Tag: scelte
Lun
29
Ago
2016
Domanda
Immagino che ognuno di noi cerchi o pensi di agire in funzione del proprio benessere psicofisico, a nessuno piace soffrire, eppure puntualmente le persone si lasciano, le coppie divorziano, le amicizie si rompono, gente che piange, che si sente sola, gente che si toglie la vita.
Come è possibile tutto questo? Forse non sappiamo qual'è veramente il nostro obbiettivo e dunque non siamo in grado di prevedere dove le nostre azioni portano?
Ricordo quando mi lasciai con la mai ragazza passavo le mie giornate chiuso in casa, a pensare: ma perchè l'ho lasciata? Ho abbandonato l'unica persona che mi voleva bene? Adesso sono solo, non mi piace essere solo, adesso devo trovare un'altra persona che si affezioni a me, non è facile"
Nonostante la consapevolezza della sofferenza di fronte a queste situazioni, continuiamo a cascarci, sempre.
Forse perche non ci accontentiamo mai, o forse perchè non ci rendiamo mai conto di quello che abbiamo finchè non lo perdiamo.
Chi è stanco di soffrire alzi la mano
Ven
26
Ago
2016
Qual è il limite del sano e sopportabile?
Facendo due passi per tornare a casa, ieri, mi sono perso in un ricordo, sfociato poi in riflessione.
La mente mi ha riportata a qualche anno fa. Stavo correndo in un circuito per allenare il mio copro e schiarire la mia mente. Sin dall'inizio della corsa mi accorsi di provare un leggero fastidio ad un piede. Decisi di ignorarlo! Continuai nel mio allenamento e, dato che la mia mente aveva ancora bisogno di sfogare ed il mio fisico reggeva bene, decisi di percorrere per una seconda volta il lungo circuito.
Il fastidio alle dita del piede era sempre più presente ma io, testardo, tenace e concentrato sulla mia rabbia, continuai sempre più ad ignorarlo. Purtroppo però, col tempo, il fastidio diventava dolore...ma solo quando finii nuovamente il circuito mi fermai e, abbassando lo sguardo verso il piede dolorante, mi accorsi che la scarpa era sporca di sangue. Tornai di fretta a casa, levai le scarpe, e per fortuna nulla di grave. Avete presente quando mettete male una calza? Ecco qual'era la causa.
Essendo io un tipo molto riflessivo, lì per lì mi venne subito in mene di fare di quell'episodio una lezione: la testardaggine, il raggiungimento di uno scopo, la mente offuscata dalla rabbia o dai pensieri, non sempre sono una buona cosa...non sempre sono indice di determinazione. C'è una sottile linea tra determinazione e testardaggine. Nella prima si potrebbe non perdere la lucidità, nella seconda invece si! Bastava mi fermassi, aggiustassi il calzino, e continuassi a correre i miei 14 Km senza dolori, più velocemente e più correttamente...senza che mi sanguinasse il piede.
Oggi, come allora, vivo una fase di rabbia, stasi, annichilimento...sono affranto e dolorante.
Oggi sono più adulto e maturo.... beh nonostante ciò ho un qualcosa che mi stringe, mi offusca l'anima e mi annebbia la mente... mi fa male, mi fa sanguinare....e non riesco a mollare la presa. Maledetto amore!
Sab
06
Giu
2015
DITEMI LA VOSTRA OPINIONE. SONO CURIOSA..
meglio sposarsi con una persona meravigliosa, fatta apposta per voi(nonostante una situazione familiare difficile e pensate), oppure stare con una persona "mediocre" che a stento ti rispetta, che non è particolarmente interessata a te se non per scopi specifici(tipo far figli o cose simili) e con una famiglia perfetta (la classica famiglia del mulino bianco)?
personalmente meglio la prima. io preferirei stare con una persona meravigliosa(calcolando che dovrò conviverci 24h su 24) piuttosto che stare con una persona acida, pesante, noiosa e presuntuosa. e secondo voi?
rispondete anche in base a vostre esperienze personali..
