Tag: sopportazione
Dom
20
Ott
2019
STAI SERENO/A
Non dà fastidio anche a voi quando vi dicono:"Stai sereno/a"? A me sì. Mi sa di presa per il culo. Un modo come un altro per dire "Piantala di rompere le palle". "Stai sereno/a : Non rompere le palle = Stai calmo/a : Sei isterico/a". La voglia di mollare un ceffone a chi se ne esce con "Stai sereno/a" è fortissima. Mi ricorda un po' Renzi quando disse "Stai sereno Enrico!" riferito a Letta. Sappiamo tutti come è finita. Dio, quanto mi dà fastidio. Serenamente li manderei tutti a puttenburgo.
Sab
03
Ago
2019
Estate Finisci in fretta
Oggi quasi vomitavo dal caldo e dal nervoso😨,la notte dormo male e prima del sorgere del sole sono già in piedi..menomale che sono disoccupato..sennò avrei dormito per terra😪...Oggi doccia alle 9 di mattina e poi a recuperare il sonno perduto fino alle 11,dato che con mia madre che era la unica persona con la quale parlavo qualche parola in famiglia,Ora mi si rivolge con insulti sottili e a volte pesanti ad ogni cosa,prendendomi in giro sui miei progetti e dandomi botte di ''bastardo'' solo perché gli ho cancellato dallo smartphone qualche foto dei gatti🐱 per fare spazio sulla memoria...Ultimamente non ne posso più mi manca il dolce sapore del tabacco🚬,almeno mi calmava e io come uno stupido da un anno buono ho deciso di farne a meno..Andare al mare non esiste,1 perché mi romperei le balls e poi perché mi hanno ''sequestrato'' le 2 auto disponibili,parlare con mia madre neanche morto visto che da un po' di anni a questa parte si dimostra sempre più fredda e volgare nei miei confronti..Ed ora tra qualche giorno passa suo nipote adorato prediletto a farle visita! E qui altro gioco di ruolo,in quanto l'anno scorso me ne andai accompagnato da un bel ''non sei tanto importante'' di mia madre,quest'anno resto ma non mangio a tavola giustificando un bruciore di stomaco inesistente,per non sentire mia madre fare la lecchina col figlio che non ha mai avuto e tanto desiderato...Gente il mese prossimo ho già i biglietti pronti: cambio casa e me la stanno facendo calare veleno questa transizione,proprio ora che avrei avuto bisogno di un po' più di tranquillità!
Ma io non voglio mollare all'ultimo ricoverato per un'esaurimento nervoso: DEVO STRINGERE I DENTI E SOPPORTARE ancora per poco,ancora per questi restanti 28 giorni di Agosto,poi entra Settembre e finalmente termina quell'altra estate buttata nel water di un uomo non più ventenne ma con voglia di tornare a vivere!
Grazie a tutti 😧
Mar
02
Apr
2019
Odio il cane del mio ragazzo
Sono fidanzato da due anni. Il mio ragazzo è una persona fantastica, ma l'unico problema è che lui ha un'amore sconfinato per i cani, mentre io... beh... non proprio. Non sono un grandissimo amante dei cani (per un motivo privato che gradirei non specificare) e personalmente odio l'idea di averne uno in casa. Recentemente però, un vecchio compagno di scuola del mio ragazzo lo ha contattato dicendogli che stava cercando qualcuno che adottasse un cucciolo di Samoiedo che aveva trovato abbandonato su una strada di campagna, e lui ovviamente si è reso subito disponibile (minchia, una razza più piccola non la poteva trovare eh...), ma ha ovviamente chiesto la mia approvazione. Di norma, gli avrei voluto dare un sonoro "No" ma... alla fine, sapendo quanto li ama, mi sono lasciato convicere... e ora me ne sto pentendo amaramente. Abbiamo un appartamento abbastanza spazioso e lui sicuramente ha una buona esperienza con i cani, ma io veramente a vedermi quell'essere camminare per casa e darmi anche abbastanza fastidio mentre lavoro al computer (sono uno sviluppatore di videogiochi principiante, quindi ci passo una buona parte del mio tempo) mi sta facendo perdere la pazienza. Al momento è ancora un cucciolo, ma non voglio neanche immaginare quando diventerà grande... Per il momento cerco di fingere di volergli bene solo per non fare stare male il mio ragazzo, ma in realtà vorrei solo vederlo sparire dalla mia vita.
Mer
27
Feb
2019
Odio il cane della mia famiglia.
