Tag: trasferimento

Dom

07

Ott

2018

Trasferimento

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho vissuto quasi tutta la mia adolescenza vicino Roma, mi sono sempre trovata bene ma per problemi in famiglia mi sono dovuta trasferire vicino Napoli. Ormai e un anno che sono qui e ancora ci soffro molto, ho 19 anni e sono all'ultimo anno del liceo. Ero una aa cui piaceva molto studiare, era una cosa che mi piaceva fare davvero tanto e se c'era un giorno che non lo facevo mi sentivo in colpa, ma da quando mi sono trasferita non riesco più ad aprire libro, non riesco a motivarmi come facevo quando abitavo a Roma. Per molto tempo ho supplicato i miei genitori di farmi tornare li ma non c'è stato verso. Ora sono fidanzata con un ragazzo di Roma, tre anni più grande di me e con un lavoro. Stavamo pensando di andare a convivere così oltre a passare molto più tempo insieme io tornei nella mia vecchia scuola dove ho tutte le mie amiche e i miei professori, ma i miei genitori continuano ad impedirmelo. Sono convinti che da soli non riusciremmo a mantenerci (premetto che io ho ancora casa a Roma, quindi dovremmo solo pagare le bollette ed eventuali spese). Come posso fare per convincerli, nonostante loro sappiano il mio disagio qui?

Ven

24

Ago

2018

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non ho nulla da confessare... ho solo voglia di parlare. Non avrei mai pensato, fino ai tempi dell'adolescenza che sarei rimasta senza nessun amico...zero. Eppure ne avevo abbastanza, mi piacere avere una vita sociale. Col tempo mi sono ridotta da sola. Ho una grande famiglia, animali, "amici" che vanno e vengono da casa mia... eppure nessuno con cui io possa parlare. Mi sento sola. Mi sembra che la vita stia correndo via da me senza che io riesca più a gestirla.

Ho un'alta concezione di me, della mia persona, mi sento davvero migliore rispetto a molte persone... Dicendolo sembra un po' presuntuoso ma lo penso davvero. I miei pensieri si articolano in maniera buona, almeno finchè non sento che l'altro lo meriti.

Cerco di leggere le persone e quando ne conosco qualcuna, specialmente se non fanno parte del "gruppo vip" la guardo sempre in potenza e cerco di dare il massimo per dargli quello che altre persone, per dettagli più o meno importanti, non gli danno.

Sì, sembra un pensiero contorto senza sapere i fatti, ma non importa. Non so perché ho iniziato a parlare di questo.

La verità è che nella vita privata, è vero che sono sola, ma le persone che "ho salvato" mi hanno adorato, chiunque mi conosca sa che sono un uragano, che stravolgo la vita delle persone, che so dare tanto e che sono davvero una come poche. 

Mi tortura il pensiero che questa stessa impressione io non riesca a darla in altri campi. Sto cercando lavoro da un po', vengo sempre scartata. Eppure a me sembra che i colloqui vadano bene, mi espongo in lingua italiana, mi presento per come sono... ma vengo sempre scartata. Non immaginavo che avrei suscitato questo nel selezionatore, avevo un'autostima più elevata. Autostima che stanno prendendo a bastonate, uno per uno. Da una parte penso che mi scartano perché "non mi so vendere", non riesco a far capire il 40min di conversazione che sono una persona ricettiva come pochi, che imparo davvero tutto subito e non c'è niente che io non sappia fare (forse dicendolo mi prendono per falsa?), d'altra parte mi sto ponendo sotto analisi.

Io vengo dal sud, e sicuramente il mio accento è diverso dai lombardi... potrà mai essere questo motivo di esclusione? se io fossi una recruiter a .... non so, Catania... non escluderei un candidato perché ha accento di Bolzano. Ma al nord vale lo stesso?

ipotesi n2, posso non piacere per il mio aspetto. Non avrò forse i lineamenti delle belle ragazze magre e appariscenti che si vedono in giro, ma sono pulita, ho un sorriso bianchissimo, mi vesto sempre in maniera ordinata (forse non all'ultimo grido, dato qualche kg di troppo, ma nemmeno come una suora)... credo di presentarmi bene, Quindi mi sorge il pensiero: può essere che mi scartano perché sono grossa? e per grossa intendo 78kg x 165 . Poi vedo certe foche sciatte coi capelli sporchi e l'alito pesante che hanno un lavoro... e capisco che se fosse per questo potrei ancora avere speranza.

