Setanta
Ven
31
Mag
2019
Mi stai torturando il cervello
Perchè mi chiedo, perchè semplicemente le cose arrivano nei momenti sbagliati mai quando sarebbe opportuno, spiegami cara vita, spiegami perchè avendo a disposizione un arco temporale di oltre trent'anni, ad oggi, hai sempre sbagliato i momenti per realizzare i miei desideri, arriva tutto in differita e magari tu hai cambiato gusti, hai organizzato nuovi progetti ed arriva così un desiderio, un sogno un qualcosa che si, sicuramente hai voluto tanto nel passato ma che ora, come incastri tra i mille tasselli della vita che hai?
E' tutta colpa tua!
Ero andato lì solo per stare un momento da solo, avevo bisogno di quel momento, troppo stress ed una giornata finalmente in cui non piove, clima più o meno temperato, sentivo di stare al posto giusto nel momento giusto per fare pace con me stesso.
Poi spunti tu! Non potevi essere da qualche altra parte? Non potevi startene a casa? Non potevi semplicemente essere accompagnata da qualcuno? No, non potevi proprio eh!
Semplicemente sei bella, bella da farmi male, non lo so cosa mi sia preso ma ho avuto l'impulso di approcciarti.
E' colpa tua! Solo tua! Non avevo altra intenzione di prendermi il mio bel rifiuto e tornare serenamente alla mia vita, perchè invece ti sei fermata? Per quale motivo hai cominciato a ridere quando ti ho detto che eri una sexy bajour? Perchè quando te l'ho chiesto mi hai lasciato il tuo numero di telefono? Sei impegnata addirittura da più di me, perchè almeno tu non hai un briciolo di coscienza?
Lo so, in realtà è colpa mia, non dovevo fermarti ma è stato più forte di me, qualcosa che non sapevo di avere dentro, so solo che non può esserci nulla tra di noi che una sterile avventura e nulla più ma questo basterebbe a frantumare ogni cosa perchè dietro un muro di menzogne non so più starci e non voglio starci...
Dovremmo smettere di scriverci e di trovare il modo di concretizzare il nostro caffè ma non sono in grado di farlo, quando parlo con te tutto sfugge...
Gio
07
Mar
2019
Solo ora riesco a dirti addio...
Quindici anni assieme sono tanti. Siamo cresciuti assieme, abbiamo condiviso tutto o quasi. Mi hai consolato nei momenti più difficili, ci sei stata sempre, senza battere ciglio. Amavo quel tuo fare un po' sfuggente eri così irresistibile, tenebrosa e controversa. La nostra storia era fin dall'inizio segnata, sapevo che non potevi che arrecarmi danno, ferirmi, eppure è andata avanti per così tanto prima che alla fine, saturo di te, dei tuoi atteggiamenti seppur ancora totalmente dipendente da te, ti ho lasciata.
E' trascorso un mese ed ora mi rendo conto che mi sono sbagliato, pensavo che avrei penato molto di più senza te, eppure, ad oggi, sento che non mi manchi, non mi manchi più...
è stato bello ma non ti rimpiango
Addio sigaretta
Ven
27
Lug
2018
Qualcosa è cambiato
Sto provando ad esprimere le mie sensazioni, scrivo, arrivo fino ad un certo punto e cancello, non riesco a rendere giustizia a ciò che sento e le parole mi sembrano andare fin troppo strette, sembrano così poche ed impersonali che non mi bastano.
Sta cambiando tutto, dentro e fuori di me, sono ondivago, profondamente volubile passando da stati di felicità a mutismo interiore e viceversa.
E' come se la vita in questo momento fosse una corrente che mi trasporta e per qualche strano motivo ho scelto di abbandonarmi e vedere dove mi porta, non ho più il controllo di nulla e forse è un bene, ragiono d'istinto, rifletto meno, ho perso interesse per molte cose che erano punti cardine della mia vita, privilegiando ora aspetti che non avevo neanche mai valutato prima.
Mi sento...Comincio a sentirmi
Gio
11
Mag
2017
Siamo veramente sinceri?
Abbiamo identità ben nascoste, quando parliamo, quando ci sfoghiamo, siamo veramente sinceri? O semplicemente, magari inconsapevolmente, cerchiamo di proporre ciò che vorremmo essere ma che non siamo?
Non parlo tanto della veridicità degli eventi di cui parliamo ma della percezione che vogliamo trasmettere di noi di fronte agli eventi.
Siamo davvero sicuri che ciò che scriviamo sia ciò che siamo?
Mer
18
Nov
2015
Ora che convivi....un nipotino?
