Tag: editor
Lun
02
Mar
2015
EDITOR O GHOST WRITER?
La prima cosa che voglio specificare è che se tornassi indietro rifarei tutto. Mi è piaciuto imbarcarmi in questo progetto, mi è piaciuto poter conoscere in maniera più approfondita una persona talmente timida da non alzare mai gli occhi da terra e spiccicare parola.
Mi hai fatto leggere la bozza del tuo romanzo a settembre del 2013. Definirla bozza è un complimento. Piena di errori (perchè tu non rileggi e hai disattivato il correttore automatico), totalmente mancante di punteggiatura (con conseguente difficoltà di lettura), stile pressochè assente e uso di un linguaggio e creazione di situazioni troppo infantili che cercavano di imitare i manga. Ora, non so quante volte ti ho ripetuto che ciò che funziona in un manga shojou o shonen non funziona in romanzo sia pure un urban fantasy. Insomma, scrivere è un'altra cosa. I personaggi, per tua stessa ammissione erano privi di spessore e di personalità e mancavano i sentimenti. Quest'ultimo problema non da poco per qualcuno che dice di voler fare della scrittura il proprio mestiere.
Cosa ho fatto io? Ho cercato di capire (nonostante il testo illegibile per i problemi suddetti)se il tuo libro avesse qualcosa di buono e ti ho anche scritto due note a margine del file che mi avevi mandato, indicando i punti di forza, le cose che andavano cambiate, quelle da eliminare etc etc. Tu all'epoca annuisti e la cosa si fermò. Due settimane dopo, durante una cena, mi prendi da parte e mi chiedi se puoi mandare il libro ed io replico che se hai corretto ampliato le varei situazioni etc puoi farlo, e tu,incredibilmente mi dici no. Io rimango basita, si basita perchè quello che hai scritto e il modo in cui l'hai scritto non è degno neanche di una di terza elementare e tu all'epoca lo volevi pure mandare a blasonate case editrici. In quel momento mi sono chiesta se il tuo essere timida e un'esclusa ( ti hanno definito disadattata un tempo e per quanto io ti voglia bene, forse, non aveva torto quella persona) non ti abbia anche reso difficile giudicare ciò che fai. Il bello è che tu leggi solo UF e YA ( e hai 33 anni!) e spesso fai critiche aspre su libri che comunque sono stati pubblicati e che hanno anche venduto parecchio. Che a te piaccia o meno il libro è un prodotto e come tale deve essere reso vendibile. Il tuo non lo era. Insomma, bella l'idea, l'ambientazione, ma c'era da lavorarci, io ci ho visto del potenziale ma tu non avevi intenzione di lavorarci (pigrizia? superbia? incapacità di andare oltre il tuo stile infantile?).
Veniamo al dunque: Siccome all'epoca ero forzatamente a casa (ci rimasi due mesi e mezzo) mi sono detta: Perchè non provare a farci un editing bello pesante sopra? Per evitare che tu ti offendessi, ti ho riscritto il primo capitolo. Eri rimasta sbalordita, dicendo che era proprio quello che volevi scrivere, che nella tua testa lo immaginavi così (peccato che essere scrittore significa tradurre in parole ciò che ti frulla nella testa). Così ho proseguito, stravolgenti in parte la trama che così come l'avevi progettata non portava da nessuna parte, ti ho tirato su dei personaggi con i contro cazzi (si, pecco di sueprbia, ma è vero!) ti ho definito l'ambientazione (e che ambientazione). Ho arricchito il romanzo (erano appena 140 paginette) con descrizioni, situazioni che intercalando con situazioni più d'azione fungessero da cuscinetto e aiutassero ad immergersi nella vita dei protagonisti. Cosa fondamentale: I protagonisti hanno un'evoluzione emozionale e caratteriale, prima era assente.
Arriviamo ad oggi: il libro è finito. Il libro è bello. Lo hai fatto leggere e ti hanno fatto i complimenti (e parliamo di gente che legge e legge di tutto. Ti hanno paragonata a Martin e già questo è un complimento che da solo ne vale dieci). L'unica cosa che dovevi fare era scrivere una lettera di presentazione e una sinossi e ovviamente selezionare le case editrici a cui mandarlo.
