Shinigami
Mer
24
Ago
2016
Occhi azzurri, occhi marroni
Dalla nascita di mio figlio, un bel biondino con gli occhi azzurri, ho sentito decinaia e decinaia di volte la domanda 'Da chi li ha presi?'. Io occhi azzurri, mio marito idem...secondo te? 'Eh no, non vuol dire, non è detto, perchè nella mia famiglia...' e qui cominciavo a sudare freddo, temendo che l'aneddoto riguardasse genitori con occhi azzurri a cui era nato un pargolo con occhi marroni. Fortunatamente si trattava sempre del caso inverso, genitori occhi marroni, figli occhi azzurri. Nulla da segnalare insomma, pericolo rientrato.
Fino a qualche giorno fa.
Dopo 15 mesi, ecco che una povera inconsapevole signora che contesta il mio ragionamento con 'Non è detto, i miei genitori hanno entrambi gli occhi azzurri e sia io che mia sorella abbiamo gli occhi marroni'. Eccallà!
Non le ho detto niente. Il padre anagrafico è morto. Quello naturale (il fratello di quello anagrafico) pure. La madre è rincoglionita al punto da non riconoscersi allo specchio. Lasciamo le cose come stanno
Solo un consiglio mi permetto. Signore sposate a cui piace saltare da una fava all'altra, fateli studiare 'sti figli, con chiunque li abbiate concepiti pellamordiddio fateli studiare. Così tra un pisello giallo rugoso e una drosofila con le ali atrofizzate, magari acquisiranno la consapevolezza di avere una genealogia non proprio cristallina, ma eviteranno di sputtanare in giro le vostre aperture di cosce extramatrimoniali. Poi se non ve ne frega nulla fate 'n po' come ve pare.
Con buona pace di corno, cornuto, e della buonanima di Mendel.
Ven
08
Apr
2016
Pranzo di Pasqua
Su mia suocera si può discutere di tutto, ma un fatto e inoppugnabile: cucina da schifo.
Avendo passato il natale coi miei genitori, per il pranzo di pasqua era obbligo andare da loro. L'alternativa era che venissero suoceri, sorella cessa burina lurida di suocera, cognato principe ereditoario con figlio deficiente a seguito a casa mia così mentre spignattavo loro avrebbero fatto il cazzo che volevano coi miei figli e quindi scegliamo il male minore, acetto l'invito. A una condizione: mi faccio un bel panino col salame prima di partire, così mangerò poco e nulla perchè non ho fame (e non dovrò neanche mentire) e i tre vecchi stronzi non potranno allungare i tentacoli su mio figlio di 11 mesi. Tralascio i vari tentativi, tutti falliti, per appropriarsi del bambolotto. Il menù prevedeva tortellini in acqua appena tinta da un pezzetto di dado, agnello fritto rinsecchito quasi carbonizzato secco e stopposo, carne ripiena o meglio, un quintale di verdura avvolto nel carpaccio (praticamente un contorno), agnello in umido che ho apprezzato assai e finocchi fritti e lessati.
Una volta tornati a casa esterno alla dolce metà il mio gradimento per l'agnello in umido, più che altro per dimostrare che sono obiettiva, se qualcosa è fatto bene, lo riconosco. La carne era tenera, saporita, molto molto buono.
"Quello l'ha cucinato mia zia."
Ok, io la buona volontà ce l'ho messa....ahahahahahahah.
Mer
28
Gen
2015
Sai che c'ė di nuovo?
Niente. Questo film l'ho giå visto.
Appena saputo della gravidanza, agli occhi della suocerazza è avvenuta la metamorfosi da 'noiosa mosca che mi ė entrata in casa a tradimento e non riesco a scacciare sebbene ronzi intorno al mio bambino (figlio) e alla MIA bambina (nipote)' a 'utero in cui è custodito il prezioso seme della mia progenie'...e come l'altra volta si prepara a complicarmi la vita con la sua assidua dote innata di impicciona, con una piccola, determinante differenza: adesso abito per conto mio a una ventina di km da casa sua.
