Tag: perdono
Mer
24
Ago
2016
Addio
Avevo creduto di aver perso la serenità
Il valore di me stessa
Avevo creduto che non avrei mai più provato le emozioni che mi hai fatto provare tu.
Ho sofferto, ti ho maledetto
Lacrime e rabbia.
Poi, l'amore è tornato sotto un altro volto...il mio.
E ho capito che in realtà non avevo perso nulla...semmai ho guadagnato.
La chiamano "maturità "...quello stato dell'essere in cui prendi consapevolezza che tu e solo tu puoi darti ciò di cui hai bisogno.
E qualcun altro ti seguirà di conseguenza.
Ora per te ho solo un pensiero : io ti perdono.
Lascio alle spalle ciò che siamo stati, ciò che non saremo mai più.
E lo faccio con un sorriso. Non ho più rancore. Solo amore.
Addio, piccolo uomo confuso.
Gio
04
Ago
2016
Mio gemello
Mi sento in colpa per tutta la rabbia che ho provato per mio gemello. Oggi è la persona più importante della mia vita.
Non so se dirglielo. Ho paura che possa ferirlo. Vorrei farglielo sapere.
Vorrei dirgli: "guarda quanto amore provo per te adesso, guarda quanto amore ti meriti..."
Vorrei ringraziarlo per avermi aspettato ... ma non so cosa dargli in cambio. Se glielo dicessi allora dovrei trovare qualcosa da restituirgli, no?
'Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa' c'è scritto nel Vangelo di Matteo.
Gio
23
Giu
2016
Io e il senso di colpa siamo una cosa sola
Sono una ragazza benvoluta da tutti e do sempre il mio meglio nei rapporti con la gente, sebbene abbia una situazione familiare difficile, un passato oscuro alle spalle e un peso che non mi lascia mai...il signor SENSO DI COLPA.
Introduco dicendo che sono stata imbottita di sensi di colpa sin dall'età più tenera: dai piccoli ricatti da bambina fino al disagio adolescenziale di frequentare un liceo assolutamente inadatto a me, finendo per piangere sui libri perché odio tutto quello che ho studiato, durante i primi anni avevo persino sviluppato dei disturbi e una fortissima ansia...ma ogni tentativo di ribellione era vano. Dovevo pensare ai sacrifici di mio padre, piccolo imprenditore in crisi senza un soldo, che si accontenta di fare lo splendido con amici e clienti perché ha mandato la figlia nella scuola più prestigiosa della città. E vabbè. Non faccio e non dico niente, sennò passo per l'ingrata, ancora una volta.
Ora il senso di colpa passa a un livello successivo, acquisisce il vero senso della parola (o meglio, della locuzione): ho ferito una persona di importanza fondamentale, peccando di ingenuità. La mia reazione è sempre la stessa, fortissima; lacrime, rabbia e malesseri a non finire. Io mi sento una persona orribile...ma non voglio sentirmi così.
E in fondo, sono consapevole di non esserlo: come detto all'inizio, io sono quella che si fa in quattro per gli altri. Però, anche tra i miei amici (in tutto questo, ho anche un problema con il parlare agli altri dei miei sentimenti, quindi loro non sanno nulla della mia situazione) sento continuamente roba del tipo "basta, io non riesco a perdonare", "l'altro giorno Tizio mi ha cercato implorandomi di perdonarlo, ma io l'ho mandato a fanculo, le sue sono lacrime di coccodrillo!"...e io mi sento tremendamente in soggezione...e mi chiedo: perché la gente parte così prevenuta sul perdono?
Perché non capisce che oltre alle "lacrime da coccodrillo", i "finti pianti", esistono anche pentimenti sinceri? Io non dormo la notte...il giorno lo passo sperando nel suo perdono; darei la vita per averlo. Ma ho capito anche che con il senso di colpa non si va da nessuna parte: se vuoi veramente il perdono da parte di qualcuno devi prima liberarti di questo peso...il problema è che devo capire come devo fare perché ce l'ho da una vita.
Sono stanca. Sono tanto stanca. Vorrei tanto dimostrarti che a te ci tengo, però non so da dove cominciare se so solo fare la disperata e leggere articoli della serie "grazie al cazzo" sul come abbandonare il senso di colpa. Non leggerai mai, ma sappi che mi manchi, ti penso e credo in te.
Gio
05
Mag
2016
Sto facendo/pensando brutte cose e me ne pento.
