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Dom
26
Giu
2016
Diario
Ed ecco un altro pippone psicologico.
"E un'altra volta è notte e suono..." Vabbè, più o meno, vale il suono della tastiera? "Non so nemmeno io per che motivo, forse perché son vivo..". Sì, dovrei aprire un blog, sarebbe mio personale e lo gestire io, però riceverei minimissimi accessi e di conseguenza poca gente mi leggerebbe, quindi preferisco scrivere qui. Oppure potrei dire queste cose al muro, la scrivania, la mia bici, al soffione della doccia, la carta igienica, le persone, cose inanimate insomma...
Il scrivere, il mettere i pensieri in parole mi libera dal tenerli a mente come embrioni, così ho lo stimolo per formularsi e li registro tramite le parole.
Come al solito non so se questi discorsi finiranno nelle mie memorie, oppure in un dettato di filosofia, probabilmente da nessuna parte.
Venerdì 29 gennaio: Non mi aspettavo che le gif sarebbero tornate in uso!
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Domenica 31 gennaio: Anche se mi hai bloccato vedo lo stesso le foto in cui sei taggata. Buon compleanno cretina!
"E domeniche e sogni di vita.." Le feste di compleanno sono per gli invitati e raramente per il festeggiato; raramente ho festeggiato il mio compleanno, mai piaciuti, per non parlare dei regali, spesso mi sono stati fatti regali banali ma io ho sempre ringraziato, a volte pure regali doppioni e non coerenti con la mia età ma io sono sempre rimasto zitto (spesso venivo costretto a non obbiettare), e ringraziavo.
Ho festeggiato i 14 anni con delle mie amiche, invitai anche 2 miei compagni di classe che mi fecero un regalo brutto (ricevetti un regalo brutto anche da un altro invitato), cercai anche di non annoiarli (e conoscevano altri altri invitati), loro a me non invitarono ai loro compleanni, giustamente non vanno a pensare che a Pinco Pallino avrebbe fatto piacere essere invitato a sua volta.
Nel periodo delle medie venni invitato ad un solo compleanno di un maschio, non conoscevo quasi nessuno e venni subito preso di mira.
La mia vita sociale al maschile nel periodo delle medie è stato un disastro.
Io non è che non ci provassi, eh!
Che schifo il periodo delle medie, che schifo andare alle medie, mia madre che si lamentava di dover fare 2 km per portarmi alla fermata e minacciava di andare a sbattere, l'autobus che non si fermava e dovevo rincorrerlo (al ritorno sbagliava strada), gli altri crescevano e io no, i prof aargghhh, l'inglese poi :(
Non che alle superiori andò molto meglio; nel primo compito in classe in prima superiore capii come sarebbe stato il rapporto con le mie compagne di classe quando ci fu una compagna che faceva copiare ai compagni ma quando le chiesi qualcosa mi disse di stare zitto, guardai loro e "guardai" me, e capii perchè a me non fece copiare (poi il professore si stupii del mio voto peggiore degli altri); dovetti aspettare 5 anni e venir bocciato per essere invitato a qualche compleanno.
Quando ho compiuto 30 anni l'unica persona che mi telefonò fù l'assistente del dentista, e la torta era il pandoro avazato.
Tutto molto bello!
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Martedì 26 febbraio: ragazza con gli occhiali nell'autobus somiglia alla Veronica.
Passato davanti finestra della suite!
Sabato 30 febbraio: visto Here After, che stronza quella tipa e lui sapeva già come sarebbe andata, lei voleva solo quella cosa che ha lui fa stare così male.
Io sono: ricettivo, lungimirante, lucido, attento, insoddisfatto.
Sono stato: bistrattato, umiliato, deriso, usato, condizionato, sacrificabile.
Venerdì 12 febbraio: bello il tatuaggio di Elisa, vorrei farmene un altro prima dell'estate, ma spendere così dei soldi adesso! :/
"Ho sperato ciecamente nel tuo sguardo più sincero e se devo dirla tutta ci ho creduto per davvero...". Secondo me l'edizione più bella del Festival di Sanremo è stata quella del '91, poi pure belle quelle del '92 e anche del '90.
Domenica 14 febbraio: "Io ciuff ciuff acciuffo te, tu ciuff ciuff acciuffi me!"
"Amante - non per sé - molto eloquente
Qui riposa Cirano Ercole Saviniano Signor di Bergerac
Che in vita sua fu tutto e non fu niente!"
Ah, quanto sono melodrammatico!
Martedì 23 febbraio: Guardato -Gli anni in tasca-, il bambino che mangia molto in casa dell'amico mi ha ricordato un certo aneddoto.
Film, serie tv, puntate, puntate, altre puntate, film film film.., parole, citazioni, ec... tante stori più o meno realistiche, che poi il realismo è soggettivo, tante storie e fatti a molti non capiteranno mai nella vita ma per altri sono ciò che li hanno elevati verso la felicità/soddisfazione, quindi il realismo non è lo stesso per tutti; poi si potrebbe parlare di statistica e del mio fattore moltiplicante di sfortuna, ma sono altri discorsi.
Venerdì 26 febbraio : dannato Onedrive che ha ancora tutte le foto, è stato un colpo basso!
"Perché una vita sola non può bastare per dimenticare quanto si puo' amare..." La mia tanta attenzione del momento è come una fotografia che mi rimane in testa, per questo poi pur non pesnando qualcosa ce l'ho cmq in mente, infatti ho una buonissima memoria visiva, e pure una memorie eidetica.
"E vivrò, sì vivrò tutto il giorno per vederti andare via fra i ricordi e questa strana pazzia e il paradiso..." Spesso con le persone mi stranisco quando loro non ricordano fatti e discorsi, vabbè che pure fanno finta di non ricordarseli.
Anche se cmq col tempo pure io sto perdendo colpi.
Sabato 27 febbraio: Lo sai che le persone che ti acclamano per i tuoi post ironizzanti sul fascismo/nazismo lo fanno solo perchè ti considerano una bella ragazza? Pure se scrivessi di Che Guevara ti approverebbero.