Questo comporta che la supervisione del pancione, monitoraggio previsto dal medico che alberga nel cervello bacato di ogni suocera, sia fattibile ad un'unica condizione: che io mi rechi a farle visita presso la sua augusta dimora...cosa che da circa 5 anni avvienenon più di 2 volte l'anno, per poche ore, quando proprio non posso evitare per amor di quiete e per rispettare i patti col futuro padre.
Orbene, l'annuncio è stato dato a gravidanza inoltrata (quasi 5 mesi), le reazioni ovvie, non ci speravano più (perchè il secondo figlio VA fatto), gli abbiamo fatto un bel regalo (certo, certo...)...e ora dobbiamo vederci più spesso, vieni a pranzo qua, vieni a trovarci così ti vediamo, poi specifica che quello che le interessa vedere è il pancione.
Da prima gravidanza so che le visite di cortesia avrebbero come sottofondo un terzo grado di domande all'apparenza cortesi, ma che costituiscono il modo in cui suocerazza tasta il terreno per scoprire come e quando colpire e come ottenere cose che lei crede le spettino per diritto di nascita, tipo tenere il bimbo. In nemmeno un mese siamo alla seconda telefonata di persuasione affinchè vada e mi metta a disposizione sua, della megera di sua sorella oltre che di un numero non ben precisato di amiche e conoscenti radunate per l'occasione.
In tutto questo si aggiunge il cognatino, primogenito principe ereditario, senza figli, che per non fare torto a quella strega della allora moglie, gelosa e invidiosa marcia, ha cagato di striscio mia figlia per 3 anni, dopo la separazione faceva lo zio modello e quando ha saputo dal nuovo nipote in arrivo ha svelato la sua vera natura, incazzandosi con suo fratello perchè tra età nostra, differenza di età con la sorella, insomma questo secondo figlio era proprio necessario farlo?
Adesso prevedo tuoni e fulmini quando scopriranno che loro, a differenza dei miei genitori, sono stati tenuti all'oscuro del sesso del nascituro che ufficialmente non abbiamo voluto sapere, sono stati tenuti all'oscuro anche del nome che ufficialmente non abbiamo ancora deciso, ma soprattutto sarà traggggica dover accettare che il tanto osannato principe ereditario zietto ammmmmmorevole non potrà fare da padrino al battesimo perchè divorziato. Quando invece verranno a sapere che il bimbo andrà al nido da subito appena torno a lavorare, spero che a suocerazza venga un'incazzatura tale che ci tiri le cuoia.
Mar
23
Dic
2014
Auguri di natale
È' giunto il momento di fare un po'di auguri misti.
Vaffanculo alla stronza della mia dirgente, che in barba alle leggi sulla tutela della maternità, oltre a lasciarmi gli incarichi a rischio, me ne ha aggiunti due, dandomi non troppo velatamente della lavativa quando le ho fatto notare che una lavoratrice in gravidanza in generale, ma in particolare in un luogo di lavoro come il nostro, andrebbe alleggerita e non caricata come un somaro. Fortuna che esiste l'astensione anticipata...ci rivediamo tra un anno, bye bye.
Vaffanculo a quei quattro stronzi che appena me ne sono andata sono corsi a lamentarsi con la suddetta capa che le consegne gliele avevo passate velocemente e male, quindi la colpa di eventuali errori che avrebbero commesso era solo ed esclusivamente mia. Peccato si siano dimenticati di specificare che loro, non io non avevano mai tempo, avevano sempre qualcosa di più urgente o importante da fare, e le poche volte che mi concedevano la loro disponibilità uno era sempre impegnato fuori dall'ufficio, uno aveva da pensare ai fatti suoi, uno cercava di seguire e ci sarebbe magari riusciti se l'altro non mi avesse interrotta in continuazione con discorsi che non ci entravano una mazza.
Vaffanculo a tutti quei bastardi che prima si mettono in fila alle casse riservate, poi quando arrivo col mio splendido panzotto cercano di trovare mille scuse e fanno battutine sceme per 'farti passare avanti'. E fanculo pure alle cassiere che se ne fregano alla grande, anzi, quasi quasi li difendono.
