Tag: nipote

Mar

06

Ago

2019

Come comportarmi con uno zio così?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira


Ho 25 anni e uno zio che fortunatamente vive lontano da me.Di lui non tollero nulla: la sua voce, la sua arroganza, la sua presenza e il suo modo proprio di fare appena ci viene a trovare e ci vede dopo un anno.Per farvi capire il tipo, l'ultima volta che gli ho aperto la porta io sono stato cordiale con lui e gli ho detto "ciao zio, come va?"Silenzio assoluto, mi ha guardato dall'alto verso il basso senza dire nulla come se volesse cercarti un difetto.E poi mi guarda con aria di scherno e indifferenza.E ha fatto la stessa cosa anche un giorno che ero seduto in giardino e lui si è avvicinato senza dirmi nulla o salutarmi.
Si è sempre comportato da "bullo", ogni estate che magari stava con noi a tavola, mentre pranzavamo mi criticava di fronte gli altri parenti cercandomi un difetto...Ad esempio per i capelli, per come mi vesto. Ha sempre avuto da ridire sul mio aspetto, il mio carattere, le mie opinioni.A volte ammetteva anche di provare un po' di invidia per me.Mia madre ha sempre minimizzato tutto per quieto vivere e non ha mai preso le mie difese.Una volta ha detto apertamente che io devo cambiare completamente come persona, perché non valgo niente.Che sono solo un fallito che nella vita può fare solo il lavapiatti.Una volta sono stato ospite a casa sua e voleva buttare dei miei vestiti solo perché ero a casa sua e secondo lui dovevo vestirmi come piaceva a lui, perché quei vestiti a lui non piacevano.
Ha sempre fatto le preferenze tra me e mio fratello, ingiusti paragoni tra la mia vita e la sua.
Infatti mentre io sono solo un fallito, sfigato poco intelligente, per lui mio fratello è un vincente che è andato sempre bene a scuola ed un laureato col massimo dei voti.Secondo me ha il dente avvelenato, una volta da bambino l'ho chiamato così senza sapere il significato della parola "fallito" e lui alcune volte questa cosa me la rinfaccia dopo tanti anni.È un uomo immaturo, pieno di debiti e che si fa sempre prestare soldi.Tutti i suoi amici parlano male di lui alle sue spalle dicendo che a lavoro è un gradasso.Tante volte si è comportato male anche con la mia famiglia e una volta sì è messo a parlare male di mio padre, augurandogli la morte, perché in passato non gli ha dato lavoro.
Ora che lui ha avuto un figlio, francamente non ho nessuna voglia né di fargli gli auguri né di incontrarlo per tutte le continue mancanze di rispetto che mi ha dato anno dopo anno.
Proprio non lo sopporto, lo disprezzo.Ha sempre cercato di farmi sentire una persona inferiore, inutile.Mentre invece ha sempre messo sul piedistallo mio fratello maggiore.Diciamo che tutti in famiglia in generale hanno sempre fatto questo. 
Come devo comportarmi se un giorno dovessi incontrarlo a mio zio?
Me ne vado di casa appena viene a trovarci? Non gli dico niente?Tante volte l'ho ignorato, ho fatto il freddo, ma si è sempre comportato così lo stesso.Farei bene a non fargli gli auguri e non vederlo?Ditemi che ne pensate

