Tag: moralismo

Gio

28

Set

2017

Una volta mi davano della bigotta, adesso sono circondata dal moralismo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

Ricordo bene, anni fa, come sono stata attaccata dagli utenti e dall'autrice del sito, perchè definita una bigotta per un discorso che, oltrettutto, bigotto non era, ma non è stato capito. Quindi questa lettera è anche indirizzata all'autrice, anche se è più uno sfogo personale. 

Sono intrappolata nella "trappola della brava ragazza". Una trappola pericolosa. E cambiare non è servito a nulla, le esperienze "positive" che ho avuto sono mera illusione forse, perchè anche chi le ha vissute con me continua a idealizzarmi dentro quella feroce trappola.

Mi ero creata una maschera anni fa. Per sentirmi migliore delle altre, ma anche e soprattutto perchè ero invidiosa di loro. E più di ogni cosa la colpa principale era da attribuirsi alla società in cui viviamo. Una società che demonizza la sessualità femminile. Ma invidiavo, ho sempre invidiato, il potere seduttivo delle cossidette "puttane". Odiavo i miei lineamenti che trasudavano innocenza, odiavo quello che ero sempre stata, vittima di bullismo dalla nascita, forse anche per colpa della mia ridicola innocenza. E se da bambina il bullismo ci poteva anche stare, da adolescente non l'ho accettato. Ero una ragazza carina, considerata brutta. Ho avuto la peggiore vita relazionale ed esistenziale fino a 18 anni. Il problema non era la bruttezza, era CHE ERO IO. Era esistenziale. E lo è ancora. Il mio sembrare innocente era frutto del mio vissuto, della mia malattia. Ma non sono mai stata una ragazza innocente. Sono una ragazza normale, con una voglia di vivere assurda. E' da lì che nasce il moralismo della gente.

Sapevo di essere carina. Carina/normale ovviamente, come tantissime altre ragazze. A 20 anni ero vergine, con poche esperienze tutte negative e un passato da brutto anatroccolo che nemmeno la donna più brutta del mondo. Molte altre erano sane, "puttane" e sexy. Mi sentivo inferiore a loro. Grazie alla mia prima relazione ho capito quello che ero davvero. Ma le cose non erano cambiate. Avevo un ragazzo, degli amici. una vita sessuale normalissima, ma i trattamenti surreali presenti dalla nascita erano sempre parte della mia vita. Ero sempre il capro espiatorio, la vittima designata. L'essere inferiore. Quando la relazione finì presi un percorso di vita.

