Tag: guidare

Gio

03

Ott

2019

rinunciando alla guida, ho rinunciato anche alle ragazze?

Sfogo di Avatar di HyldenHylden | Categoria: Altro

Buona sera, mi trovo qui perchè ho trovato un post simile del 2017 di un ragazzo che si sentiva considerato "idiota" perchè non guidava ed è per quello che sono tra voi con uno sfogo simile

 

ho preso la patente nel 2012 ma ho sempre guidato pochissimo di giorno e sempre per pochi tratti , nel raggio di 4/5khm da casa e mai da solo  [se non in un rarissimo caso]

insontamento non solo alla guida, in pratimma io ho fatto una scelta, per ora non voglio guidare causa anche una macchina del 2000 di mio padre che fa veramente pena,  e causa anche un problema di disiorientamento , dimentico le strade e le ricordo solo facendole tantissime volte 

Sono consapevole che senza auto è tutto più difficile, trovare un lavoro, spostarsi , uscire , ma  la cosa più difficile è trovare una ragazza, è davvero difficilissimo forse neanche potete immaginarlo, ma anche per un banale appuntamento o una frequentazione ,se ci aggiungi che non sono ricky rich e brad pitt il quadro è completo [ non sono un cesso tuttavia, almeno credo ehehhe XD ]

Ho avuto 4 storie, una durata 5 anni un altra durata 2 anni e altre due 2 mesi , con queste ragazze sono stato fortunato erano ragazze molto semplici che non uscivano molto di casa e quindi gli stava bene uscire di giorno con i mezzi 

Tuttavia la storia durata 5 anni è finita per la mancanza dell'auto ,  e anche altre possibili frequentazioni con altre ragazze anche quelle poche che si interessano a me appena sanno questa cosa scappano.

 

Ho deciso dunque che io se non trovo la forza di guidare ho rinunciato anche alle donne, magari c'e una piccola possibilità ma è davvero dura dura dura 

un po mi spiace sono ancora giovane ho solo 32 anni, ma l'auto veramente mi stressa, anche da passeggiero e anche quando sto a piedi e vedo tutto quel traffico

grazie per l'attenzione al mio sfogo

Sab

31

Ago

2019

Paura di guidare e tanta rabbia...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ragazzi ho un problema. Ho 20 anni e ho preso la patente a febbraio. Ho superato l'esame pratico senza troppe difficoltà, certo non ero sicuro al 100% ma me la sono cavata egregiamente. In generale avevo preso una buona dimistichezza con l'auto (a diesel) della scuola guida o almeno questa era la mia impressione... poi pochi giorni dopo l'esame ho iniziato a guidare con mio padre sull'unica auto di famiglia, un modello ibrido benzina/gas. Le prime volte drammatiche: facevo spegnere la macchina almeno 6-7 volte a guida, ogni volta che dovevo mettere la prima insomma... questo mi ha indotto a guidare sempre in orari e strade pochissimo trafficati. Poi, complice la sessione estiva, ho iniziato a non avere più tempo, e a guidare pochissime volte, nonostante qualche miglioramento; questo sempre con mio padre perché purtroppo non mi permette di guidare da solo in quanto è l'unica macchina, ma in effetti neanche io mi sentirei molto sicuro. Credo di aver perso completamente la dimistichezza con l'auto e mi fa incazzare che mio padre non mi supporti, sono sempre io a chiedere di guidare e quando lo facciamo non mantiene mai la calma, inoltre mi dice sempre che ha da fare quindi mi invita a concludere in fretta... mi sento di rabbia perché ora come ora non mi azzarderei mai a guidare da solo, tra l'altro quando sono al volante temo sempre di schiantarmi sul marciapiede o sul muro anche se non è mai successo nulla finora... sono in uno stato d'ansia continua alla guida, quindi credo in definitiva di aver solo sprecato una marea di soldi per prendere la patente. Questa situazione mi sta facendo impazzire, perché senza patente di fatto non posso raggiungere molti miei amici di sera, se non elemosinando passaggi o tornando prima adeguandomi agli orari dei (pochi) mezzi pubblici, che per l'università mi vanno benissimo ma per la sera no! Consigli? Voi come avete imparato a guidare?
Odio e luoghi comuni non sono bene accetti :) 

