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Mer
05
Ott
2016
una domanda per voi
Vorrei tanto un consiglio da voi. Il mio ragazzo mi lasciò a febbraio dopo 3 settimane che eravamo tornati insieme perchè ci fù un altro allontanamento di un mese per via di un litigio, come dicevo a gennaio siamo tornati insieme siamo stati 3 settimane poi i primi di febbraio durante un litigio mi lasciò. Io disperata lo cercavo lui non ne voleva sapere diceva che avevo un carattere di Merd, che non cambiavo, che ero troppo gelosa, rompi scatole e che non facevo niente di quello che piaceva a lui sia sessualmente che altro. A marzo lo convinsi e ci siamo visti ero felice, lui non era sicuro ma tornammo insieme. Abbiamo passato una bella giornata insieme ma quando stavo per andare via inizò a dirmi che non sapeva quando ci saremmo rivisti. Ci restai malissimo e lui mi lasciò perchè diceva che avevo rotto le scatole a lamentarmi perchè non potevamo vederci, mi bloccò su fb e su whatsapp. Lo lasciai perdere anche quando mi sbloccò non lo cercai più, ma ad aprire si fece risentire lui, voleva rivedermi forse tornare con me. Io non ne ero sicura infatti gli dicevo che non sapevo perchè lui mi lasciava sempre, ma lui diceva che non mi avrebbe più lasciata ma che comunque dovevo cambiare. Mi convinse e a maggio ci siamo rivisti siamo tornati insieme. Cosa fà quando è andato via? si incavola perchè io gli ho chiesto delle cose che non mi stavano bene e lui mi è arrabbiato mi ha detto che si era già stufato, io insisto perchè volevo spiegazioni, lui mi blocca. Dopo qualche mese mi scrive parliamo lui mi elenca tutti i miei difetti e le cose che odia di me. Gli chiedo perchè si e comportato così a maggio e mi dice che aveva capito che io non sarei mai cambiata e avrei avuto sempre quel carattere di merd. Che se non cambio carattere con me non ci tornerà mai. Adesso vuole rivedermi dice per parlare faccia a faccia, poi dice chissà magari se ci vediamo torniamo insieme. Io non ho voluto perchè ho paura di essere lasciata ancora o di rivederlo e basta per parlare faccia a faccia ho paura, dato che io lo amo ancora e credo che ci soffrirei troppo. L'ultima volta che lo visto gli dissi che io non ci sarei andata da lui ma e lui che deve venire da me perchè lui mi ha lasciata troppe volte. Lui rispose che doveva lavorare e avendo solo un giorno di riposo non poteva venire da me perchè poi il giorno dopo era stanco. E mi ha scritto addio, che ero io che soffrivo non lui che adesso mandava la gente a fancul facilmente. La mia risposta è stata va bene sai che caxxo mene faccio io di uno che mi lascia sempre?niente. se mi rivuoi sai dove abito
Adesso mi chiedo io. Ho sbagliato secondo voi? dovevo rivederlo? dovevo accettare di rivederlo perchè io cmq lo amo ancora?oppure anche se lo amo ho fatto bene a dirgli così? Poi secondo voi l'ultimo messaggio del sai che caxxo mene faccio io di uno che mi molla sempre, ho sbagliato?si capisce il senso del messaggio?
Mer
05
Ott
2016
condividere
...datemi della stronza,ma oggi ho fatto una cosa di cui ne vado fiera!
vi racconto...
ogni settimana mi citofonano due testimoni di geova...parliamo minuti e minuti alla cornetta!!!loro vogliono sempre aver ragione,dicendo che il boss fa tutto ciò per il nostro bene,io spiego sempre i miei punti di vista perchè a me piace condividere le altre religioni,a me piace sapere...io sono assetata di sapere e amo relazionarmi,raccontare quello che sono,la storia delle religioni,la bibbia,il corano ecc...
oggi le ho invitate a casa!ho posto domande,abbiamo discusso sulla bibbia,sui morti che ci sono stati per i vari credi,sulle TRASFUSIONI(io sono molto informata ovviamente)...loro andavano avanti ad aggrapparsi sui vetri con le mie domande specifiche...ho fatto una domanda:"ma se vostro figlio fosse malato come il mio e avesse bisogno di trasfusioni cosa fareste?"
