Tag: titolare
Lun
14
Ago
2017
Titolare di merda!
Sono uscita dall'università col massimo dei voti e una tesi per la quale mi sono stati fatti complimenti pubblici durante la discussione, per poi ritrovarmi a lavorare... al bar. Non penso sia una cosa grave, volevo mettere dei soldi da parte subito per poi buttarmi nel mondo del lavoro per cui ho studiato, nel quale dovrò fare un bel po' di gavetta prima di guadagnare seriamente. Voglio essere indipendente fin da subito, non chiedere più un centesimo alla mia famiglia, e per questo sono disposta a servire caffè, fare la cameriera, la lavapiatti per tutto il tempo che sarà necessario finché non mi inserirò nel mio vero lavoro. Non ho paura di faticare, di fare lunghi orari, giornate pesanti, Anzi! Me la cavo anche benissimo! Se non fosse che... Il mio titolare è un deficiente! Possiede un locale che fa da bar e ristorante, ma vive nella totale disorganizzazione: assume pochissimo personale, costringendo due, massimo tre persone, a gestire, nel corso delle ore di lavoro, sia il bar, sia le comande, sia il servizio ai tavoli, sia la pulizia degli stessi quando i clienti si alzano, sia gli scontrini, e a volte addirittura la cucina, nella quale tiene un solo cuoco per volta, che spesso tra una portata e l'altra deve lavarsi i piatti per poterli servire! Il risultato è un servizio di merda, uno stress allucinante, clienti serviti tardi e male che spesso se me vanno, MANCANZA DI IGIENE perché andando tutti di corsa nessuno ha tempo/voglia di pulire (appena arrivata al locale cercavo di pulire il più possibile, ma mi sono ben presto resa conto che quello che io sistemavo, chi veniva dopo di me lo lasciava comunque lercio per giorni, perciò ormai faccio solo il minimo indispensabile), e in tutto ciò devo anche subire quella FACCIA DA CULO del titolare che pur avendo quarant'anni si comporta come un bambino viziato e ritardato: incapace di gestire il suo stesso lavoro, quando è nel locale incasina sempre tutto, prende comande sbagliate facendoci perdere tempo e successivamente INCAZZANDOSI se gli ordini sono confusi e non si trovano (chissà perché non accade mai quando lui non c'è!). In più va e viene a comodità sua, come e quando gli pare. Sembra che venga al locale solo perché non ha di meglio da fare, sparisce e riappare quando più gli fa comodo, ignora i problemi, non si scusa di fronte ai clienti insoddisfatti, anzi, si nasconde in cucina e non si fa trovare alla cassa (unico compito che dovrebbe fare, visto che non permette ad altri di noi, esclusi due collaboratori, di toccare il denaro) costringendo noi a fronteggiare i clienti scontenti, quando dovrebbe correre lui in prima fila a scusarsi per la disorganizzazione e il mancato servizio. Non contento ci tiene al lavoro anche molto oltre il nostro turno. Di per sé credo sia normale nel lavoro, ma in questo caso accade solo perché lui cerca di recuperare tutto il guadagno possibile viste le perdite spaventose portate dalla sua gestione di merda, e questa è la cosa che più mi fa incazzare. Che poi il suo locale serve tutta roba di merda, quasi tutto congelato e confezionato, ma spacciato per fresco (la sua tartare non è altro che uno schifoso medaglione di carne macinata sottovuoto, aperta e servita con un po' di insalata), e quasi tutto cucinato da cuochi che dell'igiene se ne fregano altamente, riciclano tutto quello che torna in cucina, toccano il cibo con le mani lerce e spesso si limitano a pulire i piatti con un tovagliolo, senza lavarli realmente, e poi servirli subito così come sono. Nella ressa del servizio, anche quando è palese che io e l'altra ragazza siamo in grave difficoltà, lui non si azzarda mai a dare una mano (tranne quando gli vengono gli slanci di volontà nel prendere le comande e talvolta nell'aiutare in cucina, salvo poi incasinare tutto perché semplicemente non sa lavorare). Mentre noi voliamo facendo venti cose contemporaneamente - preparare i tavoli, le bibite, i caffè, servire, sparecchiare - lui rimane seduto con lo sguardo perso nel vuoto o a giocherellare con il cellulare, guardandosi bene dall'aiutare, o anche solo dal fire ai nuovi clienti che entrano "guardi, siamo pieni, non possiamo coprire altri posti". NO!Se ne fotte, li fa entrare tutti, e poi almeno la metà se ne va via incazzata perché non è stata servita, mentre l'altra metà si incazza comunque perché viene servita male e in ritardo. E per finire quello STRONZO, perché solo così lo devo chiamare, arriva comodo comodo e ALL'ULTIMO MOMENTO mi cambia i turni. Anche questo sarebbe normale nel lavoro, ma lui non lo fa