Credo sia nella natura di alcune persone trovare qualunque appiglio per rompere le scatole. Finita l'odissea della casa, ora che ho un po' di stabilità e tranquillità, senza tanti sbattimenti e senza dover praticamente rendere conto a nessuno, ho un padre, che non avendo più possibilità di risultare fastidioso e petulante, se le crea come un abile prestigiatore.
"casa, lavoro e convivenza...quando me lo fai un bel nipotino?"
La prima volta che l'ha detto, beh, sono scoppiato a ridere e sinceramente ho trovato la cosa anche in un certo senso affettuosa, sebbene imperniata dal classico egoismo che gli appartiene.
"Papà, c'è tempo, ho voglia di godermi un po' di sana tranquillità, stabilità e dunque un po' di vita, ci sarà modo in futuro di pensarci", molto diplomatico, d'altronde non c'era motivo di rispondere male od in maniera stizzita, c'arrivo da solo che la domanda può essere lecita.
Il problema nasce quando questa domanda viene riproposta, sempre con più frequenza, passando da una volta al giorno ad ora, tre volte, mattina, primo pomeriggio e cena. Un incubo, perchè ogni volta che vedo il suo numero, ho la certezza che dopo un paio di menate la domanda puntualmente arriverà. A nulla è servito rispondergli a tono sul fatto che non voglio attualmente essere scocciato con questo argomento e che il suo atteggiamento sfiora la mancanza di sanità mentale.
Dlin Dlon
"Chi è?"
"tuo padre"
"mi spiace, non sono in casa"
"ma hai risposto, quindi ci sei!"
"no, sono solo una voce registrata, addio"
Già, più o meno le cose sono andate così dal momento che ho optato per la soluzione 2, non rispondergli più.
Sto pensando di farlo fesso e contento, gli dico che sto provando ad avere un figlio per togliermelo un po' dalle balle, ma so che questo è solo un palliativo.
Sab
04
Lug
2015
Ha provato ad accoltellarmi...
Non so esattamente cosa possa essergli passato per la testa in quei secondi, so quello che ho provato io...disgusto, enorme disgusto. Un padre che cerca di accoltellare un figlio solo questo mi provoca.Tutto questo per quattromila e duecento euro, una promessa non mantenuta, o meglio, una parola. Ho comprato una nuova casa, quella attuale è passata di mano a lui, per una cifra quasi irrosoria, una cifra che pero non è stata versata completamente. Non ho neanche voglia di scendere nei dettagli di questa faccenda, troppa amarezza, dapprima per una speculazione di un padre ai danni di un figlio, ora per questo.Sono andato da lui, certo senza preavviso, ma dopo aver subito nel pomeriggio una sequelad'insulti, insulti senza senso e l'irremovibile decisione di non dare quegli ultimi soldi, vitali per me, soldi che avevamo pattuito, no, niente, si è rimangiato la parola.Vado dunque da lui per chiedere spiegazioni, per tentare di ragionare civilmente, suono una volta, da dietro la porta musive che non ha niente da dirmi che c'è la sua compagna dunque non vuole piazzate. Mi sono fatto un'ora e quaranta di macchina, non posso mica andarmene cosi, risuono, moderatamente, non ottengo risposta. Gli mando dunque un messaggio con la chiara intenzione di avvisarlo che si, non suonerò piu, ma starò li davanti fin quando non potrò parlargli. Evita il confronto da tempo, da quando deve e sottolineo deve quella somma, sparito.Non ero solo, il fato ha voluto che ad accompagnarmi ci fosse la mia ragazza ed anche mia madre, aggregatasi all'ultimo. Baccaglia ancora da dietro la porta, poi il silenzio, urla feroci dentro casa, lui sbraita come un pazzo, la compagna si dispera, si apre la porta...mi guarda, io lo guardo, ha un coltello con una lama da venti centimetri in mano, mi punta, gli occhi rosso sangue, che faccio? Ovviamente fuggo quel tanto che basta da seminarlo, due rampe di scale. Nel frattempo sento tre voci, la mia ragazza terrorizzata, mia madre e la compagna..."scappa, questo ti ammazza". Il pazzo capito che rispetto a lui sono Bolt rientra in casa, mi tartassa di chiamate nelle quale va fiero del gesto orribile che ha tentato di compiere, di cui posso garantire ho certezza dell'esito, fossi rimasto...
Comincio a chiedermi se quattromila e duecento euro valgano la mia vita...ho una ragazza traumatizzata dall'evwnto, una voglia di denunciarlo, conscio pero che con un pazzo questa non è la miglior soluzione, soprattutto se ti ha cresciuto con il motto "la vendetta è un piatto che va servito freddo"...Sono disgustato, tremendamente disgustato ma convinto di una cosa:
Ho fatto tutto quello che potevo per instaurare un rapporto con mio padre, il risultato è un tentato omicidio...Basta, mi sembra il caso di chiudere definitivamente con lui...del tutto e senza voltarmi dietro...