"non gliele faremmo fare!"
io:"ma i medici sono obbligati"
loro:"ci faremmo togliere la patria potestá del minore dato che la nostra religione non lo permette!"
bene,dopo questa assurditá volevo condividere con loro(visto che mi avevano farcito la testa di geova,dio and co)la purificazione della casa con palo santo,campana tibetana e scopetta scaccia malocchio...mi piaceva l'dea di condividere questa cosa...loro sono sbiancate...mille scuse per scappare da casa mia...nel mentre arriva il mio compagno a casa,giusto per fare un saluto e vede la situazione tragicomica!!!
sono rimasta molto indispettita dalle due testimoni,loro volevano impormi il loro credo e a me sarebbe piaciuto condividere il mio e invece no:"noi non vogliamo condividere nessun'altra religione,a noi non interessa!"e indietreggiavano sempre di più in prossimitá della porta!
odio la gente chiusa,odio la gente ignorante che a prescindere non vuole scoprire altre culture!ho detto loro di non citofonarmi mai più,perchè io ho dato la mia disponibilitá ad ascoltare,a scambiare idee e loro NO...sarò stata pesante,ho detto anche che il bigottismo non fa il mondo e che dio vuole anche un'apertura mentale verso il prossimo...loro ancora bianche hanno detto che non si sarebbero più fatte vive!
il mio compagno le saluta e scoppia in una grassa risata!!!"amore sei una grande!ce le siamo levate ai coglioni!"
si,da una parte ha ragione,non ci stresseranno più,ma da un'altra ci sono rimasta malissimo...io mi interesso alle altre religioni,io abbraccio tutti i pensieri...perchè gli altri no?chessenevadano a fare in culo!
lato positivo:non romperanno più al citofono!
Mer
05
Ott
2016
Mi sono bruciato la mia vita, 25 nemmeno un bacio? Bla che schifo...
Ciao a tutti, sono un ragazzo di 24 anni. E guardandomi indietro, mi rendo conto di non essermi goduto quasi nulla di questa vita. Sarò breve:
Non lavoro, ma a breve dovrei cominciare a fare un corso, dove farmi nuove amicizie. Il problema sono a a madre è mio fratello, ma in particolare mio fratello, perché lui è un gran bastardo. Crescendo è divenuto un delinquente. E anche molto più forte di me, pur essendo piccolo di età, lvisto che lui a 22 anni. Ma il fatto è che, lui da sempre ragione a mia madre, per ogni cosa, o meglio! E il suo zerbino nel senso che ciò ché gli ordina lei di fare, lui li fa. Tipo come: controllarli con chi mi veda, vedere se fumo, oppure quando mi resto a casa, lui deve sempre venire per vedere cosa combino. Tanto so che questo glielo dice mia madre. E poi entrambi mi negano il tutto, dandomi del pazzo dicendo che sono io quello che si inventa le cose. Mia madre mi viene a spiare anche di notte, quando sono al cell. Per vedere se mesaggio, quindi se sono ancora sveglio. Che vita di merda!!!!! Come avreste intuito nostro padre e fuori da casa da molti anni ormai. E andare da lui e peggio. Con lui e assurdo viverci. Cosa potrei fare? Con stima 2? Possibile che mio fratello, sè ne fotte. Di me? E mia madre è una psicopatica che ha sempre paura di tutto. Infatti per colpa sua ho perso l'adolescenza. Non posso neanche fumare una sigaretta, che pensa che muoia. Non riesco a trovare un lavoro, che mi permetta di andarmene. Devo bruciarmi la vita così? Scusate l'italiano.
Mar
04
Ott
2016
Tiè
Visto che il maschilismo è un tema in voga sul sito ho deciso di sfogarmi anch’io. (Tiè!)
