Tag: frustrazione

Mar

27

Ago

2019

Sola!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

è come se fossi trasparente, come se ogni singola persona del sesso opposto cerchi qualsiasi cosa al di fuori che me. La verità è che ormai si cerca e si desidera solo chi posta una foto in custume, con sguardi provocanti e frasi copiate dappertutto solo per far colpo. La realtà è che tutto questo è una finzione, che un giorno vi stancherete di tutto ciò che ormai è solo una moda; scattarsi foto solo per il gusto di ricevere like, come se fosse tutto una sfida a chi ne riceve di più ma in fondo non sarà quello a rendervi felici.

Tutto questo è frustrante! La cosa più bella e che fa davvero ridere è che nel momento in cui trovi davvero una persona giusta ecco che arrivano di corsa tutti gli altri, quasi per magia..la verità è che ormai desiderano tutti le stesse identiche cose e soprattutto le stesse identiche persone!

Gio

22

Ago

2019

Perchè vogliamo solo quello che non abbiamo ?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Sono una ragazza che nella vita paradossalmente ha tutto. Famiglia,salute amici ....ma non sono soddisfatta della mia vita . Non riesco più ad interessarmi al genere maschile. Ho avuto qualche storia ma è da un anno che esco con ragazzi e dopo poco mi stufo . Il motivo ? Mi sono innamorata della mia migliore amica .

eh già . Non ci parliamo ora . Le ho detto tutto. Non per vantarmi ma sono anche bellina e quello che mi fa ridere è che ho la fila di ragazzi che mi aspettano ma non me ne può fregare un cazzo perche voglio solo lei .

Ho deciso di fare così : parto.

mi trasferisco per l’universita, mi lascio alle spalle lei è vivo . E prima o poi troverò la persona per me . Nel frattempo muoio dentro, sorrido e studio .

Ecco la mia vita .  Se avete consigli sono Bene accetti .

io la vedo ancora...usciamo nella stessa compagnia insieme al suo “moroso” . Ogni volta che la tocca sto male io ...ma quello che è peggio è che continuo ad uscire e continuo a farmi del male . 

Dom

18

Ago

2019

Chi mi da un consiglio?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Spesso in un numerose occasioni mi sono proposta per es quando andavo in chiesa (ora non vado più mi sto più avvicinando al buddismo) attività come animatrice di bambini, come catechista ma non sono mai stata reputata all'altezza di svolgere determinati compiti nè dal prete (che era un mezzo esaurito, che parlava più spesso del diavolo che di Cristo, stillando nel credente una paura al di fuori da ogni controllo, almeno nel mio caso), che per potere accettare di fare la catechista, sotto consiglio del cerimoniere (l'unico che mi reputava in grado e l'unico che si salvava in quel ammasso di gentaglia) passare da una signora con la quale il prete non si sarebbe potuto rifiutare. Mi affiancò ad una ragazza (di solito ci sono massimo 3 catechisti), invece questa me ne affiancó altre e 2, più lei. In una classe di 7 bambini eravamo 4 catechiste. Per me è stato veramente umiliante. Eravamo alle estate ragazzi e io mi ero proposta come animatrice e un ragazzo mi affiancó a una di questo cobricola. Eravamo dentro perché faceva troppo caldo e ogni squadra era in un aula a svolgere una determinata attività. Quando questa ragazza con cui mi avevano aggregati che doveva recarsi in un altra aula si volta e mi fa: Ce la fai sola? Ma che crede che sia così deficiente ed incapace di tenere d'occhio dei bambini? In un altra occasione, faccio parte di un associazione dove si gioca a carte (non si gioca con i soldi, si gioca a giochi tipo commaander, 7 rosso, the game, il consiglio dei 4, 7 wonders, dixit ecc...) e ogni tanto questa associazione organizza dei giochi da tavolo e io mi sono proposta di aiutare ma anche questa volta il mio aiuto è stato rifiutato. Perché devono essere gli altri a decidere cosa sono o non sono in grado di fare? Perché se mi propongo per qualcosa è perché so che una determinata cosa la posso fare. Allora perchè nessuno mi lascia provare? Se invece non mi reputasssi all'altezza non mi sarei mai proposta no? Mi sono recata da tanti psicologi per avere una risposta a questa domanda ma tutti per il semplice fatto che la maggior parte, non mi reputa all'altezza di questi ruoli hanno dato per certo che la percezione altrui sia corretta e quella mia errata. Non si sono presi neanche il disturbo di mettere in dubbio la percezione altrui considerandola corretta per semplice maggioranza. Con la scusante io non psosso intervenire  sugli altri ma solo su di te. (Basta semplicemente  consigliare come comportarsi e cosa dire in questa occasioni per far comprendere agli altri che la loro percezione agli altri, sempre su di me stanno aggendo, anzi così agiscono sia su di me che sugli altri) Un ulteriore  riprova che la percezione altrui in tal senso è sbagliata: qualche anno fa avevo un amica che avevo una fratellastro e una sorellastra più piccola e per come mi rapportavo a lei la zia  (i bimbi piccoli erano suoi figli ed era la matrigna della mia amica)-mi chiamava: "Sara dei bambini" in aggiunta questa signora aveva lavorato come animatrice in una ludoteca di sua proprietà quindi era competente nel ruolo. Io ci so fare con i bambini. Ripeto devo essere  io a decidere cosa sono in grado o non in grado di fare non gli altri. Dunque, vorrei un vostro consiglio come mi devo comportare se mi dovesse ricapitare una situazione del genere? Come posso far capire agli altri che sono perfettamente in grado di destreggiarmi in una determinata situazione? Ora mi sono iscritta ad un partito politico e stiamo organizzando la presentazione di un libro e uno dei ruoli è l'addetto alla sorveglianza che non deve far altro che prendere le chiavi dai vigili e riportaglierle e sorvegliare e spiegare in che cosa consiste insomma niente di tanto particolare. Parlando        al telefono  con il segretario del partito della mia provincia ha cercato di insistere di affidare questo ruolo qualcun'altro. Avendo io il modulo mi sono dovuta prendere il ruolo con la forza apponendo a quel ruolo i miei dati. Vorrei un consiglio un maniera alternativa d'agire e forse più corretta? Ma sono stanca di essere tappata le ali e che le altre persone mi impediscano di emergere. 

