Tag: crescita
Sab
06
Lug
2019
Voglia di partire
Mi sono appena diplomata e sto (finalmente) assaporando il sapore della libertà prima di scegliere cosa farne della mia vita. Quello della scuola è stato un percorso travagliato:mi è sempre piaciuto imparare, studiare per conto mio, ma non la scuola. Sfortunatamente, sono una che si distrae facilmente:dimentico cosa sto facendo, quello che sto per dire, combino spesso qualche guaio, ma alla fine studiando a modo mio sono anche riuscita ad ottenere buoni voti. La mia famiglia economicamente se la cava, ma i miei genitori non mi hanno mai permesso di andare da nessuna parte praticamente:vacanze sempre nello stesso posto,non siamo mai stati più in là di 100 chilometri da casa. Il punto è che ora sento il bisogno di andarmene:voglio esplorare altri posti, altre città, non voglio rimanere per sempre nel piccolo paese dove sono nata (che comunque non mi è mai piaciuto e da cui ho sempre desiderato andarmene.)
A settembre m'iscriverò all'università, ma mio padre insiste perché vada in quella della cittàdina accanto, così da rimanere vicino casa. Lo sto pregando in tutti i modi di lasciarmi andare via perché non sono più una bambina: sono autonoma e me la saprei cavare da sola. Non ho mai avuto problemi a cucinare, lavare, stirare ed in generale me la cavo con tutte le faccende domestiche. Non ho mai avuto con lui un buon rapporto:in casa è come un fantasma, invisibile, come se non esistesse. In caso insistesse a non volermi ascoltare sono disposta anche a lavorare e pagarmi gli studi da sola, ma so che questo romperebbe definitivamente i rapporti con lui. Cosa posso fare per fargli capire che non voglio andare via per un banale capriccio, ma che ne ho bisogno per crescere e vivere finalmente la mia vita?
Gio
11
Gen
2018
Egoismo? E' normale che si sia già spento tutto?
Sono giorni che mi ronzano nella testa questi pensieri, evito di condividerli con amici perché siamo tutti della stessa compagnia e quindi sarebbe un po' imbarazzante, e poco rispettoso nei confronti del mio ragazzo.
Ebbene, siamo insieme da un anno e mezzo, ci amiamo molto ed è quello, dopo vari problemi psicologici e di salute, con cui ho iniziato la mia vita sessuale. Dopo aver abbattuto i miei timori (e devo ammetterlo, lui è sempre stato paziente e dolce), ci siamo resi conto che io sono quella più passionale dei due. Detto ciò, non riesco a capire come in un anno e mezzo siamo passati a farlo ogni volta che ci vediamo a doverlo istigare per farlo, e negli ultimi tempi non è nemmeno soddisfacente. Per dirvi, quando eravamo insieme da tre mesi abbiamo fatto un weekend fuori mano, ogni sera lo facevamo, ultimamente siamo stati via due settimane e l'abbiamo fatto due volte, una delle quali ho calcato la mano io perché ne sentito un bisogno incredibile.
Poi c'è un'altra cosa. Soffre di eiaculazione precoce, e questa cosa, per quanto ci scherzi su da solo, ho la sensazione che gli pesi non poco, anche se a me lui va bene così. Ci sono modi per risolvere o gestire la cosa, alcuni ne abbiamo anche trovati; lui per "compensare" fa sempre venire prima me. Il problema è che di questi tempi ho sempre più la sensazione che lo faccia solo per sentirsi a posto con la coscienza e non anche perché tiene davvero a darmi piacere, in modo che si possa passare alla "fase 2", e banalmente se non prendo io i preservativi ritardanti lui non lo fa (prima sì)... il copione è sempre lo stesso, prima ancora di iniziare so già cosa e come lo faremo. E anche se sa che mi piace tantissimo il sesso orale, non lo fa mai se non glielo chiedo esplicitamente. Il che è frustrante, perché le volte in cui gliel'ho fatto presente mi ha detto che gli piace farlo, non so...dal canto mio lo pratico su di lui, senza che me lo chieda, perché so che gli piace. Farò la Lisistrata per un po', che devo fare...