Gio
21
Mag
2015
Una plumbea notte...
...tormenta il mio riposo. Niente riesce a distogliermi da tanti pensieri, responsabilità che adesso incombono, che pesano per forza di cose sulle mie spalle. La difficolta piu grande, è dissimulare con il mondo, quando il tumulto dentro di me m'avviluppa.
L'inesorabile certezza di dover tenere per me le cose è il bagaglio che porto, troppo fragili le persone intorno a me, troppo coinvolte le piu vicine e solo loro sarebbero in grado d'alleviare quella sensazione d'ansia che mi permea l' anima.
Uno, due, tre, socchiudo gli occhi e sorrido, lo faccio per il mio e l'altrui futuro, vale la pena questo piccolo sacrificio
Mer
29
Apr
2015
Non si preoccupi, è una cosa da niente
..ha esordito cosi il dentista una settimana fa quando l'ho chiamato per avvisarlo che la capsula del dente devitalizzato era saltata lasciandolo scoperto.
"Non si preoccupi signor Setanta, venga tra un paio di settimane, che le può accadere"
Si si, ha detto proprio cosi, lo giuro!
Cosi, oggi a pranzo mentre addentavo una patatina, sento qualcosa di strano in bocca, una sorta di crac, un qualcosa di duro sulla lingua, spunto e tropo un terzo di dente sulla mia scrivania. Mio dio, per un momento mi sono sentito over settanta. Corro in bagno, apro la bocca, cerco internamente e vedo la deturpazione, che schifo!
Prendo il telefono, digito il numero
" ma non mi aveva detto che potevo stare tranquillo?"
"mi scusi ma chi è?"
"il signor Setanta, leggerissimamente incazzato"
" ha problemi con il dente?"
"no, ho il dente in mano, crede sia un problema?"
"domani alle quattro, le va bene?"
"benissimo, mi aspetto un adeguato sconto"
Tacci tua dentista di merda!
Gio
02
Apr
2015
..Grazie..
E' una notte che precede un giorno di ferie, di quei giorni che ti chiedi se c'è un disegno dietro. Stasera al bar ho incontrato un ragazzo, uno di quelli che senza saperlo ha condiviso con me uno di quei periodi che è un fremito d'emozioni, di quei periodi che t'avvolgono, ti masticano e ti sputano via e tu, sorridi perchè è la bocca delle emozioni ad averti sputato. Quel ragazzo, emerito sconosciuto per me mi ha ricordato di te.
Quanti anni sono passati? Undici credo, si, undici anni. Sembra ieri sai?
Eppure tu cominci prima ancora, tu cominci tredici anni fa, un'eternità. E' una storia apparentemente banale, come tutte le storie d'amore adolescenziali, tu lì di fronte a me a ballare ed io a guardarti per la prima volta estasiato. Lunghi capelli biondi ondulati, quel tuo seno prosperoso, quel tuo sinuoso muoverti, le tue labbra carnose, non sapevo cosa stesse accadendo ma sapevo che era qualcosa di nuovo. Ricordo che per giorni sono rimasto confuso, così confuso da non comprendere, cosa stava accadendo? Oh, tu stavi diventando "semplicemente" il mio grande amore adolescenziale.
All'epoca, considerando il classismo adolescenziale eri virtualmente impossibile per me, tu eri la popolare cubista di un noto locale pomeridiano, io, beh in quel momento mi consideravo il nulla, ma si che l'avevi capito fin da subito, non è che godessi di questa grande autostima, non la godevo con te perchè di te m'importava, strana la vita dell'adolescente vero? Non molto poi.
Avevo deciso, sebbene inarrivabile, sarei arrivato a te, nella maniera conveniente. ovvero nella maniera più complicata e classista possibile, si, avevo deciso che dovevo fare la mia scalata sociale.