Gio
28
Mag
2015
"Figlia mia, è importante NON andare all'università
Ho diciotto anni e mi manca ancora un anno per ottenere il diploma, io però è da un po' che penso alla mia scelta universitaria, anche perché mia madre mi ha sempre consigliato fino alla noia di continuare gli studi, di rendermi indipendente e di farmi quindi una cultura, insomma, di formarmi. Io mi sono sempre trovata d'accordo con mia madre, ho sempre dato e do ancora un'importanza speciale agli studi, la mia vita è composta essenzialmente da questo, è dalla cultura che sono affascinata, dall'arte, dalle belle parole.Tra un anno dovrei quindi ottenere il diploma di un istituto tecnico, un ramo che mi sono resa conto troppo tardi purtroppo, essere completamente sbagliato per una persona come me. Ma non è solo questo, mi sono trovata completamente male con questo indirizzo, non solo a causa delle materie irritanti con la quale obbligatoriamente devo e dovrò strappare la sufficienza (economia aziendale, economia politica) ma anche con le poche materie che amo (lettere, storia, diritto, inglese) poiché ho avuto docenti che non sono riusciti a farmi vivere serenamente l'esperienza. Questo approccio cattivo allo studio mi ha, anziché invogliata, allontanata sempre di più dallo studio, ottengo buoni risultati pur studiando non proprio bene, me la sto prendendo comoda e non sono interessata al voto finale che otterrò poiché fino a poco fa ero certissima che appena finito il quinto avrei usato il diploma come cartaccia, non avevo né ho intenzione di avere più niente a che fare con la contabilità e con l'economia, con bilanci e scritture, semplicemente non fanno per me. Il punto è proprio questo, io sono sicura di avere molti problemi con lo studio e di non essere da 100 ma sono anche sicura che la maggior parte dei problemi che ho incontrato durante questi anni è sorto proprio a causa dell'odio che ormai covo per questo ambiente e per queste materie.Io ho un temperamento artistico, amo la musica classica, suono il violino per hobby, leggo di tutto per hobby, scrivo male, anche questo per hobby, disegno e pur non facendolo spesso ottengo risultati buoni e adoro tutto questo. Se mi chiedessero cosa vorrei fare nel futuro io ti direi che non ne ho la più pallida idea, che però sento di appartenere all'arte (che sia disegno, musica o scrittura) e che voglio continuare a fare tutto questo anche senza puntare a diventare un nuovo Verdi, Giotto oppure Verga. So che voglio una vita tranquilla, che un lavoro precario mi starebbe bene e che anche fare la commessa mi starebbe bene a patto però, di continuare a vivere a contatto con le mie passioni che sono la mia unica ragione di vita. Voglio continuare l'università perché sono ignorante e perché voglio imparare, voglio prendere filosofia perché è una delle cose che da autodidatta non riuscirei a fare e poi magari vorrei provare a diventare professoressa della materia, lo so che di professori ce ne sono tantissimi, troppi ma sono anche conscia che è uno dei pochi sbocchi che avrei con quella laurea. Non sceglierei nessun altro ramo per me, ormai me ne sono resa conto definitivamente quando visitando l'università ho provato quel forte nodo alla gola e quasi le lacrime salirmi. Mio padre continua a mostrarmi annunci di lavoro perché per lui non sono portata per la scuola, capisco anche la sua titubanza, sono sempre con la testa fra le nuvole, spaesata, non esattamente il tipo di persona che da l'impressione di essere portata per lo studio, anzi, sembro spesso una vera idiota a differenza di mio fratello che ha ottenuto 100 al diploma e la lode alla facoltà di economia.Io senza la laurea non saprei cosa fare, sarei persa, significherebbe che tutti i miei sacrifici sarebbero stati vani, significherebbe ammettere la mia sconfitta, la superiorità degli altri, senza contare che non sono interessata al matrimonio o alla casa (come molte donne) mi sentirei realizzata solo tramite lo studio, l'apprendimento, solo se diventassi una persona più colta. La voglia come ho già detto, c'è, sto riprendendo i libri di geografia, di storia, di teoria dell'arte, grammatica proprio per sopperire le lacune che ho. La verità è che ho una fortissima e sanissima voglia di cultura e non capisco proprio perché, se tutti i genitori fanno di tutto per far studiare i figli (anche quando questi proprio non ne vogliono sapere) i miei fanno invece di tutto per farmi cambiare idea!
Mar
26
Mag
2015
Non è un ultimatum
Semplicemente ti ho detto che intenzioni ho. Puoi fare quello che vuoi ma voglio saperlo e non essere presa per il culo.