Vaffanculo ai ginecologi del consultorio che mi segue che fan fatica anche a dirti se va tutto bene, perchè loro sono tenuti solo a controllare la presenza del battito, non altro. Vaffanculo anche a quelle che danno appuntamenti alla cazzo, fissando morfologiche prima del previsto, alle dottoresseche cercano di farti fare tutti gli esami a pagamento, inclusi quelli superflui.
Vaffanculo all'influenza in gravidanza, al naso chiuso che non ti fa dormire, al mal di gola che non ti fa mangiare e a chi, al primo cucchiaio di minestra ti chiede 'ma il muco che hai vomitato stamattina di che colore era, giallo o marrone?'
Vaffanculo in modo particolare, con tutto il cuore, a mia suocera che appena saputo del/la nipote in arrivo ha allungato subito i tentacoli, invitandoci a mangiare da lei a natale prossimo, proponendomi di cucinare io per 12 persone, tutto io, dall'antipasto al caffè. "Prepari quello che vuoi, il bimbo te lo guardiamo noi.". "Sto a mangiare a casa mia e il bimbo me lo guardo da sola!" AUGH!
E buone feste agli utenti di Sfoghiamoci, e che tutto quel che avete augurato a chi vi sta sul cazzo si avveri ^____^
Gio
04
Dic
2014
Perchè questa gente lavora 2 - la vendetta
Reparto di genetica della città dove abito.
Lunedì ho la visita preliminare dalla genetista e il pre-ricovero per fare l'amniocentesi.
Sono le 8 e mezza del mattino. Una cretina di infermiera mi indica la stanza sbagliata, io aspetto un tempo interminabile, poi riesco finalmente a farmi indicare la stanza giusta e fare tutto.
A parte la genetista capra che mi ha iniziato a farmi terrorismo psicologico su gatti e toxoplasmosi (zittata in 2 secondi netti dal futuro padre, medico veterinario), per il resto tutto bene, fatto tutto, ci vediamo mercoledì alle 8 per il prelievo.
Mercoledì siamo in 5, fanno entrare la prima alle 9.30. Si entra da sole, per mantenere l'ambiente più sterile possibile, dicono. Ora, detta così, una si aspetta di trovare persone con camice, mascherina, cuffie e quant'altro...avevano a malapena i guanti, sicuramente non sterili e speriamo che se li siano almeno cambiati tra una paziente e l'altra...il personale medico entrava e usciva dalla stanza manco fossimo al centro commerciale, chi al cellulare per fatti suoi, chi con una borsa, chi col caffè...ci mancava uno con pane e porchetta ed eravamo al completo.
L'atteggiamento dei medici è stato pessimo, considerata niente più che un pezzo di carne da esaminare al più presto, due tentativi senza cambiare ago, un fastidio bestiale, prelievo fatto. Via, fuori dalle balle che la catena di montaggio non si deve interrompere, la tipa dopo di me fatta entrare quando avevo ancora le braghe calate...
'Siediti che devi aspettare qua un'ora'.
Qua starebbe per seduta su una seggiolaccia di plastica in corridoio. Niente lettini o al limite poltrone, e si sarebbe in day hospital, teoricamente. Due delle cinque 'ricoverate' si sentono male e non c'è dove farle sdraiare.
Decido di andarmene a casa, chiedo di rilasciarmi il foglio che ho sostenuto l'esame...e non possono farmelo per la privacy. Chiedo che mi venga fatto il foglio di dimissioni. Un attimo che devo chiedere a un medico. E telefona tre volte...nessuno risponde. Si infila in una stanza, sento parecchie voci, passa un quarto d'ora e alla fine entro senza manco bussare...era la cucina...la zoccola stava cazzeggiando coi suoi colleghi.
Alla fine invece di un'ora sono stata lì 40 minuti (e sarei dovuta stare sdraiata a letto, secondo loro...) per cercare di avere il foglio di dimissioni, cosa che alla fine mi ha fatto non il medico, ma un'infermiera. E allora come mai tutta questo ritardo? Siete lì, 'sa cazzo ci vuole a fare un timbro e una firma su un foglio? Me l'ha spiegato poi il mio medico. Non potevano farmi andare via prima di un certo orario, altrimenti non contava come day hospital, ci rimettevano dei soldi...