perché ci sono emergenze, no: lo fa perché è una grandissima TESTA DI CAZZO che cade dal pero e non sa nemmeno organizzare i turni dei suoi stessi dipendenti, così si ritrova all'ultimo momento con le giornate scoperte ed è costretto a fare scarica barile sulle dipendenti. Anche se gli chiedi una settimana prima di organizzarsi per farti avere quel tal giorno libero, lui te lo garantisce ma poi all'ultimo cambia sempre programmi! È il terzo giorno di fila che io devo disdire un appuntamento con il mio ragazzo perché all'ultimo secondo mi cambia le carte in tavola. E non si scusa nemmeno lo stronzo! Mi dicesse "scusami, ma purtroppo c'è un'emergenza, ho bisogno che vieni anche domani", sarebbe già diverso, ma lui no, lui passa e, distrattamente, come se parlasse del bel tempo, mi dice "allora ci vediamo domani a tale ora", come se non fossimo rimasti d'accordo il giorno prima e il giorno prima ancora, e da una settimana come minimo che dovevo avere il giorno libero! E oggi, dopo la terza ingiustizia di questo tipo (le altre ragazze hanno avuto il giorno libero "sulle mie spalle", visto che sono stata l'unica a non averne avuto uno), mi sono anche sentita dire "senti, il lavoro è questo, se no..." E non ha continuato la frase, ma la minaccia era chiarissima: se no non lavori affatto. Avrei tanto voluto rispondergli EH NO PEZZO DI MERDA, il lavoro è che tu inizi a mettere in regola i tuoi dipendenti invece di pagare a nero, che inizi a dargli uno stipendio consono alle ore di lavoro, che ti organizzi in maniera responsabile, che la pianti di fare il BEOTA, perché solo così ti si può chiamare, ridicolo vecchio snob aggressivo passivo, e inizi a gestire il TUO locale come una persona seria e non come uno che sembra voler giocare a fare il barista ogni tanto, salvo poi incazzarsi come una iena quando le cose vanno male (e vanno male a causa sua, e solo sua). Il lavoro è rispetto dei tuoi dipendenti e anche del cliente, non come te, schifoso, che se dei piatti non sono buoni o dei vini sono guasti, la tua risposta è sempre "vabè, sono cazzi loro" (dei clienti), come se il fatto che siano venuti a mangiare da te siano una loro colpa! Fai schifo alla merda, ero così felice di aver iniziato un lavoro, e tu me lo stai facendo odiare! Non posso lasciarlo perché non ho intenzione di essere ancora mantenuta dai miei genitori e non posso cambiarlo perché i turni messi alla rinfusa mi impediscono di organizzarmi per fare prove in altri locali, perciò sono costretta a tollerare, ma TI SCHIFO titolare di merda, non sono mai stata così nervosa e delusa come oggi, in questo momenti dovrei stare montando la tenda con il mio ragazzo per una notte in campeggio, e invece devo starmene a casa e aspettare che domani arrivi l'ora di andare al lavoro. Ti schifo e se potessi direi a ogni cliente di non entrare, di fermarsi al locale accanto. E poi c'è anche chi ha il coraggio di dire che i giovani non sanno assumersi responsabilità e vogliono il lavoro comodo. Siete voi della vecchia generazione ad essere degli sporchi succhiasangue invece! Il mio titolare è un imprenditore disonesto e ritardato, incapace nel suo lavoro (ma ovviamente pieno di soldi, chissà come mai), che mi sta facendo odiare un lavoro che in fondo a me all'inizio piaceva anche. Schifo, schifo, schifo!
Sab
09
Apr
2016
Disperata
Ho 23 anni. Da tre mesi sono stata lasciata e non riesco a superare questa cosa. Esco la sera e non mi diverto. Non mi piacciono le mie amiche ma ci esco per forza perché gli amici che avevo li ho persi insieme al mio ex e ora esco con un gruppo di zitelle acide tanto per fare finta di avere una vita sociale, perché preferirei stare a dormire. Ho trovato un lavoro di merda sottopagato in cui la moglie del titolare mi odia e ho saputo che mi sparla con una mia collega, il titolare é l'unico che è gentile con me, solitamente a causa del mio carattere un po' introverso in molte non mi possono vedere, ma io sono fatta così, non riesco a fare la bella faccia a tutti e sorridere a tutti quando non mi va! Quando stavo bene era diverso ma adesso mi è crollato tutto! Non ho più niente e nessuno solo la mia famiglia che anche se non è tutto rose e fiori almeno a casa posso essere me stessa. Mi è capitato pure in questi mesi di conoscere ragazzi belli e intelligenti e rifiutarli, trovavo sempre qualche scusa o qualche difetto perché mi pesava che loro non sono il mio ex. Sto malissimo e non so nemmeno perché non prendo tutti i farmaci in blocco che ho a casa, sono troppo senza coraggio sia per questa vita che per uccidermi. Grazie per aver letto.