Ma è normale tutto ciò? Non abbiamo nemmeno trent'anni, capisco lo stress della vita e del lavoro (ultimamente è stanco ma anch'io lo sono ed era così anche in ferie) ma non dovremmo essere nel pieno della sete di vita? So che il sesso non è tutto in una relazione, ma se mi sento frustrata a forza di aspettare che passi e portare pazienza e comprensione perché è stanco o ha altro per la testa, che ci posso fare?!
Sab
06
Mag
2017
IL GIUDIZIO DEGLI ALTRI
Sono una ragazza che ultimamente,attraverso corsi di fornazione personale molto validi,sta lavorando molto su se stessa ,con dei risultati davvero soddisfacenti sotto molti punti di vista:sono molto grata del percorso che sto facendo.
Ma come si fa a liberarsi (non dico totalmente,ma una buona parte) del senso di frustrazione che può darti il giudizio di una persona in una determinata situazione?quanto può essere debilitante quando il giudizio di una persona riesce a cambiare l'umore ndella tua giornata ?
Un esempio pratico : chi mi ha letto in passato ,sa che ho sofferto di disturbi alimentari,e che sono molto suscettibile riguardo al peso e al fisico.
Premetto di non essere né grassa ,ne uno stecchino (sono 1,64 e peso 55/56 kg circa) in più ho un seno molto grande che mi rende "giunonica" . Più mi convinco di essere perfetta così come sono ,più incontro nella mia vita persone che fanno commenti sul mio fisico senza che nessuno glielo abbia chiesto .L' altro giorno un mio amico mi ha fatto notare che ho le gambe più grosse delle sue, e che a lui personalmente piacerebbero molto più sottili,che sono una bella ragazza ma il mio fisico non gli piace .Altri mi dico che sono " in salute" ,frase che io interpreto puntualmente come "sei tonda".
La cosa orrenda è che queste frasi cambiano completamente l'umore della mia giornata ,comincio a rimuginare,a pensare al fattp che certi uomini mi abbiano mollata "forse" perché non ero abbastanza magra, che forse così non piaccio,o almeno npn agli uomini che piacciono a me .Vorrei solo togliere agli altri ul potere di condizionarmi in questo modo su questo punto di vista , ma come cavolo si fa ,dopo anni e anniin cui hai sempre dato un 'importanza abissale al giudizio degli altri ?Qualcuno che ha avuto esperienze simili ha qualche consiglio da dare?
Mer
15
Feb
2017
Profondi cambiamenti in me.
Oggi mi sono svegliata con due enormi sensazioni dentro di me.
1) rabbia
2) profondo senso di cambiamento senza ritorno.
Rabbia nei confronti della maggioranza delle persone che mi girano attorno. Non sono mai stata piena di amici nonostante io abbia un carattere pacato, a detta di molti sappia ascoltare e risulti spesso simpatica (non me lo dico da sola ma ho avuto ovviamente riscontri). Sono sempre stata fin da piccola selettiva. Piuttosto che frequentare gente verso la quale non nutro simpatia-stima o comunque anche solo un blando legame... sto per i fatti miei. Questo ovviamente mi ha portato ad avere amici "scelti" che si contano a malapena sulle due mani. Nonostante tutto, ultimamente anche queste amiche mi stanno molto deludendo. 1 è scomparsa, totalmente, quasi irreperibile. Le altre non mi danno quello che vorrei. Non mi chiedono mai come davvero sto. Sono parecchio superficiali e me ne rendo conto ultimamente. Mai un: "dimmi... raccontami..." Le sento distanti così, come presenze e basta. Sento che di concredo mi danno ben poco. E questo mi intristisce perché mi sembra di essermi fatta il largo attorno e di non avere veramente nessuno che mi ascolta davvero, che si interessa a me nei problemi o nei sentimenti. Se c'è una parola che può definire il mio attuale stato d'animo è: delusione.