Mer

13

Mar

2019

Buonanotte

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

È da qualche giorno che voglio scrivere di questa situazione.Sono passate settimane da quando abbiamo scoperto, dopo un malanno di forte allarme, che mio nipote ha la leucemia.Nel primo momento, mi sembrava come di sentire le voci ovattate, di essere all'interno di un film, che fosse una finzione.Per tre volte ha rischiato di perdere la vita. La prima per via delle trasfusioni, la seconda per i globuli totalmente sballati e la terza, per via di un'emorragia cebrale. È poi stato operato. In principio, trasferito in tre ospedali. Al secondo hanno detto a mia sorella: "Lo sposti pure dove vuole, a suo figlio serve un miracolo". Questo mentre era in atto l'emorragia.Io credo di essere ancora sospesa in uno stato di shock. Mangio. Dormo. Sorriso. Lui vive lontano, non mi è stato possibile spostarmi ma mia madre, mia zia e mio padre, ci sono andati. Io l'ho sentito al telefono. Al suo "Ciao" ho avvertito una pugnalata al cuore, un cuore gonfio, ed un taglio seghettato e preciso, lento e profondo. Ho sentito tutto il suo dolore. Dalla sua voce. Da quando si è risvegliato, hanno iniziato la chemioterapia, lui non ha avuto grandi danni a livello motorio, nella capacità di intendere. Ha solo difficoltà. Io ringrazio il cielo, Sant'Antonio, la Madonna, era spacciato. Ma dopo il peggio, si pensa al male. Ha solamente sedici anni e starà in ospedale per almeno un anno, per poi essere trasferito in una specie di comunità.Penso al giorno prima in cui tutti pensavamo stesse bene, penso ad un mese fa in cui si svegliava nel suo letto e poi faceva colazione, penso al tragitto che percorreva prima di tornare a casa, penso al tempo mentre guardava la tv. Penso alle volte in cui sono stata a casa di mia sorella e lo guardavo, e mi parlava. A causa del rapporto con lei, mia sorella, non sono mai potuta stare in vero contatto (anche se a distanza) con i miei nipoti. Ma lui lo conosco. Da piccolo, riuscivo a vederlo, andavo a casa sua e ci stavo assieme sperando che mia sorella non ci superasse ma rimaneva con mia madre. Il fatto è che io sono la minore e lei la maggiore e dalla mia nascita è stata sempre attenta a farmi mancare tutto, a terrorizzarmi, a minacciarmi. Mia sorella era il mio mostro nell'armadio, in carne ed ossa. Avrei tanto voluto mi volesse bene, mi abbracciasse; ricordo solo una volta in cui mi ha difeso da un ragazzo. Tutto il resto è ombra, terrore. Leggevo il suo diario in cui scriveva di odiarmi, che le avevo sottratto nostra madre. Ero così piccola. E ricordo che una notte di Natale, i miei stavano registrando per me in cassetta, un cartone animato, ed io: "Ma col volume così basso poi non riuscirò a sentirlo quando lo guarderò!" perché in stanza tra parenti ed in festa, c'era del chiasso e mia sorella, con dolcezza "Ma no, poverina..." questo momento, lo porto con me.Mentre svolgo le mie attività, penso che mio nipote è in ospedale. Mentre guido. Mentre sono in casa. Lui è in ospedale. Ed ha la leucemia. Il bambino dai capelli coi boccoli e dalle mani piccole, che giocava con me. Lo stesso bambino che ho visto andare via. Il bambino che giocava con me alla Play, che mi considerava la zia e l'amica, la compagna di risate, nella sua cameretta coi lego. Il bambino che crescendo ha dovuto prendersi cura degli altri due miei nipoti, il bambino in quell'ambiente. Colmo di regole e responsabilità. Il ragazzo che ci stava un po' lontano, sia a me che a mia madre, perché la sua di madre gli inculcava che non siamo dei bravi parenti, che non deve fidarsi di noi.Tante volte avrei voluto costruire un rapporto e dargli il meglio di me ma temevo mia sorella. Temevo di dire qualcosa di sbagliato. Temevo il suo odio. E ricordo ancora quando insieme, lui ed io da soli, siamo andati a prendere un piccolo gioco che non ho potuto regalargli, perché ospite da mia sorella, a me i soldi servivano per la spesa, perché io a dire di lei mangio troppo, non potevo toccare il cibo loro. Quella pena immensa nel vederlo pagare coi soldi della madre. E sentirmi una merda.Riprendo comunque a dire che sì, faccio qualcosa