iAlwaysAskToMySelf
Lun
05
Ago
2019
Una toccata e fuga dal passato, con me stesso.
Wow, da quanto tempo che non entravo qua.
La prima cosa che ho fatto è stata rileggere i miei sfoghi.
Non smettero' mai di ripeterlo: questo sito è stato, è e sarà molto utile.
Ricordo che si era parlato di una possibile chiusura, qualche anno fa, ma vedo con piacere che l'idea non è andata in porto.
Che dire...avrei da aggiungere una quarta parte alla storia della mia vita e di come sta mutando il mio carattere (spoiler: quasi per niente).
Ormai più che sfogarmi, mi sembra di avere un diario personale, che di personale ha ben poco, dato che possono leggerlo tutti.
Ma va bene così. Io adoro confrontarmi con gli altri.
Beh, ora mi vado a fare un giretto più approfondito.
Ciao ( ͡° ͜ʖ ͡°)
Lun
06
Feb
2017
La morte.
Era da un po' che non tornavo qua, il sito ha fatto il suo dovere.
Ora mi serve di nuovo per archiviare questo pensiero.
Chissà se un giorno smetterò di pensarci.
Il tempo scorre senza sosta, ma il pensiero che un giorno dovrò morire ogni tanto si fa sentire.
Sarà il mio lato umano che vuole la totale sopravvivenza, mischiato alla paura dell'incognito e del vuoto totale che la morte ti porta.
Questo è uno dei difetti che porta il non credere a un essere superiore, nel non appoggiarsi a 'qualcuno' o 'qualcosa', ma nel credere solo in me stesso e al ciclo della vita.
Io non voglio morire.
E non lo dico perché sono in punto di morte a causa di una malattia, anzi...sono in ottima forma e ho ancora tutta la vita davanti.
Io non voglio morire perché l'idea di 'addormentarmi' e di non svegliarmi più, mi terrorizza.
L'idea di perdere tutto ciò che è nel mio cervello mi terrorizza.
L'idea di non poter far più nulla mi terrorizza.
Come ho scritto sopra, è una paura alimentata dall'incognito, dal il non sapere.
Penso anche che essere immortali non risolverebbe il problema.
Un giorno il Sole smetterà di splendere e la Terra smetterà di vivere perché nulla dura per sempre.
Io immortale dovrei assistere a quella generazione che dovrà subirsi la fine del mondo, per poi vivere da solo.
Il pensiero da qui si ramifica in svariate cose, ma andrei fuori tema.
Forse la prossima volta.
Gio
21
Mag
2015
Parassiti? Momento di riflessione.
E' arrivato di nuovo quel momento in cui metto sul tavolo le mie esperienze di vita e me le riguardo, studiandole con attenzione.
Già da un po' penso alla nostra specie, l'essere umano.
Poi guardo il mondo che ci circonda, cosa racconta la storia dei vincitori e fin dove siamo arrivati ora.
Siamo dei parassiti egoisti.
Con quello che sto per scrivere non voglio dire che odio la mia razza, che sono un animalista, che sono depresso, etc.
Semplicemente, credo sia un dato di fatto irreversibile e non credo di essere il primo a pensarlo.
Siamo gli unici ad avere queste forme di relazione sociale, che poi abbiamo imposto a tutto il resto del pianeta Terra.
Imponendo cosa è giusto o sbagliato, senza prendere in considerazione l'interesse degli altri, pretendendo di capire ogni forma di vita.
Gli animali una volta erano liberi.
Nel tempo, l'uomo è diventato il predatore in cima alla catena alimentare, dove l'unico predatore è se stesso.
Pretendiamo di volere il bene degli animali, aiutandoli a non estinguersi o prendendoci cura di loro, quando siamo stati proprio noi, i colpevoli che pian piano, li abbiamo rinchiusi in una finta libertà.
Ad esempio, un cane è costretto a volerci bene, perché siamo noi ad imporgli delle regole che se non rispetta, sa di essere punito.
La politica è l'egoismo fatto a persona.
