Tag: professore
Mer
06
Nov
2019
Fantasia
Tengo la fantasia di fare il Professore con la Studentessa.
Voi che ne pensate? La trovate carina?
Gio
07
Mar
2019
Il professore di Filosofia
Era da settembre che fantasticavo sul mio prof. di Filosofia, ogni giorno sognavo di spogliarlo, baciarlo e toccarlo.
Finalmente con la gita sono riuscita a capire che il sentimento era corrisposto.
Dopo la prima serata al pub dove ho capito che anche lui aveva voglia di me, pazientemente l'ho atteso l'ultima sera della gita nella sua stanza.
E' stata una cosa bellissima un sogno realizzato.
Mentre mi affacciavo su una finestra con una bellissima vista su Venezia, lui mi faceva godere parlandomi di Kant mentre mi baciava di dietro.
Poi mi ha presa alle spalle e mi ha fatta sentire donna, Beh più pecora che donna, comunque mi è piaciuto molto, spero sia l'inizio di una bella storia.
Lun
04
Feb
2019
Ho una cotta per un professore
Qualche mese fa ho incrociato un professore per la scuola e da quando l'ho visto per la prima volta me ne sono subito infatuata. Insomma, è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Grazie al mio essere fortunatamente abbastanza sfrontata sono riuscita poi a parlargli in altre situazioni e lo trovo veramente troppo carino e gentile. Tra l'altro è venuto anche a fare sorveglianza da noi un paio di volte! Il problema è che ogni volta che lo incrocio mi viene da ridere e arrossire...in ogni caso, sfortunaramente lascio ben trapelare le emozioni che provo nei suoi confronti e non vorrei che abbia capito, anche se una parte di me lo spera. Comunque cerco di farmi notare il più possibile nei suoi paraggi e una mia amica mi ha pure detto che mi ha sorriso, anche se non ci credo del tutto, e che sembra quasi che gli voglia saltare addosso ogni volta che lo incrociamo.
In ogni caso lui deve essere molto giovane (intorno ai 30) e io ne ho 16. Capisco che ci sia una certa differenza di età e che ciascuno abbia il suo ruolo, ma ho proprio preso una cotta per lui e non faccio altro che pensarlo. Solo che l'anno prossimo sarà un nostro professore e non so quanto ne possa essere veramente felice visto come sta andando quest'anno.
Sab
26
Gen
2019
Le persone belle
Ci sono certe persone che sono belle. Non ci sono altri aggettivi che potrebbero realmente descriverle. Sono belle, e questo basta.
Sono rare, non si incontrano tutti i giorni, ma quando le conosci ti migliorano le giornate, e anche un po’ la vita.
Nella mia, di vita, ne ho conosciute alcune. Quattro per essere precisi. Tre di queste sono professori. L’ultima, in ordine cronologico, è stata il professore di analisi.
Una persona distinta, fiera. Competente, assolutamente, tanto che all’università è definito “un mostro” della matematica; ma non è solo questo. È sveglio e intelligente e ci mette passione in quello che fa. È riuscito a trasmetterci curiosità e voglia di imparare.
Si è fatto rispettare da subito, ha messo un po’ di soggezione, ma non esageratamente, come alcuni prof semi disperati che urlano e sbraitano pur di ottenere un po’ di attenzione. Nonostante questo, disponibilissimo e gentile, simpatico e autoironico (qualità che purtroppo è più unica che rara).
È all’esame orale che ha dimostrato, ancora più del solito, la sua bellezza. Non saprei spiegare il motivo di questa affermazione, è stato così e basta.
Fa parte di quella privilegiata cerchia di docenti che non possono essere odiati nemmeno dagli studenti che boccia.
Non lo conosco nella vita privata, quand’è distante dalle istituzioni. Magari il suo alone di miticità si affievolirebbe in un secondo, ma giudico in base a quello che ho visto.
E ora che il corso è finito, che l’esame è passato, oltre a una profonda gratitudine, c’è un senso di malinconia che mi pervade.
Lui, come le altre tre persone, vorrei facessero parte della mia vita ogni giorno. Non come amici, non come confidenti, solo come punti fermi.