come adesso e lui è in ospedale. Nessuno sa dirmi come si sente dentro. Non piange, non chiede. Fa battute, sorride. Ma io ho sentito quel dolore. Non può sentirsi bene. Ed allora perché nessuno la smette di fingere e lo abbraccia dicendogli che il tempo passerà, bene e non come è stato, che è bello e forte e perché io non ce la faccio a dirgli che gli voglio bene. Che per me non è una persona come le altre.Ho chiesto il numero della camera, non so il motivo.Vorrò andare in primavera inoltrata. Dovrò prendere un B&B. Sarò vicina a lui ma con un genitore sempre presente. Dovrò essere divertente, inutile, senza personalità? Oppure aprirgli il mio cuore? Anche solo per essere mandata a fanculo.Gli ho scritto un messaggio. Non ha risposto. Pare non ne abbia la forza. Il coglione di mio padre avrebbe voluto inviarmi una foto. No, non voglio vederlo su quel letto, con la cicatrice in testa, attaccato ai macchinari.Iddio, come vorrei non fosse successo a lui. Voglio che si innamori. Che possa mangiare le fragole. Che vada in università. Ho paura. Paura che la chemioterapia non lo so, non funzioni. Paura di un trapianto di midollo che non vada. È controllato con esami specifici quasi tutti i giorni. Può mangiare solo frutta da sbucciare. Non so cosa pensa. Guarda Focus. Ha la voce flebile. Tutte le ragioni per essere arrabbiato con il mondo. Ed invece, quando quel dottore ha parlaro di miracolo, lui ha detto a mia sorella: "Mamma, se non mi accetteranno nell'altro ospedale, riportami a casa..." per morire. Non si lamenta. Non esplode. Mi hanno detto che guarda fuori dalla finestra. Che suo padre gli ha passato della cioccolata, e non avrebbe dovuto. Non so quanto voglio sapere. Vorrei incontrarlo in un sogno per essere libera di parlare, di spiegare, di dirgli che avevo paura della madre da piccola, che gli voglio bene, che andrà avanti. Che voglio esserci pure io. Che è il mio nanetto per sempre. E vorrei chiedergli di parlare, come non fa con nessuno o di rimanere in silenzio ma di mostrarmi se stesso.
Sei importante, io ti penso. Ho sbagliato. Sono una vigliacca. Alla sera mi addormentavo col cuore leggero dicendo che la giornata era andata bene perché tutti stavamo bene, anche tu. Pensavo al mio ex. Non conoscevo ancora questa sofferenza. Che ha colpito te. Nel sangue.Io ti voglio bene. Che un angelo possa farti arrivare il calore del mio sentimento. Un prete una volta mi disse che le il pianto è la preghiera silenziosa. Io che stavo anche perdendo la Fede. Io che poi non sapevo più dove sbattere la testa.Nano, vorrei fare un viaggio da sola con te un giorno. Per divertirci. Anche in un posto che non conosciamo dalle tue parti. In una piccola zona. Pure una nuova strada. Andarci insieme, conoscere qualcuno, sentirti parlare. Dirti che abbiamo gli occhi dello stesso colore ancora un'altra volta. Sentirmi dire da te che sono grassa. Voglio dei momenti insieme. E che la malattia regredisca. Che tu non debba rinunciare ai tuoi sogni.
Ti voglio bene sempre. Così forte. Scusa. Perdona me. Perdona la vita. Lotta ti prego. Che domani possa avvenire un miracolo, che questo film possa essere a lieto fine.
Buonanotte nanetto. Tra quell'odore d'ospedale, ti prego addormentati e svegliati ricolmo di speranza. Quanto vorrei poterti parlare. Quanto vorrei tornare a quando eri così piccolo.Non so se queste frasi servono a qualcosa ma io provo delle cose per te, il mio cuore ti è dedicato ed ha un senso.
Devi essere felice. Dovrai essere adulto. E vivere della parte che forse non hai ancora conosciuto. Che io non posso insegnarti.
Cosa posso ancora aggiungere? È superfluo e rispetto a tutto misero, non può esserci alcuna espressione per tutto ciò.
Ti penso. Voglio parlarti. Voglio vederti per una vita lunghissima. Non posso sopportare che ti stia soffrendo. Ed io non sapere cosa fare, vergognarmi e affidare in un forum questo scritto.
Passerà. Deve passare. Iddio, stagli vicino meglio di come io ho saputo e sto facendo.
Ascolta chi pronuncia il suo nome e chiede di te.
Buonanotte nanetto. Al caldo. Protetto. E che il meglio arrivi.
Vorrei scriverti tanto ancora...spero tu possa sentirmi. 