A proposito: Soffri di ipertiroidismo?
Mercoledì 2 marzo: è un po' che non giocavo con la mia faccia elastica.
Credo di non avere le espressioni facciali tipiche di un uomo; ammetto che a volte carico l'espressione per far arrivare maggiormente ciò che voglio trasmettere.
Domenica 6 marzo: sognato ghiacciai con fossili di tartarughe e tsunami. 'Azzo significa?"Fighting for survival.." "Dove il male non ti guarda e non ti tocca...""No, senza pietà..." "Dun dudun dududududu dun dudun dudududud dun dudun.." Mi piace mandare in loop brevi spezzoni, pochi secondi, delle canzoni, sentire gli acuti, le note, gli attacchi.
"Sono nato sbagliato, non lo so più, sono io o sei tu?" Avete presente quella "barzelletta" dell'uomo che è in auto sull'autostrada e lui cerca di schivare le auto che viaggiando nel senso opposto di marcia gli vanno addosso strombazzando, e sente alla radio di fare attenzione che c'è un pazzo sull'autostrada che sta andando contromano e lui eslama: Un pazzo? c'è ne sono decine di pazzi!
Ecco, per anni ho pensato che effettivamente c'è n'è fossero tanti di pazzi in giro, poi mi sono accorto che probabilmente l'unico pazzo ero io, e i conti hanno cominciato a tornare.
Ok, non è proprio essere sbagliato, ma sicuramente essere non "inerente" non "amalgamabile" alla società.
Che poi la stramaggioranza di chi si dichiara pazzo unico ecc.. in realtà è l'emblema del conformismo e banalità.
Quanto gli altri sono loro stessi con noi e di conseguenza quanto noi ci adattiamo per loro? Come siamo/saremmo senza l'interazione con gli altri? E senza contatti sociali come si svilupperebbe il nostro carattere? Perchè faccio e mi faccio tutte queste domande? Per capire, per capire cosa è normale, adatto/consono.
"Portiamo in giro solitudini che si avvicinano senza toccarsi mai.." Le persone più particolari sono quelle che più difficilmente riescono a creare legami salutari e duraturi, poi a volte ci perde la persona in oggetto a volte chi gli sta intorno, a volte tutti, io in mezzo ci sono sempre..
Non è solo una questione di autostima, ma di essere appunto adatto e valido, simile.
Domenica 13 marzo: ci si mette pure Linea Verde! Arghh!
"Ma stasera non posso nemmeno parlare perché piangerei.." A credito nelle cose belle, a debito per le cose brutte? non funziona così.
"Invece per me, più che normale che un'emozione da poco mi faccia stare male.." Sono un tipo emotivo e nello stesso tempo molto mentale. L'emotività mi indebolisce, la ragione invece apre le porte volutamente.
Spesso lo dico agli altri, ma credo che io per gli altri sono prevedibile, visto che sanno come fregarmi.
L'unico modo di fregare un testardo capiscione come me è dicendogli le bugie, sennò sono spesso un pensiero avanti agli altri, e non è che non me l'aspettavo quello che succede, semplicemente spesso non era la prosecuzione degli eventi a cui volevo credere.
Forse è la mia fiducia nel buon senso degli altri e questa suicida positività a fregarmi, diciamo che nego le mie intuizioni.
Sono troppo chiaro nelle mie intenzioni, è sbagliato spiegarsi agli altri?
Quando qualcosa non torna chiedo perchè, le azioni sono palese ma le motivazioni no; mi tengo sempre un po' di mistero, ma una cosa è il mistero e un'altra è essere una persona incomprensibile (non io, gli altri).
Con la tranquillità e sentirmi a mio agio do il mio meglio, sennò mi chiudo e sto guardingo.
Sono dell'idea che chi non ha bisogno di farsi domande è perchè le cose gli vanno bene, perchè solo a chi non gli vanno bene si domanda il perchè, chi gli vanno bene nemmeno gli salta in mente che potebbero andare male (e come).
Chi vuole controllare tutto è perchè vive situazioni difficili, di stress, e deve fare andare le cose bene; facile dire di non rimanerci male e che gli imprevisti capitano a tutti se nemmeno riesci a dormire in pace, a fare una uscita decente coi amici, a ordinare una pizza, un viaggio senza mal di mezzo, senza che qualcuno/qualcosa arrivi e ti smonti tutto.
Martedì 15 marzo; oh, questa non me l'aspettavo! :D
"It's easy when you're big in Japan.." Sono stanco di queste amicizie da chattate e poi nessuno con cui uscire: coi maschi non funziona perchè vogliono uscire col tipo fighetto (ma non più brutto perchè non attirerebbe tipe, e nemmeno troppo bello sennò se le fregherebbe tutte) per andare nei locali fighetti a provarci con le fighette; se trovi chi non fa il fighetto poi vuole solo fare solite cose nei soliti posti; con le ragazze ci chatti, ci scherzi, proponi una uscita e queste tirano fuori: lavastoviglie che perde, batteria scarica dell'auto, mai ferie dal lavoro, poi compaiono dal nulla figli da andare a prendere a scuola e mariti gelosi: "Ciao oh, chattate con qualcun'altro!" Io a sto punto se devo stare con un cell in mano tanto vale che mi sento con chi mi trovo bene e che non ci posso uscire perchè abitiamo lontano, e che anzi con loro si prova a organizzare qualcosa.
Non sono poi così disgustoso da passarci una giornata insieme.
Giovedì 24 marzo; su canale8 c'è un programma che parla di celebrità, questa puntata è dedicata a Whitney Houston. Quando accadono casi del genere fra talento, popolarità, vedi pure Amy Winehouse, ecc.. si parla tanto di talento finito nella droga, di demoni, di successo che da alla testa ecc..,
Non si pensa che magari quelllo che ha spinto/creato il talento la dedizione e la conquista del sogno ha pure creato i fantasmi, i demoni, le paure, nonchè infilandosi in ambienti/giri particolari poi ti attira gente particolare magari con più problemi di noi(che diventano un problema per noi).
