è valso purtroppo a farmi trovare un nuovo lavoro, nemmeno come sarta o cameriera... da qui a pensare a quelle frasi dette dal mio ex datore di lavoro infondo non erano proprio così false. “Tu Non Sei proprio Buona a Niente!” A confermarlo ci si mette anche mia madre ancora dopo dodici anni dal diploma mi rinfaccia quel voto basso di maturità, che se fosse stato alto credo lo stesso nel cxxlo me lo sarei preso! Perché qui ho visto andare avanti solo figli dì e conoscenti dì... con laurea o non laurea, diploma con voto basso che sia lavorano nel pubblico o in grosse aziende, dove figure come il mio ex titolare nemmeno potrebbero affacciarsi a dire ciao… va bè che lo scrivo a fare tanto lo si sa. Infine la figura istituzionale di mio padre, sono due anni che quasi non porta lo stipendio a casa, in quanto la struttura dove lavora non paga regolarmente, inoltre ha fatto un prestito bancario (all’insaputa di moglie e figli "adulti") per pagare i debiti del suo defunto padre, tradotto: con i miei risparmi e la liquidazione ho aiutato ancora economicamente, dopo aver saldato il debito della mia nascita e mantenimento (scritto sempre con molta ironia) a campare nell'essenziale, avvolte pagando anche delle utenze, cose che come ho scritto prima facevo anche quando percepivo uno stipendio. Oggi, sto sbattendo per trovare un futuro, come tanti del resto, oppure una speranza che ormai ho perso da tempo nel prossimo altrui, vedi che famiglia “disordinata” che ho, anche i miei fratelli minori, adulti ormai, purtroppo ne hanno pagate le conseguenze e non vi racconto anche di loro se no sta’ lettera sfogo diviene un romanzo.

ORA, Ditemi Voi: sarei così egoista ed incosciente, se da semplice diplomata facessi uno zaino (nemmeno la valigia) e con quello che mi rimane dei miei quattro risparmi, partissi per un paese estero che mi piace, ad esempio mi piacerebbe andare a Seoul in Corea del Sud, imparare la lingua e provare a trovare lavoro lì, per quanto assurdo sia ... potrebbe essere fattibile?? O butterei quei pochi risparmi che mi so’ rimasti?! LO SO’, SONO PIENA DI DUBBI. Stesso discorso l’ho fatto anche per paesi come la Germania ad esempio, più vicini all’Italia, in più non c’è bisogno del permesso di lavoro e nemmeno del passaporto, forse lì è più facile. Ho già una cugina, neo ingegnere, che per disperazione è andata lì per trovare lavoro. Sarei così incosciente ed immatura da voler partire per l'estero per trovare una pace mia personale, un futuro, una stabilità economica ma soprattutto la speranza nel prossimo e nella vita che qui in questa famiglia e paese ho perso del tutto????? Oppure mi consigliate di nuotare a largo ed affogarmi per sto pezzo di romanzo – sfogo che ho scritto ?? (Detto con ironia)

Attendo curiosa ed impaziente di leggere le vostre opinioni, consigli ma anche le critiche. Grazie a chi vorrà concedermi un minuto o due della propria vita.

 

P.S. alla fine non ce l’ho con i miei genitori, nonostante tutto, forse ce l’ho più con me, potevo combattere di più.

Gio

27

Apr

2017

MESSAGGIO PER LE DONNE CHE NON RIESCONO A LASCIARE UN UOMO

Sfogo di Avatar di CiliegioCiliegio | Categoria: Ira

Ora donna, lui per te era(o ancora è) la tua ancora di salvezza, colui che poteva (o può)salvarti da una vita di stenti ed umiliazioni, un tappo per la tua solitudine, ecc eccetera..... 

 

Ora donna ti sei accorta che quell'uomo non ha risolto i tuoi problemi, li ha ingigantiti. Non solo, ha evidenziato quello che in te c'è da correggere ed estirpare. RIVELA LA TUA VERA TE STESSA. UN FALLIMENTO.

Tua madre e tuo padre ti hanno maltrattato? Sei stata abusata da qualcuno della famiglia? E allora perché ti sei rifugiata in un uomo, ti sei ripiegata in lui dipendendone quasi esclusivamente peggiorando le cose?

 

Ora ti dirò chi sei: dovevi nascere farfalla e sei diventata una PARASSITA, una succhiasangue ed energia e sei pronta a dare la colpa a tutto e tutti anziché tirare fuori le palle.

Come può essere definita una che si tiene un uomo solo perché le fa comodo nonostante tutto? Niente di che: UNA PARASSITA.

 

Leggi bene: SEI DIVENTATA UNA PARASSITA. 

 

Ora che hai preso coscienza di essere una parassita, rimboccati le maniche. Migliora te stessa, guarisci te stessa!!

 

Ricorda: NESSUNO IN QUESTA VITA TI AIUTERÀ, SOLO TU PUOI FARLO. PUOI CHIEDERE AIUTO ANCHE URLANDO, NESSUNO E DICO NESSUNO, TI AIUTERÀ. LO DICO PERCHÉ LO SO: NESSUNO AIUTA NESSUNO.