Eh sì! Sto un pochetto cambiando. Da brava ragazzina, seria, educata, che non avrebbe mai fatto certe cose... alla veneranda età dei 25 mi sto modificando. Non mi piace però cosa sta venendo fuori.
Ho un dubbio su una tizia che ronza un po troppo attorno al mio ragazzo, una collega nuova d'ufficio. Io e lui ormai siamo assieme da 5 anni. Io la stalkerizzo a manetta appena mi capita l'occasione. Mi faccio veramente paura quando realizzo: cosa sto facendo? Giorgia, fatti una vita! E il bello è che una vita ce l'ho, ho anche quella! Piena di impegni e cose da fare, lavoro amici e distrazioni ma nonostante tutto...
Sono stata capace in questi mesi di sapere ormai anche quante volte caga. Che brutto per certi versi il Net e quante cavolo di informazioni si possono trovare! Assurdo. Alcune mie amiche sann di questa cosa e sono veramente un po spaventate da tutte le informazioni che sono riuscita a recepire. La classica frase è "Giò......... tu mi fai paura".
In più ho dei grossi problemi a casa con un parente che tortura psicologicamente da anni mia madre, la fa veramente stare male... Una persona davvero, davvero cattiva e perfida. Io ultimamente mi sono trovata a pensare seriamente: ma morisse, così pone fine a tutto. Ho anche segretamente pregato questo avvenisse ma macché 92 anni più vispa e lucida di ua 20enne. Nessun acciacco e tutta la voglia di mettere zizzagna in famiglia e di rompre le palle.
Insomma mi sento una persona cattiva anche io, che non lo sono mai stata. Anzi sono sempre stata molto ingenua, cogliona e buona.
Lun
11
Apr
2016
E se il male ricevuto fosse molto più di quello dato?
Vi spiego un po'
C'è questa persona, il mio ragazzo, il mio ex, boh, che qualche mese fa si è sentito offeso e colpito nella fiducia in una maniera spropositata da una mia azione (non è - neanche lontanamente - un tradimento o qualcosa di assimilabile), un'azione piuttosto stupida che aveva anche le sue motivazioni
Sinceramente a me non pareva qualcosa di così grave, e mi sentivo scema a non capire l'entità del mio errore...così, senza parlarne troppo, ho chiesto a un po' di persone a me se fosse davvero qualcosa per cui valga la pena di allontanarsi così tanto da me. Ciò che ne ho dedotto è stato che...per tutti si è trattato di una minchiata, qualcosa di decisamente perdonabile, ma lui era comunque incazzato a morte. E vabbè.
Non può essere stato qualcosa di potenzialmente offensivo verso un suo principio o modo di essere, niente di niente, anzi. Non è neanche da vedere come un pretesto, prima di questo episodio le cose andavano bene, la relazione era lunga ("ma chiedergli il perché di questo offendersi così esageratamente?" già fatto, ha saputo solo prendermi a parole)...e poi io gli ho sempre perdonato tutto e subito!
Non potevo pienamente condividere il suo disappunto verso la mia azione, ma per amor suo l'ho riconosciuta come grave...ci tenevo (e sarei bugiarda se dicessi che non ci tengo tutt'ora...) ad avere il suo perdono, perciò mi scusai abbondantemente, e lo dimostrai anche con i fatti
Nei rari momenti in cui non litigavamo mi voleva sessualmente e basta, provavo a essere dolce, perché VOLEVO essere dolce, senza la minima riuscita. A volte mi fermavo per chiedermi se mi stesse usando, ma mi piaceva e continuavo a illudermi...
E beh...quando litigavamo, la situazione era infernale. Mi attaccava per qualsiasi cosa, usciva argomenti che sa che io odio immensamente, trovava ogni pretesto per prendermi a parole (parole di una gran pesantezza, le più brutte che mi siano mai state rivolte), sempre minacciata, ogni sua parola era una coltellata...aveva persino un modo distorto di vedere le cose. Mi ha pure dato dell'incapace di prendersi la responsabilità, il che è un paradosso, data l'industriale quantità di scuse sincere che gli ho posto
Insomma, la relazione è diventata tremendamente dolorosa per me, chiunque al posto mio avrebbe detto basta, ma io ero ostinata, e guidata dai sentimenti, ho anche somatizzato il dolore in una maniera incredibile...in questi ultimi mesi ho vomitato praticamente ogni giorno e sono addirittura svenuta, ma niente, neanche uno spiraglio di comprensione. Il periodo era già difficile di suo, il mio malumore era evidente e non ho avuto neanche uno straccio di sostegno, anzi, venivo insultata ancora di più.
