Tag: conte
Gio
06
Apr
2017
Il Conte (parte seconda)
Alza gli occhi ed osserva il neon che lampeggia, pensa che dovrebbe cambiarlo, mettere ordine in quella stanza ricca di trofei dimenticati; ma preferisce sentire il rumore del tappo della sua bottiglia di Rum. Lo scricchiolio del sughero sul vetro, si fonde con il rumore del liquido versato nel bicchiere. L 'alone dell'alcool nella parte interna del vetro scivola più lentamente del poco liquido rimasto. Un altro sorso, per cercare di non pensare a tutto il male che è accumulato dentro di se. Lo sguardo perso, sull'etichetta graffiata più e più volte con l'unghia del pollice, quasi a voler punire la bottiglia per non essere stata in grado di stordirlo abbastanza. All'improvviso un leggero balzo indietro della testa; viene attratto da un cambiamento. Avverte un odore dolciastro e pungente, l'aria carica di ozono lambisce le narici, riempie i suoi polmoni. Il temporale corre inesorabile, portato da un vento gelido del nord che preme sulla finestra socchiusa. Sbattono le ante, il sibilo preannuncia l'apertura improvvisa della porta poi, la violenza della natura inizia a cambiare le cose. Lui rimane fermo a respirare l'aria carica di energia, impassibile di fronte a tutto quello che inizia a spostarsi, rovesciarsi. La stanza prende vita, le prime gocce d'acqua entrano, bagnano la sua scrivania, la vetrinetta dei trofei cade spinta dalla furia del vento frantumandosi a terra. La polvere depositatasi sui trofei viene parzialmente rimossa nell'urto. Non tocca nulla, sa che non può contrastare questo avvenimento, non se ne preoccupa e lo accoglie, lo asseconda, si lascia andare al volere della natura. Ora ne fa parte, lascia la giacca e scende incurante della distruzione che il vento provoca nella stanza. La pioggia insistente cade ed entra dalla finestra, bagna, purifica ogni cosa. Ma per lui non è più importante ormai.Nel vialetto d'ingresso si ferma e con lo sguardo deciso, sfida ciò che un tempo lo avrebbe preoccupato. Anche il più terribile temporale ha una fine, ed è proprio quando le nubi più cupe sovrastano il cielo, il grigio fitto e denso minaccioso, così basso da voler immergere tutto quello che si trova sotto, che un lampo lo illumina, lo indica, vincitore del cambiamento che sta per avvenire. Il tuono, l'ultimo del temporale determina la fine. Sente il cuore battere più forte, attende il diradarsi delle nuvole, l'adrenalina cancella lo stordimento dell'alcool. Sorride, perchè sa che dentro la stanza, la distruzione di tutte quelle cose vecchie e pesanti possono portare solo ad una nuova prospettiva. Un nuovo inizio. Un nuovo giorno di sole.
Gio
22
Ott
2015
Il Conte
Lavora in un ampio ufficio adornato di trofei che lo rappresentano. In una casa realizzata in modo da essere sempre perfettamente illuminata, un'architettura studiata nei minimi dettagli; la posizione delle finestre strategicamente disposta permette alle sue opere di essere esaltate dalla luce della stella che ci alimenta. Arriva al mattino ad un'orario da lui deciso, varia di giorno in giorno solo per non cadere nell'abitudine. Una pantera cromata sul cofano risalta in mezzo alla vernice verde metallizzata. Interni in pelle chiari, ed un impianto stereo di qualità confortano il Conte nel tragitto verso il lavoro. Arriva dopo le sue segretarie, donne bellissime lo accolgono ogni giorno, giornale e caffè sulla scrivania, appuntamenti importanti del giorno, telefonate, sono una minima cosa rispetto all'importanza del lavoro del Nobile. Sull'elegante scrivania un progetto attende di essere approvato, siglato con le sue iniziali: mmHg. sopra la testa, attaccata al muro, la sua laurea incorniciata. Premi e riconoscimenti per i lavori svolti nella vetrina di fronte e, qualche volta, mentre li osserva vede nel vetro la sua immagine riflessa, ripensa alla sua vita. I momenti dolci della sua giovinezza, le scelte giuste,i successi, la consapevolezza di aver vissuto come molta gente desidera, come pochi sono riusciti, come gli stolti, giullari, cantastorie, inutili narratori di eventi inventati non possono nemmeno immaginare... il Conte mmHg.
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