Questo per dire che se una persona eccelle per qualcosa è molto probabile che avrà mancanze per altro (questioni agli opposti spesso); poi oh, ci sono pure quelle persone che hanno solo difetti.
Anche il recitare personaggi particolari nei film può lasciare un segno nella propria vita, nei modi e nei pensieri; e questi si ritrovano ingabbiati sempre nello stesso ruolo, ruolo che poi portano anche nella vita reale.
Per fortuna ci sono pure persone talentuose non così eccessive e autodistruttive.
Venedì 25 marzo: trovata in garage carta di vecchi quaderni buona per scrivere, mi fa piacere.
Mi dispiace che questo inverno non abbia fatto la neve dalle mie parti, in realtà sono diversi inverni che non ne fa per bene; mi piace la neve perchè in realtà è solo acqua quando fa più freddo e poi si scoglie, però copre tutto e con la sua semplicità si fa valere. Volevo vedere se è vero che cade a 5 cm al secondo.
Lunedì 28 marzo: opera trafugata.
Martedì 29 marzo: chissà se nessuno si è mai buttato da quassù!
Mercoledì 30: ho perso il cappello o forse i cinesi l'hanno usato per fare gli involtini primavera.
Mi piacciono gli oggetti che si legano a dei ricordi: la maglia di quella sera, le lenzuola di quel pomeriggio, giocattoli di quando ero bambino. Ovviamente gli oggetti non hanno un'anima, però loro erano con me in quel momento preciso e questo è come una testimonianza.
"Tu sai che oggi morirei per onestà..": Ecco un elenco in ordine cronologico di cose cattive che ho fatto a persone innocenti: rubato monete bambina, preso in giro compagna di classe, rubato chewingum in un bar, rubato souvenir in Francia, fatto il vandalo in una cittadina toscana, inciampato con gomito in testa bambino, data banconota falsa di resto a cliente, rubato 10 euro a cliente, qualche pestata di piede involontaria.
Per il resto degli eventi della mia vita sono stato buono, e le mia azioni cattive sono state reazioni a comportamenti sbagliati/ingiusti nei mei confronti, anche se spessissimo l'hanno passata liscia e la mia reazione non è a livello del torto subito; e credo che chi comincia si meriti pure qualche interesse nella vendetta.
Elencare questi aneddoti mi ha ricordato quando avevo 9-10 anni e andai a confessarmi e dissi che avevo ucciso un insetto (il karma poi si vendicò in modo subdolo), il prete confessore mi disse "Sii più buono", mi dispiaceva per quell'insetto.
Adesso che sono cresciuto cosa mi spingerebbe a confessarmi (a confessarmi con la mia coscienza ovviamente)?
Lunedì 4 aprile: "Some are like water some are like the heat, some are a melody and some are the beat.. " Le persone sono fatte degli stessi tasselli però questi taselli differiscono da individuo ad individuo, come pure maschi e femmine pur avendo gli stessi tasselli sono differenti.
La crescita, le esprienze, la biologia unica di ognuno e soppratutto i fattori ambientali, questo influisce su cosa diventerà una persona. Questi tasselli possono essere più o meno grandi, più o meno incastrati tra loro e con diversi incastri, possono allargarsi o restingersi.
Quindi anche se si è coetanei e vicini di casa, non significa che ci si somiglierà.
Io vorrei dire che non esistono solo storie di ragazzacci e sbagli; c'è pure chi è sempre stato onesto e rispettoso con gli altri.
Se ti mostri come bravo devi essere sempre bravo, invece il cattivo non solo può fare il cattivo quando vuole viene, ma viene pure lodato quando diventa buono, il sempre buono si attacca.
Ho sempre cercato il meglio per me di conseguenza il meglio per chi è vicino a me.
Giovedì 7 aprile: ricordo quando morì Kurt Cobian.
"E quante cose toglie crollano alle spalle ponti e cose belle..."
Si muore! Poi anche gli altri, oppure prima noi.
Non capirò mai cosa serve vivere. Cioè ok, ormai si è vivi e quindi occorre vivere, ma per come la vedo io si è sempre in svantaggio; non fai nessuna azione per nascere ma se vuoi morire qualcosa devi fare o aspetti.
Com'è quella frase? La vita è troppo bella per morire, troppo brutta per vivere?
"Come lettere anche noi mai spedite.." La morte annulla tutto quello che c'è stato (e non c'è stato) prima; persone mai più viste, successi, sfide, amori di anni o semplici incontri fugaci.
Venedì 8 aprile: i miei commenti stanno peggiorando a vista d'occho.
Considerazioni sparse su vari argomenti:
-Se si fa del male a chi ci vuole bene ci si dovrebbe sentire in colpa, e si sta male, se poi si vede che invece questa persona non sta male ci si arrabbia e quindi la si vuole fare stare più male per farti recuperare l'averti fatto avere i sensi di colpa (pensandola triste), quindi non fate del male così non si sta male.
-Infinito e eternità sono fratello e sorella.
-Non so se sono più le storie che la gente racconta agli altri o che si racconta da sola.
-Se non trovate negli altri quello che volete non dovreste dire queste cose a chi non ve ne da, ma dire/imporre a voi stessi di cercare ciò che volete!
-Solo perchè si riconosce di aver fatto un errore in passato (o ci si è comportati male con qualcuno) non significa che adesso si sta facendo bene, ne che ci sia stato un miglioramento quindi, eh!
-Lo schifo distrae più del piacere.
-C'è chi si allontana dagli altri per paura di un legame vero, per paura di rimanerci male, ma così non si vive appieno quello che è il legame, ed è pure un sabotaggio per quello che può crearsi in futuro.
-Chiusa una porta si spalanca una finestra.
-L'ignoranza si batte solo con una ignoranza peggiore.