Ven

19

Mag

2017

Perché devo essere considerato un idiota solo perché non voglio guidare?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Scrivo solo per sfogarmi, lo faccio qui in anonimo perché nella vita reale non saprei con chi farlo.
Mi sento una merda per colpa del giudizio altrui e tutto perché ho deciso di non guidare.
Presi la patente B a 18 anni spinto da mio padre, il classico fanatico dell'auto, uno che non ha mai preso un autobus in vita sua e prende l'auto anche per fare 300 metri. Feci la teoria con 0 errori e dopo una 20ina di guide superai pure l'esame pratico. Però durante le guide non guidavo bene, io sono il tipo che non sa gestire le situazioni caotiche per non parlare poi delle manovre, sopratutto la retro. Anche l'istruttore lo diceva. Ero conscio della mia incapacità ma avevo 18 anni, a quella età si è incoscienti, non si vedono i pericoli e avessi avuto un auto mia mi sarei buttato a guidare. Però non ce l'avevo ne c'era la volontà in famiglia di comprarla. Io facevo il 5° scientifico, qualcosa sufficiente per la benzina riuscivo a metterla da parte, ma non sufficiente a comprarmi una macchina usata e pagare l'assicurazione per un neopatentato. In casa, con la scusa che non era il caso di pagare due assicurazioni e due tasse di circolazione, anche quando si cambiava l'auto perché troppo vecchia con una nuova mio padre non ha mai voluto tenere la vecchia per darla a me per farci esperienza. D'altronde la cosa non era nuova: anche mia madre da neopatentata dovette rassegnarsi a non avere auto, e si che lei lavorava ma così volle mio padre. Ed ora mia madre ha più di 50 anni e non guida perché ha preso paura e tutte le volte maledice di non aver insistito per avere un auto sua da neopatentata. Io feci il suo stesso errore: non insistetti. D'altronde quando mai io ho insistito per qualcosa? Mai avuto una bici o un motorino, mai avuto libertà né amici o vita sociale. Mai chiesto anche solo i soldi per le figurine: vedevo i miei compagni delle elementari che ci giocavano ed io volevo essere come loro ma mi vergognavo come un cane a chiedere i soldi per comprarle. Ero e sono rimasto un asociale. Non avevo amici e non dovevo quindi uscire la sera, il sabato o la domenica e quindi un mezzo di trasporto personale non mi serviva. A scuola la mattina mi ci accompagnavano i miei e di giorno tornavo con l'autobus. Poi venne l'università, a Roma, ed io non sono romano e pure li non chiesi l'auto ma mi rassegnai ad andare e venire con i mezzi pubblici. Insomma, per farla breve, sono arrivato che quando l'auto potevo permettermela non volevo più guidare io. Perché oramai non ero più un 18enne incosciente ma un adulto capace di rendersi conto dei suoi limiti nella guida ed dei pericoli della strada. Pazzi che guidano credendosi su una pista di F1, pedoni che sbucano d'avanti senza guardare, ciclisti che cercano il suicidio eccetera: Sono tutte cose che a 18 anni non noti ma da adulto si. E non guido, non voglio guidare. Mi sposto con i mezzi pubblici anche se ci impiego 4 volte tanto. Non mi importa: il gioco non vale la candela. Però mi sento una merda perché la gente mi fa sentire tale. Mi vedono sull'autobus o che me la faccio a piedi e mi chiedono dov'è la macchina. Quando gli dico che non guido li vedo che si trattengono a stento dal ridermi in faccia: Uno con la patente che a quasi 30 anni non guida è un coglione, un fesso. E a volte lo penso anche io quando vedo i figli diciottenni dei miei vicini o quelli dei parenti tutti con la loro bella auto personale. Così come mi sentivo un fallito quando vedevo i miei compagni di liceo tutti con il motorino e poi a 18 anni tutti con l'auto. Non parliamo poi delle discussioni in famiglia. Vengo considerato un minorato mentale. Ultimamente è anche peggio. Per una vita mio padre ha detto che una macchina in famiglia bastava ed avanzava ora, invece, ha comprato una nuova auto senza voler rottamare la vecchia e non passa giorno che non mi mortifichi rimproverandomi perché non la guido. Mi dice che sono un pazzo, stupido, fissato. Che non otterrò mai nulla nella vita. Alza la voce. Urla che lui si è stufato. Ma stufato di che se io non ti chiedo nulla? Che me ne frega che si pagano 2 assicurazioni e due tasse di circolazione? Lavoriamo in 3, non moriremo certo di fame per questo. Eppoi non te l'ho chiesto io anzi mi sono sempre detto contrario ad una nuova auto. E poi perché diavolo non lo hai fatto quando avevo 18 anni e non potevo permettermela ma volevo guidare? Ora no, e troppo tardi ma lui non lo accetta e contribuisce a farmi sentire ancora più inadeguato. Mi dice sempre che sta diventando anziano e che se gli prende un accidente se non guido chi lo accompagna all'ospedale? Ma io che ci posso fare se non mi sento sicuro a guidare? Che devo passare un guaio per far contenti gli altri? A volte spinto dal desiderio di non sentirmi diverso vorrei guidare ma ci ho provato, non è cosa per me. Vedo pericoli dappertutto e reagisco in maniera inconsueta alle manovre spericolate altrui con il risultato che loro non si fanno nulla e io rischio. Vado così piano che dietro è un coro di gente che suona e bestemmia, mi sorpassano e mi guardano con fare minaccioso o faccia schifata: vado così piano che ho paura che nelle curve mi tamponino. Alla scuola guida c'era la scritta "Scuola guida" a caratteri cubitali a proteggermi. Basta, non voglio guidare. Non ne posso più. Mi sto esaurendo mentalmente. Io già sono asociale di mio ma ora ho paura anche solo di parlare con le persone per paura che possa uscire fuori l'argomento auto. A volte ho certe crisi che fatico anche a prendere sonno. Vaffanculo a tutti i fanatici dell'auto. Io ho sempre fatto tutto da solo, non ho mai chiesto nulla a nessuno. Perché mi dovete far sentire una merda solo perché non guido? Che cazzo vi ho fatto di male? Vi auguro tutto il male possibile. Che possiate passare un guaio con le vostre belle automobiline del cazzo e verrò a ridervi in faccia!