Sono consapevole che, probabilmente dovrà passare un bel po’ di tempo prima di incontrarne un'altra così. Nel frattempo mi crogiolo nel dolce ricordo.
Ciò che so per certo è che voglio diventare come loro.
Le belle persone, per me sono queste. Quelle che si fanno ricordare, che lasciano un segno nella tua vita, che ti migliorano.
Ven
21
Dic
2018
Sapiosessualità ?
Lui era il mio relatore, siamo rimasti in rapporti (sempre formali) per diversi anni, circa sei oramai, dopo la laurea. Io sono andata a studiare in un'altra città, consigliata anche da lui che ha continuato a seguirmi nei miei studi e nella scelta della nuova tesi e nuovo relatore. Ci siamo incontrati diverse volte più o meno casualmente sia in università che in viaggio. Io fin da subito ho nutrito grande ammirazione verso di lui come insegnante e come persona, sempre cordiale e preparato, ma anche molto umano (mi ha parlato spesso di particolari della sua vita, attività e famiglia). Ovvio che a me sia presa una sorta di infatuazione che all'inizio pensavo fosse dovuta al suo ruolo nei miei confronti, ma che non è sparita dopo la tesi, anzi, da parte mia si è tramutata in una sorta di affetto. Ed è strano perchè del resto non c'è praticamente alcun tipo di rapporto e perchè il divario d'età è abissale, io sono sulla soglia dei trenta e lui sulla sessantina. Non so nemmeno se davvero voglio che succeda qualcosa, fatto sta che continuo a "importunarlo", vado alle sue lezioni nonostante non sia iscritta, a trovarlo nel suo studio e lui ha sempre tempo da dedicarmi, una parola gentile e un sorriso. Ho pensato tante volte di sporgermi, di lasciar trapelare un po' di tutto questo ma poi penso che sia tutto frutto della mia immaginazione, e di fare la figura della stupida, o metterlo in imbarazzo. Del resto io sono una ragazzina rispetto a lui che è un uomo maturo, con una famiglia, il tipo di persona che non vedrei proprio a far cose così con le studentesse. Però boh, il pensiero c'è sempre nonostante gli anni che sono passati...
Sab
19
Mag
2018
Ho offeso il mio mentore, aiutatemi!
Sono una studentessa universitaria di 26 anni e nei precedenti anni universitari ho avuto dei ''problemi'' con un professore.
Sembrava ci fosse dell'antipatia nei miei confronti per vari motivi: frequentavo poco, arrivavo tardi alle sue lezioni, non intervenivo mai a lezione, non apprezzava il mio carattere insicuro, mi trattava con sufficienza, mi bocciava continuamente perchè troppo insicura o con delle lacune. I miei compagni non avevano nessun problema con lui, solo io ero sempre in difficoltà.
L'anno scorso dopo la seconda volta che mi bocciava al solito esame gli chiedo un colloquio per farmi spiegare nel dettaglio cosa avevo sbagliato e come invece avrei dovuto fare.
Lui mi dà delle motivazioni (che tuttora non ritengo consistenti, ma vabbè) per la mia bocciatura. Mi consiglia di essere piu' attiva, piu' presente e mi dice che avrei dovuto aumentare le ore di tirocinio per fare esperienza. La vedo come un'altra punizione, ma sotto sua richiesta (fatta al direttore da lui stesso) mi trovo costretta a fare il doppio del tirocinio che avrei dovuto fare. Inoltre provo a essere un po' meno me stessa e un po' piu come mi vuole lui; mi espongo durante le lezioni, se c'è bisogno di una dimostrazione pratica davanti alla classe mi faccio avanti (sotto il suo sguardo pressante), cerco di partecipare a molte attività dove è presente lui, gli faccio molte domande su gli argomenti che non mi sono chiari... ritento l'esame e lo supero.