Tags: zia, nipote

Mer

02

Gen

2019

Non so che fare

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

Ciao a tutti, ultimamente  ho un piccolo problemino in famiglia. Sono fidanzato da tre anni, la nostra relazione è  bellissima e le voglio molto bene, non penso minimamente a volerla tradire, però  c'è  un problema. Si tratta della nipote, lei mi ha sempre attratto per il suo charme, ha una bellezza unica e particolare. Quando parliamo lei sfodera le sue mille  conoscenze che mi incantano. Ovviamente  non ho mai fatto nulla con lei,il solo pensiero mi  fa sentire schifoso.l'unica  cosa  forse eccessiva  è  stata qualche  battuta spinta  poi niente. Resta il pensiero  della repulsione verso me stesso, mi odio perché  penso a determinate cose, lei è una mia debolezza , lo ammetto. Vorrei che tutto tornasse normale 

Tags: zia, nipote

Lun

24

Dic

2018

Non riesco a volere bene a mia nipote

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Salve a tutti ,io sono la tipica figlia denigrata dai genitori , inutile dire che mia sorella è sempre stata la reginetta di mamma e papà ,mentre io  ho passato un infanzia di merda a beccarmi insulti da mia madre , perché ero un po' in sovrappeso ,e bullismi da mia sorella e i suoi amici .questa cosa mi ha devastata cosi tanto psicologicamente  ,che a scuola avevo difficoltà con tutto ,la mia autostima era sotto zero ,mi sentivo brutta e pensavo di non meritare niente .non parlavo con nessuno ero molto timida e chiusa .avevo sempre paura di essere insultata quelle parole mi rimbombavano nelle orecchie ,in un certo senso avevo paura di tornare a casa .tutt ora che ho 34 anni sposata mi faccio gli incubi la notte ,rivedo quelle scene violente e brutte ,mi sveglio piangendo .3 anni fa mia sorella ha avuto una bambina , è dolce carina mi vuole bene nonostante mia sorella è sempre fredda e distaccata ,mia madre uguale ,ma io vado lo stesso a trovarle per non dare dispiaceri a mio padre ,che da qualche anno sembra abbia capito di aver sbagliato e mi cerca e aiuta .e comunque , ritorno a mia nipote ,non riesco a dargli affetto , eppure so che sbaglio ,mi sento una zia snaturata  ,gli faccio regali si ma poi non mi va di giocare con lei ne di averla vicino , quando vedo mia madre che la coccola ,penso ma perché a me tutto questo è stato negato ??e mi viene  un senso di rifiuto che non posso controllare .mi spiace per la bimba spero che non diventi come mia sorella .io vorrei tanto cambiare atteggiamento verso mia nipote ma non riesco proprio!!!

Tags: nipote

Mer

21

Nov

2018

Magalli

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Superbia

Sto per diventare zio. Di un bambino. Lo chiameranno Giancarlo. Mi dispiace tantissimo per il piccolo, 2018 e si troverà con un nome da vecchio solo perché ora tra noi millenials vanno di moda i nomi di mer**a.  

 

Tags: nipote

Ven

07

Set

2018

Nonna che vuole fare la maestra

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Mia suocera è maestra di scuola materna. È molto brava nel suo lavoro. Lei pretende che scrivo mio figlio nella sua classe. Per fagioni che non vi sto a dire io son contraria e molto spaventata che mio figlio posso avere problemi all'elementari perché all asiloprotetto dalla nonna. Mi ha minacciata e lo devo fare. Odio la sua impertinenza e il suo fare autoritario. Io a priori non lo iscrivo ho deciso di mandarlo in un asilo privato. Ma secondo voi potrebbe essere una buona idea mandare mio figlio nella scuola della nonna?