La hai fatte queste cose? ovviamente la risposta è no. La lista degli editori si limitava a 3 nomi e hai gisutificato la cosa dicendo che erano quelle le case editrici che pubblicavano il genere. Mi chiedo dove tu abbia cercato, di certo non sul web, di certo hai cercato nella tua collezione di Urban Fantasy, quindi, io oramai ci tengo a questo romanzo (anzi, penso di conoscere meglio di te i personaggi a cui tu hai dato un nome e un volto ma a cui io di fatto ho dato un'anima) ti ho inviato una lista con tanto di mail e modalità di invio del manoscritto (lista di 23 case editrici tra grandi e medie).
Veniamo alla Lettere di Presentazione: Come definirla? esordisci con un "Cari editori" il seguito non lo riporto, qui arriviamo alla prima elementare (ovviamente, pieno di errori di battitura e sintassi, punteggiatura neanche a parlarne etc etc). In un attimo di lucità ti ho rimproverato dicendo che la professionalità è d'obbligo, che non puoi presentarti con il nick name. ( hai detto di aver trovato difficoltà a descriverti, la trovo grave questa cosa!).
Sia la lettere di presentazione che la sinossi te le sto scrivendo io (anzi, te le stò per scrivere). Qualche giorno fa mi hai fatto leggere alcuni capitoli del secondo libro. Tralasciamo il fatto che tu scrivi capitoli sparsi, sono l'ultima che può giudicare ma non hai fatto progressi, nè nello stile, nè grammaticalmente e orrore, i personaggi sono identici alla tua priama stesura, ovvero uan protagonista infantile e stupidina che sembra uscita da un manga. Mi chiedo su cosa cazzo ho lavorato per tutto questo tempo. Mi chiedo se tu non riesca davvero a superare quelli che sono dei limiti oggettivi (belle idee ma non sai scrivere!), se tu non ti renda conto o se davvero ritieni buono quello che scrivi (insomma volevi mandare la bozza alla Mondadori!).
A questo punto io mi chiedo, dove finisce l'editor e inizia il ghost writer? Chi è l'autore di quel libro?
Io o tu che perseveri nello scrivere come una bambina di 10 anni?
Forse ha ragione mio marito, ci dovrebbe essere anche il mio nome su quel manoscritto.
ps: tralasciamo poi il fatto che tu pretendi di far stare in piedi cose che non stanno nè in cielo nè in terra e non parliamo proprio dei titoli che avevi dato ai capitoli (ovvero tipici dei manga!)
La verità è che non riesco ad avercela con te. Sei una donna ma ti comporti come una bambina (no, non ha deficit ha due lauree in archeologia e antropologia), ti vesti come un'adolescente problematica, vivi nel tuo mondo di manga e anime, non hai mai avuto un fidanzato, non hai un lavoro e non lo cerchi. Io, in parte, so la radice di questi problemi ma ciò non toglie che potresti inziare a crescere di testa altrimenti nessuno mai (parlo di editori) ti renderà in considerazione e dovresti seriamente pensare di cominciare a leggere letteratura vera così potresti vedere la differenza di stile.
Insomma che dire, tu a conti fatti non puoi scirvere tutta la saga, perchè nell'ipotesi che ti pubblichino il libro cosa farai quando lavorerai con un editor professionista e gli consegnerai i tuoi strafalcioni? Mica gli puoi dire che a te delle virgole non interessa, mica gli puoi dire scrivemelo tu! E non parliamo dei dialoghi!
Vabbè mi sono sfogata!Mi scuso se sono risultata arrogante ma sono semplicemente esasperata, perchè io a questa perosna ci tengo davvero e non capisco come sia possibile per lei non rendersi conto dei suoi limiti.
L'ho messo in accidia, perchè secondo me lei è pigra, nel senso che non corregge e migliora i testi per pigrizia, ma credo ci sia pura una forte convinzione da parte sua che ciò che scrive sia fantastico.
Iscriviti!