Dom

09

Ott

2016

PAURA DI GUIDARE

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non ce la posso fare, questa cosa mi sta condizionando la vita e non fanno altro che prendermi tutti in giro. "Ma dai è facile", "fai pratica su strade poco trafficate", "ma guidano tutti", "ma che ti prende"...

Io ODIO guidare. Voglio dire al mondo che sì, ho TANTA TANTA PAURA.

O meglio, mi piace l'idea di avere una mia indipendenza, ho preso la patente, ho guidato due anni con la macchina di mio padre, anche se saltuariamente...ma poi basta, ho smesso.

Perchè ogni volta che mi metto al volante inizio a sudare freddo, mi gira le testa, si appanna la vista e quindi chiaramente sale la paura di provocare incidenti. E' uno stress tremendo per me, quando parcheggio e poi scendo vi giuro, TREMO, e già penso a quando dovrò uscire dal parcheggio, a dove guardare, a dove devo mettere mani e piedi ecc., come se non lo sapessi benissimo dove mettere mani e piedi! Ho terrore di distrarmi e fare un errore imperdonabile, oppure di non frenare in tempo se qualche c***ne mi taglia la strada. 

Ho già fatto delle riflessioni su questa paura e sulle possibili cause. I miei pensieri sono "gli altri mi verranno tutti addosso, per come guida la gente oggi ognuno è un potenziale assassino", "perderò il controllo e provocherò un disastro", "farò del male a me e agli altri". e in misura minore "sono co-responsabile dell'inquinamento".

Ho anche pensato alle circostanze in cui ho preso la patente: 18 enne da poco e COSTRETTA dalla famiglia, dato che nè mia madre nè le altre donne in famiglia guidavano, mentre mio padre e i miei parenti maschi andavano dappertutto. Io non volevo essere come mia madre, volevo essere una donna forte e indipendente (come in effetti sono in vari campi della vita). Però tutte le guide che ho fatto con mio padre e gli altri uomini di famiglia, le ho fatte con questo pregiudizio addosso che tanto non era cosa per me, che donna al volante pericolo costante, che le donne devono starsene a casa, e altre stronzate del genere. E sì che ero brava a guidare! Insicura, ma brava, imparavo in fretta e le procedure le azzeccavo tutte. Però non mi piaceva, vedevo la macchina come territorio di qualcun altro (era la station wagon di mio padre), mi annoiavo e avevo ansia.

Poi proprio qualche settimana prima della patente ho subito un lutto tremendo in famiglia. Quindi mi sono ritrovata a fare l'esame di guida coi lacrimoni e col cuore a pezzi, cosa che ha associato ancora di più alla macchina sentimenti di tristezza. 