2) da un po' di tempo sono cambiata. Ma davvero. Ho cambiato spontaneamente modo di relazionarmi con le persone. Io, bilancia... sempre molto disponibile, mediatrice, con la paura di ferire... di dire una parola di troppo, di litigare. Sono diventata abbastanza menefreghista e impulsiva. Proprio totalmente del tipo: "si è comportata così nei miei confronti? bene... adesso aspetta lei". Oppure... "bene... adesso prima che io mi rifaccia sentire aspetta". Credo veramente certa gente abbia capito il mio cambiamento interiore perché dopo un attenta analisi interiore mi rendo conto per prima IO di essere diversa da qualche anno fa. Ma mai nessuno che mi abbia chiesto "ti vedo cambiata, non sei più tu, cosa ti è successo"? Tutto scorre liscio come l'acqua. Eppure io sono cambiata e tanto! Oggi sento veramente tanto la svolta. La accuso molto. Non mi sento più la solita io. Sono in mezzo ad un trasloco casa. Il mio primo trasloco. Sono in preda ad emozioni tutti i giorni per questo cambiamento. Nessuna, non un amica che, anche solo per curiosità mi abbia chiesto come mi sento... o mi abbia chiesto come procede la cosa.
Dom
20
Mar
2016
avevo paura che papà tradisse mia mamma
Fortunatamente non si è rivelato vero... però a pensare che qualche volta si fosse scritto in chat con altra gente dicendo che ci si poteva conoscere e volendo qualcosa di più, non mi è andato giù... ora mi sento sola, io ho scoperto tutte queste cose per sbaglio, e poi ho avuto paura, e me le sono tenute sentro per tanti anni perché non sapevo cosa fare, e avevo avuto paura di cosa sarebbe potuto succedere.... ne abbiamo già parlato e mi ha detto che erano cose fatte giusto così, che ho fatto bene a parlarne e anzi dovevo farlo prima quando l'ho scoperto, ma secondo te per una ragazzina è facile affrontare queste cose da sola????!!!! Io non sapevo comd comportarmi!!!! Ora ci sto tanto male... questa cosa mi ha fatto un po chiudre nei confronti degli altri... in questo momento sono tipo quasi tre giorni xhe non sento quasi nessuno.... mi sento sola e triste.... poco tempo fa in più è morta la nonna, e io non voglio riportare questo prpblema in casa, o meglio, questa mia angoscia, che so che è solo sinonimo di una situazione in cui io non sono al mio posto.... ma non so come uscirne....
voglio staccarmi da loro emotivamente, ma in qualche modo è sempre stato un problema per me la loro approvazione... forse perché da piccola spesso sono stata minata in alcune cose, e mi hanno ferito dentro, essendo molto sensibile..... tipo non fare questo, non fare quello... se fai così se esci troppo spesso non mi piaci... se non ti vedo studiare non ci va bene.... esci ancora? Sei superficiale, così proprio non mi piaci... sino un po deluso... con mio papà da un certo momento in poi non c'è più stata una comunicazione facile... (quando ero piccola, ed io non ho MAI dato problemi....) hanno sempre trattata come una bambina.... la mia reazione è di arrabbiarmi con loro e poi di chiudermi, a volte, perché è come se no mi dessi il permesso di fregarmene.... a volta ho persino paura di parlare con mio papà di qiesta cosa perché ho paura che mi respinga, o mi dica che non ne voglia parlare e invece io ci sto male e ne ho bisogno.... soprattutto di queste cose che ho scoperto in passato e che abbiamo chiarito una volta....vorrei soltanto dirgli che mi è venuta in mente questa cosa, e io spero che non lo faccia più.... che non è rispettoso nei nostri confronti, e che io vorrei potermi fidare di lui.. forse sono condizionata un po dal mio passato.....