Non che in quei due anni non abbia avuto esperienze, anzi, la mia combriccola era troppo carica di testosterone ed avevo capito che in un modo o nell'altro era attraverso loro che sarei arrivato a te, che bastardo, usare i miei amici...ma io mica lo sapevo all'epoca, erano loro che mi spingevano verso di te, erano loro che lealmente non mi remavano contro ma costruivano insieme a me, in fondo era vantaggio per tutti, a me piacevi da morire te, al mio migliore amico (caro, che bello rivangare le nostre vita stasera, davanti ad un bicchiere di vino, fa molto lord, lo stile che ci piace, l'unico superstite di quella comitiva ma a te uno sfogo prima o poi lo dedicherò, compagno eterno di battaglie e di vita, cristo come mi sento fortunato ad avere una persona come te che gravita nella mia vita, ancora, dopo 15 anni!) piaceva la tua amica cubista mora, all'altro quella roscia, pareva fossimo messi insieme dal fato. Due anni, due lunghissimi anni ad intessere conoscenze, a costruire una facciata a scalare gradini. Dopo due anni, il colpo di genio, eh si, ero pronto per approcciarti, e quale miglior mezzo di quello che sto utilizzando ora, quel forum dove per puro caso avevo capito che tu scrivevi, l'occasione perfetta, t'approcciai e ti diedi della stronza acida e fredda, un ottimo motivo per farmi odiare ed offenderti, credimi, non l'ho fatto di proposito, amavo probabilmente un'immagine di te inquinata da due anni di sogni, masochisti a ripensarci, fatto sta che lì per farmi perdonare ti ho proposto di vederci di persona. Quel giorno arrivò in fretta, un giorno di gloria, eh si, perchè mentre tutti sbavavano per te io potevo avvicinarmi in stile fascinoso George Clooney, neanche presentarmi e chiederti scusa, cazzo, a considerare la personcina che ero fatico a crederci! Eppure, si, non solo tu avevi apprezzato ma straparlavi in preda ad una sorta d'incomprensibile ansia, per me, io che non so con quali forze mistiche rimanevo in piedi quando morivo dentro alla sola idea di star parlando con te.
Parlavamo tanto quando ci vedevamo, una volta a settimana ma il nostro rapporto non si elevava, ovviamente tu mi piacevi da impazzire quindi, guai a fare un'azione verso di te, sia mai! Ci pensò il mio caro amico Lord a mia insaputa a risolvere il tutto, su quello stesso forum s'inventò il famigerato ex che vedeva di cattivo occhio il fatto che noi parlassimo, tu intimorita, pur potendo contare su tutta la fauna maschile adolescenziale umana, sei andata a cercare me, mi hai chiamato ed io guardavo il display del telefono come un imbecille, il telefono squillava ed io guardavo assente, continuava squillare..."cazzo vuoi rispondere o vuoi rincoglionirti su una scrittina sul cellulare ed una suoneria che sinceramente a rotto le palle e sarebbe il caso di cambiare?", risposi, Dio quella tua voce, quelle tue parole, quella tua voglia di chiacchierare interminabile. Si lo so, non ricordi, è passato troppo tempo ma per settimane ci sentivamo ogni sera, ci davamo pure i nomignoli, io cominciavo a sciogliermi ma un'azione verso di te mai, perchè? Suvvia, lo sai perchè, perchè ero un tenero coglione spaurito che per la prima volta si trovava a gestire dei sentimenti così forti da paralizzarlo, eppure tu a tuo modo me lo facevi capire che ci stavi, passavi tanto di quel tempo al telefono con me a parlare di questo, quello, ed evitare qualsiasi argomento che potesse comprendere un altro maschio per paura che arretrassi ancora di più.
Tu l'avevi capito che non avrei fatto nulla, cavolo, che pazienza che avevi, sei arrivata perfino un pomeriggio, davanti a tutti a prendere e darmi un bacio, per poi andartene, certo, non era nel tuo stile ma io non capivo assolutamente una mazza, non capivo che gesto eclatante avessi fatto, sappi solo che sono rimasto mezz'ora immobile e tremante con due amici che pazientemente cercavano di farmi comprendere che non avevo visto la bambina dell'esorcista ma che avevo ricevuto un bacio, sembra facile a dirla così, vallo a dire a me che avevo avuto un bacio da un sogno, dal mio sogno...
Dopo che accade? ovviamente l'ipotizzabile, dopo un paio di giorni, irritata finiamo per litigare, c'ho impiegato due anni a comprendere il motivo di tale litigata, ovviamente era la frustrazione di avere a che fare con un deficiente, un perfetto deficiente capacissimo di conquistarti ma totalmente incapace di finalizzare, le ricordi le tre rose? 12 euro, rose con delle spine paragonabili a spade medievali, rosa, rossa e bianca, l'avevo scelte accuratamente, amore, purezza e passione ed effettivamente incarnavano quello che provavo per te, t'invitai il sabato pomeriggio, prima d'entrare a raggiungermi all'angolo, lontano da occhi indiscreti, non ricordi ma tu tremavi e piangevi dall'emozione, non credo perchè non ti avessero mai regalato rose, avevi una frotta di spasimanti lunga chilometri, credo semplicemente perchè non te l'aspettassi, mi hai abbracciato, sentivo il tuo seno premere contro il mio petto, per un momento ero indeciso se dirti che t'amavo oppure violentarti ferocemente ma...dolcemente, nel mentre c'era dietro a debita distanza la tua amica che mi mimava chiaramente di baciarti, io ovviamente cosa ho fatto? Niente! Logico, no? Potevo mancar fede alla mia incapacità di prenderti? Ovviamente no, e così ti ho vista scivolare via, per l'ultima volta senza mai aver più a che fare con te, non è che potessi chiederti di farti avanti ancora, di lanciarmi ancora segnali, tu il tuo l'avevi fatto, io no ed è stato giusto così...
