Tag: viaggiatore
Lun
14
Gen
2019
Il Viaggiatore (seconda parte)
Lo scricchiolio ed il tonfo alle sue spalle. Il peso del legno accentua e scrive un indelebile chiusura di quell’immensa porta. L’assenza di una maniglia rende chiara l’impossibilità di tornare indietro, ed il percorso dapprima nascosto dalla foschia, ora diradatasi, sembra attirare il viaggiatore.
In un sentiro di vecchie pietre sgretolate, una figura sconosciuta riposa dalla sua sfiancante corsa contro il tempo. I suoi vestiti di pelle consumati mostrano dove è stato, cosa ha passato. Stanco di scoprire ciò che già sa, rassegnato a una vita che non sente sua, deluso nel trovare sempre la stessa piccola luce, ed infelice del buio che lascia al suo passaggio. Da solo non è più in grado di nutrirsi, assorbe ogni stella che gli si presenta, senza distinzione e senza preoccuparsi. Il Viaggiatore avanza nel suo cammino fino a raggiungerlo, senza sapere di essere l’unico che, può donare pagine di conoscenza per tornare a far brillare gli occhi come un curioso fanciullo.
Lo sconosciuto non può che accettare l’esperienza del Viaggiatore detestandolo per ciò che oggi rappresenta.
Non so cosa ti porta qui Viaggiatore, ho corso come un pazzo, tentando di rallentare il tempo, ho cercato ed ho trovato per anni solo quello che già sapevo. Ora, che mi hai portato qualcosa, leggendo quanto hai scritto, sono riuscito ad andare avanti, un piccolo passo alla volta. Sono contento, di poter far tesoro delle tue parole, ho finalmente trovato una fonte di energia che possa alimentarmi.
Leggo ciò che scrivi, mi nutro della tua saggezza. Oggi sei migliore di me, provo invidia per quello che sei e dove sei arrivato, al contrario provo dispiacere per me e per quello che sono. Detesto il tuo essere migliore; vorrei schiacciarti, distruggere la tua forza, ma sono costretto ad arrendermi e leggere le tue parole, più e più volte, come un bambino affascinato dal suo primo libro. Tornerò sempre ad ascoltarti perché sei in grado di portami avanti.
Il viaggiatore non può che avanzare, accettando ciò che non credeva di poter rappresentare. La sua vita, le sue esperienze, possono essere solo di esempio a chi non trova luce. Le pagine della sua vita possono aiutare altre ad essere scritte.
Continua...
Coleridge.
Lun
10
Apr
2017
Il viaggiatore
l'inferno
Strada di polvere e pietre, macerie, miste a rocce nere fuligginose, lamiere contorte con residui di vernice scrostata, mescolata alla ruggine data dal fuoco. Il tempo è immobile, congelato in un istante di delirio e frastuono. Un forte vento caldo ruota attorno a lui, creando un turbine di detriti che a mezz'aria accompagnano l'insistenza di un rumore costante, una frequenza simile ad una risonanza magnetica. Forte, martellante, instancabile.Non può vedere da dove proviene ne dove é diretto. Sguardo basso su un sentiero che pare infinito, senza orme di un viandante precedente, solo l'altalenanza dei passi che lo rendono viaggiatore di un inferno inesplorato. Alle narici un zolfo caldo soffocante come un fuoco acceso troppo vicino, Non può sentire i suoi passi, per via dei lamenti e, scricchiolii di metalli che si deformano con la temperatura. Echi di esplosioni, colpi sparati in guerre passate, in armonia con grida di morte ripetute innumerevoli volte a testimonianza di tutti gli avvenimenti passati indelebili, innegabili. Non si ferma, cammina per la via principale dell'inferno, sopporta, avanza alla ricerca di un momento migliore un posto migliore. Il mondo di terrore lo accompagna, cerca di ingannarlo costantemente, mostrandogli sempre la stessa vista terrificante. I chilometri si allungano, come il tempo, ma la polvere e la perseveranza del viggiatore non possono più nascondere le due porte che presto troverà davanti a se. Alte imponenti, in una la possibilità di andare oltre; nell'altra, la certezza dell'inferno.
Coleridge
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