Tag: amicizie
Ven
13
Mag
2016
Cosa posso fare?
ciao a tutti, sono nuova qui, vorrei parlare del mio ragazzo e per chiedere un consiglio.
In pratica la situazione è questa, da quando lo conosco lui continua a ripetermi che gli amici non esistono, io non ci avevo mai fatto caso più di tanto, ma poco tempo fa mi ha confessato che lui non ha amici, e anche il perchè... durante il periodo delle medie delle persone che lui considerava sui amici lo hanno pugnalato alle spalle accusandolo di cose che lui mai si sarebbe sognato di fare,da quel giorno lui non è mai piu riuscito ad entrare in un rapporto di amicizia molto stretto con altri ragazzi della sua eta, infatti tutte le persone con cui esce hanno 10/20 anni in più di lui e non li reputa amici, ma solo dei conoscenti. Ora il problema è che lui è iscritto ad un sacco di social per parlare con persone nuove più o meno della sua età e a me dispiace moltissimo che lui vada a ricercare le amicizie virtuali, perchè quel tipo di amicizia non potrà mai sostituire l'amicizia ne mondo reale, ho paura che diventi dipendente dai social e io sto malissimo solo al pensiero di ciò che gli è accaduto e quello che sta facendo ora per colmare il vuoto creatosi anni fa.
Chiedo se qualcuno magari che ha vissuto la stessa situazione può darmi un consiglio per aiutarlo o magari solo per fargli capire che lui non è solo ma almeno può sempre contare su di me... Sono disperata non so cosa posso fare, ho paura di sbagliare o di ferirlo aiutatemi vi prego.
Mar
26
Apr
2016
Il marcio è ovunque
Come già indicato dal titolo io trovo che ovunque ci sia del marcio. Sul lavoro vanno avanti solo i raccomandati e quelli che si fanno il **** non vengono degnati.. Il 99% delle amicizie sono di convenienza, pochi ti vogliono veramente bene, la maggior parte ti da il benservito dopo che non gli servi più e magari tu hai sempre fatto anche troppo per loro. Fa tutto schifo e saremo destinati a peggiorare. Vaffanculo a tutti.
Scusate lo sfogo
Ven
04
Mar
2016
OOOOH RAGA CHE VITA MONOTONA
È sempre la stessa vita, non vado a scuola, esco poco e ho poche amiche. Anche se sono la meno sveglia del gruppo le uacite devo organizzarle sempre io e se vorrei uscire in un posto fuori città lor dicono noo perché hanno paura di perdere il treno. Uff, vorrei fare nuove amicizie e fare più cose, a Settembre reinizierò la scuola e vorrei anche scrivermi al corso d'estetista (una volta a settimana!) e andare a scuola guida, infatti vorrei conservare i soldi. Non ho detto a nessuno di questa cosa perché ovviamente dubiterebbero di me, già ieri mi sono messa a piangere perché mi sentivo inutile, so chr se faccio così la mia vita non ha senso, ho solo 15 anni...
Ven
26
Feb
2016
É una gara ?