-E' il complesso che rende valida e di valore una cosa o una azione; pochi perfetti dettagli in un lavoro per il resto fatto male non porta a una cosa valida, è come mettere un diamante in un anello di stagnola, non hai un anello di valore, hai solo un diamante in un cerchio si stagnola; lo stesso vale con le persone, piccole belle azioni in mezzo a tante cose fatte male non è una cosa valida.
-Se ottieni sai che puoi ottenere, e il successo è la benzina adatta al successo.
-C'è quello che vorremmo idealmente, quello che vorremmo dalla realtà per quello che è, c'è quello che possiamo ottenere dalla situazione immediata in cui ci ritroviamo, e quello che ci facciamo andare bene.
-I momenti belli ti fanno capire quanto sono stati brutti i momenti vissuti, come pure quanto sei stato trattato male e ti sei accontentato, sennò mica comprendi dove è "l'asticella" del rispetto e del merito.-Se si ammette di avere fatto un torto lo si deve esporre e fare qualcosa per rimediare, quindi meglio nascondersi/ignorarlo/negarlo così da non dover dar nulla all'altra persona (come delle scuse).
-Ogni persona ha un punto debole, qualcuno ne ha uno molto delicato ed il resto del "corpo" più forte, alcuni invece hanno tanti piccoli punti deboli sparsi per il cropo; il punto di qualcuno è ben nascosto, per altri invece è plateale.
Mostrare questo punto debole è una conferma di fiducia (e ne serve tanta); c'è chi usa questo punto debole per gestire l'altra persona magari infilandoci la mano e giocando con quello che c'è dentro, chi invece vuole bene protegge il punto debole dell'altro.
-Se una cosa da aggiustata funziona peggio che da rotta, magari un po' di autocritica sul tuo operato...
-O comandi o ti lamenti, non puoi farli entrambi senza che chi sopporta non ne tragga un guadagno.
-Estremizzare un pregio può diventare un difetto?
-Mai andare automaticamente incontro ad una persona in anticipo, non si deve fare automaticamente il 50% della strada, sennò poi l'altra persona vedendo la strada farà il suo 50% senza pensare che tu sei lì perchè hai già fatto la tua parte, e tu dovrai fare altro 25%; quindi andate di trattativa.
-Se si ha bisogno degli altri occorre chiedere, sennò si rimarà sempre più bisognosi di qualcosa dagli altri e lo si cercherà con sempre più affanno, creando conflitti dentro e fuori.
-Si tende a trovare quello che si incastra meglio con noi, spesso incosapevolemente, quindi se non si incastra non va bene per il nostro incasto; o si cambia incastro o si cerca altro da incastro.
-Chi non ha rispetto per se stesso non rispetterà nemmeno chi lo rispetta, di conseguenza rispetterà chi non lo rispetta; in tutto questo chi è soddisfatto? chi rispetta no di sicuro.
-Uno per tutti, tutti per uno, dipende chi è quell'uno.
-Cosa spinge una donna rimanere con un uomo poco raccomandabile? la sfida di tirare fuori quello di buono che ci può essere in lui, il tirare fuori un barlume di affetto che magari manco esiste in lui.
-Quando si è giovanissimi si crede che la vita sia tutta quella, che le gioie(e dolori) ed esprienze della vita dovranno essere vissure in quel breve periodo lì. Beata gioventù!
-Uffa! Come era quel ragionamento sul realismo che se troppo positivo è pessimismo, dannanzione!
Quanti bei ragionamenti dimenticati.
Mercoledì 13 aprile: lui lo sa che sei la sua ragazza? no perchè nel suo profilo non c'è scritto che sta con te ed ogni mese aggiunge decine di tipe nelle amicizie; e poi te eri quella che giudicava i miei sentimenti! Mah! Che poi, non dovevi suicidarti?
Contenta tu!
"E c'è un bene che devi sprecare e che non ritornerà..." Non mi piacciono i giochetti, a me viene da essere sincero, i capricci li lascio ai bambini (bambine soppratutto) e alle cose senza conto che se finiscono male o bene non mi cambia niente.
Chi gioca significa che non gli importa.
Sono per il capirsi, mi piace rendere gli altri partecipe di quello che sono io diciamo che cerco l'equilibrio in una persona, sennò infondo una persona senza equilibrio può essere chiunque, e sarebe solo valida come mordi e fuggi.
E tutto questo col chiedere e con l'educazione, e non con la prepotenza perchè allora è imporre e non legarsi; io cerco di creare una "strada", un ponte di contatto su cui costruire qualcosa.
Questo mio modo di pormi "stuzzicare le persone", reagiscono, infatti poi cambiano e il ponte crolla.
Le persone non permettono/accettano dagli/degli altri ciò che spesso loro stessi hanno fatto ad altri; io quando pongo me stesso come metro di giudizio; se per esempio io ho fatto lo stesso errore non sarò cattivo nell'accusa più di quanto non lo sono verso me stesso. Nel caso di errori che io non ho fatto sono molto accusatore e intransigente.
Stesso metro di giudizio che uso per le belle azioni che io non faccio, che chi ne fa ha la mia stima.
Il prolema è quando le persone credono di essere a posto con gli altri, invece avoglia i conflitti che ha l'atro, anche i questo caso ovviamnte ci riemtte chi ha un conflito e non chi l'ha proocato, eprchè spesso chi provoca è anche chi poi ignora.
Poi quando con gli altri qualcosa non va o si rompe, cominci a trovare chi abbia sbagliato e pensi: ha sbagliato chi si è comportato male o chi ci ha rimesso? Perchè non può essere tutto conclusibile col "E' andata così", "No, tu l'hai fatta andare così!
Le persone non hano paura di fare torti agli altri? Con tutto quello che si sente dire in giro, io ci penserei sù prima di fare incazzare qualcuno.
Considerazione solo mia, considerato quanto gli hanno e quanto possono permettersi di perdere; a me non va di rimanere negli altri con rabbia e cattiveria, mi piace chiudere con delle belle parole (quindi a loro non importa con che simpatiche emozioni vengono ricordati).