Lo sai, per anni sei stata il mio più grande rimpianto, il grande amore mai concretizzato, quell'opera incompleta...
...Poi il tempo passa...
...Sono cresciuto, ho fatto le mie esperienze...
...Ed inizialmente non avevo capito quanto, a prescindere dovessi ringraziarti...
...E' attraverso di te che ho imparato ad amare davvero ed a comprendere che l'amore deve essere rinfocolato dalle azioni...
...Senza di te e lo dico con il cuore non avrei mai preso la donna che ora ho accanto, non sarei stato in grado di amarla con tutto me stesso, di darle quelle piccole attenzioni, di non farmi prevaricare, di concendere una seconda opportunità...di viverla nella sua interezza senza mai cadere nella tediosa routine...
...Senza di te non ci sarebbe lei, con i suoi sorrisi, i suoi baci, i suoi modi d'essere, unici, a rendere la mia vita ancor più speciale...
...Ho imparato che quando si è relativamente poco coinvolti è facile agire ma quando si ama, per via di tutte quella paranoie, agire è un atto di coraggio verso se stessi, è portare valore nella vita altrui...
Ti voglio bene, piccolo primo amore, grazie a te ho riconosciuto il grande amore..
Grazie...Grazie per essere stata, per un breve ma intenso e fondamentale momento, parte della mia vita...
Oh, non azzardarti ad incrociarmi per strada, se parlassimo, so perfettamente che deluderesti tutto quello che per me sei stata, distruggeresti quel dolce sogno che sei stata...
..Prendi questo grazie in silenzio...
Ven
13
Mar
2015
Ma allora sei proprio una testa di cazzo...
Caro Papà, faccio quello che è in mio potere per evitare ogni problema con te, per metterti nella possibilità, soprattutto, di non potermi ledere in qualunque maniera.
Ora, hai ben compreso che ti voglio nella mia vita, in virtù del legame affettivo, ma che voglio che tu sappia stare al tuo posto.
Spiegami cosa ti è saltato nella testa, spiegamelo perchè non trovo altre spiegazioni oltre al fatto che tu voglia costantemente mettermi in una situazione di difficoltà, o meglio, ci provi.
Io dico, se non conosci il padre della mia ragazza, ci sarà un motivo, no? Se quando tu me l'hai chiesto, ti ho risposto di attendere un momento più propozio, avrò avuto le mie motivazioni, non credi? Ecco ora spiegami, perchè me lo devi spiegare perchè lo hai chiamato...e soprattutto mi devi spiegare come hai fatto ad avere il suo numero visto che non avevi punti di contatto!
Quando ti ho fatto "gentilmente" presente che hai "cagato fuori dal vaso", abbi la decenza di non rispondermi con il tuo vittimismo pietoso e fasullo, frasi del tipo "è colpa tua se sto in crisi con la mia compagna, per me sei morto" per poi prontamente richiamarmi ed assillarmi tutta la serata, sfiorano davvero lo stalking allo stato puro.
L'ho compreso che ti urta terribilmente non essere padrone della mia vita, sai com'è, ormai sono abbastanza grande da dirti quello che puoi o non puoi fare e siccome sto nella posizione di non doverti nulla (gli 8000 mila euro che mi hai PRESTATO ti sono ritornati in cassa ultimamente) sono felice di averti mandato a fanculo e doverti far tribolare per riaggiustare le cose, forse e dico forse, cominci a capire che io non sono al mondo, come dici tu, per darti le TUE soddisfazioni e per realizzare i TUOI sogni. Ora testa bassa e comincia a pedalare che la via del "perdono" è lunga ed irta e bada bene, i tuoi piagnistei non sono a me graditi, non ho mai capito perchè nella "vecchiaia" cominci ad essere così lagnoso, prima non lo eri ma di certo, come ti ho già sottolineato, questa è la strada migliore per ricevere la mia segreteria telefonica