Mar
06
Dic
2011
Tanto dolore
Sto provando un dolore esagerato per una cosa che alla fine dei conti non é cosí terribile, e soprattutto é temporeanea, ma sto male davvero.
Voglio un bambino ma almeno per 3 anni non se ne parla per motivi finanziari. La mia titolare per giunta é incinta e tratta la sua gravidanza come una scocciatura. Il bimbo ieri sera ha scalciato per la prima volta e lei l'ha raccontato praticamente per sbaglio, dicendo anche che come sensazione é fastidiosa e che spera che sto bambino si muova poco, visto che ancora le mancano 5 mesi.
Ma come cristo, tu che puoi stronza di merda, tu che hai questa gioia di sentire il tuo bambino dentro di te, che fai le ecografie e puoi vederlo, che hai scoperto che é un maschietto, tu anziché fare i salti di gioia sei scocciata? E dire che l'hai voluto sto bambino! Ma io lo so merdaccia che é solo un modo per dimostrare al mondo che tu sei la grande donna che riesce a fare tutto, la grande donna in carriera+mamma+moglie+musicista e tutti i tuoi cazzi. E si, sei figa solo tu, sei brava solo tu, peccato che é facile fare 10 cose bene al 10%, mentre farne una al 100% a te non riesce.
Io darei l'anima per essere nella tua situazione, per aspettare ora il mio bambino e condividere tutto con mio marito, ma non posso troiona, soprattutto per lo stipendio da fame che mi dai, e finché mio marito non arriverá dove é programmato fra tre anni il figlio me lo posso scordare.
FANCULO FANCULO FANCULO FANCULO!
Ti invidio si, ma soprattutto mi dispiace per quella povera creatura che porti in grembo, perché sarai una MADRE DI MERDA, perché hai deciso che nemmeno vai in maternitá ma molli tuo figlio subito ad estranei, tanto, parole tue "i bambini piccoli non fanno nulla, cagano, mangiano e dormono".
Se schiatti durante il parto sto bimbo ci guadagna soltanto.
Ven
09
Set
2011
Odio la mia titolare
È un'approfittatrice che usa le persone, ma lo fa in modo taaaaanto gentile, con quella bella faccetta di culo sorridente che si ritrova, ti porta i cornetti la mattina in ufficio, ti fa i discorsi "si dai quando avremo dei bambini (in ufficio siamo tutte donne) facciamo un miniasilo nido qui".
Stronza, fatti dire due cosette:
1) non sono cretina. Lo so che sei gentile con me perché hai paura che con quello stipendio da fame che mi dai io me ne vada, mentre io ti servo perché ho delle qualificazioni talmente rare (non per tirarmela, semplicemente a causa di una serie di casi e di caratteristiche personali racchiudo in uno le diverse peculiaritá di 3 reparti) che sono per te praticamente insostituibile.
2) quando sbaglio é inutile che fai la forte e severa, si vede dalla tua faccia di merda che ogni mio errore ti mette nel panico perché ti servo e non puoi permetterti di licenziarmi, mi hai messo tantissima pressione addosso a causa della tua ambizione di merda (incorporare una filiale) anche se sono nuova e non posso sapere e riuscire a fare tutto...
3) la questione dell'asilo nido in ufficio é per te solo un modo per accorciare la maternitá alle colleghe e risparmiare, troia!!!
Ma sappilo, cara mia, che io sono ben diversa da quello che pensi tu, io non ho l'ambizione di starti al fianco e far diventare la ditta un impero, io avevo solo bisogno del lavoro e dei soldi, e non appena mio marito raggiungerá gli obbiettivi e i soldi per cui sta lottando io me ne andró e TI LASCERÒ NELLA MERDA senza preavviso, perché io nella vita voglio fare la casalinga ed eventualmente seguire il mio sogno e dipingere, io voglio prendermi cura del mio nido e della mia famiglia, e soprattutto di me stessa, e non stare dietro alle tue cagate di ordini e fatture.
Fai pure l'ipocrita, costruisciti un castello di illusioni basato sulla pressione che mi metti addosso e condiscila pure con i tuoi sorrisi falsi...tanto il giorno in cui ti molleró in mano tutto quello che TU non sai fare perché mi hai mollato tutte le responsabilitá saró io a sorridere, al pensiero che le fatture, gli ordini, i reclami, la contabilitá, il servizio clienti, i clienti incazzosi...non saranno da quel momento piú un problema mio, che potró dimenticarli, che non ci sará piú un "domani in ufficio" o "domani devo fare la fattura per il signor Taldeitali", e che il mio prossimo obbiettivo sará mettere in tavola una buona cena, a letto i miei figli e godermi la serata con mio marito!!