Volevo diventare come quelle ragazze che avevo sempre invidiato. Odiavo essere una brava ragazza, perchè non ero definita così perchè davo l'idea di essere seria e dolce, ma tutto ruotava intorno alla mia storia personale da brutto anatroccolo. Ma iniziò anche il moralismo. Ed era iniziato già l'anno prima, anzi ne ero sempre stata circondata. Non perchè donna, ma perchè IO. L'anno prima avevo iniziato un'amicizia virtuale con un uomo molto più grande di me, che da me non voleva altro, ma solo sfogarsi dei suoi problemi personali perchè più sfigato di me. Cercava di impedirmi di trovarmi un fidanzato, perchè dovevo essere una brava ragazza, se avessi cercato un fidanzato sarei stata sicuramente trattata male e usata, secondo lui. A 21 anni senza aver mai avuto un fidanzato non avevo nemmeno il diritto di cercare l'amore, non il sesso, ma nemmeno l'amore. Mentre le altre ragazze mie coetanee erano suoi oggetti del desiderio, io dovevo rimanere posata, pudica, guai a farmi una vita, ennesima dimostrazione di quanto io non fossi provvista di potere seduttivo mentre tutte le altre sì adirittura dietro uno schermo. Poi dopo un anno di relazione seria sono stata lasciata, come capita a tutti, e ho preso il mio percorso. Quella relazione mi ha salvato la vita e dato un briciolo di autostima. Ma non avevo il diritto di diventare una ragazza facile, per gli altri. A cominciare dalla mia amica bacchettona. Ero una bambina, non sapevo cosa fosse la vita, dovevo cercare l'amore puro mentre il mio ex si dava alla pazza gioia, perchè lui era un maschio e io una femmina, secondo la mia amica, anzi ex amica. Mesi di violenze psicologiche dai genitori non appena hanno scoperto che avevo una storia senza impegno. E il bello è che nemmeno le esperienze sessuali che ho avuto sono andate bene. Ora non voglio spiegare il perchè, ma so che tutto ruota intorno a due cose: il rifiuto e il moralismo. La mia vita si basa sul rifiuto, ero il brutto anatroccolo, la ragazza carina considerata brutta, so solo io tutto quello che ho passato. E il moralismo non ruotava intorno al maschilismo, ma sempre intorno alla mia storia personale. Il brutto anatroccolo non può essere sexy, non può fare sesso. Guai a lei. Il brutto anatroccolo trasmette innocenza, ed innocente deve rimanere. Bassina, lineamenti da bambina se vestita in modo sportivo e senza trucco. Una che a 23 anni ne dimostra 16 se non è ben curata non ha il diritto di essere sexy. C'è ancora gente che crede che io non posso avere una vita sessuale, manco fossi deforme o con ritardi cognitivi, gente che ha conosciuto pure i "miei ragazzi", come se negasse l'evidenza. Adirittura un ragazzo che è uscito con me senza impegno credeva che fossi vergine, mi ha detto nonostante gli avessi rivelato che mentre uscivo con lui avevo fatto sesso con un altro che io gli davo l'idea della ragazza che non fa nulla nemmeno col suo ragazzo, tirando sempre fuori l'orribile frase della "brava ragazza", come se quello che gli avessi rivelato poco prima non contasse nulla. Non sono nemmeno riuscita a diventare una ragazza facile come si deve. Ho dovuto lottare e sudare pure per diventare una ragazza facile, mentre per le altre, belle o brutte che siano, è una cosa così semplice. Ho raccontato al mio psicologo (vecchio psicologo) di un'esperienza molto importante per la mia autostima avuta con un altro ragazzo (l'unica esperienza davvero sana perchè finalmente sono stata trattata come volevo) , e lui, femminista convinto, di mentalità aperta, mi ha urlato -io non ci credo! Non ci credo che tu sei questa! Che non vuoi essere amata! Tu non eri felice in quel momento, e ti giudichi per cosa hai fatto-. Uno che difende le coppie serie che praticano scambismo, che predica la libertà sessuale, con me ha fatto il moralista. E perchè l'ha fatto? Sempre per lo stesso motivo: sono intrappolata nella trappola della brava ragazza. La gente mi idealizza come quella che non sono. Mentre le altre ragazze facili hanno il diritto di essere facili, io non ce l'ho questo diritto. Devo essere fiera di dare di me un'immagine di serietà, mi diceva. L'ho mollato. Per quattro anni sembrava aver capito perfettamente il mio problema, invece non aveva capito un tubo.

CERTO CHE SO CHE UNA CHE FA LA MIA VITA VIENE GIUDICATA. E MI PRENDO TUTTE LE RESPONSABILITA', NON HO PAURA DEL GIUDIZIO MASCHILISTA. IL PROBLEMA E' CHE IO NON VENGO GIUDICATA MALE PER MOTIVI MASCHILISTI. Ma perchè io sono la ragazzina ingenua, malata, sfigata, priva di potere seduttivo, e perchè no, se voglio essere carina e vestirmi bene o divertirmi sono un mostro superficiale. Quando giudicavo le ragazze facili ero invidiosa, ora sono sana e ho molti meno demoni dentro di me, e non sono più invidiosa di loro e nemmeno di una donna sexy perchè ho trovato il mio equilibrio. Sono fierissima di quello che sono e non tornerei mai ad essere quella di prima. Ma sono intrappolata nella maledizione della ragazza seria, e anche un po' demente, che non può fare sesso perchè inferiore alle altre. Ultimo ragazzo: corteggiamento finto, traumatizzato da una delusione d'amore, rivela di volermi usare solo per il sesso. Va benissimo, mi fai sentire bella almeno, non mi fai sentire il brutto anatroccolo del mio passato. Lui vorrebbe anche farlo con altre, tanto, non stiamo insieme. Io però non posso farlo con altri. Guai. Nascondo quello che sono fingendomi seria, mi dice, ma poi non sono seria non solo per le esperienze (e nemmeno così tante) che ho fatto, ma perchè con lui ho fatto una cosa che la ex non ha mai fatto! Quindi fare cose normali che tutte le coppie fanno vuol dire non essere seria! Una cosa che mi ha proposto lui fin dall'inizio inoltre! Quindi all'inizio pensava fossi pudica? Allora perchè mi ha cercato e ci ha provato? Nessun ragazzo esce con una ragazza pudica, nè tantomeno ci prova. Ipocrita! E' soltanto un ipocrita!