Questo sfogo é per lei,"amica" o presunta tale. Io e questa persona ci siamo conosciute alle scuole superiori,abbiamo subito legato e fatto amicizia,uscivamo,scherzavamo e ci confidavamo. Lei mi disse da subito che la sua vita non era molto semplice,causa di problemi di salute suoi e famigliari,nulla di strano fin qui. Con il tempo si apre ancora di più dicendomi che dei dottori che la tenevano in cura sospettavano avesse un tumore,immaginate la mia reazione molto preoccupata,infatti da quel giorno le sono stata ancora più vicina di prima. Il problema però è nato quando di quel tumore non se ne parlava più , nonostante le mie preoccupazioni e i miei dubbi lei non sapeva darmi mai una risposta certa, su ciò che aveva e cosa doveva fare. La situazione comincia a farsi più strana quando i problemi cominciavano ad aumentare, a sembrare verosimili...nonostante ciò qualcosa mi portava a crederla,perché da ragazza buona che sono, non pensavo che comunque una persona potesse giocare sulla salute o inventare storie. Superiamo questo anno scolastico abbastanza bene e arriviamo all'ultimo anno di superiori,anno in cui io ho cominciato ad avere problemi abbastanza importanti di salute. Nonostante le confidassi che alle volte temevo per me e i miei problemi,la sua risposta era sempre che non erano nulla di che, che ( stranamente ) ne aveva sofferto anche lei in passato. Nel Dicembre scorso ho dovuto fare una serie di esami clinici,ed ero sempre piú preoccupata del responso , mentre lei sembrava ( nonostante i problemi che diceva di avere ) godere di ottima salute. Tutto relativamente bene fino a questo punto,fin quando un giorno una persona mi viene a riportare il fatto che lei sminuiva di molto i miei problemi oltre a dire che erano "gonfiati". Da quel giorno non le ho rivolto parola,convinta del fatto che una persona del genere dovesse solo vergognarsi,ammesso e concesso che i suoi problemi fossero o meno veri,io da persona che ho sofferto non avrei mai sminuito i problemi di un'altra anzi avrei compreso. Ad oggi non parliamo più come parlavamo una volta,ma so che dice ancora di averne una nuova ogni giorno,usa la malattia come scusante per ogni singola cosa e si lamenta del fatto che la gente non la tratta come una persona uguale a tutte le altre.A persone del genere dedico un grandissimo VAFFANCULO,ci sono persone che ogni giorno combattono per vivere,e che darebbero oro per fare tutto ciò che fa lei,la malattia non è una gara a chi ha più mali o una scusante per tirarsi indietro dai propri doveri! Forse un problema lo ha...mentale.
Mar
23
Feb
2016
Depressione
Salve a tutti sono una ragazza di 19 anni,che dopo varie ricerche su siti di "aiuto"si é convinta di rivolgersi a qualcuno. Di base sono una ragazza introversa per quanto riguarda i miei problemi,ma ho deciso che era arrivata l'ora di accettare che avessi un problema e che forse condividerlo sarebbe stato utile per me. Sono sempre stata una ragazza che ha sofferto di problemi di salute più o meno importanti,dall'età di due anni che combatto con dottori e ospedali nuovi. La mia famiglia purtroppo non è da meno,e a volte io mi sento solo un peso per loro dato che i problemi sono tanti e io non voglio aggiungermi con i miei. Non so precisamente cosa mi ha portata a sviluppare questo senso di inadeguatezza. Due anni fa é venuta a mancare mia zia,mi sono sempre detta che chi non ha mai avuto un rapporto così speciale con i propri zii come lo ho avuto io, non può capire il dolore che si prova quando uno di essi viene a mancare. Mia zia é morta di cancro ai polmoni,e durante i suoi ultimi mesi di vita sono stata accanto a lei, giorno e notte senza riuscire a ritagliarmi dei piccoli spazi di tempo per me. Durante questo periodo ho sviluppato una sorta di paura verso il mondo,non riuscivo e non riesco tutt'ora ad uscire di casa senza portarmi dietro un borsellino pieno di medicine per ogni evenienza,ho paura di sentirmi male e di trovarmi troppo lontano da casa senza poter far nulla. Questo mi ha inevitabilmente creato dei disagi con i miei coetanei che a volte non capiscono perché rifiuto di uscire,perché alle volte mi isolo. Nonostante le amicizie che ho accumulato con il tempo,non riesco ad aprirmi con loro. In questi anni sono stata fidanzata per circa tre anni con un ragazzo poco più grande di me,la nostra relazione é finita a causa dei vari litigi che riguardavano la sua gelosia esagerata e la sua possessivitá nei miei confronti. Nel periodo dopo la rottura ho cercato di conoscere altra gente,ho cercato di relazionarmi per poi arrivare alla conclusione che nessun ragazzo con cui parlavo era seriamente interessato a cosa avessi dentro. Me ne sono fatta una colpa perché sono sempre stata una ragazza buona con tutti,pronta ad ascoltare...però quando arrivava il mio turno si tiravano tutti indietro. Con il tempo mi sono chiusa in me stessa, in camera a provare a studiare o quantomeno a provare di preparare qualche esame universitario ma con scarsi risultati. Il pensiero ricorrente é di essere sbagliata,di non andare bene e sopratutto il pensiero che per me un lieto fine non ci sia. Non ho mai avuto l'occasione di dire veramente cosa avevo dentro ai miei genitori perché ad ogni tentativo mi si veniva detto che non mi mancava nulla,che esageravo e che a venti anni quasi si deve essere solo felici. Come se io non lo volessi,come se non volessi essere felice davvero. In passato,durante momenti veramente bui mi sono fatta del male da sola,non so il perché ma so solo che è successo...e ancora oggi mi salta in mente questa idea anche se cerco di farmi forza da sola. Ho pensato che condividere un pezzo di vita con voi e con chiunque mi leggerá mi avrebbe potuto aiutare,parlare e raccontare dei tuoi problemi a chi ha vissuto situazioni simili alla tua alle volte ti fa sentire meno solo. Non giudicatemi. Un abbraccio.