A quel punto sembra essersi sciolto un nodo. Capisco che quella è la strada giusta e continuo a darmi da fare e il rapporto con lui sembra migliorare. Inoltre durante il tirocinio lo prendo come punto di riferimento per dimostrargli sempre il mio interesse e per questo lavoriamo spesso insieme. Nonostante il nostro rapporto sia migliorato non pensate che mi abbia preso in grazia: ci sono stati momenti dove ho sbagliato e lui mi ha fatto piu di una partaccia davanti a tutti, i voti a gli esami sono rimasti bassi, e la sua opinione sulle mie capacità non sembra essere cambiata.
Durante quest'anno abbiamo fatto un colloquio per discutere del mio andamento universitario. Mi ha spiegato nel dettaglio e senza mezzi termini tutto quello che pensava di me e delle mie capacità professionali (non sono stati commenti positivi). Dicendomi cosa migliorare e come farlo. Poi ha concluso dicendo ''Anche se non sono commenti positivi c'è da dire che hai seguito i miei consigli, mi cerchi sempre quando non capisci qualcosa e stai migliorando''. Anche se le sue opinioni su di me non sono cambiate, il fatto che ''perdesse del tempo'' nello spiegarmi come fare, cosa fare, perchè, e senza mostrare sufficienza mi ha fatto davvero piacere... e per questo vi dico che sento che il rapporto stava cambiando in positivo.
Ho seguito i suoi consigli e ho continuato a lavorare sempre con lui quando mi era possibile. Mi sono resa conto che mi piaceva quello che mi insegnava, che era molto bravo nel suo lavoro, apprezzavo il tempo che dedicava a insegnare solo a me, insomma alla fine è diventao il mio punto di riferimento. Adesso non vedo l'ora di lavorare con lui quando mi è possibile (nonostante mi stressi molto per le pretese alte che ha). E mi sembra di percepire che anche a lui non dispiaccia la situazione visto che adesso mi saluta sempre, mi sorride, ci diamo del tu (d'altra parte siamo quasi coetanei), fa battute, e non mi ignora come faceva anni fa.
Oltretutto, credo, se devo dirla proprio tutta... credo di aver sviluppato una cotta nei suoi confronti. Non so fino a che punto si tratta di stima per la sua bravura e quanto diinteresse nei suoi confronti. Fatto sta che mi sento sempre agitata e in imbarazzo se mi tocca o mi guarda per paura che intuisca qualcosa.
Ora arriva il dramma.
un mese fa circa ho visto che stava lavorando a un progetto(ve lo paragono a un problema matematico per questioni di privacy) e gli ho chiesto se potessi rimanere ad osservare. Voleva risolvere questo problema come sfida personale perchè nessuno all'interno dell'università ci era riuscito. Immaginate che sia un'equazione difficilissima e nessun professore di matematica (lui compreso) fosse mai riuscito a risolverla. Quel giorno sono rimasta con lui un paio di ore finchè non si è arreso. Poi ha continuato a provarci per tutto il resto del mese.
La scorsa settimana fumiamo un sigaretta insieme dopo le lezioni (ci siamo beccati per caso). E' venuto diretto verso di me (anche se c'erano altre persone che conosceva con cui andare a parlare). Lui sembrava particolarmente scherzoso e in confidenza. Mi guardava dritto negli occhi. Faceva battute. Abbiamo chiaccherato del piu' e del meno.
Ero molto in imbarazzo perchè non sapevo come comportarmi e allo stesso tempo contenta che mi stesse trattando come una sua amica. Prima di andare via gli dico ''ho un po' di tempo libero, vedrò di risolvere il problema di matematica dell'università'', lui ride e io me ne vado.
E qui succede il casino.
...riesco a risolvere il problema matematico.
Ero da sola in un'aula vuota quando lo vedo passare e su di giri lo chiamo.
Faccio un respiro profondo per ricompormi e non sembrare una pazza. Gli faccio vedere la soluzione al problema. Lui la guarda e fa una faccia sconvolta e incredula. Era basito.
Gli dico '' e' giusta no?'' con indifferenza
Lui ''sì, sembra di sì... come hai fatto?''
E io che volevo scherzare perchè ero felice dico è ''ehh.. è un segreto professionale'' senza rendermi conto che poteva essere una battuta fuori luogo!