Mar

04

Apr

2017

Ho paura di dimenticare

Sfogo di Avatar di MariGraceMariGrace | Categoria: Altro

Forse è vero che la vita non ti da più pesi di quanti tu non possa sopportare... in effetti sono trascorsi 5 anni e io davvero non so neanche come ci sia arrivata fino a qui. Non so come ho fatto a vivere senza di te, ad affrontare la quotidianità, il lavoro, le salite, i fallimenti e i successi. In un primo momento ho pianto, poi ho allontanato ricordi per sopravvivere.Sei stato sempre presente per me e hai fatto tutto quello che un padre avrebbe dovuto fare. Già! Perché non ci è concesso di scegliere i genitori giusti e ci dobbiamo accontentare di quello che passa il convento.. o che non passa, in questo caso. Ho tanti ricordi e ho paura di perderli, di dimenticarli... spesso capita di dimenticare le cose quando non abbiamo nessuno a cui raccontarle... ma per il nostro splendido rapporto non ci sono parole, non sono abbastanza e comunque non sarebbero in grado di descriverlo come meriterebbe. Ho paura di dimenticare le ore che trascorrevi a spingere quell'altalena con sopra quella bimba tanto sfortunata. Ho paura di dimenticare quella vite sul ciglio della strada, tu che mi aiutavi a scavalcare il muro per rubare un ciuffo di uva da mangiare per merenda ripetendomi che quando sorridevo ero bellissima, me lo hai detto anche quando avevo perso entrambi gli incisivi e io mi disperavo perché parlavo male e non volevo andare a scuola. Ho paura di dimenticare le tue filastrocche sceme. Ho paura di dimenticare il soprannome che mi avevi dato "cippy-cippy". Ho paura di dimenticare i pomeriggi in cui dovevo dormire invece dormivi solo tu. Ho paura di dimenticare le passeggiate in riva al mare perché ti eri convinto che era necessario per guarire dalla mia asma. Il tuo piede nell'acqua e il ritorno a casa con una scarpa fradicia. Ho paura di dimenticare le tue torte genuine. Ho paura di dimenticare Bricco, il randagio che abbiamo adottato, amato e che è andato via pochi giorni dopo di te. Ho paura di dimenticare i tuoi racconti della tua infanzia. Ho paura di dimenticare le nostre levatacce per curare l'orto e la mia zappettina con cui facevo più danni che altro. Ho paura di dimenticare i tuoi racconti da marinaio, poi da poliziotto. Ho paura di dimenticare i tuoi mille mestieri. Ho paura di dimenticare i tuoi discorsi sul mio papà. Ho paura di dimenticare il turbinio di emozioni dei miei 15 anni e i miei fidanzatini, mi dicevi "innamorati di chi ti tratterà come una principessa". Ho paura di dimenticare le tue lezioni di storia e di vita, avevi la quinta elementare ma hai sempre sognato di studiare e lo hai fatto da solo e con i miei libri. Ho paura di dimenticare i miei momenti di sconforto e tu che mi dicevi "ti do 5 minuti per finire sto piagnisteo, poi rimboccati le maniche e datti da fare". Ho paura di dimenticare il giorno della mia maturità e i tuoi fiori. Ho paura di dimenticare 27 anni di vita insieme. Negli ultimi 5 anni una malattia subdola ti impediva di sapere chi eri, dove ti trovavi, ti ha fatto tornare un tenero bambino su una sedia a rotelle con la pelle delicata la testa che profumava di shampoo delicato per neonati. Eri convinto di essere un giovane balilla e insieme cantavamo le canzoni fasciste a braccio teso (che già mi avevi insegnato da bambina)... ah quanto ti sono girati i coglioni quando hai scoperto che ero di sinistra!!! Non eri più tu da tanto, troppo tempo e io non ero più io per te. Straziante.Il giorno in cui sei andato lo hai fatto in silenzio dopo aver mangiato la zuppa di latte con i tuoi amati Atene. Seduto. E io non c'ero. Non ci sono stata, e ancora auguro ogni male possibile e impossibile al mio ex capo che non mi ha permesso di tornare a casa per salutarti e baciarti l'ultima volta. Bastardo!Non c'ero, nonno e spero tanto tu mi abbia perdonata.Mentre scrivo un po' rido un po' piango e non ho mai avuto la forza di leggere quel quaderno con i tuoi appunti di vita... lo abbraccio e lo bacio ma sono troppo vigliacca per aprirlo.
Un bacio che arrivi ovunque la tua anima sia andata a stare; e spero che tu, con i tuoi grandi occhi nocciola, mi stia guardando procedere per le strade della vita... è dura senza di te. Un giorno ci rivedremo.
Ciao nonno mio,
Tua nipote
https://youtu.be/GHfYZ_vwu-8