"Un altro cadavere nei pilastri delle fondamenta farà poca differenza!" Avrei potuto fare male a tante persone, tirare loro delle bombe, spesso ho preferito tenermi per me queste bombe e lasciarle esplodere in me perchè è così che fa chi vuole bene.
A me funziona che il male consuma la parte di bene, spendo il bene diciamo, ma che tristezza però!
Sto attento a quello che dico anche nei momenti di rabbia e tristezza, come pure nei momenti di gioia perchè non potrei essere lucido in quello che dico, perchè vorrei essere ingiustamente cinico o illudere , non voglio che le reazioni momentanee alle mie emozioni offendano/confondino gli altri. Io non voglio fare male a nessuno, non voglio essere il responsabile per nessun dolore/tristezza/ansia degli altri; sapere di aver fatto male ad una persona mi fa sentire come se meritassi che chiunque mi tratti male; perchè poi chissà, magari quell'unica volta mi rovina la reputazione.
Giovedì 14 aprile: il sogno comincia che siamo insieme ma tu non vuoi essere lì con me,non mi vuoi parlare, dimentichi la borsa sull'autobus io salgo per prenderla e tu ti allontani cercando di nasconderti, ti raggiungo, noto che hai un nuovo taglio di capelli (quello che dicevi avresti fatto), il sogno sfuma e finisce.
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Dolore..rabbia..dolore..rabbia..dolore..rabbia..
"Tu tu tu tu tu cuore occupato resterò nel tuo pigiama..."
Sabato 16 aprile: Il sogno comincia che siamo in auto, io sono sul lato passeggero e dalla visuale mi sembra di essere bambino, noto che guidi a velocità sostenuta (non eccessiva), ci fermiamo in un casolare/ristorante, entriamo, ti accasci su una sedia toccandoti la pancia, hai i vestiti sporchi di sangue, il sogno sfuma e finisce.
Sono nel mio letto, sono al sicuro, ho la testa sul cuscino, è morbido, è il mio cuscino e sono nel mio letto sotto le coperte, non c'è pericolo, calmati; senti, il cuscino è morbido, ti protegge, respira con calma, rallenta il battito...
"La verità che la vita ti dà è una fredda carezza nel silenzio che c'è..."
Domenica 17 aprile: a volte mi sento come una casalinga frustrata, anzi peggio, perchè almeno alla casalinga c'è chi se la bussa ogni tanto.
Anche perchè fare certe cose mi da l'illusione di darmi da fare ma in realtà sono azioni che non mi portano a nulla di produttivo.
Vengo trattato come un maggiordomo.
Ho capito che io non ho avuto una vera e propria educazione; la mia "formazione" da piccolo è stata l'imparare a dovermi adattare ai momenti degli altri, non solo al non dar fastidio, non fare arrabbiare, ecc... ma proprio ad essere una risorsa per l'altra persona anticipando i loro bisogno, prestare attenzione a loro come se dovessi compensare alle loro mancanze, ma alle mie chi ci pensa? Questo è parte del dispiacere, rabbia e vuoto che provo quando le persone non ricambiano le mie premure e "comportarmi bene".
Questo che io ho sempre cercato di migliorare la sento come educazione, solo questo conosco di fare, questo ho scambiato per "maturare", ma maturare non è sinonimo di migliorarsi come persona, è una specie di crescita parallela interiore che spesso nemmeno c'è. Nessuno mi ha spiegato che devo arricchire la mia vita,
Non sento di essere maturato, non mi sembra nemmeno di essere cresciuto con questa faccia, nemmeno la mia immagine mi ricorda quanti anni ho.
Lunedì 18 aprile: multipotenziale? forse potrebbe essere una parte della spiegazione, visto che fin da piccolo ho avuto vari interessi, certo la curiosità fa la sua parte.
Quando vedo alla tv dei programmi con professionisti del lavoro che mi ero scelto, mi sento un sfigato incapace. Il capisco il capire, quello che non capisco è come si sfrutta il capire?Sento e avverto il desiderio di qualcosa ma non lo sento mio, riconosco il meccanismo del pensiero, e l'emozione che ne scaturicsce, ma manca altro? cosa c'è oltre ai pensieri e alle emozioni? l'energia? che può essere considerata come volontà/intrapendenza; cmq sia qualcosa mi manca e sento che certe cose in me non scorrono linearmente/agevolmente come dovrebbero.Sarà che forse ho un approccio sbagliato per imparare le cose, vado di logica invece che di apprendimento, riesco cmq ad assimilare dagli altri.
La progettazione è già un'incognita, la costruzione di qualcosa mi è articolata e ostacolata, i risultati sono pessimi.Faccio-non ottengo-sto male-non voglio più stare male-non cerco-non mi impegno-no delusione-sto male meno.
Vabbè che ho sempre avuto la sensazione che la vita sia corta e che quindi non valesse la pena fare progetti a lunga scadenza.
E' come lanciare qualcosa senza avere un bersaglio, cioè, perche allora lanciarlo? Perchè illudersi di raggiugenre qualcosa che nemmeno si sa sè c'è e se è la traiettoria gusta? Ne saremo soddisfatti o no?
Non può riassumersi tutto col semplice: "Si impara dagli errori!" se proprio mancano le info basilari che nessuno mi ha mai spiegato.
A voi che effetto fa quello che vi dice la gente? Cioè, nonostante le vostre convinzioni, vi infastidiscono e disorientano le loro affermazioni?
Come quelli che mi dicono che nella vita occorre fare sacrifici (come se non lo sapessi) poi quando dico che non vado in vacanza (al contrario loro che hanno chi paga a loro ste cose) mi guardano storto.
Come quando lavoravo e chi non lavorava mi diceva che ero fortunato, io invece non mi sentivo tanto fortunato visto che lavoravo senza stipendio e l'altro non lavorando (cassaintegazione o dissoccupazione) qualcosa percepiva lo stesso; poi da quando sono disoccupato mi dicono che sono fortunato che non lavoro, io invece non mi sento fortunato visto che non lavoro e non ho soldi, invece l'altro lavora e ha uno stipendio.