Ok, pigliatevi pure la paghetta per questo day hospital e godetevela, perchè io a partorire qua, col cesareo oltretutto, non ci vengo nemmeno se mi ammazzano. Sabato e domenica mi faccio un giro di ospedali della zona. Quello della provincia vicina ha anche la neonatologia...buono. Si va lì.
Gio
20
Nov
2014
La cena
Troppo tempo che ci rimugino sù...m'aggi'a sfuga!
A lavoro vogliono fare una cena per salutare una collega che di lì a poco se ne andrà in pensione.
Si fa una pizzata? No, si chiede alla cuoca di lasciarci la mensa e si cucina tutto in loco.
Il menù è...non si sa...sono 10 euro a testa, sulla base dei soldi raccolti si decide cosa cucinare.
Io temporeggio qualche giorno, poi mi decido e anzi mi offro pure di fare il dolce e dare una mano a preparare la cena, non sarò Masterchef, ma in cucina qualcosa ci capisco...
Prima sorpresa: la quota è salita a 15 euro.
Vabbè, pago e riferisco che posso preparare il dolce, così almeno risparmiamo qualcosina. Chi raccoglieva i soldi accoglie la mia proposta con entusiasmo e mi indirizza da L. l'organizzatrice. 'Parla con lei'
L. la trovo per caso 2 giorni dopo tutta entusiasta della mia proposta mi sta lì a parlare dieci minuti buoni del dolce. Siamo una decina a parlare di questo dolce, tutti felici, tutti contenti, che buono, è il mio dolce preferito...finchè una mia frase rivela un dettaglio che finora era sfuggito: il dolce non lo OFFRIVO io, ma lo preparavo, le cose per farlo avrebbero dovuto comprarmele.
Ed ecco che magicamente il tiramisù non va più bene. E' troppo pesante, non è sano (uova crude e bla bla bla), ci vuole un sacco di roba, e come fai a farlo per così tante persone...tutti problemi che non c'erano finchè pensavano lo pagassi di tasca mia.
Il progetto 'Shinigami fa il dolce' viene scartato. Vabbè, faccio la signora servita e riverita: vado, mangio e torno.
Parlando ancora della cena, vengo a sapere che il prezzo è salito da 10 a 15 euro perchè una parte del personale, quello che fa i turni e a cui spetterebbe il pasto gratis in mensa, non gliene frega nulla se c'è la nostra cena loro vogliono (giustamente) mangiare gratis perchè gli spetta e gli organizzatori per non smazzarsi a preparare due primi e due secondi solo per loro, li fanno mangiare le stesse cose nostre, a spese nostre, quindi di 45 iniziali siamo 70 di cui solo 45 paganti.
Poi cosa viene fuori. Uno ha detto che 10 euro sono troppi e ne ha messi 5. Un altro ne ha messi sì 15, ma vengono a mangiare in 3...qualcuno commenta 'Eh no, se vengono in 3 almeno 30 li deve mettere' (no, se vengono in 3 pagano 45, e che so' babbonatale?), parecchi altri si sono rifiutati di dare i 5 euro di differenza (a qualcuno nemmeno li hanno chiesti...) e hanno pagato 10 e solo pochi fessi hanno pagato 15 euro.
Morale della favola: avevano raccolto 480 euro, di cui 300 erano già prenotati per la macelleria, quindi coi restanti 180 ci dovevano pagare antipasto, primo, dolce, vino e tutto l'occorrente per apparecchiare.
Il giorno dopo sono andata da L. a comunicarle che avevo cambiato idea e non sarei andata alla cena.
Voleva sapere perchè avevo cambiato idea e io per quattro volte le ho dato la stessa vaga risposta...lei insisteva e alla fine s'è pure offesa quando le ho fatto notare che se una persona per quattro volte non ti risponde dettagliatamente, è inutile chiedere una quinta volta.
S'è messa a sedere e stop, per lei era finita lì. S'è pure scandalizzata quando le ho chiesto di rendermi la quota, ma alla fine ho ripreso i miei soldi e ciao.