Sab
30
Gen
2016
Mi puoi dimenticare?
Te lo voglio dire. Non voglio stare più zitto con chi mi ha sempre gettato merda addosso, nonostante sia stato sempre gentile. E stupido, aggiungo. Non voglio fare il diplomatico con chi voglio fuori dalla mia vita, almeno avrò la soddisfazione di dirti che mi fai schifo. Perché tu mi fai schifo. Non m'interessa se qualcuno s'incazzerà perché dovrà evitare di frequentarti, io non riesco più a tenermelo dentro, devo dirtelo, a te come ad altri. Voglio urlare al mondo quanto mi fate schifo,
Sab
29
Ago
2015
Amiche sempre troppo impegnate... solitudine. Rabbia.
Sono arrabbiata.
Non ho mai avuto miriadi di amici. Ritengo di essere abbastanza selezionatrice nelle amicizie. Non sono, ahimè una di quelle persone che si buttano e si fanno amiche il mondo o che stringerebbero amicizie anche con i muri pur di dire ho degli amici. Per quanto mi riguarda devi starmi simpatico/a e devo trovare solo delle anche minime affinità altrimenti non ti frequento e sto volentieri sul mio divano di casa da sola. La solitudine non mi ha mai pesato, si vede che comunque ci sono portata. Ad ora però arrivata ai 29 anni comincio a sentirmi un po sola effettivamente.
Spiego meglio: ho un amicizia di paese, la migliore amica che per cause lavorative è migrata a Milano (vive e lavora là) Inutile dire che ci vediamo quando le situazioni lo consentono circa 1 volta ogni 3/4 mesi perché è decisamente distante da dove abitavamo e dove abito... ma ci sentiamo sempre con il cellulare.
3/4 amiche qui, che fino a pochissimi anni fa erano molto disponibili per uscire, trovarsi, aperitivi o anche solo un giretto. A volte si usciva a bere qualcosa altre volte a casa di qualcuna. Erano propositive, non dovevi sempre lanciare l'iniziativa tu. Poi, come succede nella vita, molte cose sono cambiate. Una si è sposata e ha d'impatto cambiato giro di amicizie senza dire beo, una sembra una manager in carriera (sempre perennemente occupata, per poi scoprire che esce con altra gente e non ti dice nulla del tipo: vuoi venire?), e l'altra, l'unica con la quale ho mantenuto un po di giro e con la quale c'è scambio di intenti per uscire e fare qualcosa. Ho un fidanzato dal quale vado i weekend... che anche lui ha poco giro di amici e all'infuori di questo: basta. Ho fatto due calcoli e alla fine mi sento veramente sola. Praticamente io tutta la settimana non esco, se non qualche sporadica uscita con ques'ultima amica, e aspetto il weekend per andare da lui. Stop. Lavoro-casa. Non sono una ragazza che socializza a fatica o introversa, comunque. Per ceracre di smuovere qualcosa mi sono iscritta a corsi di fotografia anni fa, sport... ma non si è creato nulla. Ad ora ritenterò con un corso di lingue di gruppo e quei corsi in palestra aggregativi, tipo pilates o altri. Vorrei tanto ampliare il mio giro di amicizie. Mi sono trovata tutto l'anno scorso e ripeto tutto, a fare settimanalmente la domanda alle amiche che ho: "allora, chi c'è? Dai ragazze organizziamo qualcosa, mercoledì ci siete? Se no, ditemi voi". Una esce tardi dall'ufficio, una ha un impegno una non so cos'altro abbia... e alla fine, non ci si vede mai perché nessuna ha lo sbattimento di organizzare qualcosa. Alla fine, dopo un anno poi, io mi sono rotta le scatole e ho adottato la "strategia" del: chi mi ama mi segua. Ma vedo che non funziona. Ehehe quindi poi mi arrabbio perché mi dico: certo che se non organizzo io qui eh?... Insomma non credo di stargli in antipatia anche perchè siamo amiche da 10/15 anni, se ci fossero stati dei problemi sicuramente sarebbero venuti fuori. Sapete quelle amiche che ti fai in adolescenza con le quali vai a