Non saprei che altro ipotizzare... fatto sta che mi sta demoralizzando tanto questa storia. Finché venivo esclusa percHè il cv era squallido lo arrivavo a capire, ma essere esclusa solo dopo aver portato la mia persona in carne ed ossa mi uccide lentamente. L'idea di me "tutto fare" viene presa a bastonate e vengo buttata in un angolo, dopo che per 26 anni sono stata considerata sempre la persona a cui rivolersi per avere qualsiasi tipo di aiuto. Ora mi sento esclusa, emarginata, schifata.

Nonostante questo continuero a cercare lavoro, perché mi serve. Prima di tutto per me stessa, per ricordare a me stessa che sono sempre la persona che non molla davanti a nulla e che da sola può fare tutto.

Quando ho deciso di iscrivermi all'università ho cambiato città, dall'estremo sud sono passata all'Italia centrale. E' stato difficile, il primo anno mi ricordo ero molto depressa, anche perché ero lontana dal mio ragazzo dei tempi, cittàà nuova, amicizie nuove... ma ce l'ho fatta. Ora tutta la mia nuova vita è lì, ma mi sto facendo coraggio per cambiare ancora, per andare ancora più al nord e rivivere di nuovo l'esperienza di stare lontano dal mio ragazzo e in una citta nuova, amicizie nuove, lavoro nuovo.

Una paura terribile di ricominciare una seconda volta, eppure ci sono. Perchè voglio concludere qualcosa in vita mia, e non posso stare ferma ad aspttare che il tempo passi. Ma sembra che questo non importi a nessuno. Vorrei Mi sembra sempre che nessuno effettivamente capisca cosa provo, con un pensiero fisso ogni giorno. Vorrei un po' di supporto, almeno dal mio ragazzo visto che in famiglia non parlo di cosa provo... Ma neanche lui sa darmelo.

Non perché non mi voglia bene, forse è solo un po' "troppo" diverso da me sotto questo aspetto. Non capisce che se a mezzogiorno gli dico che sono triste, magari mi da supporto sul momento, ma non capisce che la mia tristezza la ritroverà nel pomeriggio e nei giorni dopo finché qualcosa non cambierà o finché non mi farà effettivamente distrarre.

A volte si rivolge che è un amore, altre volte se lo scorda totalmente. Ma non voglio che parli con me sempre di cose pallose vorrei anche solo che avesse il pensiero a tenermi un po' più compagnia, a farmi sentire un po' di più la sua presenza anche se siamo distanti, anche con una chiamata in più o un sorriso in più, o anche se solo mi proponesse di giocare o fare qualcosa insieme anche se siamo distanti...invece lui se lo scorda proprio, ha anche le sue cose da fare ecc, ma io mi sento sola. Terribilmente. Una solitudine che mi divora. Una paura per il cambio vita che mi attanaglia e non ho il giusto supporto. Vorrei fare tutto con lui, stare sempre con lui, parlare sempre con lui... forse è per questo che non mi sembra mai abbastanza... 

Il bello è che nonostante ci pensi sempre e nonostante io voglia praticamente un rapporto più ossessivo (non da malati, solo un po' di più di quello che ho)... sento tanto amore ma sento di doverne manifestare di più e riceverne più manifestazioni, voglio sempre più presenza più squadra... sempre di più sempre di più ne sento la necessità...be, nonostante questo a causa di tutti i miei pensieri che mi tormentano ogni giorno divento isterica e per un motivo o per un altro finiamo sempre a discutere.

Vorrei più squadra ma mi sento sempre più  insicura, e vado ottenendo l'effeto contrario. Mi sto trasformando in un mostro.

Tengo sempre duro, cerco sempre di essere forte, sempre più forte, ma sento che dentro ogni tanto vado in pezzi. 

