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Ven
05
Ago
2016
Amore Borderline / Personalità multiple *SFOGO LUNGO*
AVVISO: questo sfogo sarà lunghissimo (aggiungerò i minimi dettagli), quindi vi prego di avere pazienza e provare a leggerlo tutto, anche perché sono sicura che in un modo o nell'altro rimarrete affascinati dall'argomento inusuale che sto per narrarvi.
PREMESSA: Ho 19 anni, in passato ho sofferto di personalità multiple (o borderline) che hanno comportato altri disturbi psicologici, come problemi alimentari, autolesionismo e per un certo periodo addirittura piccole perdite di memoria. Vado da uno psicologo dall'età di 15 anni ed in questo tempo sono riuscita a curare la maggior parte dei disagi, ma il problema più grande è sempre quello della fiducia verso le altre persone, carattere introverso e dei repentini cambi di umore, nonchè altri comportamenti tipici dei "malati" di personalità borderline. Ho avuto solo un ragazzo che mi ha ferita, abbandonandomi, mentre nel corso della mia vita a causa del mio disturbo ho ferito a mia volta un paio di persone. Nonostante ciò non sono mai andata oltre il bacio perché, appunto, sono diffidente.
Perchè vi sto dicendo queste cose? Andiamo con ordine e capirete.
A inizio estate, ad una festa in maschera (quindi avevamo tutti dei costumi, io avevo un makeup che mi nascondeva completamente la faccia) ho conosciuto un ragazzo di 4 anni più grande di me, che proprio come la sottoscritta si fa chiamare dalle altre persone con un nome falso e non con il suo nome reale (che tra l'altro conoscono veramente in pochissimi). Apparentemente sembrava avere un carattere molto aperto, sbarazzino. Non è bellissimo, ma è il classico tipetto che, anche se involontariamente, ci sa fare con le ragazze ed in un modo o nell'altro le attira tutte a sè.
Inizialmente non mi interessava, ma poi ho notato che nei miei confronti aveva un carattere del tutto differente: pacato, silenzioso, educato. Azzarderei anche un po' timido, forse. Si fermava spesso a guardarmi negli occhi e, puntualmente, distoglievo lo sguardo perché non sono abituata a determinati tipi di contatti.
Dopo la festa ci siamo tenuti in contatto su whatsapp.
Premetto che al tempo lui ancora doveva vedere il mio volto, quindi non sapeva che aspetto avessi.
Iniziammo a parlare e lui era molto sicuro di sè in ciò che scriveva e scherzando spesso diceva "tu mi amiii ahahah" (io reggevo il gioco ma non gli davo molta corda). Ad ogni modo, iniziò a confidarsi con me, dicendomi che lui è molto intuitivo, sa inquadrare bene le persone e quando è da solo ha tutta un'altra personalità rispetto a come si mostra davanti alle altre persone.
Insomma, ha descritto praticamente la mia persona, mi ha inquadrata a dovere e così facendo mi ha fatto conoscere questo suo lato con una presentazione ad hoc.
Successivamente, sempre parlando, avevo intuito quanto lui ed io fossimo simili ed infatti ho azzardato una mossa che ha rivelato poi, che lui ha "qualche personalità in più" e per questo ne soffre molto.
(Ammetto che ho sempre avuto un lato da crocerossina, aiutare le persone a cui mi affeziono è un bel passatempo, rilassante ed appagante)
Così, avendo sofferto per anni della sua stessa patologia, ho iniziato ad aprirmi anch'io, inviandogli un lungo messaggio contenente una descrizione di come ci si sente vivendo questa situazione, per fargli capire che lo supporto, che so quello che prova e non dev'essere spaventato, ché può riprendersi e guarire (almeno in parte).
A quel punto lui mi ha scritto una cosa che mi ha fatto tremare il cuore, ovvero che, continuando così, lo avrei fatto innamorare e lui non voleva.
L'unica frase che mi disse fu una cosa simile a "e poi arriva *il mio nome* nella tua vita e ti sconvolge l'esistenza quando capisci che esiste qualcuno che ha il tuo stesso sguardo"
Così tronchiamo il discorso.
Qualche settimana più tardi, dopo un periodo in cui provava a starmi lontano e si comportava in modo freddo (ma ci scrivevamo comunque tanto, perché io cercavo di aiutarlo provando a fargli capire che non ho cattive intenzioni), la situazione si ribalta inaspettatamente ed iniziamo un discorso serio, sentimentale.
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In pratica, lui mi diceva di stargli lontano perché aveva paura di affezionarsi, che era meglio così e che non voleva ferirsi di nuovo. Poi però neppure un paio d'ore più tardi, ci ritrovavamo a ridere e scherzare assieme. Un giorno gli chiesi quale fosse il suo vero nome (a volte, per alcuni soggetti affetti da DPB è uno stress enorme anche solo rivelare parte della propria vera identità) e lui me lo disse senza troppi problemi, solo con una leggera esitazione iniziale.