Generalmente quando si cerca di spiegare ai maschilisti perché il loro modo di pensare è demmerda si parla delle cose più ovvie: l’ingiustizia, il controllo dell’altro, la mancanza di libertà, di autodeterminazione, l’umiliazione e altro.
Secondo me questo è sbagliato.
Non perché questi argomenti siano fasulli ma perché al maschilista non gliene frega un cazzo di come stanno le donne. Possiamo descrivergli il nostro senso d’angoscia, la paura di girare da sole, il fastidio per i complimenti inappropriati, per le etichette, per le regole alla cazzo… ma non capiranno, non capiranno mai.
Perché essere maschilisti è fondamentalmente una questione di comodo.
Un modo di ragionare così demmerda è sempre stato un mistero, per me, perciò ho cercato di capirlo.
Immaginiamo di stare ad un sontuoso banchetto. Immaginiamo di aver pagato una bella cifra per essere lì. Facciamo per prenderci una tartina ma un cameriere ci ferma, transenna tutto e ci dice che non possiamo mangiarle.
Il maschilista, quando vede una scintilla di autonomia in una donna, reagisce con la stessa rabbia e sconcerto che proverebbe chiunque in quell’occasione.
Siamo delle cazzo di tartine, per loro. Non abbiamo volontà, non abbiamo libertà, siamo divise in più o meno appetibili ma, sostanzialmente, siamo tutte uguali. Non mangiano quelle che sono già state morse e quelle vecchie sono da buttare. Delle tartine, uguali uguali.
È tristissimo ma è così. Non c’entra nulla l’essere maiali o meno: ci sono maschilisti che non toccano una donna neanche morti. Non c’entrano gli istinti, c’entrano le idee e le percezioni.
Per questo un maschilista non capirà mai il senso di costrizione e di prigionia che provano le donne con loro. Sì, tutte le donne: non esiste creatura al mondo cui piaccia una vita da sottomessa. Possono esserci famiglie in cui le donne vengono tirate su con un tale senso di inadeguatezza che talune accettano la cosa, ma di certo non lo fanno di buon grado. E, soprattutto, non lo fanno per sempre. Presto o tardi, il maschilista viene mandato a male. E che fa, il saggio? Per ripararsi si barrica nella stessa mentalità che l’ha portato a essere mollato: “Troiaaaaaa!” Non ci mettiamo in discussione che se no cade l’intonaco, eh?
I maschilisti non possono smettere di esserlo perché, altrimenti, non saprebbero come approcciarsi alle donne.
Immaginiamo ora di vedere una tartina che ci cammina per casa. Non ne saremmo forse sconvolti e terrorizzati? Non lo crederemo un fenomeno contro natura, un pericolo, da eliminare a tutti costi, anche schiacciandolo con un piede?
I maschilisti sono fortemente spaventati dalle donne libere, per questo cercano di schiacciarle, denigrandole, insultandole e limitando la loro libertà. Pongono regole e limiti, sperando di sottometterle, fanno la voce grossa, millantano, fierissimi, che loro sono veri uomini. Sono insultanti, umilianti, violenti, in molti casi. E giustificano (alcuni pure vantandosi!) tutto questo come “carattere forte”.
Il fatto di cui i maschilisti sono tragicamente inconsapevoli è che questa non è forza. La rabbia è solo un’altra faccia della paura. Ci arrabbiamo quando ci sentiamo aggrediti. E i maschilisti si sentono aggrediti da tutti. Vedono la libertà come un pericolo, le compagne come nemiche, il mondo come un posto orrendo. E reagiscono con la violenza, il ricatto e la coercizione.
Dietro il loro giocare ai maschi alpha, ci sono solo esserini spaventati. Sono bambini. Bambini insicuri, che fanno la voce grossa perché hanno paura: “Se non fai questo, non ti sto più amico.”
I maschilisti credono che la repressione sia la soluzione per una buona relazione: no, nessuna persona che ne reprime un’altra potrà mai essere guardata con amore. Nella migliore delle ipotesi (ma proprio la migliore) tutto ciò che avranno sarà paura.