  

Se hai paura di ritornare dai tuoi e subire maltrattanti psicologici: SEI UNA DONNA SENZA PALLE. AFFRONTA.

 Devi essere stronza anche tu, devi farti valere e valorizzati. DEVI RISOLVERE IL PROBLEMA ALLA RADICE: È DA LÌ CHE DEVI GUARIRE. ALTRIMENTI SAI COSA SUCCEDE? CHE ANCHE SE EVITERAI.. GODENDO MAGARI IL LUSSO DI NON VEDERLI PIÙ... SAPPILO: CI RITORNERAI.. NELLA VITA TUTTO RUOTA A NOSTRO VANTAGGIO: PER MIGLIORARCI.

 

L'ODIO LOGORA. LA MANCANZA DI PERDONO LOGORA.  

Devi evitare qualunque uomo non ti dica nulla..... Meriti molto di più di esseri inutili con il portafoglio pieno. L'amore non si compra, si conquista.

 SII COSCIENTE DEL TUO VALORE!!! SII UNA DONNA CON LA D MIAUSCOLA!!

SII UNA DONNA CHE DICE : PIUTTOSTO CREPO CHE STARE CON UN IDIOTA. PIUTTOSTO MUOIO DI FAME CHE STARE CON UN UOMO CHE NON AMO.

 

NON C'È MORTE PEGGIORE DI QUESTA ,fidati di me. 

 

 

Gio

13

Apr

2017

Sono un fallimento. A 16 anni

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ho 16 anni. Non ho amici, quei pochi che ho mi sparlano da dietro oppure mi trattano male. Sono stata bocciata in secondo superiore. Mia madre è  sempre contro di me, mia sorella mi tratta e mi risponde male da quando ero piccola. Mi dice che sono un fallimento. Che non combino nulla di buono. Ha ragione. A 13 anni tentai il suicidio. Ho ancora la cicatrice sul polso sinistro. Passo le mie giornate a casa. A vedere serie TV, dormire e in palestra. Odio la mia persona. Mi vedo brutta. Non sono mai stata innamorata. Sono stata un anno e mezzo con un ragazzo, ma lui mi ha tradito ripetutamente. Questo mi ha ferito profondamente. Credo di essere io sbagliata. Non sono forte, sono una persona molto fragile e debole. Non lo do a vedere. Alcune persone mi chiamano "elfo" per le mie orecchie. Loro ridono. Rido anch'io. Poi torno a casa, mi metto sul letto e piango. Voglio andarmene, ricominciare da zero e diventare qualcuno. Voglio essere ricordata per qualcosa in questo mondo. Vorrei poter salvare gli altri, ma in realtà non so nemmeno chi sono io. Ho paura di scoprirlo. Ho mal di testa perché ho pianto per due ore. Mi pento di tante cose che ho fatto in passato e, che ora, tornano a prendermi. Non voglio andare da uno psicologo. Ho bisogno di un amico. Con i miei non parlo di queste cose. Mi prenderebbero per pazza. Vi prego. Aiutatemi.

Mar

21

Mar

2017

Odio mia madre

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

La odio. Non ho mai dato problemi, sono sempre stata brava a scuola-e non solo per far contenta lei ma anche perché ho sempre amato le materie che ho studiato- sono uscita da un liceo classico con ottimi voti e dopo un breve periodo di tentennamento ora sono a Lettere Moderne e sono contenta. Ho incontrato persone belle ma anche persone orribili che mi hanno fatto sentire uno schifo, ma sono cresciuta, sono andata avanti e ho imparato a farmi scivolare le brutte esperienze addosso, le delusioni, sapendo che tutti quegli infami mi considerano un'incapace isterica e fallita. Invece io so di non esserlo, o almeno mi sforzo di convincermene. So fare tante cose, suonare uno strumento, scrivere molto bene, il mio sogno è diventare una brava giornalista.

 Ma tanto a lei non gliene frega niente. Non fa che dirmi che faccio tutto sbagliato , QUALSIASI COSA, che sia cucinare lil pranzo o pulire casa o studiare, non le va mai bene NIENTE. Non ha nemmeno fatto i miei stessi studi, e si permette di fare la saputella su cose che io ho studiato con passione e di cui lei ignora l'esistenza solo per sentirsi superiore Qualsiasi cosa voglia modificare del mio aspetto fisico non le va mai bene, a parte quelle che rientrano nei suoi "gusti", nemmeno i miei amici le vanno bene, quelli che ci sono stati e non se ne sono andati via quando non servivo loro più. L'altro anno il mio più caro amico purtroppo è morto, era malato e io non ho potuto fare niente per lui, credete che mi abbia consolato? NO. ANZI, non faceva che parlarmi male di lui e dirmi quanto fosse uno schifo, ma il vero schifo è lei, lei che non mi ha mai difeso quando mia sorella dmi menava -è più piccola ma io sono notevolmente più grqcile e quindi lei ha sempre alzato le mani fino a due anni fa-perché mia sorella lei sì che rientra nei suoi standard, spigliata, boriosa come lei, impegnata nei progetti che lei approva e pratica coi lavori manuali, mentre io, cosa sono io se non una inutile fallita schifosa brava a imbrattare due scartoffie e basta??? La odio con tutto il cuore. L'anno che viene forse riuscirò ad andarmene da questo paese per studiare grazie all'appoggio non tanto suo ma di mio papà che pover'uomo se la subisce tutti i giorni e non dice niente. Mi dispiace per uno sfogo così lungo, probabilmente non vi interesserà ma sono veramente stufa di sentirmi così insulsa e fallita per colpa sua