Gio

15

Ott

2015

Nipote...Viziata!!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Da quando è nata la nipote del mio fidanzato, l'intera famiglia sembra aver perso totalmente il lume della ragione. 
La piccola ha 2 anni e per quanto le voglia bene ametto che si rende davvero insopportabile. E' un continuo frignare, urlare e lagnarsi per ogni cosa, sembra che in casa ci sia ora una piccola dittatrice (lei), e tutti gli altri i sudditi che ad ogni minimo lamento la assecondano in ogni cosa... Ma veramente ogni cosa, al punto che a volte vorrei intervenire per far notare che c'è un limite a tutto,ma alla fine mi trattiene il pensiero che in fin dei conti non spetta a me decidere come dev'essere educata la bambina. La cosa che più mi urta di tutta la faccenda è che tutti vengono messi in secondo piano rispetto a questa mocciosetta capricciosa ( e a sua madre), come se esistesse solo lei e gli altri non contassero più nulla! Il mio ragazzo ha 19 anni, la mamma (ovvero l'attuale nonna della bambina) sembra essersi dimenticata di essere una madre prima ancora che una nonna, non sistema la stanza del mio ragazzo, non gli lava nemmeno più le mutande, a volte nemmeno cucina....E tutto questo perchè pensa solo ed unicamente alla nipote. Ok che è un ragazzo maturo, lavora e si prende le sue responsabilità ma ha ancora 19 anni e mi duole vederlo completamente ignorato dalla madre e dai parenti tutti. La mamma non è mai in casa, sempre con la nipote. Se lui torna stanco dal lavoro, se ne fregano e si mettono a far baccano con la bambina accendendo la musica a palla e se qualcuno gli dice qualcosa la risposta è " ma è una bambina!"... E io vorrei risponere E STI CA***.Ripeto, vorrei. Se la bambina vuole mangiare una cosa la mangia, se vuole un gioco lo ha, se vuole lanciare le cose la lasciano fare...Se stiamo io e lui a guardare un film se ne fregano e la lasciano urlarci nelle orecchie tutto il tempo, se vuole giocare con i nostri telefoni o qualunque altro oggetto personale siamo obbligati a lasciarglieli altrimenti ci guardano male...Insomma, non è che siccome è una bambina allora gli si deve dare il diritto di fare ciò che vuole. Io inizio a non sopportarla più, sembrano tutti impazziti. E sinceramente mi passa anche la voglia di mettermi a giocare con una bambina che vuole fare solo quello che dice lei altrimenti si mette a gridare, piangere e scalciare... Se la rimprovero mi guardano come se fossi un mostro. Vorrei prenderli a schiaffi tutti.

Lun

25

Mag

2015

zio marpione

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

L'altro giorno passa a trovarmi mio cognato che parlando di nostra nipote (siamo entrambi zii acquisiti) dice: "Hai visto com'è bella M. farà impazzire tutti i ragazzini della sua classe ma secondo me è una che te la fa annusare ma non te la dà". Mia nipote ha appena 12 anni e fa la prima media...Personalmente il suo commento mi ha dato enormemente fastidio appunto perché riferito a quella che a tutti gli effetti e ancora una bambina. La domanda è: sono io che sono troppo bacchettona o e lui che forse è troppo malizioso con nostra nipote?