Posso già percepire la valanga di insulti che riceverò dopo aver scritto tale cosa (ormai succede sempre) ma da qualche parte devo pure sfogarmi. Se prima di iniziare a scrivere i comuni "KOOOOOOOSA? MA KOME OSI?!? MI FAI SKIFO!!" potete spendere almeno un paio di minuti a leggere cosa sto per scrivere vi spiego il perché. Prima di tutto non ho un buon rapporto con quei quadrupedi a causa di una bruttissima esperienza avuta da ragazzino con il molossoide del mio vicino (che grazie al cielo è schiattato qualche mese fa) e che non racconterò per non allungare troppo e anche perché fa male ricordarla. Due anni fa, un'amica di mia sorella ci offrì un cucciolo di pastore scozzese avuto da una cucciolata, e mia sorella (con il supporto di mia madre) lo ha accettato volentieri, convincendo persino mio padre. Io ovviamente ero più che contrario, ma alla fine mi sono fatto convincere con la promessa che me lo avrebbero tenuto a distanza... promessa ovviamente non mantenuta, dato che quel sacco di pelo gira tranquillo per la casa e spesso me lo ritrovo davanti. Vi giuro, da quando quella bestia è entrata in casa, la mia vita è diventata un'inferno, dove devo sorbirmi mia sorella che lo coccola e lui che a volte si mette ad abbaiare appena sente il cane di un altro vicino. Va tenuto a mente anche il fatto che, essendo un aspirante game designer, spesso passo il tempo davanti al computer a creare modelli e mappe 3D o a scrivere concept di videogiochi, lavoro che richiede una certa pazienza, e tale pazienza viene messa alla prova proprio da quella belva, specialmente in quei momenti in cui io e lui restiamo soli a casa e lui, invece di andare a dormire nella sua cesta o a leccarsi le palle come farebbe qualsiasi suo simile, deve iniziare a rompere ugulando sonoramente perchè gli manca mia sorella (e mia madre). Lamentarsi con i miei non serve a niente, se non a beccarsi rimproveri, e io veramente non so più che fare. Più mi tengo a distanza, più cercano di avvicinarmelo, senza capire che io, dopo quello che successe da ragazzino, non vorrei manco vederlo un maledettissimo cane. Io vorrei solo tornare alla tranquillità di quando eravamo solo io, mia sorella e i miei.
Mer
20
Feb
2019
Il Boy over 50
Vi racconto una storia.... quando avevo 5-6 anni mia mamma si era trovato un fidanzato, anche se tutti cercavano di nasconderlo fingendo che fosse un "amico di famiglia" io sapevo il suo ruolo e non mi recava nessun disturbo anzi era presente nella mia vita quotidiana come un secondo padre diciamo. Il problema è arrivato dopo quando sono iniziato a crescere, ogni cosa che facevo ogni cosa che compravo con i miei soldi, lui aveva da ridire e come un bimbo geloso seminava zizzagna in casa, andava da mio nonno, mio papà e cercava di crearmi dei grattacapo, oppure cercava di litigare con mia mamma già abbastanza pazza di suo e metterla contro, in più veniva a casa mia a scroccare la cena oppure il pranzo insieme a mio papà che lo aveva accettato come un fratello...molte volte io e mio padre avevamo parlato di lui e di come aveva acettato la situazione per non creare dei casini tipo separazione e vendità della casa e terreni ecc. Il problema maggiore lo avuto quando andavo ancora a scuola, essendo lontano da dove abitavo dovevo prendere il treno e poi la navetta per arrivarci quindi mi dovevo alzare alle 5, cosi cercavo di andare a letto presto, ma non ci riuscivo mai perchè il boy di mia mamma arrivava a cena ad orari del tipo le 21, 22, 22.30 e noi come dei coglioni per volere di mia mamma dovevamo aspettarlo, cosi avevo anche imparato a digerire in orizzontale. Questa specie di uomo di oltre 50 anni si faceva comprare ancora la macchina bella da sua mamma, aveva un officina che era sempre chiusa perchè lavorare era troppo faticoso, non teneva niente nel frigo perchè mangiava da noi a scrocco o al ristorante, eppure mi criticava per non parlare di quella volta che dopo un litigio verbale, mi ha chiuso la porta e voleva darmi un pugno e io mi ero messo ad incitarlo fiducioso che gli mancavano i coglioni per colpirmi. Adesso si è portato a casa una delle sue troiette mollando mia mamma, finalmente dopo tanto tempo (ventanni della mia vita) tirando lo scarico lo stronzo è andato giu.
Lun
21
Gen
2019
Corna lunghe...7 anni.
La mia è la classica storia sentita e risentita, lei (S) ama lui (A), ma lui (A) la tradisce con l'altra che a sua volta è innamorata di lui(A). Ed io non ce la faccio più, perchè in tutto ciò io sono "l'altra".
