Tag: amicizie
Gio
08
Feb
2018
COMPLEANNO
Sfogo inutile.
Domani sarà il mio compleanno, ma so già che alla fine sarà una giornata come tutte le altre, mi sveglierò alle sei, senza aver tempo di fare le cose con calma e godermi questa giornata, rischierò di perdere l'autobus come sempre, arriverò a scuola in ritardo e trafelata, ci sarà verifica di italiano. Non riceverò gli auguri dalle persone che veramente mi interessano.
SARà UNA GIORNATA COME TUTTE LE ALTRE.
Il fatto è che vorrei anch'io poter fare qualcosa di diverso almeno in quel giorno, vedo gente che mette su instagram storie dove festeggia, beve e si diverte in compagnia di amici, dove mettono foto tutti assieme che scherzano.
Invece chi mi circonda non ha spirito gioioso e non ha voglia di fare cazzate nella vita.
Ho perso l'unica persona che era perfetta con me.
Sfogo insensato
Gio
16
Nov
2017
Curiosità
C'è qualcuno di voi in questo gruppo che è di Catania?
Scusate se non è un vero e proprio sfogo, ma è un periodo in cui mi sento particolarmente sola e senza amici e mi piacerebbe conoscere nuove persone e magari trovare nuovi amici. So che internet non è il massimo per cercarne, ma ci provo lo stesso anche qui!
Dom
21
Mag
2017
Senza Titolo
Alla fine rimango sempre sola.... ascolto, leggo e interpreto pensieri altrui e dopo aver avuto cio che vogliono mi lasciano qui, in balia dei miei pensieri, incerta se scrivere o no.... non riesco a tenermi vicino le persone, mi sento come sbagliata, non idonea alle amicizie stabili, ma solo a quelle annuali, che, come le piante fiorite, crescono solo con amore e dedizione, arrivano al pieno della loro fioritura e alla fine, nonostante le cure, appassiscono e muoiono.... e io rimango li, davanti al vaso vuoto con i semi nuovi in mano e una lacrima che scende sul viso celata da un finto sorriso.
Gio
23
Feb
2017
le amiche di lui
ho un uomo cinquantenne che ha le amiche. Le amiche che conosce da anni, quelle con le quali ha scopato magari una volta o avuto una piccola relazione dieci anni fa, che poi si sono sposate e riprodotte, ma che sono rimaste amiche. Io le conosco, brave e carine, per carità. Usciamo e ridiamo assieme volentieri, se proprio si deve. Non sono gelosa - almeno, non troppo - perché lui è amico di molte fra quelle che si è scopato, perchè è uno figo che si sa comportare e che quindi le donne apprezzano; e non sono gelosa perché loro sono sue coetanee, io molto più giovane e carina. Solo che, cazzo, io capisco che l'amicizia sia importante, ma odio, odio, odio, che nei momenti di crisi con i loro mariti cerchino conforto nel mio compagno ; ed odio che nei momenti di crisi tra me e lui (magari per sciocchezze normali in una coppia) loro ne siano informate e prendano le sue difese sempre e comunque. Va bene l'amicizia, ma va saputa gestire con molta, molta discrezione ed eleganza. Cazzo.
Lun
09
Gen
2017
VOGLIE PERSISTENTI
Chi, non vorrebbe trovare delle persone più grandi, più piccole o coetanei per fare del buon sano bello sesso occosionale? Una "trombamica/o", passatemi il termine, con il quale divertirsi senza problemi? TUTTI! Quindi perché mi chiedo non ci diamo dentro?!?! 😂😂 uno sfogo da un giovane ragazzo forse un po troppo pieno d'amore
Dom
08
Gen
2017
Come uscire da tutto questo.
Sono una ragazza di 14 anni e faccio il primo liceo.Non sono felice.
La mia migliore amica che era parte di tutta la mia vita fin dall asilo mi a deriso e buttato fuori dal gruppo dei miei e dei suoi "amici" dicendomi chiaramente in faccia" la nostra amicizia non vale un ca**o.Nella mia classe siamo in 9 e sono amica solo di due ragazze che sono migliori amiche fra di loro e non mi invitano mai alle feste.