Come ne esco? Domanda da un milione di dollari, sia perché non so più che ho scritto qui sopra, non se se bbiate effettivamente capito nulla della mia follia, sia perché non so se nessuno sia arrivato a leggere effettivamente la domanda o si è sparato prima dalla noia xD

Insomma, non so che ci faccio qua. Anche se ammetto che scrivere parte dei miei pensieri a muzzo mi è piaciuto.

ciao 

Mar

17

Apr

2018

Studio? Lavoro? Preoccupata del futuro

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ciao, ultimamente sono un po' preoccupata. Mi sono lasciata da un annetto con un ragazzo che amavo tanto, ma che mi ha reso totalmente improduttiva (colpa mia che ho seguito l'esempio, per carità). A quasi 30 anni, durante 5 anni di relazione, avrà lavorato in totale una cosa come 6 mesi mentre io frequentavo l'università. Stavamo bene insieme ma ci siamo totalmente impigriti, io dopo esserci lasciati mi sono resa conto di aver buttato via un sacco di tempo, ho perfino cambiato corso perché non mi ritenevo più soddisfatta. 
Il mio problema è questo: il prossimo anno vorrei trasferirmi ma ho paura. Paura perché ho 23 anni, se per qualche motivi dovessi laurearmi in tempo, finirei a 26. Se volessi fare la magistrale, che è ciò che in realtà mi attira, finirei a 28/29. Non sono troppo vecchia? Ho paura di star sbagliando tutto. In più mi chiedo se non dovrei anzi provare a farmi il culo e dedicarmi a una cosa come informatica, che assicura lavoro, a costo di perdere però ancora più tempo. Ora seguo scienze della comunicazione. Sono in ritardo di 4 anni in totale. Il futuro mi spaventa. Ho anche paura di lasciarmi tutte le amicizie, costruite in tanti anni, alle spalle e ritrovarmi in una nuova città da sola. Cosa fare? Ci terrei davvero tanto ad avere opinioni di chi ha già passato fasi del genere o le sta affrontando adesso...

Mer

11

Apr

2018

Trasferimento

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho 18 anni e da quasi un anno mi sono dovuta trasferire con la mia famiglia al nostro paese d'origine, un minuscolompaese vicino Napoli. Ho vissuto per 16 anni in una città vicino Roma. Ci siwmo dovuti trasferire poiché il palazzo in cui vivevamo io e la mia famiglia aveva iniziato andarci GRODSI problemi, tanto che abbiamo dovuto mettere in mezzo la polizia. I miei genitori non ce la facevano più e avendo tutta la famiglia vicino Napoli e già una casa li, abbiamo deciso di tornare. Io all'inizio ne ero entusiasta, anche perché il mio fisanzato, con cui sono stata due anni, è di lì. Ora peró, col senno di poi, ho capito che ho fatto l'errore più grande della mia vita. Sono caduta in depressione, perché era diverso, tutto diverso. Da che avevo tutto vicino casa, negozi e scuola, ora devo farmi un'ora di pullman per fare qualsiasi cosa, anche se voglio passare un sabato sera in giro e in piú il mio ragazzo, per cui ho fatto questo enorme sacrificio, mi ha lasciata. Quest'anno scolastico è andato veramente uno schifo e ci sto male per questa cosa, perché sono una ragazza a cui piace studiare, ma da quando sono qui non riesco a fare più niente. E quasi un anno che non esco di casa e se esco è per andare a scuola, a volte nemmeno quello. Mi manca ancora un anno per finire il liceo (ne ho perso uno in prima superiore a causa di bullismo) ma se dovessi rimanere qui non riuscirei nemmeno ad essere ammessa allesame. Non so come convincere i miei genitori a farmi tornare li, tra poco faccio 19 anni e mi ritengo abbastanza responsabile per trovarmi un lavoro e mantenermi da sola nella città in cui vivevo prima per poter finire il liceo in grazia di dio. Ho provato più e più volte a parlargli ma non mi ascoltano, ritengono quella città pericolosa (come se tutta la criminalità fosse incentrata solo in quella città, ma per favore). Ho bisogno di un enorme consiglio..