Lui ha fatto un'espressione offesa e io ho subito detto ''no vabbè.. ho fatto così '' e gli ho spiegato brevemente il procedimento che avevo utilizzato.
Lui annuisce dice ''brava'' a denti stretti e se ne va.
E io ci rimango di merda.
Non volevo assolutamente offenderlo o mancargli di rispetto.
Lui ha un po' di manie di superiorità (perchè in effetti è bravissimo nel suo lavoro) perciò è facile che si sia offeso sul serio.
Avrà pensato che la prima studentessa cretina che spunta dal nulla viene a mettere in discussione le sue capacità.
Ho davvero paura che mi odi. Accidenti alla mia boccaccia e alla mia incapacità di relazionarmi cazzo. Ma cosa mi è saltato in mente di rispondere in quel modo? Perchè non so comportarmi come una persona normale?!
Mi sento davvero una merda perchè non volevo offenderlo... ero contenta e volevo condividere il mio successo, non ho pensato che l'avrei fatto sfiguare!!
Sono giorni che non riesco a pensare ad altro! Mi odio tantissimo!
Ho paura di aver perso il rapporto che avevo costruito con lui e l'opportunità di lavorare insieme!
Sono proprio una cretina!!
Mi aiutate? cosa ne pensate di tutta questa storia? Cosa fareste al mio posto? Come interpretate i suoi comportamenti e la sua reazione? Vi prego, vi prego rispondetemi e datemi dei consigli perchè non so piu dove sbattere la testa per il casino che ho combinato. :(
Mar
05
Dic
2017
Amore impossibile.
Non fate la morale grazie. Ho 17 anni frequento il liceo classico e credo di essermi innamorata del mio professore di filosofia. Il punto è che lui ha circa 45 anni, é sposato e ha un figlio quasi della mia età (Se ci penso rabbrividisco!)..Non lo so, non sono sicura di amarlo per il vero senso della parola..probabilmente sono affascinata dalla sua immensa cultura,dal suo modo di pensare simile al mio e dai suoi gusti in fatto di musica, film, libri, persone..insomma é la sua essenza che mi affascina. Probabilmente anche il fatto che mi guarda sempre in classe (me lo hanno detto tutti, non è un mio film) e che mi fa molti complimenti, mi aiuta, mi sostiene. Però io adesso non riesco a fare a meno di lui, non vedo l'ora che ci sia la sua materia e quando manca sento una stretta al cuore. Mi piace, mi piace da impazzire, provo una grande ammirazione per lui e un mio grande desiderio è potergli parlare apertamente in una sede diversa da quella della mia scuola. Vorrei conoscerlo a fondo, vorrei parlargli di me, vorrei che mi ammirasse almeno un pizzico di quanto io ammiro lui. Ovviamente non lo farò mai. Ha una moglie,un figlio. É il mio professore e io sono ancora minorenne. Non è giusto e non gli diró nulla..Però ci sto male. Lui è stata la persona che ho amato di più di tutte fino ad ora, é un amore diverso, é maturo, intelligente, ha una mente straordinaria ed è sempre gentile con me. Gli voglio un gran bene. Un po' vorrei essere la sua Lolita, un po' vorrei essere la sua Hanna, quell'amante del filosofo tedesco,un amore proibito. Oh, magari! Lo desidero così tanto. Sono due anni che è sempre nella mia testa..
