Tag: fregatura
Lun
17
Set
2018
Idiota!!!!!
Ciao a tutti! Avete voglia di stare a sentire una storia di una ragazza stupida, masochista e recidiva? Bene... Eccola qui!
Ho conosciuto durante la stagione estiva un ragazzo. Una sera in un bar, circondati da amici, lui mi fa la corte, io lo trovo stupendo, parliamo, scherziamo, mi bacia e io ci sto. Mi chiede di andare a casa sua per fare sesso, io mi tiro indietro sorpresa dalla richiesta, ma felice delle attenzioni. In tutto questo scopro che lui è fidanzato, tra alti e bassi. Ci resto male, ma me ne frego. Nei giorni seguenti ci vediamo ancora, mi corteggia ancora, io sono consapevole che lui è attratto da me sessualmente, che vuole solo quello, senza complicazioni, e io dico a me stessa "cavolo, lo voglio anche io!". Lui mi piace, mi attizza sempre di più, mi provoca e io lo provoco. Decido infine di cedere al desiderio che provo: facciamo sesso una sera, e dormo da lui. Io contentissima! So bene che è solo sesso, e cerco di convincere me stessa che a che io voglio lo stesso, senza altro. A questo punto io sono convinta che lui possa diventare mio scopamico. Lo provoco ancora, gli chiedo di venire da me, lui mi bacia, mi tocca, ma per una cosa o per un altra non viene mai da me. Io nel mentre comincio ad andarci sotto. Non so come, non so perché, inizio a pensarlo, vorrei vivere una passione travolgente con lui. Ma mi accorgo che da parte sua l'attenzione sta scemando. Sono sempre io che lo provoco, ma lui reagisce sempre meno. È più formale, mi sfiora meno, e io capisco che mi sono fregata da sola. Ma nonostante tutto, io continuo, perdendo la dignità, solo perché non accetto l'idea che sono stata fregata e che lui non provi la passione che provo io. E poi ieri, quando ho tentato l'approccio, e lui era freddo, come un ghiacciolo, e quando ho tentato di baciarlo mi ha rifiutata con un secco "no". Da lì il declino. La sensazione di essere stata fregata è sempre più forte. Ma non da lui, che è sempre stato chiaro, ma da me stessa. Sono stata fregata dal mio cervello, ero convinta di una cosa, ed invece era un'altra. Ora dentro di me so di dover smettere di umiliarmi così, ma so che stasera lo vedrò e farò qualche idiozia. Tipo di chiedergli perché ha cambiato idea su di me, chiedergli spiegazioni, o addirittura cercare di baciarlo di nuovo. Lo so, perché non imparo mai e non ho rispetto neanche della mia dignità. Dovrei non vederlo più, e invece so che sarò lì a guardarlo e a frustrarmi ancora di più, e alla fine farò qualche cosa di cui mi pentirò... E prenderò qualche altra batosta. Questo era il mio sfogo, e ora siete liberi di insultarmi e di dirmi quanto sono stupida e senza dignità. Mi faccio pena.
Lun
30
Lug
2018
Senza Titolo
Eccomi qua alle prese con La solita storia che mi sta rodendo da qualche giorno a questa parte;
Sono reduce da una lunga e tormentata storia di sei anni con un ragazzo..... prima ancora di conoscerlo però, frequentavo un tipo di qualche anno più grande di me e con una vita talmente tanto incasinata che sarebbe riduttivo definirla tale. Non ho mai smesso negli anni di sentirlo, anche solo per un messaggio, per un come stai senza secondi fini .
Ed Ecco, ho fatto la cosa più sbagliata e deleteria che si potesse fare, cioè scrivergli e di conseguenza vedermici col solo intento iniziale di scopare. Viste le reciproche affinità psicologiche, abbiamo iniziato a vederci almeno tre o quattro volte a settimana.... un paio di volte siamo addirittura usciti, sempre però con l’intento di finire a letto. Essendo un tipo molto onesto, e pulito , e senza preconcetti o legami, ha iniziato a raccontarmi di una che lo chiama di nascosto e ci si vede senza entrare nei dettagli , di un altra che non lo molla da anni sempre non entrando nei dettagli .... e a me certe intimità non vanno ne’ fatte intendere ne’ soprattutto dette. Il fuoco più totale pervade me e il mio corpo, tale da non potermi impedire di andare via e di stare davvero male. Stasera...... è andata proprio così . Mi ha richiamato chiedendomi di raggiungerlo ... gli ho dato buca. Ho sbagliato io ... non si cerca io trombamico dove c’è un pezzo di se stessi.