Insomma, è una cosa che ho fatto controvoglia, e anche adesso vorrei riprendere non perchè mi piaccia l'idea, ma perchè vorrei evitarmi quelle due ore di treno a/r 7 dì su 7 per andare a lavorare e all'università (o per portare dal medico i miei amici che stanno male: mi è successo proprio ieri notte e mi sono sentita male nel pensare che sono l'unica patentata fra loro ma non posso aiutarli perchè ho paura di guidare).

Vorrei una macchina mia e in sè potrei anche permettermene una piccina di seconda mano. Ma poi ho paura che non guiderei lo stesso, già solo al pensiero mi viene un panico tremendo e la nausea...

Vi prego datemi qualche consiglio, non posso vivere così! 

Mar

23

Feb

2016

Mi sento una rincoglionita porca miseria!!!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Sì mi sento così. E sto cercando di cambiare in meglio eh?

Ho 27 anni e purtroppo nonostante io lavori, non riesco ad andare a vivere da sola ma mi sto impegnando per risparmiare e uscire di casa. Con i miei ho un buon rapporto. I miei genitori sono stati sempre molto apprensivi rigurado alla salute, soprattutto mia madre in gioventù e ora ci si è messo anche mio padre. Spiego meglio: non è che non mi hanno fatto fare esperienze anche in passato. Le mie vacanze da sola le ho fatte in adolescenza, sono sempre andata bene o male dove volevo, non sono due genitori invadenti.. quando sono via se ci sentiamo 1 volta ogni 2 gg è molto... però... però mi manca l'autonomia. Ovvero: c'è sempre stato qualcuno che, in situazioni di "Bisogno" mi accompagnava o mi veniva a prendere o mi portava o mi aspettava. Dovevo andare a fare una visita dall'altra parte della città? C'era papà che mi accompagnava. Dovevo andare a fare delle terapie all'ospedale (non gravi) c'era mamma che mi accompagnava "dai, ti ci porto io". Dovevo fare un corso in centro città ad un orario non proprio comodo, magari di volata o al pelo? C'era papà che mi portava e mi veniva a prendere. Da un lato ringrazio infinitamente i miei per la disponibilità nei mii confronti. Dall'altro lato mi rendo conto che in certe cose ora sono "limitata". Da dove si vede? Dal fatto che (soprattutto con gli spostamenti in macchina) sono paranoica. Se c'è da uscire con le amiche e le devo raggiungere da sola con la mia macchina chessò in un punto del centro scomodo dove magari c'è a fatica parcheggio inizio a "sudare" a pensare "oddio ma poi dove parcheggio? ma poi se non trovo cosa faccio? Chissà dove mi imbuco" e a volte sono arrivata anche a disdire, perché troppo impanicata. Ho amiche che girano con nebbia, neve, all'avventura... che prendono la macchina e per andare a lavorare si spostano km e km in macchina magari per fare corsi di aggiornamento. Per me è impensabile. Mai fatto fino ad ora (anche perché ho il bus comodo per il lavoro) e invidio la loro mobilità e facilità nell'affrontare situazioni del genere perché io invece sarei in panico. Prenderei o il treno o un pullman sicuramente. Ovviamente non sono limitata in tutto voglio dire, mi so arrangiare nella vita di tutti i giorni, però negli spostamenti in autonomia questa continua apprensione dei miei mi ha segnata. "Se c'è la neve non guidi al massimo ti porto io, c'è troppa nebbia non mi piace molto che esci con questo tempo, diluvia dai ti porto io lì". Diciamo che non c'è mai stato nessuno in famiglia che mi dicesse: "Devi andare lì? Arrangiati, prenditi la tua macchinina e vai" ma sempre qualcuno che per paura che io mi potessi incasinare o incidentare o... mi accompagnava. E alla guida me la cavo eh? Non è che ho difficoltà motorie o che non ci arrivo... quindi è solo questione di particolare apprensione nei miei. Non credo mi disistimino come capacità. Io vorrei essere più sciolta e affrontare le cose con più normalità e tranquillità cavolo. Rinunciare a delle uscite perché non ho la situazione comoda mi fa incavolare ma non posso farci nulla inizio a preoccuparmi. Sarà appunto che non ho mai girato molto da sola. Tendo sempre a preferire posti comodi da raggiungere, dove so che c'è parcheggio e non c'è bisogno di girare come degli scemi, posti in cui ho già fatto la strada e so bene come arrivarci. Se devo affrontare un viaggio nuovo ho sempre il navigatore altrimenti vado in crisi. Sono veramente un po frustrata per questa situazione e mi forzo e mi sprono invece ad essere più sveglia ma mi rendo conto che è difficile e mi arrabbio con me stessa.