Fortunatissimo!
Poi magari c'entra pure di trovarsi il lavoro giusto/decente.
Io che voglio fare questo, prima mi dicono di non farla che tanto non lo so fare poi questi mi dicono che non sapere fare non è motivo per non farla,
Prima mi dicono che devo fare quello che mi piace, poi mi dicono che occorre accontentarsi; prima dicono che devi insistere poi ti dicono che è inutile insistere quando le cose non vanno nel verso giusto; prima ti dicono che devi arrabbiarti poi ti arrabbi e ti dicono che sei prepotente. Gente messa meglio di me che mi critica perchè non ottengo dei risultati che nemmeno loro riescono a raggiungere senza venir aiutati; a volte mi sono imposto le soluzioni degli altri che però su di me non hanno funzionato. "You can be anything you want to be... " Se nessuno quando eri piccolo ti lascia giocare col pallone, o non ti mette un pianoforte o una moto tra le mani, o non ti porta ai provini per Harry Potter, cioè, avoglia quante cose non diventi; poi se addirittura ti mettono il bastone tra le gambe, avoglia di più. "E lascio i sogni in un cassetto, non li porterò con me, sono i sogni che fa un matto quando crede in se.." Competitivo io
Intraprendenza? realizzazione? no!
Come quando da bambino ero costretto ad andare in piscina e dopo mesi passati a vergognarmi a cambiarmi nello spogliatoio delle femmine e a dover fingere di non sapere nemmeno stare a galla, finalmente durante la gara potei esprimermi, ma c'era l'istruttrice che mi conduceva che mi disse di rallentare e di mettere la testa sotto l'acqua e fare le bolle, io ero nervoso perchè non potevo perdere tempo a fare ste cose durante una gara; la medaglia la ottennero tutti, era una esibizione dei più piccoli, non una gara.
Grazie anche per questo momento di fierezza!
"C'è un uomo che vola azzurro e profondo più avanti del tempo ma sempre secondo.." Eppure magari pure io sotto sotto, sotto, qualcosa la saprei fare e qualcosa valgo anche io, ma forse no.
Mercoledì 20 aprile; se mi trasferisco voglio vivere in una città più grande e attrezzata, e poi i treni costano troppo, eh cavolo!
"Rosso e giallo più rosa, nero e blu: i colori Power Rangers. Hanno sempre accanto i Dinozord,Power Rangers. Power Rangers!" che stess quando un motivo di entra in testa, le sigle di quando ero bambino tanto peggio.
Venerdì 22 aprile: no perchè io invece faccio salti di gioia! Ma va là va, che fregatura!
"Povero diavolo che pena mi fai..": Quando si mettono le proprie cattiverie lontano da noi, come spazzatura, perchè nessuno vuole la propria merda sotto il naso proprio e dei conoscenti, gli altri non devono sapere nulla di quanto puzzi la tua merda, lasciamo qualcun'altro nella merda; io proprio non so come si fà ad essere così, non lo capisco, oppure non voglio crederci, mi fa solo schifo.
"Continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri.." Infondo è questo che si deve fare, levarsi dalle scatole e restarsene zitti.
Lunedì 25 aprie: Come si fa a sfogare la rabbia senza distruggere e distruggersi
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"Per la mia rabbia enorme mi servono giganti.."
Martedì 26 aprile: Se basta cliccare -mi piace- ad una tua foto per farsi dire -ti voglio bene-, ci credo che tuo marito è così nervoso!
"Preferisco il silenzio ora: sono stanco di questo mondo, di questa gente, di essere invischiato nel groviglio delle loro vite... Ok è il Dottor Manhattan e non Rorschach, ma cavolo quanto mi ci ritrovo!
Fino a poco tempo fa stavo male che non fossi mai riuscito ad avere legami validi e duraturi (se dura non è bella, se è bella dura poco), considerato che non ho mai legato con qualcuno, che sia parente, amico, relazione, professori, neanche con la pizzeria dietro casa in cui vado sempre riesco a legare.
Ma adesso veramente non mi interessa più, si sta meglio soli, senza dover immaginare una persona nel tuo futuro (che sia una convivenza o un gelato sul lungomare), senza qualcuno che puoi perdere insomma. Perchè vuoi o non vuoi non è vero che volere è potere (diciamo che il potere è più in chi non vuole che in chi vuole).
"Chissà per quale azzura volontà.." E chissà proprio, ma proprio proprio eh! Sì, da soli e tutto più difficile e triste, ma sempre meglio che beccarmi io i vostri problemi e tristezze; e non mi frega un cazzo dei vostri problemi visto che è solo questo che mi rimane di voi.
Mercoledì 27 aprile: Io! Io! Io voglia la penna 3D!
Purtroppo quando esplodo ho sempre sotto mano cose mie, e non mi sembra il caso di romperle che poi con che soldi li ricompro?
Ultimanente si stanno ripresentando dei fastidi fisici; no, dai!
Giovedì 28 aprile; "Che rispondono fra i denti..." altra litigata con mia madre, non chiede scusa, non dice grazie, dice che è colpa del mio caratteraccio se sono solo, sempre io quello sbagliato, sempre colpa mia. Ma chiamali pure i carabinieri!
Credo di non stare bene; che se uno arriva a pensare a come nascondere una bottiglia di liquore in camera, prende continuamente a pugni quello che capita(pure se stesso), piange di notte, ecco c'è qualcosa che non và, e la soluzione non può essere quella di parlare con uno che annuisce e sa solo dire: "Quando andrà tutto bene sarai contento." "Capita di incontrare persone così." e conclude con "Mi devi pagare!" ecco, questo non può essere l'unico tipo di aiuto; considerato che l'anno scorso mi diceva cercando di convincermi: "Perchè dovresti dubitare di una persona?"
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Perchè nessuno capisce i miei dolori, delusioni, stanchezze, paure, rabbie, vergogne, ansie...