Sono sempre sola,ho qualche amica sparsa qua e la ma sono solo conoscenze.La mia vita é questa:vado a scuola,torno da scuola,studio.questa é la mia vita.questa ferita che mi a lasciato la mia "migliore amica" é enorme perché é una parte di me,io cerco di venirli incontro ma lei non mi chiede scusa.Mi sento il cuore a pezzi anche perché quest anno é morto pure mio cugino..di tutto.
Come faccio ad uscire dal moo guscio?e tornare ad essere felice?é impossibile vero..;(
Mer
28
Dic
2016
Il mio atteggiamento è sbagliato?
Quando una persona mi dice "non dirlo... non riferire... te lo dico ma stai zitta" cascasse il mondo mantengo il segreto. Sono una che odia sentire sparlare ed evita in primis di sparlare. Odio i pettegolezzi. Mi rendo conto però che di me stessa... con persone FIDATE piace parlare e raccontare. Ripeto: con persone fidate non chiunque. Spesso parlo con mia mamma ma ho anche la mia amica storica, migliore amica... ci conosciamo dalla nascita e io principalmente le racconto spesso quello che mi accade: interno alla coppia (cose brutte o belle), dubbi, problemi con i genitori, problemi al lavoro... al telefono parliamo molto ma soprattutto quella che sente la necessità di raccontarsi sono io ora che ci penso. Tra le due lei è più riservata. Sì sente anche lei il bisogno di confrontarsi ma di più io. A me a volte è capitato di dire "no questa volta tengo questa cosa per me non glielo racconto provo a tenermi qualcosa per me". In realtà faccio fatica. Soprattutto quando certe situazioni mi mettono dei dubbi. E' come se raccontandomi cercassi opinioni e pareri che l'altro che ascolta alla fine è quasi obbligato a darmi. Mi piacerebbe essere più riservata su me stessa ma faccio fatica. Che siano argomenti felici, come una convivenza o un viaggio... o tristi come un litigio o altro che mi capita, sento spesso il bisogno di confrontarmi, parlare ed esternare. Invece vedo giustamente, persone di cui non si sa nulla e magari passano sfighe, problemi, lieti eventi... senza che ne parlino con nessuno neanche con i più cari. Se lo vivono loro e basta. Come si fa? Vorrei imparare ad essere un po' più "indipendente" da questo punto di vista ma fatico.
Gio
24
Nov
2016
Si è rotto qualcosa in me
Non saprei definire meglio come mi sento...da qualche anno a questa parte non sono più in grado di instaurare rapporti soddisfacenti con il prossimo: quando conosco qualcuno di nuovo che mi piace (anche solo in senso amicale) nonostante la "botta" di felicità iniziale (si, sono felice di conoscere gente) cerco di moderarmi, di essere divertente e di compagnia, di dare il meglio di me senza esagerare, di coinvolgere gli altri, ma mi rendo conto che la gente difficilmente è interessata/non vuole mai approfondire il rapporto. Non c'è più spontaneità nel modo in cui mi pongo, ho notato che quando all'inizio sono sulle mie la gente è relativamente amichevole, quando invece comincio ad aprirmi, a scherzare, giocare ecc è come se cambiassero idea su di me e si allontanassero; non sono propriamente una ragazzina, ho 22 anni e paradossalmente quando ero più giovane (al liceo per esempio) la gente mi si avvicinava molto più volentieri e in tutto ciò non riesco a capire cosa sia cambiato.
A volte quando sono con qualche conoscente mi impongo di essere silenziosa e aspetto che questo/a inizi la conversazione (non sono logorroica nè egocentrica, dò spazio agli altri per esprimersi e mi interesso alla loro opinione), ma da loro non esce nulla fuorchè banalità, del tipo "che lezioni abbiamo oggi?" e altri argomenti neutri, a volte invece cala un silenzio che non ritengo imbarazzante ma deprimente. Anche se in classe si è creato un contesto "amichevole" nessuno propone mai un'uscita, a me è capitato di farlo (raramente, in un contesto di gruppo) e all'inizio tutti accettano, poi il giorno dell'appuntamento iniziano a disdire e alla fine si esce in due gatti se va bene. E' una cosa abbastanza triste. Qualcuno di loro ha intrecciato legami più stretti, io li guardo e mi domando come. Simpatia a pelle? Personalmente non credo di piacere a nessuno a primo impatto.