Mar

21

Apr

2015

La maledizione della patente

Sfogo di Avatar di AryaArya | Categoria: Altro

Si esatto...quello che mi sta affliggendo è nientepopodemeno che la patente. E' da circa 5 mesi che ho inizato con la pratica, non ho avuto problemi con la teoria...ma la parte pratica è diventata per me una sorta di viaggio "dantesco" verso gli inferi, e la mia autostima va distruggendosi smpredi più (già che è stata sempre bassa).Domani farò la penultima guida con l'struttore, dopo domani ci sarà il tanto agoniato esame...inutile dire che non mi sento per niente pronta, anzi sono già convinta che già durante la guida di domani combinerò disastri su disastri. I miei continuano a dirmi che posso farcela, ho provato anche io a convincermene,ma più me lo ripetevo e più le cose andavano a peggiorare. Il mio problema fondamentalmente è la sbadataggine,il mio essere impacciata in quasi tutto quello che faccio..oddio non sono al livello di dimenticare di allacciare la cintura, regolare gli specchietti ecc.. ma durante la marcia capita che mi dimentico di guardare bene se arrivano altre macchine, oppure di avere dubbi sulla direzione che sto prendendo..si perchè un semplice "svolta a destra/sinistra" a volte non mi basta (A GENIUS) e me ne esco con frasi del tipo "ma qui?" facendo una fantastica figura d ritardata. Inoltre ho il senso della misura di un procione sotto effetto di anfetamina, tra le tante cose faccio fatica a capire quanto mi devo allargare e quanto mi devo stringere in una strada stretta, o anche capire il momento in cui devo fermarmi per non essere ne troppo lontana ne troppo vicina al marciapiede quando devo fare un parcheggio.  La cosa che più mi fa incazzare è che da sempre ho dato il massimo, ho fatto miriade di guide con l'istruttore e anche con mio padre, e mi dispiacerebbe tanto dargli una delusione dopo che mi ha sostenuta così tanto. Non credo nemmeno che il problema sia il mio istruttore, fino ad adesso ha cercato di correggere tutti i miei errori. Poi se penso che certi elementi sono riusciti a prendere la patente come se non fosse niente  e poi non mi sanno distinguere nemmeno un verbo da un aggettivo..bè riesco quasi a sentire la vena del mio cervello pulsare da quanto mi fa incazzare. Proprio per questo non ho intenzione di rinunciare, anche se verrò molto probabilmente bocciata e auto-psicologicamente torturata, ma allo stesso tempo ho paura di arrivare al secondo (ed ultimo) tentativo che commetto sempre gli stessi sbagli...giuro, non ho provato così tanta ansia nemmeno per gli esami di stato. Scusatemi per il papiro..ma quando sono agitata a bestia la cosa che riesce a farmi calmare veramente è scrivere. Bene, ora voglio vedere quanti figli di Niki Lauda diranno "è xkè 6 una donnaH ihihih", ma voglio ancora avere fiducia nella razza umana e sperare di ricevere dei consigli costruttivi per combattere in qualche modo la mia incapacità. Bella :D

Mer

08

Apr

2015

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Aiuto vi prego, a tanti di voi sembrera una cosa banale, ma io non riesco quasi più a vivere perché Lunedì avrò l esame della patente e ho paura di essere bocciata anche perché non avendo il secondo tentativo per il fatto che ho fatto le guide troppo tardi mi sento male, però so che so guidare, ma il mio istruttore dice che ho bisogno di più pratica...secondo me vuole solo spillarmi soldi...non so cosa fare...ho troppa paura e questa mi sta condizionando la vita da tutti i punti di vista. L'ansia e lo stress non mi fanno dormire soprattutto per il fatto che in totale ho speso 700 euro per i corsi di pratica e teoria e non voglio perderli inutilmente perché la mia famiglia non è proprio benestante...continuo a pensare negativo e non sorrido più. ..ogni giorno mi sento depressa e non c è nulla che riesca a tirarmi su.... cosa potrei fare?