Dom

04

Set

2016

Scuola

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ciao a tutti,sto passando uno dei periodi più brutti della mia vita...Sono sempre andata bene a scuola allora ho scelto di fare il liceo.Pensando di essere intelligente e dotata,sono andata a scegiermi il liceo più difficile della città.Mi sono completamente sopravalutata perchè ho inziato subito a prendere brutti voti e ad andare male in varie materie ma in qualche modo ho superato la prima e la seconda...Il terzo anno delle superiori l'ho iniziato con moltà difficoltà ma ho tirato avanti fino alla fine,mi sono impegnata e ho studiato tanto...comunque ho avuto il debito in 2 materie e agli esami di recupero di agosto mi hanno bocciato.I miei sono delusi e si vergognano del mio fallimento e io penso che potevo fare di più,potevo impegnarmi di più...mi sento veramente uno schifo perchè ho perso un anno...ho speso soldi per libri e ripetizioni per niente,ho faticato tanto per niente...i sacrifici miei e dei miei genitori sono stati invani ma la cosa che più fa male è che i miei mi danno la colpa di tutto...scusa se ci sono errori ma al momento non ho proprio le forze di ricontrollare ciò che ho scritto

Lun

08

Ago

2016

Posseduta dal cibo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Gola

Non riesco più a fermarmi, mangio mangio mangio senza alcun controllo e diciamo 2 volte su 5 corro in bagno a vomitare. La pancia tira, il mal di testa è sempre più forte, e anche i dolori ossei. Nonostante tutto questo non riesco a smettere..e domani ho anche un setrvizio fotografico

Gio

04

Ago

2016

E' un vero peccato

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

E' un vero peccato che non ci sia la sezione "Tristezza" in questa pagina, altrimenti la riempirei, ma capisco che la tristezza non è un peccato. Tutto è cominciato con la fine del liceo d'arte, volevo davvero sviluppare la mia creatività, avevo un certo talento nel disegno, lo giuro, mi piaceva l'arte, il design e avrei avuto delle carte in regola per diventare un bravo disegnatore forse, peccato che a fine percorso smisi di disegnare, i miei prof erano noiosi, incapaci, scorbutici e menefreghisti, arrivato in quarto liceo già non mi piaceva più disegnare per la scuola e tornato a casa dovevo studiare altre materie, uscito dal quinto ero così demoralizzato dai professorie dai miei (che non hanno mai appoggiato la mia passione) che scelsi qualcosa di più conforme, lingue. 
Non mi piaceva molto ma il tempo passava, l'idea di un anno sabatico (a lavorare) era stata bocciata dai miei, e allora mi sono buttato su una cosa che non mi piaceva. Risultato: andai a vivere in una città noiosa, piccola, frequentai corsi noiosissimi, con prof bastardi e rigidi che si aspettavano chissà cosa. Dopo un anno mollai, depresso anche a causa dei coinquilini che mi ero trovato, una mi derubava mensilmente dei soldi, me ne accorsi dopo un bel po' perché li accumulava un poco per volta. Mi spostai in un'altra città e ripresi lingue, dopo 2 anni non ce la feci più a studiare cose che non mi interessavano, non potete capire l'inutilità degli esami che dovevo sostenere, dopo 2 anni non avevo dato nemmeno un esame di lingua, solo teoria, cultura generale, geografia, storia medievale, decisi di non buttare più via soldi e per via di mille problemi personali, tra cui problemi di salute smisi di studiare perché ero davvero esaurito. Poi sono andato a lavorare, ora che il lavoro è finito e ho 23 anni (e mezzo) non so cosa fare della mia esistenza. Vorrei essere come gli altri, uno di quelli appassionati di qualche materia, magari qualcosa di utile, che mi faccia essere felice e soddisfatto e con i pensieri tranquilli. Invece non so che fare, è agosto e mi sveglio tardi al mattino, dormo maluccio la notte, non sto male ma quando penso alla mia vita sto da cani. Essendomi spostato di nuovo al mio paesino sono solo, se ne sono andati tutti e in due anni si perdono di vista tanti contatti, si cambia, si cresce. Ora ho questo periodo di transizione davanti, non so dove sbattere la testa. Mio padre ha perso il lavoro da due mesi (era tra i pensieri che mi disturbavano mentre davo esami inutili a lingue). Mi sento davvero giù, non ho uno scopo, non ho amici. Penso a cosa farò da mesi ma niente mi viene in mente, ho paura a riprovarci, dopo due università fallite. Avete avuto esperienze simili all'università?