Tutti combattono per imporre il proprio ideale, pretendendo di volere il bene del popolo, quando in realtà vogliono semplicemente esserne a capo.
Mi ricorda questo episodio di "South Park": youtube.com/watch?v=Pji_IX-UacM
Anche in Italia, come in ogni altro paese, ogni volta ci ritroviamo a votare tra una peretta o un panino alla merda.
Tanto, siamo sempre lì.
La religione è l'egoismo spirituale.
La maggior parte della gente crede nel loro Dio misericordioso, dove insegna che bisogna essere buoni l'uno con l'altro, aiutarsi a vicenda, darsi forza, etc.
Tutto quello che fa, sempre la maggior parte, è pregare.
Credendo che possa bastare a portare un cambiamento nella vita del meno fortunato.
Non dovrebbero dedicare la loro vita, aiutando il prossimo, se vogliono realmente questo bene nel mondo?
Seguono le regole del Dio in cui credono, solo quando fa comodo a loro.
Le nostre invenzioni hanno portato grandi vantaggi al genere umano, che allo stesso tempo sono state la rovina della Terra stessa.
Il telefono, l'elettricità, gli automezzi, etc.
Che sono cose strabilianti, cose che nessuno avrebbe immaginato, ai tempi, potessero accadere.
Ma a quale prezzo? Inutile elencarli.
Quindi, alla fine, se fossi accusato di essere un parassita nocivo per la Terra, che sarebbe meglio fosse spazzato via, come potrei difendermi?
Sinceramente non vedrei nessun modo, è la verità.
L'unica cosa che mi farebbe lottare è il mio egoismo e l'istinto di sopravvivenza.
Ven
03
Apr
2015
Sul filo del rasoio
Ogni volta che salgo in macchina, ripenso a una esperienza che mi ha segnato e reso migliore alla guida.
Tempo fa, ho fatto un incidente a causa di un colpo di sonno.
Per alcune persone possono essere traumi che necessitano di cure psicologiche, per altre una cosa da poco.
In questo momento pero' non mi va molto di dilungarmi sulle sensazioni che ho provato e su tutto il resto.
Sono più interessato dai vostri racconti, quindi pongo una semplice domanda.
Qualcuno di voi si è mai trovato faccia a faccia con la morte?
Mer
11
Feb
2015
"Ma se la tua ragazza ingrassa 20-30-40-50 etc. chili, ci resti insieme?"
Era da un po' che non loggavo su Sfoghiamoci.
Oggi mi è venuta voglia di fare una domanda generale a tutti per sentire il vostro parere, prima però devo raccontarvi come mai è nato questo sfogo
Questo capodanno, come al solito, è saltato fuori dopo qualche bicchiere di troppo, il gioco "Obbligo o Verità".
Una delle tante domande che mi sono capitate, riguarda quella che ho messo come titolo.
La mia ragazza, conoscendo i miei gusti, i miei ideali e senza darmi il tempo di rispondere ha detto "No xD".
Dopo la sua risposta, tutti mi hanno guardato per sentire anche la mia, che è stata "Esatto".
Non appena finisco di parlare, una ragazza che mi siede affianco (anche lei fidanzata e accompagnata dal suo ragazzo) mi guarda e mi dice: "Che infame!".
Sentendo la sua risposta non me la prendo neanche per la sua esclamazione perchè ognuno ha i suoi punti di vista e mi fa piacere metterli al confronto.
Però le spiego che se la mia fidanzata ingrassasse così tanti chili, significherebbe che si è lasciata troppo andare, che non ci tiene alla sua salute, che il mio interesse verso il suo aspetto fisico calerebbe drasticamente andando a complicare la nostra relazione sessuale e successivamente il nostro rapporto (che se vogliamo dirla in parole povere: io sono un tipo sportivo, le ragazze in sovrappeso non mi piacciono e il sesso in un rapporto ci deve assolutamente essere).
