Tag: riflessione
Lun
03
Giu
2019
Riflessione
Vorrei poter tornare indietro nel tempo con la consapevolezza di cosa sono oggi,di cosa sarebbe potuto accadere se non avessi scelto di seguire solo la corrente.
Sicuramente molti errori sono stati frutto di una vita difficile,in salita fin dalla nascita,ma comunque se avessi avuto una visione diversa del mondo sarei un'altra persona.
A volte incolpo gli altri,ma dentro di me so molto bene che sono io l'artefice di tutto. E mi chiedo se a 35anni sono ancora in tempo per cambiare la mia vita,ma ogni volta mi blocco e penso che ora ci sono altre priorità ,i figli,che chiedono tempo ed energie.
Ma necessito di svoltare,ma da dove comincio? Perché ad ogni tentativo di volo ne consegue un senso di colpa continuo?
Si che a volte bisognerebbe semplicemente spegnere il cervello e vivere,ma forse è di questo che ho così paura?di vivere?
È che c'è questa tristezza che non mi lascia mai.Ero così anche a 11anni,sono sempre stata così,ma l ho sempre mascherato, perché sapevo che non era giusto essere tristi ... Malinconici...
E infatti non è giusto.
In me tutto è sbagliato.
Se c'è qualcosa di cui mi pento è di essere questo tipo di persona,e sì ho provato ad esser diversa,ho provato a fare milioni di cose,ma questo piccolo dolore è l'unica cosa che non va mai via.
Mar
30
Apr
2019
Riflessione
...la miseria non consiste nella privazione delle cose, ma nel bisogno di esse che si fa sentire. Il mondo reale ha i suoi limiti, il mondo immaginario è infinito; non potendo allargare l’uno, restringiamo l’altro, poiché tutte le pene che ci rendono veramente infelici nascono dalla sola loro differenza. Tolta la forza, la salute, la buona coscienza, tutti i beni della vita sono nell’opionione; tolti i dolori del corpo ed i rimorsi della coscienza, tutti i nostri mali sono immaginari.
Jean-Jacques Rousseau (Cit) Ultimamente rifletto spesso su questa condizione umana...Perché siamo fatti così male?!
Sab
26
Gen
2019
OH OH OH DIAMOND
"He's an old man grey
Livin' in a magic (in a magic)
Fed with milk of stars
Shinin' of desire"
Ecco il magico ritmo 80s!!! Oh oh oh diamond, oh oh oh diamond!!
Ma cosa vogliono sperare di fare le discoteche, oggi, con quella merda di musica che passano!! Questi erano anni!!!!
Ven
23
Nov
2018
Punizione?
Si la punizione è una cosa brutta ma raga, se ci pensate bene, potete stare a casa senza sentirvi inutili perché non uscite non perché non avete amici ma perché proprio non potete!! Ragazzi che vi sentite frustrati perché non avete amici e siete sempre in casa, FATEVI METTERE IN PUNIZIONE e vedrete che soffrirete si meno!! Piccola riflessione, non è il mio caso perché io amici ne ho e mi scoccia non poter uscire con loro ma tutto è passeggero... No??!! O.o
Mer
26
Set
2018
Senza Titolo
In questo mondo bellissimo mi tenevi per mano per paura di perdermi, abbiamo guardato tantissime cose e ci siamo divertiti moltissimo. Dopo un po eri lontano, ma ti vedevo, ed ero tranquilla. Continuo a girare e ad un tratto lo vedo... Rimango affascinata e lo volevo a tutti i costi anche se tu non mi avevi dato il permesso, ma io non ho potuto resistere... Stavo per averlo, ero vicinissima a prenderlo, ma una ventata l ha portato via da me e così l ho lasciato andare. Non ho cercato di prenderlo Perché quel vento mi ha aperto gli occhi. In quell istante qualcosa mi sfiora la mano. Eri tu con la tua e guardandomi negli occhi mi hai promesso che non mi avresti più lasciata. Cosi ritorniamo a casa ma io continuo a guardare il cielo nella speranza di rivederlo.
Gio
10
Mag
2018
Notte insonne
Unisciti anche te al mio sfogo se ti va. Leggi il delirio che ho scritto e sfogati a tua volta qua sotto. Lo apprezzerò sinceramente.
Stanotte non ce la posso fare. Troppa roba che mi gira nella testa. E tanto per cambiare nessun punto fisso. Sono sempre io, il giovane intagliatore. Piano piano ce la sto facendo. Sto lavorando e facendo collaborazioni, ma ogni metro che percorro sono litri di sangue che devo sputare. Ma stavolta non è quello il problema. O forse in minima parte.