Ieri c'è stato l'apice: se penso a tutte le cose cattive, anzi, spietate, che mi sono state dette, a quanto sono stata svalutata, a tutte le minchiate sul mio conto, al fatto che di me e dell'onestà dei miei sentimenti non ci ha mai capito un cazzo (perché uno che mi chiama zoccola non ci ha capito un cazzo davvero)...mi viene da piangere, da piangere a dirotto per il tempo che ho passato con lui (ovviamente, dopo il colpo di grazia mi ha detto che è finita). Ma anche se il male che mi ha fatto mi ha davvero sopraffatta ed è stato praticamente incomparabile, io mi sento ancora colpevole del poco, perdonabile, che ho fatto io.
Un...graffietto può mai essere vendicato con una pugnalata?
Mar
09
Feb
2016
Semplicemente, sinceramente...scusa
Non credo di essere mai stata peggio in tutta la mia vita...certo, scriverlo su questo sito non aiuterà a cambiare le cose, quasi giunte a un punto morto...ma io voglio solo sfogarmi, in maniera sincera e diretta.
C'è una probabilità dello 0,00000001% che tu possa leggere sta cosa. Ma tanto, fa lo stesso, non vuoi sentire ragioni e mi eviti anche se cerco di parlare direttamente con te. Magari è il fatto di essere cresciuta mancando di amore il motivo per cui io non riesca a dimostrartelo correttamente. E il motivo per cui, in generale, esterno sempre i miei sentimenti in maniera molto contorta. O magari perché sono una persona di merda. Non facciamo i moralisti, non usciamo traumi di famiglia ed esperienze sconvolgenti...io sono una persona di merda. Nei tuoi confronti sono stata immatura, orgogliosa, incapace di gestire situazioni importanti...un vero e proprio disastro, dal quale si scappa a gambe levate.
Cosa c'è da perdonare in una persona di merda? Beh, sfortunatamente per te, quella persona di merda ti ama a tal punto da poter dare la vita per te. Quella persona di merda sta rovinando la sua di vita, si sta odiando furiosamente, con tutte le sue forze, perché tu hai deciso di allontanarla da te. Quella persona di merda ti chiederebbe scusa per cinquant'anni consecutivi. Da te non pretende una seconda possibilità, pretende almeno un ascolto.
Ho provato a chiederti perdono miliardi di volte e nulla, tu non vuoi ascoltarmi e io mi sento sempre più giù e incazzata con me stessa. Non so più come fare, ho paura che tu adesso mi veda come un danno di cui liberarti al più presto, ma io voglio dimostrarti in qualsiasi modo, anche il più estremo, che io a te ci tengo da morire...che l'orgoglio e tutte ste minchiate possono andare a farsi fottere, davanti alla tua mano nella mia, ai nostri baci, alle nostre notti d'amore...al nostro futuro e alle nostre promesse.
Mi manchi da morire. Voglio che sia tu l'unico a 'sopportarmi'. So bene che solo tu puoi rendermi una persona migliore.
E, ancora una volta, un'altra, sincerissima volta...scusa
Lun
11
Gen
2016
Maledetta...
E' una storia come tante, non è la prima e non sarà l'ultima, certo... non pensavo potesse capitare a me, un mese d'iscrizione a questo sito, fare la parte del maritino affettuoso, tutto carezze e baci... e poi... poi la maschera cade giù, essere finto tutto il giorno, un anima di plastica laccata, lucida, con un sorriso di marmo, duro freddo inanimato ...anche quì non ci riesco... scusatemi... anzi no... perdonatemi.
La prima volta l'ho vista al centro commerciale, sabato, giornata di compere di file alla cassa di carrelli della spesa con le ruote storte... , era lì insieme alle altre... ed io la guardavo facendo finta di niente come se non mi importasse... e lei lo sapeva...avrei dovuto capirlo da allora che eri cattiva, gruppi di persone ti coprivano e non riuscivo a farti entrare tutta nei miei occhi.. e tu mi guardavi...con quell'occhio grande... ammaliante e maledetto, mia moglie ti indica e dice "hai visto quella?...", ma certo che l'ho vista... anzi no... l'ho desiderata l'ho voluta con tutte lemie forze con tutta l'anima, ho letto il tuo nome sulla targhetta che porti addosso, e da allora non è più andato via dalla mia testa dal mio cuore dalle mie mani... le mani... distrattamente t'ho toccata col dorso della mano e tu...hai fatto finta di niente ... ti travesti da cosa, da oggetto senz'anima, ma io so cosa c'è dentro te.