Sto cominciando a pensare di essere una persona sgradevole e/o strana, che questo sia il motivo perchè tutti mi ignorano.
Lun
26
Set
2016
amici o no?
Esistono tipi di persone che non riesco a catalogare in qualche modo.
Catalogare forse non è il termine esatto, più che altro (per me stessa) vorrei trovare una collocazione adeguata nel mio cervello per quanto riguarda il tipo di rapporto che ci unisce, univa. Forse nel profondo già l’ho trovato il posticino adatto a loro, ma non voglio ammetterlo. Ancora.
Amici, compagni di liceo e università. Li conosci da una vita, quel tipo di gruppetto che ti fai nell’adolescenza, a scuola e di cui ti fidi, quel tipo di amicizia da film anni 80, se rendo l’idea.
Quelli con cui condividi senza problemi tutto, perché sai che l’uno c’è per l altro e dopo millemilioni di finte simpatie ti senti quasi sicura di poter pensare finalmente, si cazzo! Pochi ma buoni, ma li ho anche io degli amici. Dopo tutto ho solo avuto sfortuna prima.
Passano gli anni e come è normale dopo l’universita, ognuno prende la sua strada. Questo non vuol dire perdere i contatti, ci si vede ancora ci si sente, poi ci si sente solo, poi scopri che sei tu quella che non si fa sentire … Come? Vabbé ... Insomma le cose cambiano. Le persone cambiano. Non sempre in meglio o anzi si rivelano.
Inizialmente scene del tipo -tu vivi lontano e non hai la macchina, noi l’abbiamo ma possiamo venire a trovare gli amici (gli altri, conosciuti da due mesi) solo nel paese vicino al tuo, magari prendi tu i mezzi pubblici per vederci all’estremo opposto di dove vivi, in un’altra occasione, cosi usciamo insieme. Oppure potresti uscire con questi altri amici a far cose che sappiamo benissimo che a te non piace fare e rifiuterai sicuramente.-
Sai tra amici ci si può dare un passaggio o venirsi incontro, ma va bene cosi pensi che le esigenze cambiano, frequentano persone e posti differenti non è detto che loro debbano rinunciare a qualcosa per te o peggio sentir di averti come palla al piede. Situazioni simili e arrivi a sentirti dire che sei tu che sei sparita. Diciamo che gradualmente ci sono arrivata per conto mio. Un amichevole mobbing.
L’inizio della fine di questo bellissimo, utopico gruppetto di amici veri con cui avresti affrontato il cattivissimo Pennywise, senza riserve.
Da qui in poi scoperte spiacevoli, confermate da loro stessi in diverse occasioni, chiacchierate con conoscenti in comune, parlando del periodo scolastico o su facebook e ammissioni con me stessa di situazioni o atteggiamenti, a cui non ho mai dato peso per la fiducia che nutrivo ingenuamente.
Non voglio di certo dilungarmi nella moltitudine di segnali che poi mi hanno fatto arrivare a riflettere nel corso degli anni, diciamo solo che alla fine ho capito di essere un’amica “conveniente” brava a scuola, disponibile, da sfruttare insomma. L’epilogo più scontato. Poi ho smesso di avere quelle caratteristiche che mi rendevano amica ai loro occhi e puf.
Ad ora il mio rapporto con loro è esclusivamente su facebook, o neanche perché evito di utilizzarlo nel modo “social”, soprattutto perché loro lo utilizzano in modo macchinoso volto solo a carpire informazioni sulla vita altrui.
E’ buffo perché pur essendo cosciente del poco valore che ho per loro, le definisco ancora come “amiche”, ma per l’idea che ho io del nostro rapporto passato, o forse perché era il rapporto d’amicizia più importante che ho mantenuto, in cui mi sono impegnata, il più sincero ( da parte mia).