FANCULO STRONZA!!!!
Gio
14
Gen
2010
Io provo a raccontarCI.. Spero di potervi aiutare..SEMBRA UNA FAVOLA?" io come fuoco e tu come benzina" รจ la nostra tela
Ho bisogno di raccontarmi..ho bisogno di scrivere, ho bisogno di testimoniare in qualche modo tutto ciò che mi è successo.
Comincerò dal principio..la capacità di riassunzione non è mai stata mia, e poi diciamocela tutta, parlare fa bene, soprattutto quando si sa di non poterlo fare.
Sono piccolina io, ho solo 22 anni appena compiuti, vivo in un "grande paese" sull'adriatico ma in realtà quella non è la mia città, se voi mi chiedeste di dove sono non ve lo saprei dire perchè a causa di forze maggiori quali i trasferimenti di mio padre o il desiderio di "scappare" di mia mamma ho quasi sempre avuto la valigia pronta, sono cresciuta con la consapevolezza di non potermi mai "abituare" a nulla, e sono sempre scappata ogni qual volta sentissi qualcosa "mio".
Nella mia vita tutto ciò che ho me lo sono dovuta guadagnare con le sole mie forze, compromessi o scorciatoie non sono mai state mie, mai nulla mi è stato regalato, e mai vorrei lo fosse stato altrimenti non sarei questa. Ho 22 anni, ma avrei da insegnare a vivere anche ad una persona molto più grande di me per tutto ciò che ho passato, a 18 anni sono andata via di casa, un'altra città, anche se non lontana da dove vivevo prima, lavoro per potermi mantenere ma senza perdere di vista quelli che sono i miei traguardi, diventare una Dottoressa, è sempre stato questo il mio sogno, infatti studio molto.
Mi sono costruita una gabbia intorno, ovunque fossi, con chiunque fossi non sentivo di aver nulla in comune, non era un pensiero di superiorità,assolutamente, ma la pseudofrivolezza della vita che mi si proponeva non mi apparteneva, forse perchè troppo semplice.
Uscire,bere con amici, discoteca, non era questo che volevo per me. La mia più grande paura non è mai stata la solitudine, ma l'essere uguale a chiunque altra, il non riuscire a distinguermi per qualcosa. Mi sono infilata in un guscio e vi uscirò penso solo quando mi sentirò completamente realizzata.
Parole come "amore"..oddio ma che cos'è?a cosa serve?ne soffrivo a volte, soffrivo vedendo un film romantico, ma non per il film in se, soffrivo perchè non riuscivo a capire.. L'essere cinica e crudele faceva parte della mia persona, non era amare tra i miei progetti di vita, immaginate che io ho sempre detto che "sceglierò il padre di mio figlio su catalogo, perchè io voglio un bambino non un uomo tra i piedi". Che tristezza sentirlo dire da una ragazza cosi giovane. Non mi manca niente,anzi ho forse di più, ed è quel più che attira molte persone ma fa scappare altre. Ma aver convissuto con il divorzio dei miei genitori, eterni trasferimenti, una mamma che a furia di cercare l'amore si è ammalata, pensate che io ho avuto più papà di non so chi altro non è stato facile, ma ho sempre affrontato tutto con il sorriso, ed era questo che mi contraddistingueva dagli altri, era proprio la mia positività e la mia gioia di vivere, IL MIO VOLER ANDARE INCONTRO AL DOMANI LASCIANDOMI ALLE SPALLE IERI..
La mia storia inizia circa un anno e mezzo fa..
Nuovo posto di lavoro.. locale più "in" del mio paese,frequentato dalla gente più odiosa del mondo. "quanti camerieri.."
<> e mi presento ad un ragazzo
<> mi risponde e corre con un vassoio verso un tavolo.. "ODDIO MA SI SONO ACCORTI DI MEEEE?" rimango ferma davanti il bancone, qualcuno prima o poi si sarebbe chiesto cosa ci facessi li.
<> mi chiede un uomo sorridendomi da dietro il banco, era vestito con pantaloni neri e camicia bianca, doveva essere un altro dipendente
<> gli rispondo ridendo, <> e ci riprovo..
<>, e si presenta, un sorriso a 32 denti mentre mi preparava il caffè.. mi dice dove avrei potuto lasciare la mia borsa, e mi da subito un vassoio in mano, <> indicandomi il tavolo fuori dal locale.. "oddio ma dove sono capitata o_O" .. corro avanti e dietro, quel bar era un vero e proprio caos, tutta la provincia sembrava raccolta li.. ore 20, finalmente un pò d pace per poi riprendere.. ore 5 del mattino, scopa in mano e postura ad angolo retto, piedi in fiamme e gastime oltrelimite, ma sempre sorriso allegro..