ballare, racconti i primi segreti, vivi le prime scoperte del mondo adulto? Ecco,loro... però poi: puff. Sicuramente certe scelte non fatte o situazioni che sono accadute nella mia vita mi hanno sempre portato ad avere poche amicizie. Con le amiche del liceo purtroppo ci siamo perse, non ho fatto l'università, lavoro in un ambiente a gestione famigliare e non ho colleghi/e con cui eventualmente uscire o fare comunella perché proprio non ho letteralmente colleghe, solo io e il capo. Sicuramente questo influenza. Però si, io ci metto del mio per fare qualcosa e uscire di casa ma vedo che non funziona nulla o quasi. Ho sempre invidiato quelle grosse compagnie dove tutti si conoscono e si sta assieme si fanno cose. Quello che dico è che a me correre dietro alla gente non piace e dopo un po mi stanco di insistere. Quindi ho smesso di farlo. Quello che vorrei fosse chiaro è che non è che io non faccio niente durante il giorno. Cioè lavoro, ho le mie cose da fare, i miei impegni... però fondamentalmente trovo sempre o sono capace di trovarla un oretta per un amica, soprattutto se non ci si vede da tempo. Le altre no, sembrano siano dirigenti aziendali (impiegate come me) che non hanno neanche il tempo di respirare, sempre. Si.. certo... come no.
Gio
24
Apr
2014
Rabbia e odio in generale
E' da questa mattina che mi va tutto una merda e non ce la faccio più, ok, lo so che è solo una giornata no e blahblah, ma in tutte le mie giornate no sono presenti sempre le stesse problematiche: il mio odio per la gente in generale, la mia rabbia e la mia insicurezza, il tutto spesso condito dalla stronzaggine degli altri. A parte che più che un "giorno no" è un "periodo no", anzi, adesso ho anche la fortuna di non dover andare a scuola per tre giorni, non sopporto più andarci, infatti sto facendo tantissime assenze. E non è perchè mi sento male o perchè non ho fatto i compiti, non sono le materie da studiare a darmi fastidio (almeno, non tutte hah), sono le persone. Odio passare cinque ore circondato da quegli idioti che si fanno paladini della giustizia solo quando conviene a loro, così come odio passare cinque ore tra persone mie pari che si credono superiori a me solo perchè sanno risolvere un problema di geometria analitica. Odio anche dover fingere di interessarmi a parlare con loro, che è una cosa che neanche mi riesce bene e che mi crea solo ansia e paura di sembrare strano o stupido. In poche parole, sono un asociale di merda, riesco a parlare con qualcuno solo se sono davvero interessato e comunque, anche se la persona mi interessa, non so mai come rompere il ghiaccio. Strano a dirsi, ma una persona asociale come me ha anche un gruppo di amici (in cui mi trovo male, ovviamente), a volte direi che è perchè sono io a non fidarmi abbastanza e avere comportamenti strani, ma spesso mi viene da pensare che magari non è solo colpa mia o del mio carattere, visto che mi hanno fatto un bel po' di carognate. Non riesco mai a capire come comportarmi, ma, soprattutto, non riesco a capire se mi aspetto troppo o troppo poco da loro. E soprattutto, anche se volessi uscire dal gruppo e iniziare a uscire con altre persone non potrei, perchè non riesco a trovare nessuno di interessante nella mia città. In questo periodo sto anche perdendo la mia unica vera amica, visto che di me non le interessa più, ora che ha un ragazzo, e devo ammettere che è una delusione piuttosto grande e non mi sarei mai aspettato che potesse accadere. Ci parliamo ancora, ma non è più come prima, lei sembra sempre costantemente distratta e sto iniziando ad aver paura di annoiarla con le mie parole o di essere preso in giro mentre lei è con i suoi amici.