<3
Mer
26
Apr
2017
Ho voglia di un mio professore
Lo so, quanto mai banale. Frequento il primo anno di università e sono fatalmente attratta da un mio professore, molto più grande di me, ma libero! O almeno, nessuna fede al dito. Oltre il contesto e la differenza di ruoli che non incoraggiano -aspetterei comunque di sostenere tutti gli esami con lui, e ormai manca poco, o almeno spero- la differenza di età è enorme, quasi quarant'anni. Se non è, evidentemente, un problema per me, ho molta paura possa esserlo per lui. Sì, la storia dell'uomo maturo che non vede l'ora di "stare" con una ventenne, ok..ma non è questo il punto -apparte che non si può dare per scontato sia così per tutti- ho paura di non piacergli per la mia immaturità (non che sia immatura per avere 20 anni, ma sono pur sempre solo 20) e soprattutto per la mia poca esperienza, in tutti i sensi: lui sa così tante cose (ovvio) io sono ancora così ignorante, inoltre non sono mai stata una ragazza particolarmente estroversa e sicura di sé, questo non solo mi porta ad avere problemi ad espromi con lui, ma me li ha sempre creati con tutti, perfino fuori da contesti amorosi. Insomma, sono un'imbranata e non c'è speranza, eppure non riesco a non pensarci. Anche se so che non è amore, che passerà ed è momentaneo, ora, nell'attimo, non mi do pace. Ogni tanto ho perfino l'impressione che mi guardi con interesse, ma subito penso di stare viaggiando troppo con la fantasia e di vedere non la realtà,ma quello che vorrei fosse io; insomma, tra tutti gli alunni che ci sono ai corsi, è irragioneevole pensare che proprio io abbia attirato la sua attenzione. Eppure, ogni tanto ho esattamente questa impressione, non so se perché gli ho involontariamente fatto capire qualcosa o perché io sono strana di mio ogni tanto e un po' impacciata. Diciamo che mi si nota di tanto in tanto, ma non in senso positivo. Insomma, la questione è: mi espongo o non mi espongo? Se sì come? Come gleilo faccio capire senza rimetterci la faccia? Come capisco se c'è realmente interesse da parte sua o sono una dei tanti? C'è speranza di piacergli realmente (e attenzione, non parlo di innamoramento e cose simili, insomma sarebbe troppo, ma almeno di simpatia ecco, una certa affinità intellettuale o che so io) pur essendo così inferiore a lui? Consigli (possibilmente niente moralismi, io sono libera, lui è libero, siamo entrambi adulti...uno un po' più dell'altra, va bene, questo è concesso, ma non si fa male a nessuno; se proprio non ne potete fare a meno però d'accordo).
Mer
01
Feb
2017
Il clichè di voler andare a letto con un prof!
Vorrei che il mio prof di storia in inglese mi prendesse e mi sbattesse sulla cattedra. Ha una trentina d'anni, è talmente affascinante e ogni volta devo contenermi dal non eccitarmi quando penso a tutte le zozzerie che potremmo condividere, rischio di impazzire... a volte capita che i nostri sguardi si incrocino e dato che sono seduta in prima fila devo contenermi dal sorridere in modo ammiccante. Ieri ha tenuto un seminario sulla Guerra Fredda e io ero totalmente persa da lui mentre parlava che non riuscivo ad aprire bocca, e ogni tanto mi fissava... non vorrei in nessun modo provarci con lui perchè sono sicura mi rifiuterebbe, però quanto vorrei potessimo scopare! Ho una mania per le fantasie sessuali con i prof, ne ho adocchiato uno che era venuto come supplente qualche settimana fa e oggi l'ho incontrato casualmente sulle scale, ho visto che stava per salutarmi ma io involontariamente mi sono voltata, peccato gli avrei sorriso! Scoperei tutto il giorno e la notte con loro, ma forse, mi accontento semplicemente di immaginarmi tutto ciò! ;)
Gio
31
Mar
2016
Sono attratta dal mio professore universitario
Buon pomeriggio a tutti, sono una studentessa ventunenne e sono follemente attratta dal mio professore universitario, insegnante di letteratura italiana moderna! Non c'è niente da fare, non riesco a resistere alla tentazione di avvicinarlo. Non riesco a non accogliere il suo ingresso in aula con un caloroso sorriso, non riesco a non pensare all'erotismo che sprigionano le sue mani, e le sue labbra, e la tenerezza maliziosa dei suoi occhi vispi e azzurri, e al suo portamento impacciato ma al contempo quasi regale! Premetto che non è sposato, non è fidanzato, e spesso lo incontro in centro... E non avrà neppure 50 anni! Oltre che uno sfogo, vorrei anche un consiglio... :D aaaaaaah, che mi farei fare (e che gli farei.... :D)