<> chiede quell'uomo ai miei colleghi <>..e li ho capito che quell'uomo buffo, che non si distingueva assolutamente dai miei colleghi, sudato e sporco non era altro che il mio titolare!
con lui c'è stato subito feeling, abbiamo passato ore e ore seduti insieme a raccontarci, ma senza assolutamente secondi fini, anzi..
<> dopo un anno, lui conosceva per sommi capi la mia vita, e diceva sempre che mi ammirava. Ci siamo parlati fino a conoscerci quasi, ormai non parlavamo più, perchè eravamo arrivati ad un punto in cui le parole non servivano, ci bastava uno sguardo e ci capivamo. Lui era così con tutti, detestava il classico rapporto titolare - dipendente ed era il classico amicone di tutti, perdendo a volte di vista quali fossero i suoi ruoli li dentro.
Che persona buffa..allegra, cosi umile, così onesto con tutti, riusciva a caricarmi con un sorriso o con una pacca sulla spalla, perchè io per lui ero un uomo (a dire il vero sono un tipo un pochino mascolino ma a dire la verità mi pongo così per timidezza) e da tale a volte mi trattava, anche se il mio aspetto fisico molto francesino gli ricordava subito che ero una donna.
è nata una profonda amicizia, in cui l'uniche parole che possono descriverla è STIMA e RISPETTO profondo.
<> Mi diceva sempre la sua fidanzata storica (più di 15 anni con lei, immaginate che io avevo solo 5 anni quando loro due si sono fidanzati, e lui non le ha mai torto un capello, pur avendone avuto 2000 di possibilità).. Che io fossi la sua preferita lo sentivo, avevo campo libero in quel locale, ero diventata un jolly e lui mi caricava, mi caricava sempre di più, ed io ricambiavo in tutti i modi la sua stima, sono anche rimasta con lui di notte da sola a pulire una cucina, mentre gli altri erano andati via..
C'era qualcosa di strano nell'aria, non so come descrivervelo, ma era tutto così troppo bello, era una nuova sensazione per me, sentire di essere quasi indispensabile, adorare una persona in ogni sua movenza, amavo vederlo con i pantaloni alzati su quando decideva di pulire il bagno a fine serata, con gli occhi scavati dal sonno, sempre con il suo unico sorriso, con una birra in mano e con la sigaretta nell'altra e cantava, stonato come una campana ma cantava sempre.. io sorridevo e lo guardavo di nascosto.. speciale, nulla di più e nulla di meno..
Intanto quella donna era diventata sua moglie, matrimonio quasi forzato, dopo tanti anni insieme era quasi logico, sentiva il desiderio di diventare papà lui e mamma lei, anche perchè l'orologio biologico di lei stava iniziando a dire "ti devi dare una mossa", ed ero li, al loro matrimonio che li guardavo, ero innamorata della complicità che ero convinta avessero ed ero così invidiosa di quel sentimento di cui libri, poeti, film, chiunque ne parla: amore. Ero tanto gelosa di lui, ma a lei volevo bene, perchè lei sarebbe stata la donna che gli sarebbe stato accanto e lui si meritava tutta la felicità del mondo, si meritava di essere amato.
Io che posto avevo?ero semplicemente la cameriera più sveglia di quel locale? no, io ero sua amica, io ero una persona di cui lui si fidava, a volte pensavo di essere addirittura più di tutto questo, a dire il vero non lo pensavo solo io, lo pensavano tutti i miei colleghi, ma tra noi non era successo davvero nulla, io lo rispettavo e lui rispettava me. La gelosia di sua moglie cresceva, ogni giorno di più, lei mi ha invitata persino a casa sua per una cena, ma mi aveva delusa, perchè mi ha tartassata di domande (su un flirt con un mio collega) e ora capisco che voleva solo indagare nel modo più meschino.
LEI è INCINTA..io gli salto al collo, commossa per la felicità, che bello, lui sarebbe diventato papà.. com'ero felice per lui..
Lei gravida era praticamente odiosa, io non lo so se si comportava cosi perchè voleva tenere d'occhio suo marito, ma andava e veniva dal locale,non lo lasciava un attimo in pace,voleva solo tutti i riflettori puntati su di lei, ci raccontava della sua intimità e di quella della sua "amica", la moglie del socio di suo marito, ma a me non interessava,io non ero fatta di quella pasta, non ero come lei, e la cosa brutta è che forse suo marito ancora non la conosce bene, perchè infondo a causa delle sue 19 ore di lavoro giornaliere non gli sarebbero bastati 3000 anni per conoscerla, è impossibile che un uomo come lui sia attratto da una persona con così poca personalità, con così tanto bisogno di essere al centro dell'attenzione e così pettegola. Che brutta persona, così quando ho capito com'era fatta in realtà mi sono allontanata da lei, <> era tutto quello che riuscivo a dirle.