Tags: zio, nipote

Lun

10

Nov

2014

Parenti appiccicosi!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non so proprio più come fare! Anni fa io e mio marito avevamo problemi con mia suocera, gelosissima del figlio non si rassegnava all idea di non poterlo più influenzare o comandare a bacchetta come quando era ragazzino.. per fortuna le è passata e quasi ho paura a dirlo da quando è nata nostra figlia sembra davvero migliorata, è una brava nonna, presente, disponibile ma discreta e mi chiede sempre il permesso anche per prenderla in braccio! Adesso il problema sono i miei di genitori.. non abbiamo pace! Ecco, da quando sono nonni, non si tengono più! Pretendono di vedere la nipote di continuo, vorrebbero tutti i giorni, se passano tre o quattro giorni che non la vedono, sembra una tragedia! Mia madre tra un pò non mi saluta più quando entra in casa mia, va subito come un avvoltoio sul passeggino! Mia figlia non è neonata, ha quasi un anno, pensavo che col tempo si sarebbero abituati, invece, sempre peggio! Mia madre dice alla bimba cose assurde tipo "La nonna ti prende e ti porta via, vieni a stare con i nonni!" oppure "Non piangere perchè la nonna va via, lo so che vuoi stare con me".. mentre invece mia figlia non ha MAI pianto quanto lei è andata, non piange nemmeno quando vado via io, figuriamoci! Mio padre sta sempre li a prenderla in braccio anche quando è chiaro che lei vorrebbe stare tranquilla per i fatti suoi (e mia figlia odia stare in braccio, essere sballottata ecc ecc, sta tanto bene con i suoi giochi sul tappeto o seduta sul letto!).. la prende quando vuole dormire, quando deve mangiare, appena lei frigna non mi da nemmeno il tempo di capire che vuole che lui già ce l ha in braccio a fischiarle, cantarle canzoncine e sbatacchiarla dovunque! Quando ancora era lattante dovevo litigarci ogni volta, che dopo il seno me la faceva vomitare a prenderla subito su! Non le danno pace, la martorizzano! Lei per un pò sta al gioco e si diverte, ma poi quando è proprio stanca piange perchè si è eccitata troppo o innervosita! E non danno pace nemmeno a noi! Io e mio marito non possiamo decidere di passere un w.e. senza andare a pranzo o a cena da loro, perchè attacano una lagna infinita! Cercano in tutti i modi di farmi sentire in colpa, mi dicono "quando non ci saremo più, rimpiangerai.. a te non frega niente di noi.. non ci fai vedere la bambina.. stiamo sempre soli..".. ma io li vedo anche tre volte a settimana! O.O Magari per poco, mezz ora, oppure a volte sto tutto il pomeriggio con mio padre, ma mia madre lavora e vede la bimba solo un oretta.. però è spesso.. cmq, minimo una volta a settimana, stiamo a pranzo o a cena li, mai saltata una volta! Eppure non sono mai contenti, chiedono, recriminano, lagnano! Io vorrei avere la libertà di programmarmi le giornate come voglio, di vedere le amiche per pranzo, di poter uscire con chi mi pare in mezzo alla settimana.. anche solo mia figlia e io.. mi piace tanto uscire con lei, è buona, passeggiamo e stiamo bene! Invece no! Mio padre mi chiama (lui non lavora) e vuole che ci vediamo.. e se gli dico di no fa la voce triste il primo giorno, il secondo quella scocciata, il terzo mi dice che non ci vediamo mai e che la nipote non lo riconosce! Sempre così, un tormento! Ho provato tante volte a dire tranquillamente, con affetto, a lui e a mia madre, che avere la bimba piccola per me è stato un cambiamento stressante, è faticoso, trovo gioia e svago e a uscire con le amiche e lei e in generale ad essere libera di decidere all ultimo anche se starmene a casa.. ho bisogno il sabato e la domenica di organizzare uscite con mio marito e i nostri amici, o stare soli noi tre.. ma niente, non capiscono e dicono che sono io che non capisco l amore che provano loro per lei, che quando sarò nonna capirò (ma dicevano anche che quando sarei stata madre avrei capito e infatti ho capito che avevo cmq ragione io, l affetto dei figli non è un obligo.. mia figlia è un essere staccato da me, è libera,io spero che lei mi ami come io amo lei, ma già so che non potrò essere io a rendere piena e felice la sua vita da grande, avrà amici, fidanzati, interessi.. e io non le romperò le uova nel paniere, perchè è la sua felicità che desidero!) Per mio marito è lo stesso, si sente ossessionato da loro, non ci danno respiro. Mio marito non li sopporta più, gli risponde stizzito ogni volta e loro ora si lamentano anche di lui! lui dice che non fanno altro che cercare di far leva sui miei sensi di colpa.. io mi rendo conto che quando vado li, o quando decido di stare con loro, non ci metto più amore.. mi sento solo obligata! e credo che prima o poi mia figlia coglierà il nostro stato d animo nei contronti dei nonni! Datemi un consiglio per favore! Sono davvero stressata!

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