E' iniziato tutto a Marzo 2012, io ero una ragazzina avevo solo 17 anni, mentre A ne aveva 22. Ci conosciamo ad una festa e da lì iniziamo ad uscire ogni tanto assieme, peccato che ad Agosto 2012 scopro tramite delle foto di vacanze postate sui social che è fidanzato da 5 anni con un'altra e che quando ci siamo conosciuti erano solo in un periodo di crisi. Mollo il colpo per qualche mese e lui fa lo stesso, ma a Dicembre 2012 ricompare organizzandomi una mega festa per il mio diciottesimo (e quella sera andammo a letto assieme per la prima volta). A quel punto, visto lo sbattimento che si è fatto gli credo quando mi dice che si è lasciato, ma dopo qualche mese scompare e ritorna da S.. Incazzata come una iena, io, lo cancello completamente dalla mia vita, volto pagina e conosco un ragazzo con il quale mi fidanzo per 3 anni.
A Settembre 2015 mi succede una cosa che non auguro a nessuno, il mio ex mi alza le mani. Ci lasciamo e anche A ed S si lasciano nello stesso mese. (forse per la prima vera volta in modo ufficiale) dopo che A viene a sapere di ciò che mi è successo, mi contatta per sapere come sto e mi chiede di vederci per fare due chiacchere, io come una cretina accetto e da quel giorno iniziamo a frequentarci in modo continuativo e molto più frequente delle altre volte, trascorriamo molto tempo assieme, inizio a fermarmi da lui a domire ecc.. MA dopo qualche mese di tranquillità e presunta stabilità scopro che la ex lo tartassa di messaggi e lettere chiedendogli di riprovare ed io decido di lasciarlo andare scomparendo. Lui torna con lei ed io vedo altre persone. Lo scorso anno ci rivediamo per caso e mi racconta dei suoi nuovi progetti e di aver preso casa, così mi invita a vederla. Da quel giorno ad oggi continua il nostro rapporto da amanti. Chiunque si chiede perchè A non lasci S dato che è stracornuta, ma io sono arrivata alla conclusione che A non lascerà mai S, perche dopo 12 anni di relazione lui mi dice che è già tutto scritto, che non può ricominciare qualcosa a 29 anni, che ormai sono fidanzati in casa e le loro famiglie sono unitissime. Ma mi dice anche che lei è noiosa, troppo seriosa e sempre presa con il lavoro, poco dolce e romantica e che praticamente non fanno mai sesso. E mi chiedo come un ragazzo come A che è determinato, sempre vivace, con tanta voglia di vivere, pieno di passioni (uguali alle mie) possa stare e soprattutto accettare di stare con una che non c'entra nulla con lui? E soprattuto se sta così bene con me come dice.. perchè non trova il coraggio di lasciarla?
Lui mi ripete di continuo che io sono la ragazza perfetta, che con me è mille volte meglio ecc, ma poi rimane coon lei! preferisce davvero passare tutta la vita con una ragazza che non ama e che tradisce di continuo, piuttosto che buttare via la "certezza" che ha dall'altra parte per qualcosa di "sconosciuto" che potrei dargli io? So che a lui pesa tanto la storie delle familie e il dover ricominciare da zero con un'altra persona... ma trovo davvero assurdo che uno determinato come lui in tutto, poi si accontenti di una relazione tiempida.(per non dire del tutto fredda).
Io mi sento completamente incasinata, perchè sono palesemente innamorata di lui, ma ho accettato per troppo tempo di essere la sua amante ed io non voglio più essere l'amante di nessuno. O la lascia e si butta in questa cosa con me o sono costretta a malincuore a lasciarlo andare e non vederlo più ( anche se so che non riuscirò mai a voltare per davvero questa pagina), proprio perchè non mi ha mai dato la possibilità di provarci seriamente con lui, io ogni volta che mi vedrò con un altro penserò al " chissà come sarebbe stato conA" ...
Non so che fare, sono davvero triste per questa situazione!!