Ma naturalmente non ho mai parlato a nessuno della mia antipatia verso sua moglie..perchè sono sicura che anche voi stiate fraintendendo il tutto, non mi piace come persona tutto qui.
<< sono le 5 del mattino, ti do un passaggio>> , mi dice lui
<> Gli rispondo, non lo so perchè ma avevo una tale paura a rimanere di nuovo sola con lui, in realtà avevamo paura entrambi, eravamo arrivati ad un punto di tale complicità che sapevamo che saremmo dovuti stare lontano, ma era più forte di noi, infatti una settimana prima ci siamo trovati nel retrocucina che mentre discutevamo sulla locazione di un frigorifero ci siamo resi conto che le nostre labbra erano a forse 2 cm l'un dall'altra e lui mi teneva abbracciata.. avevo le gambe che mi tremavano e le fauci secche, poi la voce di un mio collega mi ha fatto schizzare fuori dalla cucina. "noooooooooo, scema ma a che vai a pensare" mi sono detta
<>. Entro in macchina, era la prima volta che ero sola con lui in una macchina,era una bella sensazione, parliamo, arriviamo sotto casa mia e..
<> gli dico.. non penso di aver finito la frase, perchè ricordo solo il suo odore, ricordo le sue mani dietro la mia schiena, ricordo le sue labbra dolcissime sulle mie, e ricordo il suo cacciarmi da lui, allontanandomi e riprendendomi un istante dopo
<> Mi dice spaventato, nei suoi occhi ho solo letto tanto terrore, perchè lui non era questo, lui non era solito baciare le ragazze carine e giovani di notte, lui non era così..era spaventato ed io non potevo crederci, cosa mi stava succedendo, cosa mi attirava verso di lui, perchè appena ho aperto quello sportello per andare via sono rientrata in macchina baciandolo come mai ho baciato, guardandolo come mai ho guardato nessuno.. scappo..
Il giorno dopo pensavo di aver sognato, torno a lavoro con una faccia da incubo, lui non mi guarda negli occhi, io mi sento tanto umiliata, tanto ridicola..
<> Entriamo in una sala chiusa
<>.. oddio mi sta per dire che è stato tutto un errore, io già ero pronta a dirgli di non preoccuparsi, era stato un momento a se che non doveva più ripetersi.. <>. io ero sconvolta, "fa proprio finta di niente!!!!??" << non mi guardare- mi dice- perchè altrimenti scoppio a ridere>> lui guardava fuori, lo prendo dal mento e ridendo gli dico di guardarmi negli occhi e lui <>e con quella frase ho sentito che c'è stato a pensare tutta la notte, il suo viso più radioso che mai mi ha fatto capire che in realtà non era pentito, e mi voleva, mi voleva tanto..
Non so come spiegarvelo, ho vissuto una favola.. ridevamo sempre, sognavamo di tutto insieme, lui mi seguiva, mi baciava, non poteva fare a meno di abbracciarmi e iniziava a farlo anche davanti a chi in realtà non avrebbe dovuto, perchè io ero veramente imbarazzata e la mia migliore amica, che era anche una mia collega iniziava a vederci strani..
<> Questa era la nostra frase..lui me la diceva sempre, imbarazzato, ma me la diceva.
Il mio più grande errore è stato fidarmi di loro, delle uniche 2 amiche che avevo, avrei donato la mia vita per loro, perchè per me non erano amiche erano più che sorelle.. mi hanno tradita..sua moglie fiutando qualcosa ha mandato la sua migliore amica dalla mia e lei, e lei mi ha tradita.. Non la giudico e non riesco ad odiarla, anche se da allora, sono passati 5 mesi, non ci parliamo e anche se le conseguenze sono per me state devastanti.
Ma ritorniamo a pochi giorni prima di questa fatidica domenica, della persona orribile, cinica, che si prendeva solo gioco della vita e sopratutto dei sentimenti non era rimasto più niente..Sentivo che qualcosa stava cambiando in me, sognavo ad occhi aperti, sapendo però purtroppo di dover rimanere con i piedi per terra, però sognavo..sognavo in silenzio..
Scendo dal camerino, è tutto spento..
<> Non mi risponde nessuno, però la porta di ingresso era aperta "perlomeno non si sono dimenticati di me qui dentro", ma non potevo andare via, perchè nel locale non c'era più nessuno ed era aperto, così aspetto seduta sulla panca..