E il mio aspetto oltrettutto non è nemmeno così tremendo. Una ragazza normalissima, con lineamenti dolci ma nemmeno troppo seriosi od innocenti, sexy con un abbigliamento più curato, sbarazzina ed innocente con uno stile più sportivo e naturale, ma niente di eccessivo. Non è l'aspetto fisico la colpa. E' che io non vado bene. Tante ragazze innocenti con fattezze da ragazzina sono facili. Il problema è esistenziale. Sono senza via di uscita per tanti problemi avuti con le persone, a cominciare dal mio ex. Ma un piccolo equilibrio l'ho trovato, solo che tutti cercano di distruggerlo. Ho tanta rabbia e confusione che non so cosa potrei combinare. 

Tags: ira, moralismo

Ven

06

Feb

2015

Viviamo in una società schifosa

Sfogo di Avatar di FRAFRA | Categoria: Ira

Se dici "non mi piacciono le donne, w gli uomini!" ti danno dell'omofoba. Chissà perchè però quando la stessa frase la dicono i maschi, ma al contrario, nessuno da a loro dell'omofobo. I misteri della vita.

Se dici "non mi sento a mio agio a mettermi la minigonna, preferisco i pantaloni o qualcosa che mi copra" ti danno della bigotta.

Se dici "credo che in linea di massima le donne siano più cattive e furbe degli uomini" ti danno della misogina. Ovviamente questi due esempi valgono anche se li dice un uomo.

Se dici "preferisco esteticamente le persone dai lineamenti mediterranei, per esempio i lineamenti orientali non mi piacciono molto" ti danno del razzista.

ECCO A COSA HA PORTATO LA TROPPA LIBERTA': A NON POTER PIU' ESPRIMERE UN PROPRIO PENSIERO PERCHE' TI ACCUSANO DI ESSERE CIO' CHE NON SEI!!! Soprattutto qui nel mondo di internet, i termini citati sopra vengono usati troppo a sproposito, sembra quasi che vadano di moda.  

Tags: moralismo

Sab

31

Mag

2014

Come si permette la gente di sminuire i problemi altrui?

Sfogo di Avatar di MINOUMINOU | Categoria: Ira

Ieri mi sono imbattuta in un'utente (donna, e perdonatemi se sembro misogina, ma chissà come mai le più stronze e moraliste sono spesso donne) che, alla mia risposta, "ho avuto una vita schifosa, sono 10 anni che non ho nulla" mi ha risposto "manco ti fossero passati sopra con un camion nella vita!", solamente perchè stava parlando delle donne vittime di stupro, e io, in modo del tutto sincero e senza ipocrisia, ho detto "beh, avendo dei problemi gravi me ne infischio delle disgrazie altrui, mi preoccuperò degli altri quando starò BENE" e ho detto pure che io, ho passato cose FORSE (e ribadisco, FORSE) adirittura peggiori dello stupro... e questa ragazza ha sminuito la mia sofferenza come per dire "non hai passato niente, sei solo una viziata" senza conoscermi nè sapere nulla di me.

 

Ok, io ammetto tranquillamente di infischiarmene spesso di gravi fatti di cronaca (a meno che le vittime non siano bambini, e lì mi piange il cuore) ma certo non sminuisco i problemi altrui... dico solo "mi dispiace, ma certo non mi dispero per cose accadute a estranei", ma se una persona soffre anche solo per una "banalità" come un amore finito, ha tutta la mia comprensione, certo non direi mai "che vuoi che sia, l'amore è nulla, pensa a chi viene stuprato, ucciso, muore di fame ecc...". No, non reagirei mai così... le sofferenze altrui hanno sempre la mia comprensione. Può non fregarmene niente, ma mai e poi mai direi "non hai niente, sei solo viziato" come fanno certi moralisti.

 

Che rabbia! Ho l'ulcera perforata quando entro in contatto con moralisti che senza conoscermi mi giudicano!