Che palle essere come me!Non riesco a smettere di pensarci!
Lun
18
Lug
2016
C'ho la rabbia che non mi fa dormire.
Ciao,
ho 26 anni e da un anno a questa parte ho solo dei groppi in gola.
Cercherò di essere breve perchè ho represso molta rabbia e confusione in questo lungo periodo.
Da quando presi la decisione di rompere dopo 3 anni di relazione con il mio ex il mondo sembra essermi franato addosso. Provo a non fare la vittima perchè ho cercato anche di capire l'altra parte. Ma no, non ci riesco dai! Da che mondo è mondo, le coppie se non vanno bene si frantumano come i maroni. La situazione che mi spaventa e mi rende nel mio stato insicuro e nervoso è il fatto che l'abbia fatto conoscere alla mia compagnia di amici, la quale dopo la rottura hanno preferito lui a me. Si è preso le mie amicizie, partendo dai maschi a seguire quella delle donne. Mi sono ritrovata, dopo 10 anni quello che credevo un rapporto di amicizia sano nei suoi difetti, un lupo solitario senza volerlo. O almeno quello che penso, perchè se è un intero branco a esiliarmi evidentemente sono io quella difettosa. Non lo capisco e vorrei poter comprendere tutt'ora cosa abbia fatto preferire una persona che ho introdotto a me che ci sono sempre stata. So che molti mi consigliano di guardare avanti e farmi aprire gli occhi pensando che è meglio soli che male accompagnati o che questa allora non è mai stata una vera amicizia. Lo concepisco! Quello che mi fa paura è il mio stato d'insicurezza e paura che si è creato dentro di me. La paura di non potermi più fidare di nessuno perchè penso che da un momento all'altro la prendo nel culo! Non mi aspettavo neanche che dopo la rottura, il mio ex mi abbia sputtanata come se non ci fosse un domani con le persone alla quale ero più legata per ben oltre 15 anni di amicizia. Per quanto io lo reputassi una persona intelligente e matura, non mi aspettavo una reazione così vigliacca da parte sua. Quello che mi ha dato ancora più fastidio e delusione è il fatto che queste amicizie gli abbiano creduto facendomi chiudere ancora di più le porte della mia anima. Piuttosto che parlarmi e avere un confronto sono andate a colpo sicuro ascoltando solo lui. Bè, l'evoluzione di questa cosa è che andando avanti per la mia strada ho incontrato persone non proprio positive per la mia condizione, eccetto il mio attuale moroso che ammiro e apprezzo il suo supportarmi di questa vicenda. Mi sono dovuta adattare perchè si è creata in me costante la paura di rimanere sola. Non mi accetto e non mi voglio bene a tal punto di far felice gli altri anche se non voglio. Non rido più come prima, spensierata e leggera. A volte non mi fido del mio ragazzo perchè penso che anche lui possa scoprirsi un'altra persona che prima o poi mi ferirà. Odio l'ipocrisia che si è creata intorno a personaggi della compagnia che prima mi davano ragione e poi se ne vanno in giro a braccetto con il diavolo! Odio me stessa perchè sono diventata invidiosa di tutte le persone che mi circondano perchè penso che stiano sempre meglio di me e che sono sicure di essere quelle che sono! odio dover pensare che me lo merito perchè ho seminato io tutto questo odio, solo per aver preso la decisione di lasciare una persona che non amavo più e adesso sto raccogliendo i risultati! E odio ancora di più il fatto che quest'ultima persona gode nell'avermi portato via tutto. Non se lo merita nessuno. Ora, le persone strette che avevo mi hanno chiesto scusa nell'aver ascoltato lui senza dare spazio e comprensione a me. Ma farlo prima? Ora con che agonia dovrò aspettarmi l'inculata dietro l'angolo. scusate il papiro e la calligrafia ma mannaggia la mannaia non ci sto più dentro nella mia testa!
E comunque non mi sento per nulla pentita di tutte le mie scelte fatte! Fun-cool-oh!