Sono alcuni giorni che sono davvero intrattabile. Mi dicono che è la stagione. Io dico che sono io. Ho addosso una cazzo di malinconia che non so manco io da dove venga. Per questo chiedo a qualche anima pia di dirmi qualcosa, anche la prima che gli esce dalla testa. Non ho bisogno di consigli. Ho bisogno di qualcosa che mi riscaldi un po' l'anima. Ho davvero incontrato troppe teste di m...a ultimamente e sono a pezzi.
Grazie. E buona non notte a tutti. Ci si vede domattina.
Dom
15
Gen
2017
Odio
ODIO
parassita emozionale che squarcia il cielo,
tachicardia e sudore, libertà negata.
Gelida ombra che brucia il sole,
fiore reciso dallo stelo
nel giardino rigoglioso di terra arida, distrutta.
Fatale viaggio nella più cupa ineffabilità,
tumore del sorriso
seme di cicuta che vive nel cemento,
sopra al cuore,
linfa gli accordi dolci delle nuvole
soffice vapore che disintegra i giorni,
lacerandoli come la morte sulla vita,
come carri armati di fuoco che passano sui corpi morti dei desideri.
Io, affranto abitante del male, odio.
Mar
16
Feb
2016
Allo stesso modo sfogo e riflessione.
Ho passato più tempo di quanto possa ricordare a disprezzare buona parte del mondo che ho attorno ogni giorno, e altrettanto a chiedermi cosa ci sia di sbagliato in me.
I miei insegnanti sono, tralasciandone due o tre, semplicemente cretini dall'elasticità mentale di un pesce morto, che seppur riconoscendo -perlomeno, una buona parte di loro è costretta a farlo, non potendomi mettere voti che differiscono anche solo minimamente dall'Eccellenza vedendo, per fare un esempio, un mio tema scritto senza un minimo errore- la mia indiscutibile bravura in numerosi campi, non fanno che prendermi di mira a causa del mio scarso interesse all'interno della classe.
Cari insegnanti, bisogna aspettarsi che io non stia attento.All'incirca il 90 % di ciò che spiegate voi è distinguibile in tre categorie:
Numero uno: Ciò che già so, e che quindi non ho intenzione di ascoltare, specie da un ottuso mentecatto finito ad insegnare a causa del padre/zio pieno di conoscenze ai piani alti o per la sua bravura con la bocca -quest'ultima qualità può essere intesa in un senso come anche in un altro, intendiamoci.-
Numero due: Ciò che semplicemente non trovo utile né per la mia personale cultura né per un eventuale sbocco lavorativo.
La Categoria numero tre è probabilmente quella che, ahimè, riscontro più comunemente.Ciò che è utile, e che mi interesserebbe, ma che è spiegato in maniera completamente errata.
Come si può spiegare una materia meravigliosa come, per dirne una, la Storia, con una tale monotonia nel tono, ripetendo senza interesse alcuno sempre le stesse cose, non cambiando mai giudizio su un alunno e annullando completamente la voglia di apprendere di chiunque ascolti?
E, purtroppo, l' "illustre" gentaglia che ho appena elencato è, come si suol dire, soltanto la punta dell'iceberg.
I coetanei...i coetanei sono sempre stati un punto dolente della mia esistenza.
Completi stolti, imbecilli superficiali vestiti tutti allo stesso modo che, non avendo la minima proiezione al futuro, pensano soltanto a scopare come bestie in discoteca e ad introdurre nel loro corpo qualsiasi tipo di sostanza.
E per quale motivo, poi?
Ma per moda, ovviamente.
Intendiamoci, sono favorevole all'uso di qualsiasi sostanza che serva ad estraniarsi dalla realtà che purtroppo ci circonda, per quanto dannosa essa sia, ma solo se vi è un buon motivo, un ragionamento dietro questa decisione, e chiunque si danneggi in questo modo semplicemente perché lo fa l'idolo, o il cantante preferito, non è degno nemmeno di uno sputo in faccia.
Non parlerò dei numerosissimi adolescenti che non sanno parlare l'Italiano, limitandosi ad esprimersi nel loro dialetto da strada e rifiutando qualsiasi compromesso che non sia la violenza fisica, perché fortunatamente queste persone al Liceo Classico non si trovano.
Con mia enorme repulsione, però, non mancano gli snobbetti, i figli di papà, le oche e le sgualdrine assetate di soldi.