Arriva lui,era fuori <> gli chiedo..non ricordo la sua espressione, anche perchè era tutto completamente buio, vedevo la sua sagoma, i suoi capelli ricci, e sentivo le sue labbra..
"trac trac", era il rumore della mandata, lui stava chiudendo la porta a chiave.. ho tanta paura.. ho il mio cuore che non può fermarsi, metto la mia mano sul suo..batteva piu forte del mio..ci baciamo, ma intanto lui mi spingeva indietro, sbattiamo contro un muro, ridiamo, continuiamo a baciarci, abbiamo fatto due scalini, siamo in un'altra sala, lontani dalla porta di ingresso, ora la luce dei fari di fuori non ci arriva più, siamo al buio, lui mi tocca,mi sfiora per sentirmi, mi mette la sua mano sul viso, prova come un cieco a capire la mia espressione,ricordo solo il rumore della mia borsa che cade a terra, scendiamo, altri due grandini baciandoci, io stavo piangendo, avevo le lacrime.."non sta succedendo a me".. sono su una panca, come era dolce..Mi bacia la pancia, e li...
<> Mi dice sedendosi di fronte a me, io ero nuda, lui sorrideva..
Io tremo, tremo perchè non riesco a crederci, l'uomo dei miei sogni era mio, era seduto di fronte a me, e stringeva le mie gambe.. la cosa più bella in assoluto è stato mentre stava succedendo, <> Lui si ferma, mi guarda..quante cose mi ha detto con quello sguardo non potete immaginare, non ci sarebbero potute essere parole migliori di quello sguardo.
il disastro è avvenuto..
Per farvela breve la moglie al 7 mese di gravidanza si è sentita male, lei non sapeva nulla, forse sapeva del bacio, ma forse, perchè lei è furba, la mia ex amica non era scesa nei particolari, non le aveva raccontato del bacio sotto casa mia ma la moglie con lui ha inventato tante stupidaggini fin quando ha proposto un "out out " ed io mi sono trovata nell'arco di una settimana senza:
1. le mie uniche amiche che senza lasciarmi parlare mi hanno giudicata per solo quel bacio
2. senza un lavoro (vivo da sola e sono arrivata ad avere anche solo 15 euro nel portafoglio fin quando ne ho trovato uno nuovo)
3. senza di lui e sopratutto senza dignità
Non ce l'abbiamo fatta a stare lontani.. non erano 60 km a dividerci, ci vedevamo sempre, qui a casa mia..non facevamo sesso, non era quello ve l'assicuro, io nella mia vita posso dire oggi di aver fatto solo quello fino a quando non ho incontrato lui
Complici più che mai, amanti da brivido, ci avvinghiavamo, ci stringevamo per paura che uno potesse andar via dall'altra, facevamo l'amore, ridevamo ancora insieme, la mia stanza ormai dava di lui, la mia stanza era un nascondiglio, un rifugio sicuro dove piangere quando lui andava via..
Mesi e mesi.. è solo cresciuto tutto..
Fino al disastro.. un altro.. mi chiama una notte, noi avevamo un patto, ogni notte all'una io sognavo con lui, gli scrivevo messaggi kmetrici, lui mi chiamava svegliandomi ogni notte, fin quando quelle chiamate infinite notturne non ci bastavano più.. "mi manchi da morire".. sembra banale, ma io lo conosco..Lui non è una persona che perde tempo con i messaggi, e non faceva altro che scrivermene, odiava le chiamate, ma non faceva altro che chiamarmi..
Lui mi diceva che io ero troppo per lui..troppo bella, troppo donna, troppo dolce, ero troppo..Ed era quel mio troppo ad attirarlo, era il riuscire a sentire ogni mia sensazione, riusciva a capire quanto mi fidassi di lui e quanto io lo rispettassi..Era per me tutto ciò che un uomo potesse essere, non è bellissimo, anzi ha un profilo piuttosto dantesco, ma.. sento di aver cosi tanto da dargli ancora, sono un vulcano che non è mai esploso..e ora.. gli regalerei me stessa, semplicemente me stessa.
<> Mi dice piangendo una notte, era sconvolto..<<è inutile nasconderci dietro un dito con i nostri TI VOGLIO BENE, NOI CI AMIAMO ed io non sto capendo piu niente, ho un figlio che mi sorride quando lo prendo in braccio, ho una donna a cui voglio bene, che mi aspetta ogni notte a casa, poi ci sei tu, mi emozioni soltanto guardandomi, mi fai star bene con solo un sorriso,tu ti fidi di me ed io non capisco perchè, ti ho fatto solo del male, ti ho licenziata, ma tu continui a fidarti di me!>>Io mentre pronunciava queste frasi io piangevo, lui.. quell'uomo ormai arreso alla vita mi stava dicendo che mi amava..
