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Gio

11

Giu

2015

Scrivo proprio per sfogarmi.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Dopo l'ennesimo stronzo conosciuto, ho iniziato a vedere una persona per bene, uno che esce alla luce del sole con me, che mi presenta ai suoi amici, che quando dice sì poi viene a prendermi davvero, che potrebbe trattarmi veramente come merito. Paradossalmente senza riuscire a capirmi. Detta breve: è stupido. Ora "stupidi" non lo sono mai, tra sviluppo e selezione naturale, tecnicamente non lo sono mai...ma questo o lo è o ci va davvero molto vicino. Sa esprimersi a stento e solo se trattasi di vestiti, palestra e mare. Non è brillante. Non è uomo. Non ci sa fare. Non ha contenuti. E' un ingenuo messo in mezzo a lupi, una specie di tontolone. Ed io sarò anche una brava tipa ma sono furba, simpatica, ho i miei milioni di difetti ma il criceto che sta a girare in testa, non ce l'ho. Ed ho qualità particolari. Che lui non capisce. E difetti che se gli funzionasse il cervello sarebbe già scappato perché assolutamente non sono una "semplice" anzi, ho le mie sfaccettature, grazie a Dio.Mi mangio le mani perché rimpiango chi mi ha fatto soffrire stando con sto addormentato, perché l'apatia strugge più di qualsiasi delusione.C'è da star tranquilli con uno così ma la passione, la vitalità, quegli sguardi? Possibile che il più retrogrado addormentato del bosco lo abbia trovato io? Che è poi lo stesso che non mi farebbe mancare niente (e mia madre pensa sia la mia ultima possibilità per accasarmi, considerando la bellissima gente che ho incontrato prima...). O forse siamo capitati nella stessa strada io e questo dormiglione affinché rimpianga "quello la", che prima mi ha ferita e poi ha messo il dito nella piega?Ognuno ha i suoi difetti mi dicevo ma qui nel caso dell'addormentato si tratta di limiti, di uno che se fa quattro più due e c'arriva è già tanto, di uno che non potrebbe accompagnarmi da nessuna parte, di uno che non sa interagire, approcciare, di uno che ha trent'anni ragazzi ma parla come un bimbo di sei, e non scherzo. Cioè intanto io per prima mi sento in catene perché alcuni argomenti non posso affrontarli e poi ad una certa mi fa: "Ma tu non lo parli mai il dialetto?"Ed io dico che no ma qualche parola così per scherzo quasi mai, allora aggiunge una cosa tipo "E tua mamma? Tua nonna?" ma scusami se non siamo di un piccolo paesino cresciuti a parolacce e sputacchiate per terra, ma quanto sei tamarro? E cosa vuoi, cercare di capire a che livello sto? Se non stai a tuo agio nemmeno tu con me non uscirci piuttosto che cercare di trovarmi dei difetti (sbagliati, tra i tanti che ho). Poi ad un'altra certa se ne esce con "Ma secondo te, per fidanzarsi con qualcuno bisogna esserne innamorati vero?" scusa ma da quale foresta arrivi? Ma così di getto mi fa ste domande. Con quella voce calante, come se stesse cantando, totalmente costruito e trattenuto, perché secondo me potrebbe bere latte appena munto passeggiando per le vie del centro, se ci conoscessimo da più tempo, sentendosi a suo agio. E poi prima gli dico che io son timida e mi imbarazzo a mangiar davanti alla gente (è vero ma io scherzavo soprattutto, m'imbarazzo ma di cene fuori ne ho fatte e sono andate tutte a gonfie vele e poi non volevo scherzasse lui con me di questo apertamente, cosa che di seguito specificherò...) e te al banco urli se voglio fermarmi al tavolo aggiungendo "Ah no, tu ti vergogni! Ti vergogni vero?" stai esaltando un'altra mia debolezza, ma quanto stai sotto? A tratti lo odio. Lo odio perché mia madre mi da già per zitella ma devo forse accontentarmi di un ciglione? Quant'è coglione. Perché quando creo intesa e sono uomini brillanti, intelligenti...poi riescono a farmi male?Ah poi anche "Ma tu passi solo dalle strisce pedonali?" sinceramente sì, sono stata abituata così ma lo capisci che il limite è tuo?Sto impazzendo.I suoi discorsi sono: "Vado a mare. Ho comprato scarpe. Ho sonno. Cosa hai mangiato? K fai?"Santo cielo meglio sola col gatto a vita.