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Mer

01

Mag

2013

Caos

Sfogo di Avatar di 345345 | Categoria: Altro

Innanzitutto esprimo all'admin tutto il mio apprezzamento per le migliorie di quest'ultimo periodo al sito. Prima di gettarmi a capofitto nello sfogo, preciso che sarà lunghissimo e al 75% indecifrabile perché io stessa ho un marasma in testa indescrivibile. Inizio Aprile, è Domenica. Con alcuni amici, il tanto famigerato Lui, la gatta morta annessa, connessa e appiccicosa come non mai, e altri ragazzi che partecipano a questo progetto multiculturale, ci si trova in campagna per una grigliata poiché è arrivato il gruppo straniero, dalla Svezia, e per accoglierlo niente è meglio di un bel pranzo in compagnia. Giornata quasi estiva: si mangia, si scherza, si spettegola. Improvvisamente si diffonde a macchia d'olio il gossip per cui un ragazzo svedese (biondo, occhi chiari, alto, ben piantato, figlio di un gioielliere) avrebbe delle mire sulla sottoscritta. Si sa, cucinare incita la conversazione: alla domanda se mi piaccia lo svedese, rispondo di sì (del resto a quale ragazza non piacerebbe uno a cui manca solo il cavallo bianco per fare il principe azzurro?!). Visto che è lì anche Lui, non posso non cogliere l'attimo per vendicarmi di tutte le smancerie che lui non rifiuta mai dalla gatta morta. Quindi sadicamente aggiungo:"Del resto non sono legata a nessun pirla italiano". Purtroppo, visto che rimbeccandolo su questo aspetto io ero più che soddisfatta, non ho considerato il fattore alcolici: prima della fine della giornata, lo svedese (sobrio) mi si abbarbica come un rampicante, sollecitato da tutte le ubriacone del gruppo. Effetti: 1) Lui vive tutti gli ultimi giorni scomparendo puntualmente al mio apperire con la pianta parassitaria [infatti nonostante rappresenti tutto quello che ho sempre sognato in un ragazzo, non mi innamoro dello svedese, ma lo trovo appiccicoso come la melassa. Naturalmente ho puntualizzato dal primo giorno che una relazione a distanza per me è priva di significato, quindi svedese avvisato, mezzo salvato]. 2) il D.G.C. [Don Giovanni chattaro di Gennaio, vedi sfoghi precedenti] si rifa vivo, desideroso di sapere quale futuro avrà questa relazione. 3) l'amico maschio a cui mi sento più legata, poiché per me è un po' un confidente, [è il ragazzo con cui c'è stato un intrallazzo amoroso degenerato quest'estate, vedi sfoghi precedenti] è il più eccitato di tutti, in senso psicologico e fisiologico. Fortunatamente il gruppo di scambio, tra magistrali piagnistei riparte. Tutto sembra ritornare normale: Lui e la gatta morta si stuzzicano a vicenda, ma ormai non è più un problema; il chattaro scrive quotidianamente pronunciandosi iperbisognoso di affetto; lo svedese scrive, nel suo pessimo inglese, ricercando conferme e attenzioni. Tuttavia qualcosa non va in me: penso troppo, ma davvero troppo al mio amico. È incredibile, mi manca: sarà che lui è stato il primo a baciarmi, sarà che riusciva e riesce tutt'ora a capirmi e a creare sintonia, sarà che anche quando è con la sua morosa (miracolo è venuta a trovarlo!!) si occupa di me, niente di speciale però si assicura che io ci sia, che mi diverta, che conosca la sua ragazza; sarà che è primavera o qualsiasi altro fenomeno paranormale. Ma arriviamo ad oggi: è festa, non ho impegni quindi perché non prendersi un giorno libero, fare una buona azione e uscire con il chattaro, che in ogni caso rimane un personaggio intrigante. Due ore di appuntamento di cui 1:45 le usa lui per parlare. Buon dio, non ho praticamente detto nulla, non sono riuscita a far emergere tutta la mia personalità spumeggiante. Pace, che però non riesco a darmi. Infatti arrivo a casa e siccome il mio amico mi ha cercata iniziamo a parlare ed esattamente com'é prevedibile, non riesco a trattenermi dal fargli qualche domanda, generalizzando un po' l'accaduto. Non chiedetemi come, ma lui riesce sempre a ispirarmi fiducia e per questo, per dovere, gli racconto tutto. Reagisce esattamente come quando in estate: è deluso, nonostante di fatto non sia successo niente. Nonostante sia certa che chiunque abbia letto questo sfogo stia pensando che sono una battona paranoica, perché io stessa mi definirei così, concludo con sto male. Non mi riconosco più, non riesco più a capirmi, ad orientarmi, com'é giusto che sia visto che ho rinunciato a tutti i miei principi (della serie: se si è innamorati di uno, non lo c'è motivo di andare con altri). Mi sento da schifo e naturalmente siccome i problemi vengono tutti insieme, riposo da cani perché continuo a sognare il mio amico che mi bacia, con lo stesso entusiasmo, la passione e il sentimento di quest'estate. Se qualcuno ha un consiglio,è assolutamente ben accetto, sempre che dal manicomio, dove temo che presto mi porteranno, dopo averli appositamente riaperti per me, sia possibile accedere ad internet.

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