Come presumevo, la cena è stata una cagata pazzesca. Hanno iniziato a mangiare tardissimo, tanto che i famosi 25 che dovevano mangiare aggratis hanno aspettato invano tutta la mezz'ora di pausa e alla fine se ne sono andati a pancia vuota, il menù era antipasto di terra, primo di mare, secondo di carne, specialità tipica regionale...della regione dove la collega in pensionamento era stata in vacanza un mese prima. Nel menù c'erano piatti che la figlia della festeggiata non poteva mangiare...un successone insomma.
I 15 euro me li sono poi spesi al cinese a buffet, magnato bene, magnato tanto, pappa buona, me felice.
Lun
29
Set
2014
Ma perchè questa gente lavora?
Ginecologa del consultorio a cui mi presento, previo appuntamento, con tanto di richiesta del medico curante, per la visita di accertamento della gravidanza.
Lei controlla l'impegnativa e già delibera che 'è troppo presto'. Fa l'ecografia transvaginale, terrà la sonda sì e no 10 secondi e, miracolo, manco a farlo apposta non vede l'embrione, quindi devo tornare tra 7-10 giorni...ma meglio 14. Battutine, frecciatine, mezze frasi...e naturalmente niente certificato di gravidanza, così non posso fruire dei permessi, retribuiti e illimitati per gli esami prenatali.
Per una serie di coincidenze sfigate non riesco a prenotare dall'altro ginecologo del consultorio e tocca tornare da lei, stavolta accompagnata dal futuro padre.
Altra ecografia, stavolta vede l'embrione superando brillantemente l'esame della vista. Mi consiglia però di non riferire la data esatta dell'ultima mestruazione alle visite successive, ma una settimana dopo (così da giustificare che non era riuscita a vedere un embrione di 5+5), cosa che ovviamente mi guarderò bene dal fare...sarà poi il ginecologo che mi prenderà in carico e seguirà tutta la gravidanza a fare le dovute valutazioni, ma io la data la riferisco giusta ecchediamine...
Ora viene il bello, non mi dice un kaiser su quel che devo fare, non fare, mangiare, non mangiare...parla solo del B test.
E B-test qui, là, sotto, sopra...e io lì a ribadire che essendo oltre i 40 farò l'amniocentesi quindi che lo faccio a fare il B test?
'Ma signora, perchè non vuole farlo?'
'Perchè non lo ritengo un test affidabile'
'Ma guardi che è importante'
'Senta, ma questo B test a cosa serve?'
lei temporeggia...'E' un test che si fa a scopo statistico...'
No cretina, è un test per rilevare le anomalie genetiche che ha una soglia di errore di oltre il 10%, un po' tanto, ma lei insiste nonostante io abbia già deciso per l'amniocentesi.
Perchè per l'amniocentesi ho l'esenzione ticket per età, il B test dovrei pagarlo (qua costa dai 180 ai 230 euro a seconda della fascia di reddito), capito la dottoressa...ma da mezz'ora che ne parla mica me l'ha detto che è a pagamento, il suo adorato B test...
E ciliegina sulla torta, non vuole rilasciarmi il certificato di gravidanza.
Motivo: è un po' troppo presto...aspettiamo di essere fuori dalla 194.
Tradotto: se te lo faccio adesso potresti usarlo per avviare la procedura per l'aborto, dopo i tre mesi no, quindi ora non te lo faccio.
Provo a spiegarle che a me serve per presentarlo al datore di lavoro, per fruire di tutta una serie di agevolazioni che spettano per legge alle lavoratrici in gravidanza. Lei niente, non è convinta, non vuole farmelo.
Ok, no problem...prendo il cellulare e la avviso che glielo chiedo un'ultima volta, gentilmente, poi chiamo i carabinieri e me lo ripete davanti a loro che non me lo rilascia. La cara dottoressa non trova di meglio che appellarsi al 'qui si fa così e nessuna si è mai lamentata, perchè deve fare polemica, signora?'
No, aspetta...te dottoressa dei miei stivali mi neghi un mio diritto e se insisto per farmelo riconoscere sono polemica?