Ven
01
Feb
2013
ODIOOOOO
Ok, è l'1 e non riesco a dormire. E' da un po' di giorni che sono decisamente scazzata. Non so come e non so perchè, mi sono tornate in mente una serie vicende che in precedenza avevo tralasciato "ingoiando il rospo" e che ora, visti i recenti avvenimenti, mi danno piuttosto fastidio. Premetto, io sono bassina (1.60) e parecchio magrolina, solitamente vengo definita "minuta". Fino a un anno fa, prima di mettermi col mio ragazzo, ero molto corteggiata, poi ci siamo fidanzati: ciò ha scaturito una situazione orrrenda nella mia ex classe e la cosa, unita al problema della maturità, mi ha fatto perdere peso a causa dello stress.
Con l'estate è iniziata la "missione ingrassamento" e ora credo di essere tornata come prima, certo, pur sempre magrolina, ma meglio di prima. Lo sono sempre stata fin da piccola per una questione di costituzione, è di famiglia insomma, non posso farci assolutamente niente... Nb non sono affatto scheletrica, ho solo le ossa piccole e poco tono muscolare! Infatti il mio ragazzo non si è mai lamentato di toccare "solo ossa". Ho pure le bucce d'arancia! Beh, insomma, mentre prima ero corteggiatissima, l'anno scorso, precisamente alla fine dell'anno scolastico, mi sono sentita più volte dire: "oh mio dio ma quanto sei magra? Ma quanto pesi?" Oppure "Mio dio pure io una volta ero come te, poi mi sono imposta di ingrassare e per fortuna sono cambiata!" CAFONI DEL CAZZO. E' COLPA VOSTRA SE MI SONO RIDOTTA COSI' ANDATE ALL'INFERNO FIGLI DI PUTTANA.
Poi niente...ho iniziato l'università, convinta di essere ingrassata di nuovo in 4 mesi di rimpinzate, e anche qui "Ma mangi? Stai bene?" "Ma quanto pesi? Sei magrissima!"Che ROMPICOGLIONI. Io non mi permetto mai di fare commenti del genere a una persona grassa. Non gli viene minimamente da pensare che forse potrei offendermi e che la loro schiettezza potrebbe essere cosa non gradita??? ANDATE A FANCULO.E IO FINO A UN ANNO E MEZZO FA ERO CORTEGGIATISSIMA!!!!!! Che cosa cavolo mi è capitato??? Ok, l'anno scorso ammetto che ero conciata abbastanza male, ma ora ero convinta di aver riacquistato massa corporea con tutto quello che avevo mangiato per recuperare peso! Beh insomma, l'anno scorso ho conosciuto questo ragazzo, io alta 1.60 e lui 1.90, tutti ci considerano una bella coppia. Comunque i commenti dei suoi parenti sono stati:Amici di parenti: "Oh, che strano, io pensavo che ti saresti messo con una stangona svedese! Lei è proprio piccolina!"Parenti: "Oh quanto sei piccola! Ma anche i tuoi genitori sono così o sei solo tu?".E IO ERO CORTEGGIATISSIMA FINO A UN ANNO E MEZZO FA.La mia autostima è a raso terra. So che il mio ragazzo mi ama, mi considera bellissima e morirebbe per me, però mi manca la sensazione di sentirmi oggettivamente carina e accettabile. L'anno scorso, oltre ad aver avuto a che fare con persone orrende, ero sotto effetto di farmaci antiepilettici -ho avuto il mio primo attacco due anni fa- che mi stroncavano fisicamente e mi facevano sempre dormire. Ovviamente ho fatto molte assenze, e per questo le mie ex compagne mi hanno citato al consiglio di classe dicendo che non meritavo i voti che avevo e dicevano in giro che dovevo essere automaticamente bocciata. POI SONO USCITA CON 85 E GLIEL'HO MESSA NEL DI DIETRO.