mia mamma poi dal punto di vista dell'espressione femminile è sempre un po stata pudica, e io avevo proprio un rapporto quasi simbiotico con lei, ed ho sempre subito molto I suoi giudizi... quella vestita così è una zoccola ed è volgare... non è fine non va bene... ad una bambina non si mette lo smalto... le scarpe con tacco? No.... il rossetto rosso è volgare... e tutta una serie di cose del genere che mi hanno sempre un po condizionata... mi sentivo come se fossi sempre giudicata, e sotto I riflettori, e io non l'ho mai chiesto.... ma per alcune dinamiche che si sono verificate, mi ci sono messa io.... io sto davvero male e adesso non so cosa fare... non è facile sfuggire a questi meccanismi che ormai sono radicati... e con questa questione che è venuta fuori di mio papà per un sacco di mesi ci ho sofferto, e non sapevo con xhi parlarne.... l'ho fatto una volta con qualche mio amico, ma I miei amici non sono I miei psicologi e non mi basta... non so sto male... vivo da sola adesso, da poco... finito l'anno tornero a casa perché sto finendo ancora gli studi, ma è difficile gestire tutto.... soprattutto perché mi sonochiusa anche tanto con gli altri... mi autoescludo da sola... non voglio scocciare... dare fastidio.... e mi metto da parte da sola come meccanismo di difesa... ma questo è autosabotaggio, non mi giova ne mi fa bene....che palle.
Sab
11
Gen
2014
Scusa
scusa se sette anni fa ti ho tradito... io stavo bene com'ero... se avessi saputo che x il tuo perdono saremmo arrivati fino a questo punto non lo avrei mai accettato... mi hai dato tanto... ora ho insultato tua mamma ahahaha Dio erano mesi che volevo dirti quella gran bella parolaccia ahahah XD
ad ogni modo scusa davvero, abbiamo perso tanto entrambi... scusa... ora ti starai distruggendo la mano picchiando il muro e Dio sa solo cos'altro.
Io voglio davvero che tu sia felice sei un ragazzo d'oro... ti amo Omar, mi hai colpito perchè quel giorno al parco abbiamo parlato e parlato e parlato... eri tutto forse sei... ma siamo cambiati diversamente io e te... da un pò non siamo più gli stessi... tu vuoi uscire con i tuoi amici, vuoi i tuoi spazi... io sono diventata sempre più ossessiva...
Ti auguro tutto ciò che desideri,
ciao pulce <3
grazie x le cose belle.
Mer
12
Dic
2012
Johnas
Sarà la mole degli impegni di questa settimana, sarà la neve, sarà la musica, sarà l'atmosfera natalizia, sarà che ora abbiamo molti amici in comune, ma continui a venirmi in mente! Che palle! So benissimo come fai: compari nella mia vita, mentre compari nella vita di altre 725619901681019626! I ricordi, come scrivi, non si sciolgono al sole: proprio così non ho dimenticato Dicembre 2011, quando ti sei messo con la troia più zoccola che ci sia, quanto ho sofferto per te, quanto è stata grande l'illusione e la delusione che mi ha portata ad un'estate altrettanto tremenda! Ma ora sono diventata più forte: vai pure con mille altre (ma ti colpisse almeno una delle tante malattie a trasmissione sessuale) la mia vita continua. Perfino io mi meraviglio di non soffrire più per ciò che mi hanno fatto altri tuoi simili e conoscenti di recente. Forse sto crescendo e mi sto preparando all'amore, non più inteso come semplice edonismo, ma come qualcosa di più. Se non trovi il coraggio di farti avanti con me e preferisci andare con tutte le altre, fai pure, sicuramente oltre a queste mura, qualcuno di speciale attende la peculiare felicità, che solo io potrò dargli!
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