Ma io ti ribalto la scrivania sul groppone...
Ovviamente sono uscita dall'ambulatorio col certificato, perchè la sua assistente un po' più sveglia ha capito che insistendo su quella linea sarebbe finita a schifio e l'ha convinta che 'forse' era il caso di farmelo, in fondo non avevo in nessuno modo accennato al fatto di non voler portare avanti la gravidanza, anzi...
E in tutto questo mi rimane un grosso dubbio: con tutti i campi che ci sono, perchè questa gente non va a zappare la terra?
Mar
16
Set
2014
Figuremmè della suocera-bis (sua sorella)
Siccome il padreterno mi ha salvata dal trovare un uomo con una sorella in cui la madre rompiballe potesse trovare una valida alleata per l'eliminazione fisica dei miei epatociti (suocera+cognata=mix letale) ecco che il ruolo della cognatina rompina viene assunto dalla di lei sorella, zia del compagno e prozia della pargola.
Avevo ancora mia figlia in pancia che questa si permette frasi del tipo 'Digli al tuoi genitori e anche a tutta la tua famiglia che non comprino più nulla, al bimbo pensiamo a tutto noi.' con mia suocera che annuiva con la testa.
'Occavolicchio, che sbadata...ieri mi sono sentita con mia mamma, mi aveva detto di riferirvi la stessa cosa, non comprate più nulla che ha pensato a tutto lei.'
E le misi a cuccia tutte e due, le vecchie megere.
Questo comportamento scaturisce dalla malsana (secondo loro) abitudine della sottoscritta di acquistare tutto il corredo per mia figlia all'OVS e non nei carissimi negozi dove secondo loro si trova roba di prima qualità, non fatta in Cina come quella che compravo io. Casualmente una loro nipote ha un negozio di abbigliamento per bambini (una tutina 50 euro, tanto per capirsi...io con gli stessi soldi ne prendevo 5 o 6, scusate eh) e dovevo andare a comprare da lei, tutto quello che arrivava da loro era nel sacchetto di questo negozio e ogni volta partiva lo spot pubblicitario del 'Ah vedessi che bella roba che ha mia nipote, che meraviglia, per mio nipote solo il meglio...). Io, in applicazione del principio che ognuno dei propri soldi fa quel che vuole, ringraziavo, rimiravo il vestitino e mettevo nel cassetto in attesa di usarlo.
Passano due anni in cui la tiritera sulla qualità dell'abbigliamento si ripeteva come i giorni sul calendario.
Un bel giorno, la prozia torna da Roma, dove era stata in visita a suo figlio e mi presenta un pacchetto: un pensierino per la bimba, un vestitino....carino, molto carino.
Tre secondi dopo che ce l'avevo in mano noto la gruccia dell'OVS (ok, può essere che hanno preso uno stock di grucce riciclate, non cantiamo vittoria troppo presto...), allora controllo l'etichetta, non v'è dubbio, il vestitino è proprio dell'OVS, dentro di me mi sento sollevata perchè finalmente si sono convinte che a mia figlia non compro robaccia, ora ci acquistano anche loro ed esterno questo mio pensiero.
Sorella di suocera sgrana gli occhi "Guarda che questo l'ho preso in negozio e m'è costato un sacco di soldi (tanto per non far pesare i regali eh...) preso al negozio sai, non da quei cosi lì che se li fan fare in Cina..."
"Zia, guarda che questo vestito è dell'OVS"
Non ci credeva, faccio vedere gruccia ed etichetta e la sua faccia si irrigidisce. In pratica il negoziante andava all'OVS, faceva man bassa di vestitini a prezzi popolari e li rivendeva al doppio in negozio e qualche pollo (in questo caso polla) se li portava a casa convinto di aver fatto un ottimo affare.
A quattro anni di distanza io continuo tranquillamente a servirmi dove sono solita. Dalla casa paterna invece è un continuo fioccare di magliette e tute prese sui banchi del mercato nel mucchio del 'tutto a 5 euro' o meglio ancora '3x10 euro'.
Ma...'na via di mezzo mai eh?