Provo una grandissima pena, per loro, perché si perdono tutti gli aspetti più belli della coppia: l’amore sincero, libero da dogmi e ricatti, la confidenza, la complicità, le risate, lo stare bene assieme. Tutte queste cose, i maschilisti non le avranno mai perché, sotto sotto, ci saranno sempre la sfiducia e la paura.
Alla fine il loro maschilismo si ritorcerà contro di loro perché si troveranno soli o, al massimo, con persone così destabilizzate (per accettare una cosa del genere devi esserlo) che non potranno mai essere una compagnia serena.
Cercare di ragionare con i maschilisti è inutile: sono attaccati a paradigmi di mille anni fa, quanto volete che sia flessibile, veloce e abile il loro cervello? Credono che il mondo sia bianco o nero: le donne sono tutte troie. Tutte. O ci sono le sante e le troie. Applicano agli altri regole che non valgono per loro stessi. Vedono solo il proprio punto di vista. Accettano acriticamente qualsiasi idea (semplice) che gli faccia comodo. Le loro argomentazioni solo illogiche.
Il maschilista doc fa scappare pure la voglia di bestemmiare commentando con frasi come: “Vabbè, vabbè questa è la tua opinione, non sono d’accordo” (ma non spiega perché) oppure (e personalmente mi salgono parecchie madonne quando lo leggo) “Non è vero: a me è successo questo” (che è come vedere una stella cadente e credere che siano in procinto di cadere tutte le altre). E per tacere delle teorie fantascientifiche spacciate per scienza, che se no stacco tutto il calendario.
E poveretti quegli uomini che, dotati di cervello e senso critico, provano a farli ragionare: o sono froci, o cercano di conquistare il benestare delle donne per andarci a letto. Come se i Grillini che lo incitano su Twitter volessero farselo dare da Grillo.
Non li cambieremo mai. L’unica cosa da fare è lavorare sulla nostra autostima e imparare a non accettare mai etichette, definizioni e imposizioni.
In un paio di generazioni, i maschilisti estingueranno.
Fine del problema.
Mar
04
Ott
2016
HAAAAA
Ci tenevo a scrivere questa cosa, non so se ridere o piangere ma, porcavacca ma un uomo che dopo il sesso si avvicina a te e ti chiede " ti è piaciuto?" AHI mi viene un infarto. NO bello mio, ma proprio NO
Che cazzo, preferisco essere sculacciata!
Mar
04
Ott
2016
Questione di soldi
Ho 17 anni e io e la mia famiglia non viviamo nell'oro, anzi, siamo quasi senza un soldo per pagare le cure di mia madre. I soldi non mi interessano granché, eppure mi sento in colpa. Pur avendo questi problemi, i miei genitori fanno di tutto pur di rendere felice sia me che mia sorella. Ho provato più volte a cercare lavoro per dare una mano, ma i miei genitori me lo proibivano, dicevano di pensare a studiare e che ce la saremmo cavata. Ultimamente mio padre, vedendo che le mie amiche vanno sempre a ballare, mi ha concesso di andarci e tutto contento mi ha portato a fare shopping, praticamente una giornata tra padre e figlia ed io ero al settimo cielo finché non ho visto i prezzi dei vestiti: 40 euro per un jeans e 30 per un semplice cardigan. Ho sentito la felicità abbandonarmi, l'entusiasmo di mio padre era svanito e a malincuore insisteva di farmi comprare quegli abiti. Ho rifiutato posando tutto al proprio posto.
Sinceramente sto male, sto male perché dobbiamo faticare per arrivare a fine mese, perché non posso godermi quest'adolescenza. Sia chiaro, non mi importa di andare a ballare, bensì di godermi una bella serata in maniera non elegante, ma nemmeno con delle pezze..
Mar
04
Ott
2016
Non riesco ad immaginare il mio futuro..