Venerdì 6 maggio in futuro: Mi è stato fatto capire tante volte che la felicità non è per me , sono io che da testardo non ci ho voluto credere, perchè dai, infondo chi non vorrebbe crederci un'ultima volta?
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"In another world, I'll be yours tonight but I can't break free from this life..." Quindi mi merito questa vita!
"Se accadesse un miracolo, vorrei mostrarti un nuovo giorno, quello che sarò da oggi in poi..." E' brutto odiare le belle senzazioni che a volte si rifanno vive, le riconosco; e no no no, non voglio più.
"Che modo sciocco di arrendersi sprecare vita annullandosi.." Vorrei poter vivere dei bei momenti sicuri che non facciano male ricordare, no anzi, ormai nemmeno questo mi interessa più..
Ho bisogno di un posto in cui io non mi senta esposto al mondo, alla vita.
Gioved' 12 maggio: "Oh yes i'm the great pretender..." Credo di essere un troll, o forse sto trollando me stesso!
Della realtà mi interessa solo quello che non ci può essere nella mia mente; cose materiali come la salute, i soldi, il sesso, le cose inerenti alla tangibilità insomma.
Venerdì 20 maggio: Visto -Io e Marley-, non ho mai avuto un cane.
Questa sonnolenza dopo pranzo mi sta sfiancando; per quanto provi a mangiare meno amido per alleggerire la digestione mi prende proprio un calo, mi prende più sonno dopo pranzo che di notte; forse dovrei dividere la giornata in due notti.
Poi mi viene il mal di testa, mi sento intontito, mi snerva.
Che stress!
E ho fame! https://media.giphy.com/media/131ygVmM85URQ4/giphy.gif
Giovedì 26 maggio: che schifo questi capelli, nell'ultimo anno mi si sono diradati un casino, non so dove siano finiti.
Ho pochi capelli e pochissima barba, sono passato dalla pubertà all'andropausa.
Che poi avendoli fini sembrano "lucidi" di non lavati.
Un po' di normalità ovviamente no, eh?
Tutto sempre molto bello.
Che schifo! Certe cose mi hanno spinto come a nascondermi, a sentimi come il fantasma dell'opera, questo poco rispetto di me e per la mia persona poi me lo sta portando dietro in automatico.
"La tua foto che mi odia.." Mi sono sempre vergognato io di aver subito certe cose quando invece sarebbero dovuti essere gli altri a vergognarsi di come si sono comportati, loro non si sono vergognati e quello che si nasconde sono io; e tante cose non ne ho mai raccontate a nessuno, cioè, cose che le sappiamo io e chi me ne ha fatte.
Deriso per i miei gusti, mie debolezze, mio aspetto, miei sentimenti, deriso, raggirato, umiliato anche per il mio corpo e per la mia identità di maschio: non poter scegliere come vestirmi, come tenermi i capelli, da bambino denudato davanti a conoscenti, non potermi chiudermi in bagno mentro i lavavo in casa degli altri senza che qualcuno entrasse e mi vedesse nudo; deriso dalla prof davanti ai compagni; le battute e le risate delle ragazze sono sempre state le pggiori.
E anche arrabbiandomi non cambiava nulla; venendo poi non ascoltato (ne che qualcuno mi prestasse attenzione) sono diventato più taciturno soppratutto in mezzo a tante persone che non conosco (non è proprio timidezza ma pensare che agli altri non interessa cosa ho da dire).
La vergogna e l'invidia sono andati di pari passo; gente che fa questo e quello, ha questo e quello, va lì e là, tutto facile, tutto a portata di mano; cioè, come fanno con un lavoro part-time a pagarsi auto+scooter+cell sempre nuovo+viaggi+serate, e poi hanno più capelli più barba un bel sorriso, ovvio che cuccano più di me.
La differenza di trattamento ha poi fatto il resto.
Schifo, vergogna, sono diverso, sono in difetto, non sono voluto, devo nascondermi.
Domenica 29 maggio: primo o poi mi spacco le mani a dare pugni alle cose, spero di non rompermele su qualcuno.
Sono lì lì per un esaurimento nervoso, ma non posso permettermelo.
Martedì 14 giugno: "Ti dirò i miei peccati e potrai affilare il tuo coltello offrimi quella morte immortale..." Credo di avere delle allucinazioni visive, uditive, sensoriali e pure lessicali, sennò non si spiegherebbero certi fatti e la loro prosecuzione, è l'unica spiegazione logica e pure condivisa da molti.
Venerdì 17 giugno: ecco come peggiorare le cose solo perchè c'è qualcuno che si annoia!
Resta il fatto che non mi ritrovo mai a fare quello che voglio, utile o inutile che sia, nemmeno mangiare o parlare o andare al bagno; ho tempo libero ma spesso non è libero libero, sono solo momenti in cui devo aspettare di fare quello che voglio o intanto sono impegnato a fare altro.
Sempre messi da parti miei bisogni, ho l'abitudine nemmeno a farci caso se ho sonno, fame, desideri vari.
Domenica 19 giugno: Voglio dormire...
Sono più di 4 anni che non mi faccio una dormita di godimento, una di quelle dormite che ti butti nel letto fregandotene di tutto e dormi come vuoi, nella posizione che vuoi, senza nessuno che ti disturba (e non che prima andasse tanto meglio); non ricordo nemmeno 2-3 notti di fila in cui non ho dormito senza risvegli.
Fra sogni, scomodezze varie, rumori di altre persone, reazioni fisiche a non so cosa, stanchezza mentale che diventa un mattone che blocca il sonno.
Che schifo!
Lunedì 20 giugno: Ma cosa vuoi che serva a te? Per cosa? Te non hai voglia di fare niente! Vedrai quando non ci sarò più!
"E le tue parole dure spalancavano soltanto una vita di paure.." Perchè se uno si alza alla mattina e trova il water scocciolato di pipì e sporco di pupù ovvio che poi gli passa la voglia di alzarsi, e invece in tutto questo il problema sono le ditate nello specchio o l'umidità nei vetri in camera mia; per non parlare della decenza di chiudere almeno la porta quando fate certe cose.