Sab

10

Ago

2019

Odio

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Mi sono dichiarata alla mia migliore amica e lei ha deciso di allontanarsi e di ignorarmi. Nel giro di una settimana è scoparsa...non ci siamo mai separate praticamente vivevamo  insieme . Capisco che può essere difficile accettarlo inizialmente ma secondo me fare finta che il “problema” non ci sia ignorandomi e addirittura negarmi di vederci per parlarne mi sembra troppo.

condividevamo tutto e per me non è stato per niente facile dirle la verità sui miei sentimenti. Ora provo tanta rabbia e dispiacere. Ho difficoltà ad accettarmi e non mi sarei mai aspettata una reazione del genere da parte sua MAI.  

Lun

15

Lug

2019

soldi

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Mi tocca chiedere soldi a mia madre, sennò non arrivo a fine mese.

Quella mi odia e anchio la odio. 

Non gli pare il vero che io gli chieda soldi. Così può lamentarsi a piacere. 

Poi mi chiede quanto vuoi e a me mi vengono in mente le puttane.

Mi tocca farlo per forza. 

Sennò non mangio. Non so che cazzo fare. 

Frustrazione. 

 

Lun

08

Lug

2019

Scoraggiamento al 100%

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

1) Do pienamente ragione allo sfogante dei finti disabili

2) Non possiedo alcuna specializzazione,so fare solo lavori grezzi(facchinaggio),non ho il diploma. 

3) Calze a rete(puta) e Passamontagna (ladron) sono esclusi perquanto comportino a rischi alti elevati guadagni

4) Niente Cassa per compiacere il parentado e i conoscenti

5) Lavorare Gratis? Va bene ma per quanto? e la casa? vivere in condizioni umanamente accettabili (basiche) No? E' troppo???

In questa vita uno si augura di morire giovane o di ammalarsi gravemente per ricevere un sussidio (sempre se te lo danno) o di farsi arrestare per garantirsi vitto e alloggio dallo stato. Indignarsi non serve piu'..Rassegnarsi invece si ed è cio' che ho fatto io! 

 

Mer

19

Giu

2019

Avvelenamento mattutino

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ve la faccio breve: prime ore della mattinata passate a bestemmiare dopo notte passata a dormire male causa pensieri tetri sopra il futuro oscuro dovuto alla situazione nera che mi ritrovo attualmente,sono di pessimo umore...ottimisti alla larga!