Mar

02

Gen

2018

Gatto di merda e altri problemi

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Io sono stanca, esausta, non ce la faccio più. Sono 2 mesi che mi sono trasferita dal mio ragazzo, a 400 km da casa. È stata una scelta quasi obbligata in quanto a casa mia era un inferno. Con i miei mi sono lasciata male e tutt'ora non mi danno un minimo di appoggio. Si vergognano a dire ai parenti che me ne sono andata, non gliene frega un cazzo della mia vita e mia nonna continua a farmi terrorismo psicologico facendomi credere che mio padre venga colpito da infarti o che se vogliono possono arrestarmi per essermene andata. Qui la vita è piatta, monotona. Sia io che il mio ragazzo stiamo cercando lavoro. Non ho amici, non conosco nessuno e lui passa il tempo a dormire (sono le 17.40 e non si è ancora alzato dal letto) o a giocare al pc. Mi sono anche interessata ai videogiochi per fare qualcosa insieme, ma non si può sempre continuare così. Non fraintendetemi, lui mi ama davvero tantissimo, ma vorrei anche mettere il naso fuori casa ogni tanto..ma lui non lo capisce. Da quando mi sono trasferita ho problemi con il ciclo mestruale; prima un ritardo di quasi 20 giorni, poi un ciclo davvero tanto abbondante, una settimana di perdite durante il mese e adesso è ancora in ritardo. I due test di gravidanza che ho fatto erano negativi. Tutto questo è ulteriore fonte di stress. Il suo maledetto gatto di merda mi ha rotto abbondantemente il cazzo. Carina e tutto (riesce ad essere molto dolce), ma sta diventando assillante e inizia a farmi paura. Non posso usare il telefono perché appena vede il riflesso dello schermo mi salta addosso, se mi cambio i pantaloni mi graffia, se cerco di spostarla mi morde e quando dormiamo passa le ore a graffiare sulla porta perché vuole entrare. Vorrei buttarla giù dal balcone. Ormai quando la vedo mi viene l'ansia. Quando sono andata al centro dell'impiego quella cretina a cui mi hanno assegnata non ha capito un cazzo e mi ha chiesto la certificazione del diploma. La scuola non me lo da se non sono presente e io non posso risalire a prendermelo. Ho chiesto ai miei se potevano aiutarmi almeno in questo e hanno acconsentito manco mi avessero dato una concessione cardinalizia. E quella scema del centro non si è fatta più sentire. Mi sento frustrata e sola da morire. Non so come fare. Non posso manco tornare dai miei perché sarebbe come passare dalla padella alla brace. 

Mar

28

Mar

2017

Sono allergica a questa situazione!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ero una ragazza come tante, qualche anno fa. Mi dividevo fra studio e qualche lavoretto, avevo vicino la mia famiglia e i miei amici di sempre. A parte le solite e comunissime preoccupazioni circa il lavoro che non c'è, avevo vicino tutti quei punti di riferimento per me irrinunciabili  che mi tenevano su, il mio ragazzo incluso. Siamo insieme da anni e da poco è diventato mio marito. Il problema? Il problema è che da quando mi sono trasferita da lui, 3 anni fa, in una città a più di 400km dal mio paese d'origine, sono cambiata. All'epoca il cambiamento mi faceva molta paura, ma non x la convivenza, ma per il fatto di dovermi trasferire tanto lontano. Nonostante io abbia fatto corsi, stage, ecc..., sia x trovare lavoro, sia x conoscere gente, non ho cavato un ragno dal buco. Sono sola. Mio marito x fortuna lavora, io sono sempre triste, cupa e depressa. Lo amo e questa mia incapacità di integrarmi mi fa sentire in colpa, stupida e, appunto, incapace. Solo quando torno a casa sto bene. Non so cosa fare x stare meglio! Voglio stare con mio marito ma non riesco a star bene qui :(

Gio

07

Lug

2016

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di ArtemisiaArtemisia | Categoria: Altro

 Non trovo lavoro nella mia specializzazione  e mi accontento di un lavoro non qualificato.. Lavoro in nero e chiudo un occhio....  Sfruttata e sottopagata e chiudo pure l'altro...  Cambi di turni senza preavviso e rimango accondiscendente... Mi tagliano le ore perché non posso darmi lo stipendio fulltime, accetto e cerco altro...  Cerco meglio e non trovo un tubo..