Sì ok che se fossi indipendente non avrei questi problemi, ma è più facile a dirsi che a farsi considerata la castrazione economica in cui mi ritrovo e a me tirerebbe parecchio il culo a dover rinunciare ai soldi e alla casa; castrazione economica di cui molto è colpa tua visto che non mi hai mai alleggerito le spese ne comprato nulla, anzi, è facile regalare una macchina usata agli altri e poi chiedere i soldi in prestito a me, sono quasi 10 anni che aspetto; per non parlare degli anni senza stipendio, ecc...
Le varie opportunità che racconti di avermi dato sono state fregature, io questo l'ho capito da tempo, se gli altri continuano a credere che lo fai per me è perchè credono ancora alla madre amorevole con un figlio problematico.
Mi hai sempre dato contro danneggiandomi senza propormi nemmeno una alternativa, mi hai sempre imposto il vuoto, ma allora lasciami alle mie scelte senza mettermi i bastoni tra le ruote che già ho bastoni incastrati da secoli.
Mi hai obbligato senza rendermi partecipe, non è proteggermi è mettermi da parte e basta.
Cioè dai, nemmeno ho potuto scegliere che lampadario mettere in camera mia.
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Purtroppo c'è sempre stata questa situazione andata a peggiorare gradatamente che non mi ha mai spinto a scappare perchè intanto mi ha esaurito, come la storia della rana nell'acqua bollente insomma.
Infondo i figli sono come un investimento di energie, soldi, tempo.
Lo so che questo mio ragionamento è troppo da "passivo", il condizionamento che ho subito è sempre stato questo, e non che io non ci abbia mai provato a fare altro.
La banca per fortuna non mi ha fregato i soldi, quei pochi soldi che ho mi basterebbero per una macchina usata usata+ assicurazione+pieno, poi forse un arbre macique(che odio); oppure potrei andare via di casa e i soldi investirli per un buco in affitto ma basterebbero per pochi mesi poi sarei da capo e in più dovrei prendere tutta la mia roba sennò non la ritrovo più; in caso di emergenze (come già capitato) sarei al verde, e che faccio? Chi mi darebbe una mano
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Per esempio io ho l'ansia per le documentazioni (e quindi la burocrazia in generale); in passato mi capito chì confuse i miei dati (e pure il nome) e quando qualcuno leggeva il mio cognome mi faceva delle domande sulla mia famiglia che a me agitavano, quindi tutt'ora quando compilo documenti, mi iscrivo a qualcosa, mi viene da controllare se l'addetto sta facendo tutto bene, e continuo poi in seguito a pensare cosa potrà succedere ai miei dati inseriti magari in un sistema informatico.
Tanti pensieri da sostenere, tante paure da tenere a bada, e tante responsabilità da dover aggiungere, e se poi non ce la faccessi più mi è già capitato di non avere aiuti (anzi ...). Per quanto poi i vari passi si affrontino uno alla volta devo avere adesso le energie necessarie per affrontare tutto il percorso perchè magari (l'esperienza mi suggerisce probabilmente) in futuro starò peggio e non posso sperare in miglioramenti; e chi mi aiuta?
Non accade solo una cosa brutta e stancante nella vita, e non quando si è belli che adulti.
E' come un'attività che per diversi motivi si è trovata ad avere scarsi incassi, di conseguenza ha poche risorse da poter investire per nuovi prodotti di consuenza da questo otterrà ancora scarsi guadagni, e così via ecc... e in più c'è la concorrenza,
La mia stanchezza è così.
Akrasia portami via!
Giovedì 23 giugno: Oh proprio, ve le inventate tutte per combinare casini.
Venerdì 24 giugno: Che famiglia combinaguai, ve le andate a cercare tutte!
Sono anni che sostengo che ci sia un gene della scemenza che si sta tramandando da madre a figlia, e ho sempre più prove, ma qui come al solito il coglione sono io che non faccio lo stronzo.
Perchè non basta fregarsene dei casini degli altri no, perchè tanto questi trovano sempre il modo di appiccicarteli addosso e esaurirti.
Poi la gente mi domanda come mai mi isolo dalle persone, coi casini che fanno/fate come dovrei reagire, eh?
Tanto succede sempre qualcosa che fa stare male, và sempre così, perchè reagire e illudersi?
Ho bisogno di pace..pace..pace..pace..
Sabato 25 giugno: Fatti alla mano io sono la persona più affidabile e sana mentalmente della mia "famiglia", ciò nonostante sono io che son dovuto andare dallo psicologo e dallo psichiatra.
"Ridevi e forse avevi un fiore, ti ho capita, non mi hai capito mai..." Con delle donne così come esempio non mi stupisco che mi ritrovo a relazionarmi con tipe particolari, malate intendo.
https://45.media.tumblr.com/a5e0913291c65638bc967e11e343d3ad/tumblr_o1xavsDXBM1tlb56zo1_400.gif Davanti casa si sono incontrati dei ragazzi che abitavano nel mio quartiere negli anni scorsi; con loro non ci ho mai parlato perchè hanno sui 5-6 anni meno di me, che adesso non farebbero differenza ma 20 anni fa non potevo mettermi a giocare con bambini di prima elementare mentre io facevo già le medie; che bella la loro amicizia che dura da 20 anni, che schifo io che nessuno fa le feste per rivedermi!
Domencia 26 giugno: Avrò sempre qualcosa da dire, da ricordare, canzoni da citare, indizi da lanciare, e io odio il sempre.
Sono stanco di elaborare, pensare, domandarmi e rispondermi, domandarmi e rispondermi per cercare una soluzione; sono stanco di aver ragione, vorrei sbargliarmi. "È uno scherzo! È tutto uno scherzo... Madonna, perdonami." Se questa pagina fosse un foglio di carta meriterebbe di finire nel tritadocumenti da quanto è inutile.
Non ne posso più, non ce la faccio più!