Già da questo punto potete capire che lui ha veramente più di una personalità.
Ma continuando il racconto...
Mi ha confidato di essere stato per qualche anno con una ragazza che amava moltissimo e che, dopo aver troncato bruscamente la relazione, lui continuò a cercarla ma lei non voleva. Da qui inizia il suo percorso nel baratro oscuro della depressione che, unito al suo disturbo delle personalità, creò una combo devastante di disagi. Fin quando circa un anno dopo, si rividero ma lei lo usava solo per puro piacere, perché aveva già un altro ragazzo con cui si sentiva.
Così la situazione peggiorò, lui non voleva più vivere, si sentiva distrutto, svuotato da qualsiasi tipo di emozione. Si faceva del male, si allontanava spesso da casa a volte per giorni interi e non badava alla sicurezza mentre era alla guida. Per questo era molto spaventato all'idea di affezionarsi di nuovo.
Dunque anche io gli ho detto che ero spaventata all'idea di innamorarmi nuovamente per cause passate molto simili alle sue, tra cui un tentativo non molto recente di stalking nei miei confronti da parte di un pazzo psicopatico che si professava mio amico ma in realtà mirava ad altro.
In ogni caso, decidiamo di provare a conoscerci, senza fretta, senza avere la certezza che un giorno ci metteremo assieme. Abbiamo deciso di superare questi timori assieme. Insomma una classica situazione in cui due persone vogliono conoscersi meglio prima di azzardare passi di cui potrebero pentirsi.
A causa del lavoro non ci possiamo vedere in questo periodo, perché io lavoro al bar vicino casa e lui ad un paio d'ore di distanza in un villaggio vacanze.
Quando decise di presentarsi per il posto di lavoro, me lo disse il giorno prima, chiarendo che se vivere distante da me avrebbe comportato un disinteressamento da parte mia nei suoi confronti, non avrebbe accettato il lavoro e sarebbe rimasto al mio fianco pur di non perdermi. Non sono mai stata una persona egoista o gelosa, quindi gli ho detto che per me non c'erano problemi, che lo sarei andato a trovare e che non sarebbero state un paio d'ore di distanza a farmi perdere l'interesse verso di lui.
Infatti tre giorni fa sono andata a trovarlo ma siamo stati assieme a chiacchierare solo per un'oretta visto che lui doveva lavorare ed io arrivai anche in ritardo per via dei mezzi pubblici.
In ogni caso è una persona splendida, mi contatta ogni volta che può anche se lavora sodo e senza sosta. Ogni tanto mi invia foto, video e quant'altro.
"Tutto perfetto" direte voi.
EH NO!
Ci sono dei punti che non mi quadrano. Ve li elenco in seguito.
- 1: Non parla spesso di sè e della sua vita privata- non vuole parlare del suo passato, dice di aver rimosso volontariamente tutti i suoi ricordi (quindi temo che gli portino alla mente qualcosa di brutto), prima di andare a trovarlo non sapevo che avesse una sorella e un fratello (l'ho scoperto per caso), da quando è andato a lavorare mi parla di cosa fa, cosa organizza e come si sente, ma di argomenti suoi personali ancora nienite, solo qualche info sui suoi genitori. Gli chiesi di sfuggita dove vivesse, ma mi ha risposto "da qualche parte nel mondo"...
Perchè mi preoccupo di queste cose? Può darsi che ancora non si fidi molto di me, ma d'altro canto le persone affette da DBP (disturbo personalità borderline) tendono a mentire anche su piccole cose, arrivando, in una relazione, a tradire svariate volte (anche se involontariamente, senza cattiveria).
-2:Ha parecchie difficoltà nell'esternare le sue emozioni- Per darvi un'idea, gli ho detto che mi è mancato e lui mi ha risposto con "l'ho notato". Oppure gli chiedo sempre come sta, che ha fatto durante la giornata e, mi risponde in maniera normale, ma non chiede quasi mai di me o quando gli racconto qualcosa che ho fatto mi risponde in modo breve. Ciò mi causa dei dubbi...
-3:Alterna dei momenti in cui è più affettuoso del solito ad altri in cui è più incerto- Come ho scritto prima, a quei comportamenti un po' freddi ne alterna altri in cui è curioso di sapere come me la passo, che faccio... A volte mi scrive cose carine e complimenti. Altre volte invece, nulla... Insomma è diverso dal "lui" che ho conosciuto all'inizio, che si confidava e faceva sembrare tutto più come un sogno. Sarà per via del suo lavoro forse, non voglio creare paranoie inutili.
Lasciate infine che vi parli di qualche caratteristica di noi DPB.
