Tag: chi

Mar

01

Ott

2019

Sono stanco

Sfogo di Avatar di Witch hunterWitch hunter | Categoria: Altro

... di ascoltarti, stanco anche solo di pensare che dovrei parlarti. Che te ne frega, se inizio un discorso sbadigli. Allora sto zitto, dico di sì e tutto va bene. Ho una maschera per ogni giorno, una per ogni mio stato d'animo. Hanno tutte le stesso sorriso e a te va bene. Se ti dico di sì è no, se ti dico di sì è forse, non ho voglia, non mi va, secondo me, e tante altre cose che penso e non saprai mai. Ad ogni "si" le lancette avanzano verso la fine. E non mi interessa ciò che dovrei fare, dire o solo immaginare per  sistemare le cose, tanto sei sorda o forse senti solo quello che vuoi sentire. Quando ci sei tu mi spengo, muoio dentro, nulla ha più senso. Mi dimentico com'ero e come volevo essere. Rimango solo perché c'è chi è più importante di noi. Ho capito che con alcune persone parlare è importante con altre è inutile.

Tags: chi, se, ne, frega

Mar

16

Lug

2019

Tu

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sei un uomo meraviglioso

A volte un po' bastardo 😈

Ma meraviglioso! 

Ti amo

Tua. 

❤️ 

Tags: sono, chi, tu, sai

Lun

06

Feb

2017

Cosa sei?

Sfogo di Avatar di CinereaCinerea | Categoria: Altro

Solito scenario, variazioni sul tema. 

Fuori è buio e freddo, ma il corso è un teatro; gli incontri si intrecciano e si sciolgono continuamente in una trama complessa. O forse nemmeno c'è, una trama; e il caso gioca a dadi.

Solito bar, solito tavolo nell'angolo. Lei mi guarda ed è un'espressione diversa dall'usuale, quella che le è calata sul viso. È impenetrabile e pungente. Mi guarda tra le ciglia, lanciando fulmini castani nella mia direzione. Ma tace. 

Io ho, mio malgrado, un'aria vagamente colpevole. Studio con fare concentrato la mia tazza di tè troppo zuccherato, e dissimulo male il mio disagio. A me il tè piace nero, come il caffè. 

"Non preoccuparti. Ci metto lo zucchero, promesso." 

Ultimamente ogni volta che mi vede mi squadra da capo a piedi e decreta: hai perso peso. Ogni volta che mi vede, ormai, cerca di darmi del cibo. All'inizio scherzando, poi sempre più calcando la mano. Ed ora, nel bar, non si dà pace finchè non ho mangiato dei biscotti davanti a lei. Sanno di burro e di calorie.

Tace. 

Cerco di distrarla con fiumi di parole, e ogni tanto ci riesco. Ma il ciclo torna sempre lì: sì, ma ora mangia, dice. 

 

In questo posso obbedire solo a te, mia cara, a te che sei così simile a me. Abbastanza da capire prima di sapere, da leggermi attraverso; senza avere bisogno di formulare un pensiero definito, semplicemente dal fondo dell'anima.

Ci teniamo in palmo di mano. Ogni parola di una è direzione dell'altra, il gioco si rafforza nel tempo; e solo tu, forse, puoi salvarmi da me stessa. Chissà.

Ci avvolgiamo, ci tiriamo, ci spingiamo, siamo sempre più strette nei fili di un rapporto che ha saltato i confini della normalità. 

La tua mano sulla mia, gli occhi piantati nei miei ed una frase che non è un ordine: è un invito categorico. Torrenti d'affetto, fiumi di parole, desideri che sono ordini reciproci, superando con ogni possibilità ciò che è "sano".

Andiamo a destra? A sinistra? Che ne dici di andare diritte? Dritte senza esitazione. Mi hai anticipata.

Volontà è volontà. 

Un'inafferrabile simmetria perfetta.

Tira i fili, ed io li legherò; cingerò con quel tessuto ogni mio desiderio, finchè lo vorrò. Per un tempo indefinito io tirerò i tuoi, finchè vorrai tesserne la trama e gli incroci. 

Ti conosco da poco in termini di anni, ma è come se qualcosa in me ti avesse sempre aspettata. 

Sorrisi spontaneamente speculari, spalle larghe ed un'indefinibile attrazione dell'anima.

Cos'è? Chi sei?

Cosa sei?

Tags: chi, cosa