La vita è mia e non vedo perché dovrei perdere tempo con chi non ha le idee chiare.
Gio
18
Dic
2014
Morte d'animo
Ciao a tutti;
Odio me stesso, odio le mie scelte, odio tutto quello che non ho fatto, tutto quello che ho distrutto.
Non ho passato una buona adolescenza, ero sempre in cerca di attenzioni; poichè la mia intelligenza e il mio modo di fare intimidiva un po' tutti e rendeva, ai miei occhi, la maggior parte delle persone semplici c'è sempre stato questo muro che divideva me e le persone. Mi sono chiuso sempre di più, sempre più frustrato, sempre più depresso e stanco della vita; ho dei genitori splendidi che però non mi hanno mai capito, sono sempre stati lontani miglia da quello che pensavo, provavo.
Nella peggiore situazione di depressione ho provato a suicidarmi, non ho avuto il coraggio alla fine di lanciarmi, ma ci è mancato veramente poco...
Successivamente ho iniziato a prendermela col modo, ad evitarlo, ignorarlo, passavo tutte le giornate a casa con giochi al pc che permettevano di creare uno spazio, un secondo mondo dove potevo rifugiarmi e fare quello che io stesso ritenevo "perdere tempo", dolce, semplice, ingannevole.
Ora però grazie alla corsa (si alla corsa avete capito bene) sono riuscito a disintossicarmi diciamo dal 60% di questo orrendo peso. Un giorno ho detto basta: sono uscito di casa ho camminato, e dopo un pò istintivamente ho corso, corso, corso, corso, fino allo sfinimento: ho pianto in una maniera incredibile (tanto che della gente è accorsa pechè pensava stessi male) ma quella volta ho pianto di felicità; una cosa così semplice, semplice come respirare: non poteva esistere di meglio per poter ricominciare. (Oggi corro 6 volte a settimana) e pratico a livello amatoriale molti sport; conosco molte persone, ho intrapreso degli interessi; oggi semplicemente vivo.
Certo ho perso gli anni a detta di molti "migliori della vita" ma se tutti riuscissero a vedere, quanto è bella ed avvolgente la luce fuori, nessun tunnel, per quanto arzigogolato, stretto, inerpicato sia, potrà mai più fare paura. L'animo umano risorge sempre.
Mar
21
Feb
2012
la vita che non volevo
questa vita è oramai una trappola, una trappola che mi sono costruita io stessa, attraverso le scelte sbagliate, gli incontri sbagliati, eppure di opportunità ne ho avute, ma ho sempre scelto le più errate, anche se inizialmente non era così....per cambiare vita, dovrei svergliarmi domani e non avere una coscienza, farmi una valigia e uscire di casa e ricominciare....ma credo che non lo farò perchè anche questo sarebbe scappare, e io non sono mai scappata, ho tentato per anni di mettere "pezze" di riparare ai danni che mi sono procurata ma nulla è servito, dipendesse solo da me, sarebbe tutto più facile, ma ci sono altre persone in ballo.
che dire ho un vero talento per fare le scelte sbagliate!
forse questa è la punizione che merito
Gio
24
Nov
2011
decisione difficile
voi cosa fareste? vorrei saperlo perchè la decisione che devo prendere per il bene di 3 bambini, non mi piace ma ormai sono convinta che solo togliendoli alla madre potranno avere un futuro.
la madre in questione è mia cugina, lei da tempo non ha più rapporti ne con le sorelle (che non hanno nulla di meglio di lei, tranne due mariti che lavorano e mantengono la famiglia) lei putroppo è rimasta con un poco di buono da cui ha avuto tre figli di 12 11 e l'ultimo di 4 anni, lei non ha mai alvorato non ha titoli di studio o esperienze di qualsiasi settore.
lui è un nullafacente con diversi precedenti, che l'ha sempre picchiata, e nelgi anni nonostante lei una volta venisse achiedere il nostro aiuto, perchè credetemi c'è stato un periodo che non aveva enanche un tozo di pane da dare ai figli.