giorni di lenta agonia, e alla fine esplodo, straripo, la mente perde il controllo (ma ce l'ha mai avuto?), i piedi camminano da soli le mani hanno preso le chiavi della macchina, ed un lampo di buonsenso urla " FERMO! CHE FAI!... chiama tua moglie diglielooooo, salvati prima che sia tardi", divento muto e sordo, non voglio ascoltare non voglio soffrire non voglio respirare... l'ho pensato e l'ho fatto... eri lì ... mi aspettavi con la bocca socchiusa e seducente, è diventata la mia ossessione il mio delirio, il mio incubo, quella bocca stillante latte e miele. t'ho portata a casa, da solo, sono maschio e te lo dimostro ti prendo ti avvolgo tra le mie braccia, la voglia è tanta il cuore e gonfio, ma il corpo risponde a malapena, ogni gradino che salgo è un agonia mi chiedo se sono io che non ce la faccio, o se il peso dei sensi di colpa è così grande da centuplicare il tuo peso, non l'ho mai fatto non ho mai nascosto nessuna infedeltà a mia moglie... mai fino ad oggi. Apro la porta sei a casa mia ed in testa ho solo il tuo nome che ripeto all'infinito. e allora via ogni tabù ogni remora ogni inibizione, non c'è cosa troppo "sporca" non ti risparmi non nascondi nulla dai di tutto e di più, perché è così che voi fate ... cattive e maligne, è la felicità?... l'oblio?... ma poi ti riveli per quella che sei e non vuoi farlo più... ti fai desiderare, sei la mia energia, lavi via le mie sporcizie mi rinnovo, senza dite non posso stare, mi inginocchio davanti a te le mie mani sui tuoi fianchi...e lì davanti a me c'è la porta del paradiso, e la guardo come se il mondo si annullase... una porta che si chiude per sempre. rumori di chiavi, serrature che girano la porta si apre... io ancora lì in ginocchio, mia moglie mi guarda inespressiva... una sola domanda negli occhi grandi dolci e tristi... "perchè?", una sola risposta ... un solo pensiero ... un solo nome... il tuo...scritto su quella maledetta etichetta, è diventato enorme da un orizzonte all'altro ... ancora lo sogno: Whirpool, lavatrice 5 Kg carica frontale... "sta maledetta non centrifuga più" ... "perchè?" ... "e che ne so?"
Mar
11
Nov
2014
Il perdono é solo di Dio
Sono distrutta. Sto cercando in tutti i modi di pensare all'amore, alle cose belle e al futuro... Ma non ci riesco più. Mi ha distrutta. Di me é rimasto un cumulo di polvere e ad ogni folata di vento qualcosa vola via,
Perdonare é la cosa più difficile che abbia mai cercato di fare in vita mia e mi sta lentamente uccidendo. Sto appassendo. Non mi rimane più niente in corpo, strizzata, stropicciata, accartocciata.
A volte piango per ore, a volte neanche ci riesco.
L'amore é davvero una cosa complicata e io non sono mai stata una brillante. Il mio incubo peggiore ha preso forma e sono impantanata, non riesco a uscirne.
Penso che vorrei buttare all'aria tutto, penso che ti amo, penso che vorrei farti del male, schiacciarti come tu hai fatto con me, penso che avrei bisogno di essere salvata e, ironia della sorte, proprio da te. Penso che avrei voluto sentirmi desiderata e sempre unica. Penso che vorrei vederti sudare e sforzarti e invece rimani sempre il solito coglione bugiardo, che fa e dice le cose in base a quanto gli conviene.
Pure gli afterhour lo dicevano "bacia il colpevole se dice la verità". Ma tu non hai imparato mai nulla dai tuoi errori, la verità non sai manco dove sta di casa.
Ed io ancora qui a cercare ovunque quel perdono di cui tanto ho sentito parlare. Lo cerco ovunque, dentro e fuori da me, nei libri, nelle canzoni, nei blog. Cerco di capire come si fa, se c'è un metodo per scollegare il cuore per un po e non sentire tutto questo dolore, le budella che si attorcigliano. Dovrebbero farci una voce su Wikipedia su come si fa a perdonare.