Ven
12
Set
2014
Fare i conti senza l'oste
A lavoro siamo senza capoarea da quasi un anno. Appena sposata si è subito messa in riproduzione e con tutta probabilità sta già facendo carte false per farsi trasferire vicino a marito e figlio, quindi ce lo possiamo pure scordare di rivederla qua (e fin qui tutto ok, è una cosa lecita e prevista per legge, pure io ho fatto lo stesso 7 anni fa', nulla da ridire).
La sua compagnuccia di merende è da dicembre che scalpita, bussa a porte dei superiori uffici, lecca culi e piange miseria perchè l'ambìto titolo passi a lei, che è laureata (e capirai, noi diplomate siamo sceme, poi si sa che in certe università basta cedere alle lusinghe del professore porcone e i 30 e lode fioccano come coriandoli) e ha vinto un concorso pubblico (no, invece noi siamo state tutte a letto col ministro...).
I suoi sogni di gloria sono però turbati da un grosso ostacolo: un incarico che non è compatibile col ruolo che vorrebbe assumere, incarico che dovevo prendere io, qualche anno fa' e di cui lei si appropriò con un colpo di coda all'ultimo secondo, coi suoi soliti mezzucci, senza farsi scrupoli del fatto che a me quell'incarico serviva veramente per rimanere in questa sede, per lei era solo un gradino nella scalata verso il successo (o sul cesso, chissà).
Per contrappasso, quello stesso incarico ora la ostacola e il genio che decide di fare? Vuole darlo a me (RISATE).
Sono mesi che tramite dirigente facciamo tira e molla. Il dirigente vorrebbe che io accettassi l'incarico senza condizioni, io col ghezz che lo piglio: primo perchè è una cosa rognosissima, secondo perchè non m'è andata giù la carognata di qualche anno fa', terzo perchè la signora dottoressa laureata ecc.ecc. nel poema che scrisse per giustificare il fatto che l'incarico lo assumeva lei, ha elencato una serie di motivi ostativi nel darlo a me, alcuni reali (il livello professionale non adeguato) ed altri strumentalizzati (figlia piccola, non disponibilità a fermarsi in caso di problemi..) che per quel che ne so ci sono ancora, quindi, se era no allora è no anche adesso, non me l'avrebbero dovuto nemmeno chiedere.
Ma adesso c'è un ruolo più prestigioso da ricoprire, e bisogna sbrigarsi perchè se quell'altra rientra poi le chiappe nella poltrona della stanza dei bottoni ce le appoggia lei, sarà di nuovo lei a scaldare la sedia e segnarsi ore e ore di inutile straordinario lautamente retribuito, ad accogliere i colleghi con dubbi e problematiche e rispondere 'Ok, vai dal dirigente e chiedi a lui' perchè non sai fare una sega e ci capisci ancora meno.
Il tira e molla è terminato tre giorni fa', quando la sottoscritta ha presentato il certificato di gravidanza. Datemi quell'incarico e in capo a pochi mesi sarete nuovamente nella kakka. Ovviamente la cosa la sanno 4 persone, a parte me, degli altri colleghi del settore nessuno. Fatta una riunione a cui la supermegadottoressa era assente, il dirigente ha delioberato che l'incarico del contendere se lo tiene lei. Quando tornerà dalle ferie prevedo fuochi d'artificio e guerre di bottoni che perderà a tavolino.
Se volete partecipare alla raccolta fondi per acquistare una scorta vitalizia di maalox, soluzione schoum, valeriana, camomilla...il numero della postepay su cui effettuare il versamento è 239XYZmavaffanguuuuuulo 18.
Sab
07
Giu
2014
Il karma esiste, c'ho le prove.
Ogni anno, a fine anno scolastico, i bimbi dell'asilo che frequenta mia figlia fanno un piccolo saggio di musica (visto che il corso lo paghiamo noi genitori di tasca nostra, direi anche che è cosa buona e giusta).
L'anno scorso, complice il tempo nuvoloso, decisero di farlo in un'aula, piuttosto piccola, visto che dovevano starci 50 adulti, 25 bambini e le 5 insegnanti.