i miei zii se ne fregavano e io e mia madre a darle buste piene di spesa, grazie a mio padre abbiamo fatto i documenti per metterla in lista per una casa popolare, siamo andati ai servizi sociali per farle avere il apcco alimentare, la tnevamo d'occhio per far si che facesse visitare i bambini e che si facesse visitare anche lei, però quando trnava il compagno tutto cambiava, diventava aggressiva, più di uan volta è finita all'ospedale, gli amncano tutti i denti davanti.
ora finalmente ha una casa, grazie alla tutela dei sevizi sociali, ed essendo considerata persona gravemente disagiata, non apga nenahce le utenze, e riceve però al visita regolare dei servizi.
per or ala situazione è insostenibile, i suoi figli non hanno cure adeguate, entrambi hanno difficoltà a scrivere, crediamo che lei abia iniziato a farsi, d'altronde il comapgno è così che si guadagna da vivere.
sto pensando seriamente di farle togliere i figli, mi dispiace è orribile da dire, sarebbe facile per me fregarmene e tornare alla mia vita banale e normale ma non riesco, ci sono 3 bambini e forse a quest'ora è incinta del 4° eh si perchè non ha mai voluto prendere la pillola, ne farsi legare le tube dopo il 3° figlio,
mi fano rabbia le sue sorelle, che vivono tronfie e fiere di mariti che permettono loro di essere moglie emadri senza l'onere di alvorare, se ne sono smepre fregati della sorella, e lei veniva a bussare da noi.
ho visto uan sola volta la cas ache le hanno assegnato e la tiene di schifo, manco al decenza di tenersi d aconto i 4 mobili con cui è arredata.
un alto del cuore mi dice che sarebbe una cattiveria farglieli portare via, il cervello mi dice che quei bambini continueranno a vedere al loro madre distruggersi il lor padre picchiarla e finire in galera per mesi e mesi e ho il sospetto che oltre a lei picchi pure i figli.
non rimane che sfogarmi qui, perchè quest'argomento con mio amrito ormai è tabù, non ne vuole più sapere, e ha ragione, dovremmo pensare alla nostra di vita ai nostri problemi non a quelli di una donna, che pur sapendo cosa l'aspetta rimane con un uomo che la picchia e denigra, pensate che rifiutò pure un posto di alvoro che le avevo rimediato, nulla di che solo come cameriere in un bar a part time ma almeno avrebbe intascato qualcosa. certe eprsone meritano quello che le accade mi spaice olo epr i bambini
Mer
02
Mar
2011
mi dispiace
se non capisci, che sono contenta che tu ci volgia ospitare a casa tua, ma devi anche capire che non possiamo stare una settima da te, cara suocerina mia e una da mia madre. Non si tratta di preferire mia madre a te, si tratta di buon senso e te l'ho già spiegato ma tu batti i piedi come una bambina di 6 anni o dovrei dire 60.
non capisci che ci crea disagio dover passar eil weeked (in cui sarebbe per me e tuo figlio risposarci dopo 5 giorni di pendolariato selvaggio??) a fare il trasloco da casa tua a quella dei miei???
così adesso per non offendere nessunoa bbiamo deciso di andarci ugualmente nella nuova casa e poco importa se manca la cucina, se il vetro della doccia lo dobbiamo ancora scegliere, se la camera da letto ce la consegnano tra 10 giorni, vorrà dire che io e tuo figlio giocheremo "al campeggio" eh si perchè di certo io il materasso di alttice da 1300€ non lo metto per terra, visto che è pure un regalo! ci hai costretti tu a fare così, perchè è stato scorretto da parte tua dopo che tia vevamo detto che saremmo stati per il mese di marzo a casa di mia madre, visto che ha più spazio, tu l'hai chiamata e gli hai detto che dovevamo fare una settimana da te e una da lei, cosa credi che mia madresia scema?? è questione di PRATICITA' tu invece vuoi solo vedere il lato negativo, prendi tutto per il verso sbagliato, non capisci che abbiamo una vita, e abbiamo fatto sacrifici per comperare l casa che a te all'inizio manco piaceva! mi sfogo qui tano tu non capisci, che non puoi fare le nostre scelte, tu hai fatto le tue ora tocca a noi fare le nostre e mi stupisco di come ti comporti visto che la tua di suocera ti ha fatto passare 10 anni di inferno, ora non fare la stessa cosa e non offenderti per cose stupide, a volte mi chiedo se ti chiedo un po troppo!