Mer

29

Mag

2019

Solitudine e frustrazione

Sfogo di Avatar di ValenmValenm | Categoria: Altro

Ciao a tutti . Ho 28 anni , fra tre mesi ne compiro' 29 , e nella mia vita non ho realizzato niente . Ho avuto un'adolescenza difficile ,fra droga e cattive compagnie ma ne sono uscita e questo mi rende fiera di me . Ho interrotto un percorso universitario a soli 6 esami dalla laurea per non pesare sulle spalle della mia famiglia dato che avevo trovato un vero e proprio lavoro , precario , ma c'era . Per svariati motivi e' finito anche quello e dopo diversi anni e prove per restare a galla ho deciso di espatriare . Mi sono trasferita a londra e dopo 3 anni a sydney . Ebbene sono qui , faccio la cameriera ed il tutto per me e' frustrante . Mai avrei immaginato che a 28 anni mi sarei ritrovata dall'altra parte del mondo con un pugno di mosche in mano,un lavoro che non mi piace , lontano da tutti gli affetti e rapporti che a fatica ho portato avanti negli anni . Non riesco subito a legare con la gente perche' mi sembrano tutti superficiali e privi di umanita' . Sono una persona che arrossisce per un complimento , rispetta le file , aiuta la gente e prima di ferire qualcuno mi metto nei loro panni . Da parte degli altri pero',questo non accade . Quindi ci rimango male scoprendo che mia sorella ,che condivide quest'esperienza lontane da casa con me , mi manca di rispetto , non mi vuole bene in maniera fraterna o comunque e' cosi' fredda da non riuscire a preoccuparsi di me o confortarmi in alcuna maniera . Mi sento sola , qui conosco poca gente e quel che riscontro negli altri e puro e solo egoismo . Ho progetti per il mio futuro ma sembra cosi' difficile realizarli , sembra come se tutto sia piu' grande di me ed io venga schiacciata dal peso delle mie aspettative , di quelle degli altri , dell'ingiustizia di questo mondo e l'insensibilita' della gente . Credo di appartenere alla categoria degli inetti , in sostanza , e da questo non si scappa . Vorrei cercar di capire come dare meno peso all'insofferenza della gente e pensare i miei pensieri con piu' leggerezza . Lasciare la pesantezza di questo mondo in una scatola nera nel soffitto . Non ce la faccio . Percepisco la lunghezza del percorso che mi aspetta ma io sono gia' stanca . 