Chi soffre di questo disturbo trova spesso impossibile accettare l'idea che qualcuno possa volergli bene o amarlo, quindi nei casi più gravi con il tempo si arriva a prendere l'amore che le persone ci dimostrano, come una specie di sfida, vedendo quelle stesse persone come ostacoli ed ad accettare più propensamente nella propria vita, invece, persone i cui scopi sono meschini e li trattano in modo spesso irrispettoso.
Queste persone affette da questa "malattia" sanno perfettamente a quali vittime avvicinarsi visto che sono dotati di estrema sentibilità ed intuito acutissimo. Prediligono persone altrettanto sensibili, che col passar del tempo tendono a divenire succubi e salvatori. Infatti all'inizio dimostrano una grande empatia, ti fanno sentire speciale e tutto sembra perfetto, ma dopo un po' di tempo la loro vera natura viene fuori e quello che sembrava un sogno diventa un incubo.
Un DBP tende a manipolare (senza farlo di proposito però) le altre persone, a vittimizzarsi per ricevere affetto e spingere gli altri a non abbandonarlo. Col tempo le persone che gli stanno accanto troveranno difficile lasciare il soggetto o anche solo allontanarsi, perchè a queste verranno addossate tutte le colpe, convincendoli di essere loro il problema. In realtà, il DPB è pronto a cambiare quelle stesse persone con altre "di rimpiazzo" in qualsiasi momento perchè una delle sue caratteristiche è proprio quella di avere problemi nell'esternare ed accettare le proprie emozioni, il che comporta spesso alla creazione di un carattere privo di queste ultime, non capace di provare vero affetto verso le altre persone. Il DPB inoltre è una vera e propria "aspirapolvere" di affetto, lo ricerca costantemente eppure non riesce mai a colmare quel vuoto che sente dentro ed appena qualcuno contrasta una sua idea, risponde con meno frequenza alle sue richieste di attenzioni (ecc..) si sente tradito e si innesca dentro di lui una reazione a catena composta da sensazione di essere tradito, rabbia e ansia che spingono il soggetto a "vendicarsi". Le sue relazioni possono durare da un minimo di qualche mese ad anni interi, durante i quali i tradimenti e le bugie sono frequenti, così come i repentini cambi di umore.
Infine, la maggior parte degli esperti, tra cui molti psicologi, rifiutano categoricamente di curare chi soffre di questo disturbo perché ritenuto "come un cancro terminale: incurabile". Chi riesce a salvarsi (come me) è dotato di grande forza di volontà e molta fortuna ma nonostante ciò il disturbo continuerà ad esistere per sempre, anche se in parte.
E' un qualcosa che, a meno che non lo si viva di persona, sembra una gran cazzata quando in realtà è una situazione che distrugge letteralmente. Immaginate di vivere un'esistenza in cui non sapete neppure chi siete di preciso ed ogni giorno vi ritrovate in un corpo uguale ma con ideali, carattere e modi di fare diversi. Schifati da voi stessi e da chi vi circonda, vivendo in costante paranoia e disagio.
Dimostrare affetto a questi soggetti sarebbe inutile, l'unica vera soluzione è quella di convincerli ad andare da un esperto.
Volendo fare un discorso approfondito occuperei ancor più spazio e rischierei di annoiarvi ulteriormente.
Quindi arriviamo alla fine di questo lungo testo.
Sono solo paranoica o ci sono dei legami tra la descrizione dei "caratteri" di questo ragazzo e quelli di chi soffre di DPB? Pensate che dovrei continuare a "conoscerlo" oppure prima o poi me ne pentirò? Ovviamente sono passati a stento 3 mesi ed ancora non lo conosco bene (ed ho intenzione di far passare almeno un anno prima di decidere di frequentarlo come ragazzo) quindi le mie potrebbero essere solo mere congetture...
Vi ricordo che abbiamo passato le stesse situazioni, abbiamo lo stesso problema, io lo capisco e lui capisce me ma mentre io sono migliorata nel corso degli anni, lui mi ricorda molto una versione della me del passato: un agnellino che si trasforma nella più crudele delle bestie, affamata d'affetto e sofferenza.
Pensate che l'amore possa far cambiare un soggetto del genere? Mi conviene mollare tutto?
La mia è solo paranoia per aver attraversato periodi difficili? Sarebbe meglio convincerlo a vedere un esperto che potrebbe aiutarlo? Magari lui è una persona ok e sono io che avendo questo problema sono paranoica? Forse la colpa è mia che vedo tutto in negativo e sono diffidente?
Cacchio, sono peggio di Cartesio con tutti questi dubbi.
Scusate per lo sfogo lunghissimo, ma mi sono affezionata davvero molto a questa persona e non voglio perderla...
Grazie a tutti per avermi ascoltata.
-A
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