Un anno di solitudine, non sono uscita con nessuno, tutti i miei amici sono a Milano e io in questi 5 anni che sono stata a Bologna non ho avuto molta fortuna con le amicizie...Ora è iniziata l'università e mi trovo benissimo, a volte mi invitano ad uscire ma molte volte sono stanca o non ne ho voglia. Stare tutto il giorno fuori, compreso il pomeriggio, è davvero stancante. Diciamo che mi limito ad uscire durante la giornata, anche se il mio pensiero è costantemente rivolto al letto e all'accoglienza di casa...Suppongo che questo annebbiamento mentale sia sempre colpa dei farmaci.
L'anno scorso non ho avuto occasione di stringere amicizia con ragazzi, mi limitavo ai miei compagni di classe che conoscevo da 5 anni, completamente apatici...Quest'anno ne ho conosciuti altri 4 (wow!) ...Uno di questi, testa di cazzo presuntuosa, non ha perso occasione per farmi notare la mia magrezza, improvvisandosi dietologo. Facciamo un corso con dei ragazzi di design: ammetto che sono stata contenta che un ragazzo mi serbasse di nuovo palesi attenzioni! Come sono contenta quando sono in giro da sola e un uomo mi guarda!Io sono innamoratissima del mio ragazzo, ma ho ancora bisogno di sentirmi donna e di sentirmi bella, e questo non per gli altri ma per ME STESSA.
Accuso poi, nonostante io parli con tutti e tutti si dimostrino socievoli e desiderosi di parlarmi, una tendenza alla MISANTROPIA, non riesco ad apprezzare davvero nessuno dei miei nuovi compagni di corso, in ognuno di questi trovo qualcosa di insopportabile.Tizio 1, 2, 3, 4, 5 -> mi hanno detto che sono troppo magra -> MI STANNO SUL CAZZO.Tizio 1, 2, 3 -> mi hanno detto che faccio troppe assenze -> raffioramento di memorie ancestrali -> MI STANNO SUL CAZZO.Tizia 3 -> le avevo chiesto di portarmi in giro con lei la sera e non mi ha mai invitato nemmeno una volta -> MI STA SUL CAZZO.Tizia 8 -> è una precisina secchiona quadrata egoista -> MI STA SUL CAZZO.Tizio 3 -> fa il finto modesto quando è bravissimo solo per farsi fare dei complimenti -> MI STA SUL CAZZO. Mi sento un esserino orribile insulso e schifoso. L'unica cosa che forse ho di bello ora sono i miei lunghissimi capelli biondi... Poi sono pure piatta. FANCULO.
Dom
19
Lug
2009
Che vita di m...
Ciao a tutti...sto passando davvero un periodo bruttissimo...impossibile spiegare tutto in poche righe per cui riassumerò...famiglia problematica ma ora vivo sola anche se credo che ormai il danno l'abbiano fatto...problemi al lavoro con capo e collega baffuta...amici rimasti in pochi e quei pochi neanche così buoni...non ho + voglia di vederli e di uscire...allo stesso tempo spero in qualche novità che però non arriva. mi sento sempre + triste e sola...tanti uomini mi corteggiano ma o non mi piacciono o vogliono solo una cosa...oppure uomo interessante ma sposato e tra due mesi diventerà papà! tra le altre...che vuole da me??? portasse fuori a cena sua moglie e futura madre di suo figlio!! sono sempre stata solare nonostante la famiglia ma anche troppo sensibile...per cui spesso delusa dalle amicizie e dagli amori. vedo gli altri che vanno avanti con le loro vite che so non essere perfette ma allo stesso tempo vedo me che guardo loro e non vivo la mia vita.
A distanza di anni, scopro che vecchi compagni di scuola tra loro sono rimasti in amicizia o comunque in contatto e io invece nulla. sono andata a vivere da sola sperando almeno di risolvere problema famiglia e in effetti così è stato, ma ora non esco + visto che ho casa mia. almeno prima avevo la scusa per uscire, per non restare a casa con i miei.
Ma perchè non posso avere una vita normale?