Tag: perseveranza
Lun
10
Apr
2017
Il viaggiatore
l'inferno
Strada di polvere e pietre, macerie, miste a rocce nere fuligginose, lamiere contorte con residui di vernice scrostata, mescolata alla ruggine data dal fuoco. Il tempo è immobile, congelato in un istante di delirio e frastuono. Un forte vento caldo ruota attorno a lui, creando un turbine di detriti che a mezz'aria accompagnano l'insistenza di un rumore costante, una frequenza simile ad una risonanza magnetica. Forte, martellante, instancabile.Non può vedere da dove proviene ne dove é diretto. Sguardo basso su un sentiero che pare infinito, senza orme di un viandante precedente, solo l'altalenanza dei passi che lo rendono viaggiatore di un inferno inesplorato. Alle narici un zolfo caldo soffocante come un fuoco acceso troppo vicino, Non può sentire i suoi passi, per via dei lamenti e, scricchiolii di metalli che si deformano con la temperatura. Echi di esplosioni, colpi sparati in guerre passate, in armonia con grida di morte ripetute innumerevoli volte a testimonianza di tutti gli avvenimenti passati indelebili, innegabili. Non si ferma, cammina per la via principale dell'inferno, sopporta, avanza alla ricerca di un momento migliore un posto migliore. Il mondo di terrore lo accompagna, cerca di ingannarlo costantemente, mostrandogli sempre la stessa vista terrificante. I chilometri si allungano, come il tempo, ma la polvere e la perseveranza del viggiatore non possono più nascondere le due porte che presto troverà davanti a se. Alte imponenti, in una la possibilità di andare oltre; nell'altra, la certezza dell'inferno.
Coleridge
Gio
14
Gen
2016
L'equilibrista
Da quanti anni cammina in quel difficile sentiero. Sotto il sole cocente dell'estate e nella più fredda stagione, avvolto da un gelo insistente. Prende respiro nelle stagioni delicate, si ferma e riposa le spalle. Smette per un secondo di trasportare quei due secchi legati al bastone ormai piegato dal peso. Tutta la strada trasportando i due recipienti pieni, non d'acqua ma di pazienza e perseveranza. Qualche volta nel cammino perde parte del carico, inciampando negli imprevisti della vita. I secchi trasportano una minore quantità, diventano più leggeri, ma di differente peso e l'equilibrio viene meno. Lui si ferma ed ogni volta cerca di ripristinare il livello, viaggia solo a pieno carico, con lo stesso peso da entrambi i lati. Ha bisogno di uniformare le differenze, per avere l'equilibrio in modo da poter continuare a camminare in quella strada tortuosa. Sente la necessità di trovare la pace, la tranquillità. Ha bisogno del suo carico per sistemare le cose, andare avanti e superare le difficoltà. La sua strada finirà con la sua vita, lo stesso giorno, lo stesso istante. Un'attimo prima che avvenga, guarderà indietro; ammirando lo splendido paesaggio che si scorge, avvolto in quel sentiero difficile. Penserà che avrebbe potuto tentare di disperdere il carico, e lasciarsi andare in una condizione di mancato equilibrio. Per una volta avrebbe potuto accogliere il caos e correre tra i campi nella direzione sbagliata.
lasciarsi andare....
Setanta.
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