LICENZIAMENTO INGIUSTIFICATO E SENZA PREAVVISO... A SETTEMBRE MI TRASFERISCO ALL'ESTERO!!!! VAFF.... O!!!!

Butto la spugna, se pure esistesse la possibilità di avere un futuro in Italia, é nascosta così bene che perderei troppo tempo a cercarla. Mi dicono che sono coraggiosa, io dico che i coraggiosi sono quelli che rimangono in questo caos! 

In bocca al lupo a tutti gli audaci!  

 

 

Sab

19

Set

2015

la distanza

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Il mio fidanzato si è trasferito all'estero da pochi giorni. Io lo so che è stata la scelta migliore, che lì sará più facile avere un lavoro appagante, gli ho consigliato io di partire dato che ha chi lo ospita. Quando è partito stava malissimo, si sente tutt'ora tanto in colpa di essersi allontanato e io ho cercato in tutti i modi di rassicurarlo, di dirgli che andrá tutto bene e che ogni mese almeno ci vedremo. Ma da quando è partito non capisco più niente, a volte sto malissimo perchè mi manca da morire, a volte invece non sento proprio nulla come in apatia oppure mi sembra come se vi fossimo giá lasciati. La veritá  è che credo non si possa mandare avanti una relazione vedendosi 12 volte all'anno perchè "stare insieme" vuol dire letteralmente stare insieme, frequentarsi e io invece chissá per quanto tempo ancora dovrò stare qui. Ma lui è l'amore della mia vita e io non trovo le parole per descrivere quanto sono devastata. Io devo essere forte per sostenerlo in questo momento difficile, ma chi sostiene me?... Razionalmente so che non ha senso, però mi sento abbandonata e tanto sola

Ven

10

Lug

2015

E basta però!!

Sfogo di Avatar di LunaKLunaK | Categoria: Altro

Ogni giorno in sto posto di merda mi devono mettere in crisi.

Prima perché mi hanno trasferito dall'inizio dell'anno in una sede in una città diversa dalla mia, e mi sto ambientando.

Poi perché mi trovo in ufficio con due pazze maniache, che per giunta sono sorelle.

Una è una mia collega ed ha il Q.I. di un posacenere, devo sempre sforzarmi per non fanculizzarla ogni singola parola che dice.

L'altra è un'impiegata (quindi intoccabile) che ha manie di persecuzione ed é, in genere, una pazza furiosa.

Si aggiunge poi il fatto che, per vivere meglio, sto comprando casa nei paraggi (ora come ora ci metto 3 ore o più per il viaggio, ogni giorno) e la strozza nell'ultimo mese mi sfracassa i maroni ogni pomeriggio dicendomi che qui chiuderà tutto.

Già comprare casa mette addosso un'ansia pazzesca..poi mi dovete aggiungere il carico, continuando ad ipotizzare che potrei essere trasferita di nuovo dove ero prima?

Ma scherziamo? Io vorrei avere un figlio, siamo soli io e mio marito e sarà già difficile così.

Se poi, invece di metterci 20 min per venire a lavoro ci devo mettere una vita..come pazzo faccio?

Mi viene da spaccare tutto e..piangere.

Fanculo va! 

Gio

02

Lug

2015

Non mi basta più!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non si può vivere in funzione di un'altra persona, anche se si tratta della persona che amiamo. Non posso vivere la vita di un altro solo perché non sono riuscita a fare nulla per me stessa ( non ho trovato lavoro e mi sono dovuta trasferire da lui in una città diversa che non mi piace e nella quale non riesco ad integrarmi). Mi sento fallita e frustrata, ho perso di mira tutti i miei obiettivi e i miei sogni, non so più chi sono e cosa voglio. Passo le giornate al PC, da sola, mentre lui è al lavoro o alle prese con i suoi 1000 interessi, a spulciare annunci oppure a cucinare, pulire e fare il bucato. Qui, catapultata in una realtà che non mi appartiene con i miei affetti lontani. Ma cosa sto facendo??? Cosa ci faccio qui? Il mio scopo dopo anni do studio e sacrifici è ripiegargli le mutande??? Scusate, è solo qui che posso dire questo, nella realtà non potrei mai farlo, rischierei di apparire ingrata e di perderlo, è solo che mi aspettavo qualcosa di più dalla vita.

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