Ven
17
Giu
2016
Mi sento incommensurabilmente stupida e non riesco a farmene una ragione
Mi sono fatta letteralmente infinocchiare da una collega. Quest'anno ho insegnato presso un professionale diurno e serale, dove avevo e ho tuttora, purtroppo, una collega imbecille. Un'invasata, che si veste con gonne lunghissime e turbanti in testa (nonostante abbia tutti i capelli), che ha 37 anni e ha sposato un sessantenne due anni fa, vantandosi perché è arrivata illibata alle nozze. Non ha lo smartphone, non usa social media, non ha amici, non esce, non ha hobby e, secondo me...non scopa. Beh, questa premessa per farvi capire che tipa è lei. Lei vive per la scuola e per i ragazzi del serale, che per lei sono come suoi figli. Durante l'inverno spesso mi ha telefonato all'una di notte per parlare di loro e delle loro difficoltà, o per vantarsi della sua abilitazione all'insegnamento, sostenendo che il suo titolo è il migliore. Io le dicevo che l'indomani avrei dovuto lavorare alle otto del mattino e che dovevo andare a letto, ma lei continuava a parlare... soltanto dopo due mesi ebbi il coraggio di non risponderle più al telefono. Ultimamente mi sono sentita veramente offesa; la preside mi ha chiesto di alzare i voti a tutti e promuovere gente che non meritava neanche di mettere piede nella scuola. Sto parlando di una scuola statale del nord. In questo quadretto già di per sé molto allegro, si aggiunge l'ultima chicca. La collega sta facendo le tesine per gli esami di stato ai ragazzi della quinta serale, e mi ha chiesto di curare la parte relativa alla mia materia. Addirittura ho saputo che cura persino l'impaginazione, la punteggiatura ecc. Le ho detto: "certo, ora gli puliamo pure il culo a questi". Inoltre, ho aggiunto che ciò era diseducativo per i ragazzi, poiché lo scopo della scuola è quello di fornire agli studenti gli strumenti e incentivare la loro autonomia; non quello di servire la pappa pronta su un piatto d'argento. Mi ha risposto che loro sono ragazzi lavoratori, operai, sempre stanchi, che non sanno usare il computer e che loro mi volevano bene. Le ho detto che lo sapevo ma che questo va contro i miei principi morali. Oltre ad andare contro i miei valori, non concepisco il fatto che debba lavorare gratis, soprattutto quando sono stanca e non ho tempo neanche per un allenamento in palestra o per un aperitivo in centro. Ovviamente non le ho detto anche questo, a quell'invasata che vive per gli alunni e che ha una scarsa autostima, che s'ingigantisce solo quando sa di aver compiuto un'opera di bene. Ad ogni modo, ha iniziato ad elogiarmi e a riempirmi di complimenti concernenti la mia professionalità, la mia bellezza e la stima che lei, i colleghi e gli alunni nutrono nei miei riguardi. Mi abbracciava, mi accarezzava e mi baciava e mi chiamava con i diminutivi. Diceva che gli alunni mi amavano e che li dovevo aiutare, che se ne sarebbero ricordati per tutta la vita. In pochi minuti, è stata in grado di raggirarmi e di farmi cambiare idea, facendomi fare una cosa che non volevo. E quindi mi sono rovinata l'unico weekend che ho avuto libero in quest'anno scolastico. Sono talmente arrabbiata che non riesco a ragionare. Gli alunni mi assillano con messaggi e chiamate (la stronza ha fornito loro il mio numero) e mi rinfacciano che non formatto le pagine come l'altra prof. Intanto i miei altri colleghi, più furbi, si sono sottratti a questo compito. Purtroppo i ragazzi non ne hanno colpa, sono come dei bambinoni. La colpa è mia, che sono un'idiota patentata. Ho imparato che avere autostima non vuol dire solo credere in se stessi e perseguire i propri obiettivi personali; avere autostima vuol dire anche non farsi sopraffare e su questo aspetto devo ancora lavorare tanto. Mi sento male. Ho una rabbia dentro che mi rode. Nella vita mi sono sempre fatta mettere i piedi in testa e mi sono fatta fregare anche stavolta. Un mio collega ride e mi prende in giro per questa cosa. Ha detto che l'obiettivo di quella cretina è di far uscire gli alunni con voti altissimi, in modo da accrescere il prestigio di quella scuola serale e anche il suo, visto che lei è membro della commissione regionale per il serale. E io, a trent'anni, non ho immaginato neanche lontanamente tutto ciò. Mi sento una stupida ingenua. Piango e m'incazzo.
Gio
22
Lug
2010
Le mie migliori amiche
Io ho due migliori amiche ma da qualche tempo stanno sempre sole (vanno al cinema assieme senza invitarmi, giocano assieme e io devo fare sempre il ruolo della schiava e loro delle principesse!)
le odio da morire e il brutto è che avevamo formato un gruppo....
ieri mi hanno dato un appuntamento al bar.... vi rendete conto?!
Sono rimasta ad aspettarle per 4 ore di fila e il bello è che si moriva dal freddo perchè sono in montagna!
la loro scusa è stata quella che si erano dimenticate ma poi sono venuta a sapere che erano andate ad una festa. Non so che cosa fare