Tag: puerperio

Mer

20

Gen

2016

la propria intimità

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Con mia madre ho da sempre avuto un fapporto conflittuale, distaccato ed estremamente formale. Siamo due donne diverse e questo non ha fatto altro che accentuare tutte le divergenze nonostante ci vogliamo un gran bene. Con lei non ho mai costruito un normale rapporto mamma-figlia, ipercattolica e anche un pò bigotta, mentalità all'antica, pronta a cambiar canale ogni volta che in TV davano o danno tutt'ora una scena di sesso, sessuofobica aggiungerei, pronta a censurare tutto. Di quelle madri che credono ancora che se dal momento in cui hai rapporti sei un'impura ed una peccatrice, insomma crescendo, nonostante le voglia un gran bene, ho preso le mie distanze. Oggi faccio la mia vita indipendentemente, con un marito fantastico ed una bella famiglia che stiamo mettendo su. Il problema è che da quando ha saputo che sono incinta pretende di venire alle visite dal ginecologo (in passato è sempre stato un tabù sia il ginecologo sia la mia vita sessuale) ed io non voglio, l'ho portata solo uan volta ad un'ecografia per accontentarla. Adesso si incavola, urla che vuole venire con me e partecipare, inoltre si è messa in testa che 1) vorrà accompagnarmi a partorire 2) vorrà fare "le notti" in ospedale accanto a me, 3) dopo il parto verrà a stare a casa mia per darmi una mano. Sarei stata felice di tutto questo aiuto offerto se non ci fossero nel nostro rapporto le premesse di cui sopra. Purtroppo con lei ho un grado di confidenza pari a zero, anzi mi mette a disagio e non voglio che sia presente in un momento della vita così importante per me e mio marito, voglio che si tenga fuori dall'evento del parto e dai primi giorni che dovrò affrontare a casa. Inoltre non fa altro che spaventarmi sul parto e mettermi ansie suggerendomi il parto cesareo programmato, ripetendomi che non sarò in grado di alzarmi dal letto, che è un dolore atroce, che sarò dolorante sofferente e con necessità di avere lei al mio fianco. A parte che non è detto che sia vero per me in quanto ogni parto è diverso dall'altro, ma poi anche se andrà così come tragicamente prospettatomi chi le dice che vorrei proprio le al mio fiancoi? dato che è proprio lei a causarmi tutte le ansie che cerco di combattere già da ora? Io ho bisogno di sentirmi incoraggiata, spronata a credere in me, e persuasa da pensieri POSITIVI. Personalmente voglio che al parto ci sia solo mio marito, di notte non voglio nessuno se non ostetriche e infermiere, e una volta a casa voglio imparare a gestire da sola mio figlio, con tutte le difficoltà che ci saranno, non m'importa ho tutto il tempo, la pazienza e la calma interiore per farlo, e se non dovessi riuscire, ingaggerei un'ostetrica, una doula insomma qualcuno di qualificato che possa indicarmi la strada secondo i tempi odierni e non con consigli risalenti a mezzo secolo fa. Che ne dite?