Inoltre, concludo il mio punto di vista dicendole che a mio parere, chi dice che l'aspetto fisico non conta, mente a se stesso (Posso dare conferma a questo mio ideale perchè quando ero più giovane, anche io ero in sovrappeso e mi sono dato da fare per migliorarmi).
Dopo aver finito di parlare, è calato il silenzio.
La ragazza che mi sedeva accanto non ha più saputo rispondere e siamo andati avanti con il gioco.
La domanda che voglio porvi, oltre a quella del titolo (sia al maschile che al femminile), è sapere cosa pensate delle ragazze e dei ragazzi che sono in sovrappeso, escludendo quelle persone che hanno problemi di salute.
Per intenderci meglio: quelle persone che non possono dimagrire perchè hanno delle malattie particolari che in qualche modo impediscono di perdere grassi.
Gio
14
Ago
2014
L'arte
Oggi ho deciso di lasciare un momento da parte la descrizione del mio carattere e di chiedere a voi cosa ne pensate riguardo a questo argomento.
Una delle cose che mi sono sempre chiesto.
Io l'arte non l'ho mai capita del tutto. L'unica cosa che ho capito dell'arte è che tutto è arte. Uno scarabocchio, una foglia, un fiore...tutto ciò che esiste o che immaginiamo. Perchè? Perchè secondo me, ognuno di noi può definire arte ciò che vuole.
Ci sono state varie occasioni dove sono stato a musei di opere d'arte. La mia curiosità era più rivolta verso come le persone potessero "vedere" e "provare" tutte quelle emozioni da un semplice dipinto o scultura. Io non provavo nulla...vedevo un quadro con una immagine o un pezzo di pietra lavorato fino ad ottenere una forma.
Ero sbalordito dalla bravura di alcuni pittori e scultori, pensando a quanto tempo potevano averci messo per fare un'opera del genere ma niente di più. Nessuna emozione. Ma è cosa normale rimanere sorpresi alla vista della bravura...ad esempio uno sputafuoco, un giocoliere o un'acrobata (anche loro vengono considerati artisti).
In quale modo la maggior parte di voi riesce a ricevere da delle immagini dipinte con dei colori, questa cascata di emozioni?
Lun
11
Ago
2014
Come sono realmente dentro [PARTE TRE]
Il tempo passa e all'età di 18 anni faccio le mie prime esperienze con una ragazza più grande di me. Questa ragazza ovviamente non conosce il vero "me stesso" ma la mia maschera (Tipo tranquillo, disponibile, a volte silenzioso e ogni tanto facevo la battuta).
[Non ho scritto molto riguardo ai miei rapporti con le ragazze nei precedenti sfoghi, quindi per far capire meglio apro una parentesi a parte. Da una ragazza cercavo la serietà. Uno direbbe che è troppo presto sentire dire queste parole da un 16 enne ma era così. Ero un tipo abbastanza timido, ma avevo le idee chiare sul rapporto che volevo. Il mio ideale assoluto era fare sesso la prima volta con la persona che amavo veramente. Ci sono state varie occasioni...ma alla fine le ragazze si sono dimostrate immature (cosa che ha contribuito ad alimentare il mio ideale principale).]
Il rapporto che ho avuto con lei ha cambiato completamente la mia maschera in meglio. L'ho fatto con lei per la prima volta, siamo andati in vacanza insieme e abbiamo avuto tante altre bellissime esperienze. Ma poi tutto è finito a causa lavorative. Ovviamente ci sono stato male...è normale dopotutto. Ero consapevole che i ricordi sono una lama a doppio taglio. Ciò che ricordavo come bello, allo stesso tempo faceva male.
La cosa che ha sorpreso le persone che mi conoscevano, era stata la mia totale ripresa in poco tempo. Mi sono bastati due giorni per "rinascere". Dubitavano del mio rapporto avuto con lei, pensavano che era impossibile riprendersi in così poco tempo, che non l'ho amata veramente. Mentre assicuravo e ripetevo che l'amore che ho provato per lei era vero, mi sono accorto di aver unito una parte del mio vero "io" alla maschera. Il mio realismo e cinismo si erano integrati in parte mentre la mia timidezza era completamente sparita. Non so come e non so quando...ma sapevo di essere diverso.