Mia figlia, abituata all'ampiezza del cortile esterno, vedendosi davanti questa muraglia umana, si irrigidisce e non muove un muscolo. Le insegnanti se ne fregano, continuano come se nulla fosse, mi avvicino, chiedo un attimo di pausa che la porto via, vengo trattata con sufficienza e no, il saggio non si interrompe (manco fosse un'operazione chirurgica salvavita...) 'fanculo, approfittando di una pausa tra una canzoncina e l'altra, tolgo mia figlia dalla 'berlina' e la porto in un'altra stanza (la sala mensa, bella, grande, più adatta a fare qul cazzarola di recita, ma che vuoi, ci sono sedie e tavoli da spostare...troppo lavoro per le signore).
Quando la situazione torna alla normalità, esco dalla stanza con mia figlia e vengo avvicinata dalla rappresentante di classe, piuttosto scocciata perchè io quell'anno non ero andata a votare per 'eleggerla' (eh sì, perchè i rappresentanti di classe li decidono le maestre, il voto è un pro forma) che le elezioni sono importanti e mi raccomando l'anno prossimo di non mancare...
'Sì, senti...(cogliona, ma questo l'ho solo pensato) se non sono venuta a votare è perchè ero a casa ammalata, non perchè non riconosco l'utilità dei rappresentanti di classe...e comunque non mi sembra il momento adatto, ok?'
Mi becco uno sguardo offeso (e offenditi pure, 'fanculo) e nel mentre che lei mi continua a guardare in cagnesco noto una mamma, una la cui famiglia ha sempre abitato in questa frazione, parlare con la maestra di 'genitori che non si sposano, non vanno in chiesa, non portano i bimbi all'oratorio, vengono qua da altre regioni e non si 'integrano' e poi certo che questi poveri figli crescono coi problemi'...ma di chi staranno parlando? Bah, non saprei, ma andando per esclusione direi che stanno parlando di me.
Mi avvicino e la tipa si allontana dalla maestra...ok, stavano proprio parlando di me.
Parlando un attimo di mia figlia e di cosa possa essere successo, la maestra non trova di meglio che consigliarmi per l'ennesima volta di portarla da uno psicologo...certo, un bambino di 4 anni che fa i capricci, che fa le linguacce, che non vuole mangiare le verdura, che si fa 2 gocce di pipì nelle mutande...vai, gruppo vacanze piemonte, si va tutti dallo psicologo (non sono esempi a caso, sono fatti riferiti dalle altre mamme...appena un bambino faceva qualcosa che questa beduina non approvava, i genitori venivano invitati a rivolgersi a uno specialista).
Quest'anno cambiano le maestre, questa ottiene il tanto agognato trasferimento in una scuola più prestigiosa (dalle suore, mica finferli...)e ad ottobre le nuove maestre parlano di mia figlia come di una bambina sveglia, intelligente, responsabile, matura...proprio una bimba pronta per affrontare la prima elementare.
Non avevo dubbi che il problema non fosse di mia figlia, ma sai, io sono la madre, è ovvio che sono di parte.
Quest'anno si ripete la recita di musica. E per l'emozione una bimba non solo si blocca, ma si mette a frignare nel bel mezzo dell'esecuzione. Una bimba figlia di genitori sposati in chiesa, che vanno a messa, frequentano la parrocchia, sono originari del posto e bla bla bla tutte quelle minchiate lì.
E' la figlia della cara signora che l'anno prima parlava di me alla maestra come una peccaminosa libertina orgiastica che faceva vivere 'sta povera figlia in chissà che condizioni di disordine familiare, sociale e psicologico a causa del mio concubinato e della mia vita senza dio.
E io c'ho goduto tanto, tantissimo, tiè chupa chì e chupa là! Lei per la vergogna manco s'è avvicinata a sua figlia piangente, sono state altre due mamme a prenderla, consolarla e portarla da lei. E siccome stava di posto davanti a mia figlia, me l'hanno levata di torno e mi sono vista tutta la recita della mia cucciola, ri-tiè e ri-chupa!
E vediamo se ora te la tiri un po' meno, sfigataaaa!!!
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