Nonostante il luogo comune che il Classico sia un posto frequentato in linea di massima da persone intelligenti, non capita di rado che una ragazza di prima si metta con qualche minorato incapace di esprimersi, che magari ha cinque anni in più ed ha abbandonato la scuola dopo ripetute bocciature, solo perchè magari ha un atteggiamento arrogante e fa il "duro", o perché ha tanti likes su facebook.
Le mie compagne di classe, che non fanno altro che sfidarsi a chi alla festa in discoteca ha ricevuto più approcci, sono la definitiva prova della mia profonda repellenza nei confronti di gran parte dei miei coetanei.
Poi, certo, ho trovato amici che non rispecchiano questo modello, ma anche con loro devo fingere.
Devo sembrare in sovraccarico ormonale vedendo la foto di qualche ragazza popolare nella mia scuola, quando se anche solo penso alla sua personalità mi viene un profondo senso di disprezzo e disgusto.
Per quanto certe ragazze siano effettivamente gradevoli secondo gli standard estetici odierni, non riuscirei mai a provare attrazione verso qualcuna che rispecchi la descrizione che ho dato poc'anzi.
Devo parlare di masturbazione e della visione di pornografia come se fossero il paradiso sceso in terra, quando invece sono il semplice accompimento di un bisogno fisico, spesso inoltre deconcentrante e fastidioso.
Insomma, da un po' di tempo ho capito che avere semplicemente degli amici o un qualsiasi tipo di relazione con un altro essere vivente non mi basta.
Sembra che nulla mi basti, nella vita.Sono del parere che il senso della vita così come noi lo cerchiamo non esista.
Semplicemente, è un segmento.
Piatto, dritto, con un inizio ed una fine.
Si nasce, si vive una breve infanzia, si inizia a studiare in un sistema sbagliato, per poi sudare sangue al fine di accaparrarsi un lavoro, venire sfruttati come prostitute -o, nel caso di qualche benestante, come escort- per quarant'anni, per poi andare in pensione e vedersi invecchiare, spegnersi lentamente e morire in un range che va dai dieci ai trenta anni dopo.
Quando vedo persone discutere per strada, sedersi ogni giorno sulla stessa panchina dello stesso parco, andare sul medesimo sentiero in bicicletta, ho sempre l'impressione di vedere degli omini telecomandati da qualcuno, senza la minima idea di ciò che fanno, tanto sono abituati.
Oh, quasi dimenticavo coloro che trovano il vero amore, si sposano e quindi sentono di avere una vita degna di essere vissuta, magari mettendo al mondo una o più creature, costringendole a vivere senza che esse abbiano chiesto loro nulla.
A voi chiedo, vi capita mai di volere di più?Qualcosa di diverso dal seguire il semplice istinto naturale, ignorando il fatto che l'amore sia solo un processo chimico, e semplicemente fare ciò per il quale tutti noi siamo PROGRAMMATI?
Sono forse l'unico che se lo chiede?
L'unico che non si accontenta di quella che chiamiamo vita?
A tutti quelli che pensano che esista un oltretomba, io dico che forse vi siamo già dentro.
Almeno, io sento di esserci.
Intrappolato nella mia mente, perso in questi ragionamenti che spesso agli occhi di molti rasentano la follia, e senza alcuna possibilità di ritorno.
Questo, signori, è l'inferno al quale appartengo, l'inferno al quale TUTTI NOI apparteniamo.
-Icarus
Mar
10
Lug
2012
Dove sei, tu?
Mi hai lasciata per un uomo, dal nome banale, dal viso banale. Mi hai lasciata perchè non mi amavi più come quando ci siamo conosciute, perchè la nostra vita assieme era un peso che non riuscivi a sostenere.
E poi sono tornata, stupida idiota!, per sentirmi dire che dovevi riflettere per un po' su cosa fare, su come doveva cambiare il nostro rapporto.
Cosa vuol dire sentirsi amati? Io l'ho dimenticato, e lo sapevo, e mi fa arrabbiare. Dopo un giorno e mezzo di questa pausa, senza sentirti, senza parlare con te, sono in agonia. Non volevo piangere nemmeno una volta, e invece mi sono appena alzata dal divano, dopo poche, pochissime lacrime, e con la fronte scorticata dalle unghie.
Voglio bere, ubriacarmi, non ricordare. Voglio essere abbastanza ubriaca da dirti quanto ti detesto, e quanto ho bisogno di te.
Io ho pensato a cosa volessi fare della mia vita, praticamente, dopo anni che stavamo assieme.