Ven
21
Set
2018
Non odio mia madre, ma non la sopporto più da quanto urla
Va bene che sono anche io, non sono la persona più ordinata del pianeta, nel mio regno nella mia scrivania c'è un disordine (o meglio c'è un mio ordine nel disordine, so dove sono le mie robe, al di fuori della mia stanza sono un po' più ordinato), nel mio mondo ed è vero che io lo sporco lo noto solo quando arriva al "centimetro" di polvere. Il fatto però che sta sempre urlare, ma dalla sua bocca non sento nessun apprezzamento, e fino a un anno fa, fiche mio padre le ha chiesto di evitare, faceva anche confronti con i miei fratelli. Quindi quasi ogni giorno, dalla sia bocca sento solo urla, a tal punto che cerco proprio di non ascoltarla, correndo all'altro lato della casa per non sentirla. Non la sopporto più. Gia mi sento schifo di mio perchè non sono riuscito a finire l'universita (ho fatto due corsi diversi, ho provato per un anno per corso, non sono stato li a perseverare) e ho difficolta nel trovare lavoro, quindi già mi sento una merda e quasi un fallito, uno scansafatiche (pensando ai miei fratelli che alla mia età già lavoravano, e sembravano migliori di me), ma sentire una persona che ti urla sempre contro, mi fa ancora sentire peggio.
Dom
18
Giu
2017
Non sopporto più il cane del mio ragazzo.... e anche il mio ragazzo...
Premessa: abito in un bilocale di 25mq e da un anno convivo con il mio ragazzo, che più volte ha espresso il desiderio di avere un cane e gli ho chiesto più volte di aspettare di cambiare casa per poter scegliere un'abitazione più grande per noi e con un giardino per la bestiola. Da aprile devo convivere con un cane di grossa taglia che il mio ragazzo ha deciso di prendere (l'occasione di una vita, continua a dire), ma lui non essendo mai a casa a causa del suo lavoro, devo guardare io il cane, addestrarlo e impartigli tutta l'educazione necessaria, senza contare tutte le spese annesse alla cura dell'animale e al suo mantenimento e addestramento, della casa, spese personali di necessittà, bollette e affitto. In tutto questo mi ritrovo da sola e aggiungo tutto quanto concerne l'ordine, la pulizia e il mantenimento di una vita di coppia e in casa. Ah si... lavoro anche a tempo pieno. Insomma, un bel delirio....
Ecco, fatta questa premessa, spero non mi giudichiate. Io NON odio gli animali, anzi, sono fermamente convinta che essi siano creature bellissime e intelligentissime, ma la situazione che sto vivendo mi sta facendo mal sopportare la presenza di un cane in casa mia. Vero è che la colpa non è del cane, ne sono consapevole, lui fa ciò che la Natura gli ha dato da fare, il cane. Doveva essere il padrone, il mio ragazzo, a dover pensare prima di prendere la bestia e portarla a casa. Purtroppo, però, non essendoci mai l'uomo a casa e dovendomi occupare io del quadrupede per il 90% del tempo, comincio a non sopportarlo più. E' un animale troppo grande per uno spazio troppo piccolo, i vicini di casa, con i quali prima avevo un ottimo rapporto, ora mi detestano per via dei rumori molto molesti del cane (dall'ululare al correre al versare i pochi vasi rimasti delle mie piante sotto i loro balconi e sporcargli il bucato.... insomma, elenco lungo.... aggiungete e immaginate voi....), non posso più pensare di godermi la mia giornata libera da lavoro o altri momenti liberi perchè è comunque un cucciolo che comporta moltissime cure, attenzioni ed esercizi d'addestramento; negli ultimi due mesi non ricordo una sola notte passata tranquilla e con un sonno sereno, la pulizia della casa oramai è dettata da quanto mi permette di fare la bestia ovvero poco o niente, avevo diverse piante cresciute da quando erano semi e hanno sopportato due forti temporali e un traslocco ma sono state distrutte in pochi secondi dalla bestiaccia, non posso uscire di casa senza preoccuparmi di qualche disastro... e queste sono le cose più eclatanti.
Anche i rapporti con il mio ragazzo si sono trasformati in peggio: lui pensa più al cane che a me, alla sera sono talmente stanca ed eseusta che non posso che crollare a letto e oramai ci vediamo di sfuggita e i rapporti fisici tra di noi sono quasi azzerati, il cane mi ha invaso ogni spazio e ciò non importa minimamente al padrone che invece permette ogni trasgressione, litighiamo quasi ogni giorno e la causa scatenante è la stanchezza provocata dal quadrupede, pur essendo il padrone non rispetta gli esercizi e si rifiuta di occuparsi di gran parte delle cose, all'osservazione di quanto io patisca il pelo d'animale (starnutisco dalla mattina alla sera e di notte spesso mi sveglio per tossire e sfregarmi gli occhi) mi son sentita dire che intanto ho gli antistaminici, cambieremo casa fra qualche mese e temo che dovrò fare tutto da sola proprio come adesso... insomma, la sitazione è veramente insostenibile. A questo si aggiunge l'azzeramento dei rapporti sociali, sia tra gli amici sia tra i famigliari perchè il cane come vede un ospite entrare in casa mia, lo aggredisce e la stessa cosa accade quando siamo a passeggio e questo ha causato l'allontamento di amici e parenti, anche quando ci incrociamo per strada.
