Tag: stasi

Ven

30

Dic

2016

Sono scontenta e non riesco a rassegnarmi.

Sfogo di Avatar di DonnadaicapellicortiDonnadaicapellicorti | Categoria: Altro

Da settembre lavoro a tempo indeterminato, in una bella cittadina turistica, e ho finalmente un'auto mia. E ho compiuto 30 anni un mese fa.

Che culo, direte voi. E invece non sono mai stata così infelice in vita mia: dopo tanti sforzi e tanti sacrifici...ho vinto il famigerato concorsone e mi ritrovo a vivere in una città per famigliole, noiosa da morire, a fare un lavoro frustrante, stancante e che offende la mia intelligenza.

Sono talmente depressa che ho perso la voglia di cucinare e di mangiare sano, la voglia di truccarmi, di vestirmi bene. Voglio sempre stare a letto perché sono sempre stanca e non riesco mai a dormire. E' come se il destino mi avesse fatto un brutto scherzo: nessuno mi capisce, la gente pensa che lavorare e guadagnare, soprattutto alla mia età, sia un gran privilegio.

Sono a mille km da casa. Non è la prima volta che vivo lontano dai miei; ho vissuto pure all'estero. Ma prima me la spassavo. Che senso ha vivere lontano dai genitori che ti controllano e ti rompono le palle, se poi non ti puoi godere la vita, perché sei in una città che non offre divertimenti e non conosci nessuno?

Non vado a letto con qualcuno da agosto. Sto impazzendo. Tra l'altro, nel residence dove vivo ci sono diverse ragazze tra i 30 e i 50 anni. Molte di esse vivono e lavorano lì da anni. Sono belle, colte, sportive... e sono tutte single. Sono capitata in una città deprimente, per vecchi e per famigliole. Ormai ottenere il trasferimento non è più così facile come lo era anni fa. A volte, facendo domanda di trasferimento, non si fa altro che aggravare le cose.

Mi è crollato il mondo addosso. Ho sgomitato tanto nella vita, ho un cv che molte persone della mia età se lo sognano (scusate l'arroganza, ma è vero)... e questo è il risultato? Fare un lavoro così stupido, essere usata come una pedina dallo stato, che "ti mette dove vuole lui (sia relativamente alla città che alla mansione)"? E io ho studiato, ho lavorato, ho vinto un concorso per avere un cazzo di posto fisso -da quattro soldi- tra l'altro (non guadagnerò mai neanche duemila al mese) per questo?

Sento come se la mia vita fosse già finita. Invidio quelli che hanno progetti, che non sanno l'anno prossimo dove, se e quando lavoreranno... fino all'anno scorso vivevo così -e ogni volta era una nuova avventura. A me piace vivere così: con l'adrenalina sempre a mille, con la novità sempre in agguato! E' questo ciò che cerco e che mi fa sentire viva. E invece qui, mi sto spegnendo poco a poco.

Dicono che la felicità non esita veramente, e che, per averla, sia necessario rassegnarsi, accettare la realtà. Ma io non ci riesco. Ci ho provato, ma non ci riesco. La notte piango e dormo male. Non riesco a vedere i lati positivi e di quei quattro soldi guadagnati non so cosa farmene. Tra l'altro, io amo viaggiare. Ma, lavorando dal lunedì al sabato, mi risulta quasi impossibile. Che ne sarà di me? Mi sento murata viva.

Vorrei avere il coraggio di mollare tutto e partire per l'ignoto...