Durante i due giorni, i ricordi continuavano a tornarmi in mente. Mentre cercavo una risposta, mi sono posto una domanda: "Perchè devo soffrire per una persona? Ho 18 anni, ho tutta la vita davanti a me e sono qua a piangermi addosso per un singolo essere umano?".
Trovando una risposta con una domanda, ogni ricordo avuto con lei l'ho trasformato in esperienza per le prossime relazioni. Piangerò ancora per una ragazza? Non lo so...direi di no, ma 8 mesi sono diversi da 8 anni...se non di più.
Dom
10
Ago
2014
Come sono realmente dentro [PARTE DUE]
(Breve parentesi per dire che per sbaglio ho postato il mio sfogo mentre ero in anonimo, l'originale è stato postato nuovamente sul mio profilo personale)
Dopo aver utilizzato al meglio tutte le sedute (dove a mia volta sfruttavo lo psicologo), il resoconto finale è stato che ero in perfetta salute mentale e non c'era nulla di cui preoccuparsi (era scontato).
Verso i 12- 13 anni venivo portato dai miei nonni, (i quali hanno una casa in campagna) per potermi accudire mentre mia mamma andava a lavorare la mattina.
Un giorno, per l'ora di pranzo, mio nonno aveva deciso di uccidere un coniglio. Ho assistito alla scena. Mi dispiaceva sentire le urla del coniglio ma allo stesso tempo erano fastidiose. Quando le urla sono terminate, ero molto curioso di vedere cosa sarebbe accaduto successivamente. La mia curiosità è stata ripagata assistendo alla pulitura del coniglio (non sto a mettere i dettagli per i deboli di stomaco). Non sono stato male alla vista delle viscere, ma il vedere un bellissimo coniglio ridotto a un sanguinante pezzo di carne non è cosa da tutti i giorni.
Dentro di me qualcosa era diverso ma ancora non comprendevo cosa era cambiato. è stata una particolare esperienza. Nel tempo ho capito che mi aveva reso più cinico e realista nei confronti della vita, ma continuavo ad utilizzare le solite maschere con le persone che mi stavano accanto. Cambiavo dentro ma fuori ero sempre lo stesso.
Dom
10
Ago
2014
Come sono realmente dentro [PARTE UNO}
Quando ero piccolo non ero quello che sono adesso, ovvio. Le esperienze ti cambiano in modo particolare, ed ogni esperienza appartiene ad una categoria. Scrivo questo post per liberarmi di un peso che mi porto dentro da anni, che non posso rivelare a chi mi conosce, altrimenti il mondo che mi sono creato attorno sparirebbe. Per fare un perfetto esempio della mia situazione...Luigi Pirandello e la teoria delle maschere. Mi sono sempre fatto delle domande sul perche' della vita, dell'esistenza, di dio e ogni suo creatore che ogni religione ha deciso di creare a sua volta per aggrapparsi a una speranza, per evitare di combattere la paura della morte (Come la penso io). Dove cresciamo, andiamo a scuola per imparare, lavorare per la maggior parte della nostra vita e morire...mandando in fumo tutti gli sforzi che ci sono toccati per poter vivere nella societa' moderna.
Ritornando al discorso principale. I miei genitori si sono separati quando avevo 8 anni credo...non me lo ricordo nemmeno da quanta poca importanza avevo dato all'accaduto. Ovviamente mia madre era preoccupata per la mia psiche, decidendo di portarmi da uno psicologo (Avere i genitori separati puo' rivelarsi fastidioso per altri ragazzi). Quello che non sapeva e' che io avevo perfettamente compreso la situazione, ed ero gia' arrivato ad una personale conclusione. Se due persone non stanno bene insieme, non vedo nessun problema al divorzio. Invece che dirlo apertamente a mia madre, decisi di usare la situazione a mio favore per uscire prima di scuola.
Avevo usato mia madre per ottenere un guadagno personale.