So bene che la colpa non è del cane, lo ripeto, ma dell'uomo, ma purtroppo sono costretta a casa e alle cure di questo essere per la maggior parte del tempo e non riesco a vederla se non come una catena che mi tiene in gabbia. Non sono per nulla felice e non vedo vie d'uscita. Devo accettare la presenza del quadrupede e finirla qui, ma trovo la cosa estremamente difficile e dover rinunciare alla vita che avevo prima con il mio ragazzo per un animale che non ero pronta ad accettare in casa mia e nella mia vita, mi rende il tutto troppo faticoso sotto tutti i punti di vista.
Più che uno sfogo è uan richiesta d'aiuto... non so cosa fare e mi sento un po' uno schifo per quanto ho scritto. Ma questa è la situazione. Non prendetemi per una brutta persona, non fare mai del male al cane anche se non lo sopporto, non ne può nulla, e neanche al padrone, che comunque è la persono che ho scelto per la mia vita, ma.... boh.... non so come fare per accettare una cosa che non voglio e che non sopporto...
Grazie per lo sfogo.
Lun
21
Nov
2016
sopportazione
- sono disperata oggi mi sono sentita dire da chi doveva giudicare il mio lavoro che lavoro male con davanti il mio capo che non diceva niente questa in dieci minuto di lavoro che doveva fare mi ha detto che non sono in grado per il mio fisico perchè lavoro da tanti anni ho solo 50 anni e mi chiedeva perchè secondo me non sono più motivata come farle capire con davanti il mio capo che in tutti questi anni mi ha umilita ridendo quando piangevo facendo battute su di me con colleghe lecchine o sue amiche dove in tutti questi anni mi ha fatto sentire sempre una merda sono disperata non credo più in niente come faccio ad andare avanti io so di sbagliare ma non riesco a non farla sono pigra e non so fino a quando potrò andare avanti sono senza forze sono solo non hao famiglia nessuno con cui sfogarmi niente amicizie cosa devo fare non lo so cosa aiuto ho bisogno di aiuto a chi mi legge chiedo di perdonare la maniera scorretta con cui ho scritto la non punteggiatura e tutto
Mer
17
Feb
2016
Non capisco.
Quando è successo?
Quand'è che ho iniziato a nutrire quest'insofferenza di fondo nei tuoi confronti? Quand'è stato che la sopportazione ha preso il posto dell'amicizia sincera? Ogni volta che mi scrivi, che mi chiami, che ti vedo, è qualcosa che mi corrode l'anima; e divento irritabile, mentre rinchiudo tutto dietro ad una maschera di quiete apparente e fingo di ascoltarti. Ogni volta è come essere sott'acqua; quando concludi il tuo discorso, quando finisci di parlare dei tuoi soliti argomenti, è come una boccata d'aria fresca.
Non sono neutrale nei tuoi confronti. Non lo sono mai stata.
Sei stata la prima persona che mi abbia fatto considerare l'uscire con qualcuno che non fosse un ragazzo come un'opzione reale. E' ovvio che non fossi neutrale.
Eppure ricordo di quest'estate, mi ricordo di quella sera di giugno; mi ricordo di quel tuo sguardo. Eri luminosa, e gli occhi ti brillavano nella penombra; eri avvolta in un vestito nero, le spalle scoperte. Passando sotto il salice del parco, camminavi insieme agli altri verso casa; e mi ricordo di quella tua andatura nervosa, quel tuo torcerti le mani.
Il colore che ti ho sempre assegnato era il rosso, un rosso tendente alla luce, venato di un arancione evanescente che - quasi certamente - la mia memoria visiva ha catturato nei riflessi nei tuoi capelli.
Non riesco a cancellare la sensazione di aver fatto un terribile sbaglio, quando ti ho detto "no". Anche se so di non aver realmente sbagliato, anche se non mi pento davvero, anche se lo rifarei.
No, perchè ho da fare. No, perchè non posso distrarmi: devo studiare. No, perché sei, o forse eri, mia amica. No, infine, perchè non vai bene per me.
Eppure sei arrivata così vicina a me. Eri a quasi un passo di distanza; e poi qualcosa, qualcuno, o meglio, io, ti ho allontanata. E ora perchè ti tengo così a distanza? Non mi hai fatto nulla di male, e non hai insistito oltre, anche se so di interessarti ancora.
E allora perché non ti sopporto più?
Mi sento così infantile. Non capisco.
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