Di storie pessime ne ho avute, davvero tante, facciamo tutte. Mai stata fortunata in amore. Eppure se c'è una cosa che avevo realizzato é che comunque d'amore non si muore. Puoi strapparti tutti i capelli, piangere, sbraitare, urlare. Ne verrai fuori.
Di perdono invece, forse si, si muore. Dentro. Andare cosi tanto contro te stesso ti fa avvizzire come un fiore reciso sotto il sole.
Vorrei essere una santa o Dio in persona e perdonare e capire e tollerare e continuare ad amare. Invece sono io e se continuo ad amare te non posso amare me stessa e viceversa.
Forse il perdono é solo di Dio.
E io non sono Dio.
Sono solo una sfigata. E neanche l'unica.
Ven
03
Gen
2014
Ho tradito il mio fidanzato! spiego tutto nei dettagli perché vorrei farmi capire.
Ho 19 anni, e sono fidanzata da 2 anni e 2 mesi. Non avevo mai tradito nessuno neanche in amicizia, prima di ques'estate.
Quest'estate io e il mio fidanzato, abbiamo attraversato un periodaccio, e io nel corso di questi due anni mi sono sentita troppe volte trascurata e messa in secondo piano rispetto agli amici, amici che poi... sono tutti gelosi del mio lui! e ne ho la certezza perché tra chi ci ha provato con me con la sfacciataggine di un porco e chi non fa altro che dargli cattivi consigli... io non li chiamerei amici, e anche lui non si fida molto di tutti; chiusa la parentesi amici, quest'estate mi sono allontanata drasticamente da lui perché ero stufa, e diversi altri motivi...principalmente non mi sentivo amata e pensavo di non andargli bene, e volevo rifarmi una vita e delle amicizie anch'io!
Ho iniziato ad uscire di nuovo con le mie amiche, ho preso un giro estivo fatto tutto di divertimento pur essendo fidanzata, e sentivo di comportarmi come si comportava lui! ma il fattaccio è successo quando ho conosciuto un altro ragazzo, abbiamo iniziato a sentirci, e sinceramente sentivo di aver bisogno più di un amico che di altro, ma lui voleva di più, così siamo usciti e al primo appuntamento è riuscito a strapparmi un bacio. Non c'è stato niente di più fra di noi, ci siamo visti solo una seconda volta per andare al cinema in cui ci siamo nuovamente baciati poi lui è partito un mese e io l'ho scaricato perché non me ne facevo nulla di un altro ragazzo e mi sentivo una merda nei confronti del mio, che per quanto possa aver fatto lo stronzo ha tutta me stessa.
MA QUI ARRIVA IL BELLO!! nel frattempo ho rubato e ammetto RUBATO la password di facebook del mio fidanzato perché volevo confermare tutti i sospetti che mi avevano portata a farmi totalmente i cazzi miei (cioè che pensava solo ai suoi amici e forse ne aveva anche un altra) e ahimè avevo ragione! sugli amici forse no, ma mentre era al mare si era fatto l'amante... e al contrario mio ci era andato a letto, una storia che durava da una decina di giorni, lei presissima e più grande di lui, e lui agli amici scriveva che se non stava con me con questa ci si fidanzava! sembrava essersi totalmente dimenticato di me! e cosa ancora peggiore tra le conversazioni diceva ad un amico che si sentiva strano perché era la prima volta che mi tradiva, e l'amico gli rispondeva: ah perché andare a puttane non lo consideri un tradimento??
Lui poi naturalmente ha negato la storia delle puttane... e non so se crederci, voi che dite? ma resta il fatto che mi sento una merda per quei baci perché so cosa vuol dire essere traditi, e avendo perdonato lui ho paura che mi scopra... e non voglio che accada!! al contrario di me temo che non lo perdonerebbe, e secondo voi avrei dovuto dirgli quello che mi è successo quando siamo tornati insieme? si perché ci sono anche tornata insieme!!!
Lun
27
Mag
2013
Senza Titolo
piu di un anno fa ho tradito mio marito con un essere spregievole 20anni piu grande di me per cui ho perso la testa avrei fatto di tutto per accontentarlo e l ho fatto fino ad arrivare a fare sesso con lui mentre un suo amico che guidava la macchina e guardava e questo solo perche lui voleva questo.nonostante mio marito é stato violento e mi ha sempre trascurata e trattata male non si meritava questo anche perche lo conosce.ho perso la dignita e piu di un anno che e finita con quello non mi perdono questa relazione iniziata per disperazione