Sab

27

Apr

2019

L'arte di sopravvivere

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Superbia

Sono passati già 64 giorni. Due mesi e 4 giorni (suona meglio). La corona di alloro si è rinsecchita, l’euforia ha lasciato spazio ad una miriade di emozioni contrastanti che si susseguono, a volte troppo in fretta, e le giornate iniziano ad assomigliarsi un pò tutte.
Niente sveglia la mattina, ma non vorrai mica dormire fino a mezzogiorno! Il tempo libero comincia ad essere un problema, tipo come quando avevi quattro esami nella stessa sessione e iniziavi a studiare una settimana prima. Solo che la sessione adesso non c’è e sei solo un nullafacente che ciondola per tutta casa, con il piagiama e il massimo dello sforzo che riesci a fare è tenere aperto il frigorifero senza neache sapere cosa stai cercando. Poi ti rimbocchi le maniche, perchè tu proprio non ci stai a farti chiamare mammone, scansafatiche, pigrone o peggio ancora disoccupato. Si, perchè anche se sulla carta di identità c’è scritto ancora “studente”, in realtà non ci crede più nessuno, neanche il signore simpatico che sta in biglietteria e non ti da il biglietto ridotto per il museo perchè vuole vedere il tesserino da studente.
E quindi bisogna mettersi sotto e cominciare a lavorare o meglio cominciare a cercarsi un lavoro! Se poi capita, che come me anche tu hai una laurea in studi umanistici, allora la faccenda si complica di brutto. La mia è una laurea magistrale in Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo, ho esperienza come assistente ufficio stampa, come assistente registrar, guida turistica e custode museale. La metà di queste epserienze sono state fatte aggratis: tirocini, servizio civile e compagnia bella. Ma le ho fatte, ho imparato cose e quelle cose le so fare, anche piuttosto benino.
Quindi che fare? Inizio a cercare lavoro nell’ambito che mi piace, per cui mi sono laureata e nel quale ho esperienza. Beh, da dove comincio? Apro i siti ufficiali di tutti i musei italiani che mi vengono in mente, inizio da quelli di arte contemporanea, perchè sono quelli che mi piacciono di più in assoluto. La metà di questi siti non ha neanche una sezione “lavora con noi”, alcuni si, ma se ci clicchi sopra trovi solo tirocini o stage non retribuiti. I musei statali o comunali assumono tramite concorso…e di concorsi non ce ne è nemmeno l’ombra! Per fare il collaboratore esterno devi essere assunto direttamente dal direttore e se avessi certe conoscenze è ovvio che non sarei qui adesso.
Quindi allargo la ricerca, non solo a tutto il territorio italiano, ma anche a tutti i musei, che siano di arte moderna, di archeologia o musei della tortura (si, esistono). Quei pochi che pubblicano bandi di ricerca del personale, hanno requisiti assurdi, come aver maturato 5 anni consecutivi di esperienza lavorativa in mansioni similari, escludendo le attività di tirocinio, ovviamente, mica è lavoro quello e poi mica ti tengono 5 anni!
64 giorni e tanti buchi nell’acqua. Non che mi aspettassi di trovare un lavoro fighissimo il giorno dopo la laurea, ma neanche tutta questa chiusura da parte delle istituzioni museali verso i giovani laureati. Eppure così è. Almeno per ora, almeno per me.
Ma ho fatto anche altro in questi giorni, ho partecipato a bandi per la selezione di docenti, di cui ancora si devono conoscere gli esiti. Sono andata a Firenze per un concorso per un posto di lavoro amministrativo per il complesso museale dell’Università di Firenze (altro tentativo a vuoto, è uscita una classifica con i nomi dei soli vincitori della preselezione senza neanche le votazioni). Mi sono iscritta ad un sito per  ripetizioni private. Mi sono iscritta a Garanzia Giovani. Ho inviato CV a tutti i musei che sono riuscita a trovare, comprese le candidature spontanee negli appositi form.
E di concreto? Niente. O meglio, avevo vinto un concorso indetto da ALES, la società in house del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ma ancora non mi hanno chiamata. Avevo parlato con la direttrice di un museo, o meglio del museo sul quale avevo incentrato il lavoro per la mia tesi di specializzazione, e mi ha detto che avrebbe potuto propormi una collaborazione per il periodo estivo e forse sarebbe saltato fuori persino un piccolo compenso (wow, davvero?)! Ma devo ancora inviarle una mail per parlarne come si deve, insomma, lavorare gratis, ancora??
Quindi che ho fatto? Ho iniziato a vedere annunci per lavori NORMALI. Lavori per i quali non serve un titolo di studio preciso, lavori veri, dove ti pagano, hai dei turni e punto. Ma ogni volta che richiamano per fissare dei colloqui mi sento sporca dentro. Non per il lavoro, non c’è mai niente di male nel lavorare, ma per l’idea, per il senso di vuoto e frustrazione che mi da il pensiero di dover andare in un’agenzia immobiliare o in un negozio di abbigliamento dove di arte sentirò parlare soltanto nella mia testa…
Essere dei neolaureati è un pò come attraversare le 7 fasi dell’elaborazione del lutto: prima c’è lo shock, poi la negazione (“era meglio scegliere medicina”, “che ci faccio co sta laurea mo?”), poi la rabbia (“non si trova un lavoro neanche a pagarlo!” e questo è letteralmente vero, tra un pò ve lo spiego), poi contrattazione (“dovevo andare a lavorare”) poi c’è lei, la regina indiscussa, la depressione (“non troverò mai un lavoro vero”) e poi alla fine accettazione e speranza, la meta da raggiungere, l’agognata serenità.

Ven

26

Apr

2019

CARI TUTTI

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Non è il mio primo sfogo poiché vengo spesso qua durantre lìorario di lavoro. Ebbene si per passare il tempo a lavoro visito questi siti per distrarmi; spesso capita che non abbia nulla da fare e le ore diventano lunghissime e noiose e ciò mi provoca immensa freustrazione. Scrivo proprio per questo: sono stufa di stare qua a perdere tempo.

Sono originaria di una piccola cittadina e dopo aver proseguito gli studi a Milano sono dovuta tornare avendo ottenuto la laurea magistrale. Come ogni persona ho cominciato a cercare lavoro a Milano e (s)fortunatamente mi si è presentata questa occasione in una piccola azienda della zona che mi offriva uno stipendio piu che buono (che non avrei mai potuto avere a Milano) e pure la macchina aziendale che fa molto comodo! 

Sono qua da 3 mesi e ho vari problemi: capo viscido di 80 anni suonati che fa il provolone con me a volte anche in modo pesante, figlia del capo mezza stronza che non ha voglia di insegnarmi e mi lascia da sola e se provo a chiedere mi guarda come se fossi scema e infine noia noia e noia. A volte c'è lavoro, ma spesso sto con le mani in mano al pc. Odio non fare niente e non avere stimoli...Ho provato a mandare cv ma niente di interessante all'orizzonte. Datemi una mano per favore. Non so come uscire da questa situazione.

Ps vorrei tanto tornare a Milano