Cosa vuoi mettere, nella nostra casa? Una libreria, di sicuro. Uno studio, per correggere le verifiche di inglese che ti daranno i tuoi studenti. Voglio fare mattina con te, mentre ti ripeto forsennatamente liste di malattie incurabili, voglio che mi ascolti, voglio che tu venga a prendermi quando uscirò dal lavoro.
Voglio sgattaiolare via dal reparto dieci minuti in anticipo per andare a casa a preparare la cena per te, voglio venire a prenderti a scuola dopo gli scrutini, voglio piangere e sentirmi in colpa per dover uscire alle quattro di mattina per andare in ospedale al lavoro, e odiare chi è caduto dalla bicicletta e si è fratturato un polso, costringendomi ad uscire di casa per andare ad aiutarlo invece che stare a casa con te.
Sono costruita sul fango, e speravo che qualcuno volesse ugualmente costruire un palazzo di cemento armato su di me, che non crollasse, anche se avessi tremato. Eri come un padre, per me: il papà non piange mai, e se piange i figli sono terrorizzati, perchè papà non piange mai.
Volevo che fossi il mio cemento, e invece il terremoto ti ha buttata giù. E adesso sono una piaga aperta, infetta, dolorante, carne viva contro il fuoco, una fotografia senza cornice che la protegga.
Avrei dedicato la mia vita a te, l'avrei consacrata all'amarti e al volerti gomito a gomito con te. Invece ho imparato a mandare giù, ad ammalarmi di negazione, a non voler vedere che non mi amavi. Potrai dire la stessa cosa, che hai imparato a sentirti oppressa da me.
Vivrai con me qui, lontano dalle tue amiche, così non potrai vederle e ridere con loro: ecco cosa penso, quando sono arrabbiata. Mi hai detto di non voler rinunciare neanche ad un sabato sera da passare assieme. Io l'ho già fatto, ho rinunciato a vivere per vivere di te.
Tu non hai mai vissuto di me, ti sei accontenta di stare qui, quando le cose andavano male.
Chi c'è, fuori, come te? Mi rispondo nessuno, ed è questa la prova che non ti avrei mai lasciata andare via, perchè non esiste nessuno con cui stia così bene, e male, come sto con te.
Non avevo pensato di aver bisogno anche io di riflettere, ma è così. Nel mese e mezzo che non ci siamo sentite non ho pensato nemmeno una volta, tanto era il dolore. Adesso penso che io.
Sei sicura di meritarti una pausa di riflessione da me? Forse no, perchè quando sei sola tendi a pensare solo a stronzate.
Cosa mi dirai, domenica, non lo so. Mi condizionerà, però. Magari tornerò esattamente come prima, puntigliosa, stakanovista, gelosa, irascibile, e tu smetterai di amarmi ancora.
Mi sono fatta del male, oggi, sai? Ho letto cosa pensa la gente delle pause di riflessione, e la risposta più comune è che anche se si ritorna a vivere assieme, ci si resta solo per paura o abitudine, mentre intanto le cose scorrono, ed è come non vivere più una per l'altra.
Sono drogata di te come dalle sigarette: vorrei che non mi serviste, ma non riesco a fare a meno di voi. Mi sento vuota, senza definizione, come se fossi meno me stessa senza.
Tu sai che la fatica non mi spaventa. Mi preoccupa lavorare da sola per noi, mentre tu stai a guardare.
Ti ho giurato che da me non avrai altre possibilità. Se deciderai di stare ancora con me e poi te ne andrai, non potrai più tornare. E se andrai via immediatamente, non ti lascerò più entrare.
Ma sai anche che da me avrai ancora mille, e mille, e mille, e mille possibilità, e che potrai sbagliare quanto vorrai sapendo che sarò sempre tua.
Rabbia, delusione e sfiducia sono talmente tante che desidero diventare il tuo attacco di panico costante, farti stare male continuamente, darti ansia e terrore, farti svegliare nel cuore della notte senza nessuno su cui contare.
Forse ho sbagliato a volerti proteggere, nel mio cuore. O forse no, perchè davvero staremo ancora bene assieme.
Tu vuoi essere felice. Io voglio essere felice con te. E' questa la vera differenza tra me e te, la mia debolezza, il mio aver bisogno di qualcuno accanto.
Ti amo, disperatamente. Tu lo sai. Forse non sai il perchè, però.
Non so cosa vuol dire Nevermind. Mi importa di te. Mi importa di come mi hai cambiata, e migliorata, e distrutta, e abbandonata, mi importa della tensione e della paura costanti che mi hai fatto provare e mi hanno tenuta in vita.
Torna da me, Giulia, per farti odiare a sufficienza. Ti prego.
Federica