Viene da me, viene per un'ultima volta.. io gli preparo una sorpresa, lui non legge tutto quello che gli avevo scritto, mi bacia, mi solleva dalla sedia e balla con me.. lui si è commosso, ed io avevo capito tutto..
prima che lui potesse parlare TI AMO ti amo ti amo, gliel'ho ripetuto mille volte, la mia unica paura era di nascondermi ancora una volta, di non riuscire a dirglielo, ma sono felice di averglielo detto..
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<>, Volevo semplicemente sentirmi dire che sono bella, 15 anni piu piccola di lui, brava e voleva solo sc..mi .. "puff" una cinquina stampata sulla mia faccia, lui stava piangendo, si mette ai piedi del mio letto e mi stringe le gambe <> mi ripete <> intanto mentre piangevamo ci spogliavamo, non abbiamo mai fatto l'amore così, che strazio.. Mi sfiorava, baciava ogni cm quadro della mia pelle, ed io con gli occhi gonfi che cadevano sul suo corpo illuminato da solo 3 candele non riuscivo ad odiarlo, ma rubavo tutto di lui, gli ho stretto le mani sul suo petto e gli ho baciato le mani, poi le guance, poi la fronte, poi le labbra..non riuscivo ad odiarlo..non volevo farlo.. anzi.. meritava solo di essere amato, con la voce straziata gli riesco a dire solo "spero che in tutta la tua vita riceverai solo la metà di tutto questo..".. e lui si ferma, mi gira e poggia il suo viso sulla mia schiena..Lui stava per andar via, io carica gli passo da dietro, volevo prendere il mio pigiama rosa, ma lui.. Lui mi sbatte contro l'armadio, le sue spalle erano sul mio seno, io ero ferma, lui non voleva andare via.. si gira di scatto e mi prende in braccio come una principessa, mi porta sul letto e mi tiene come una bambina tra le sue braccia, sulle sue gambe, mi dondolava, mi baciava, non voleva andassi via..Io non ho mai visto una scena più straziante di questa..essere stata per lui un errore sarebbe meglio, piuttosto che essere per lui la vita e sapere di non poter stare insieme..
LE APPARENZE POSSONO INGANNARE, LE AZIONI MENTIRE,LE PAROLE CONFONDERE, ma SOLO GLI OCCHI SONO VERI..e i suoi mi dicevano TI AMO. tutto ciò che vorrei nella mia vita è vederlo sorridere, è vederlo stare bene,anche se a mie spese.. L'ho lasciato andare, perchè non ne potevo più di sentirlo star male, confuso.. è questo l'amore, e lui me l'ha fatto scoprire.
La nostra è una storia iniziata con un sorriso ma io sento che non esiste una fine.. io lo sento che non è finita, non è una speranza inconscia di riaverlo, ma è un voler credere che Gesù non può togliere a due persone il desiderio di amarsi..
Io continuerò ad amarlo in silenzio.. qui nella mia stanza lascerò tutto come ha lasciato lui, anche il suo pacco di sigarette dimenticato rimarrà li integro..
Io me lo sento..gli ho proibito di chiamarmi, e lui lo sa che io non lo farò mai, non per orgoglio, ma per rispetto.
Devo solo aver pazienza..
L'ho aspettato 22 anni della mia vita e sono pronta ad aspettarne altrettanti di anni.
Sono contenta, anche se sto piangendo, perchè ora potrò capire un film, ora saprò forse raccontare l'amore..
"io come fuoco e tu come benzina" .. è il titolo della nostra tela, io ci ho dipinti in un abbraccio, un nudo..siamo noi.. e quella tela è la nostra testimonianza.
scusate, ma avete idea cosa significa non avere un'amica con cui parlarne ed esplodere dentro, non sono tipa da piangere per giorni su un cuscino ma ora sentivo solo il bisogno di raccontarci per non farci morire..
invece no..io lo so che il nostro segreto è questo..è il desiderare profondamente l'altro che ci attira. Io terrò vivo questo sentimento fin quando avrò la forza di farlo, perchè lo so che lui potrà sentirlo.. lo perdono, non per avermi lasciata,lo perdono per essere così fantastico da farmi preferire di vivere un sogno che forse non si avvererà mai piuttosto che una realtà che magari potrà darmi un sogNO.
"razza uomo velociraptor" mi chiamava la mia ex amica, perchè stavo con un ragazzo stufandomene il giorno dopo e odiandolo quando lui si perdeva in sentimenti e frasi dolci.
Mi sento pentita?NO..
intanto tornerò nel mio cinismo, tornerò a ridere della vita, perchè cosi potrò difendermi.