Ultimamente sono molto giù di morale.. non riesco ad immaginarmi nel futuro e spesso o pregato di morire nel sonno, non perchè sono un ingrato ma perchè fondamentalmente la vita per me oramai e noia da anni.. non ho voglia di impegnarmi in niente ed è tutto uno sfacelo, non ho piùnessuno vicino a me e ho paura che questa sarà la mia vita all'infinito.
Mar
04
Ott
2016
vi sembra normale ?
Mi lascia poi mi cerca mi vuole vicino e inizia a dirmi : Sei una zoccola , io i figli con le zoccole non li faccio , voglio essere libero di andare con tutte le donne che voglio , ora mi devo fare tante donne di ..... visto che devo lavorare qui, non voglio vincoli , non voglio palle al piede , voglio andare al in giro con i miei amici , se vuoi ci vediamo da amici ogni tanto per scopare, tu sei libera non me ne frega niente, vai a correre perché non vai a correre ora non stiamo insieme puoi andare, non dire a tua sorella a nessuno se ci vediamo di che ci siamo lasciati a tutti ,non è che se ti chiamo una volta in più ti vuoi fidamzare con me perché voglio essere libero di scopare con tutte le donne che voglio .... questa è solo una parte potrei continuare ancora ! Allora io lo lascio spengo il cell non lo rispondo più è vado a fare una corsetta con le mie amiche e poi al bar a chiacchierare avanti a un caffè , mi vede e inizia a inviarmi messaggi "sei una z..... questa è la vita che ti piace fare "hai spento il cell , sei in cerca di uomini ecc . Ma vi sembra normale ?
Mar
04
Ott
2016
Fallita
Non so dove sfogarmi o chi farlo dato che mi sento sola, quindi approffitto di questo sito sperando che sia d'aiuto.
Mi sento uno schifo, senza motivazioni, senza stimoli, senza sogni, senza futuro. Non ho passioni, nè tantomeno talenti, credo di non essere in grado di fare nulla. Ho sbagliato corso di studi, ma non ho soldi per iniziarne uno nuovo, ma quale poi? Tanto non ce nulla che mi interessa! Non riesco neppure a trovarli i soldi comunque, riesco ad arraggiarmi con piccoli lavoretti, ma nulla di più. Li cercano tutti giovani con esperienza, ma se l'esperienza non ce l'hai ti poi attaccare dato che nessuno ti darà mai l'occasione per svilupparla. Neppure le associazioni di volontariato mi degnano di risposta, cosa dovrei fare? Non ho ancora trovato la mia strada e temo proprio che non la troverò mai. Mi sento un parassita che occupa solo spazio, un peso per tutti e nient altro. Ho 23 anni e mi sento già finita, una fallta in piena regola. Passo le mie giornate fra il letto e il computer, sto perfino lentamente perdendo anche l'appettito. Quando accenno vagamente a come mi sento mi rispondono "C'è chi sta peggio". Buono, grazie al cazzo, ma ciò mi fa sentire affatto meglio, non cancella di certo ciò che ho dentro.
Ho paura che il mio fidanzato se ne accorgerà prima o poi, e mi lascerà per qualche più degna per lui. Magari una bella ed intelligente, in grado di farlo felice. A volte quasi ci spero, perchè una persona del genere merita il meglio, ma ho una paura folle di stare senza di lui, non so cosa farei senza. È l'unica persona che dà ancora un senso al tutto, senza sarei finita, senza davvero più nulla.
Sono così stanca...
Mar
04
Ott
2016
amore estremo?
Salve a tutti, finalmente ho trovato un sito dove posso dire tutto quello che mi sta succedendo nella mia vita ora... Sono un ragazzo di 23 anni che é fidanzato con una bellissima ragazza di 22. Stiamo insieme da 3 anni e abbiamo deciso di sposarci quest'anno, precisamente tra una settimana... La nostra relazione é stata temprata da molti avvenimenti, la morte di mio padre e della mia più vicina zia e di sua nonna, che erano persone che erano dei pilastri della nostra vita ma che sene sono andati molto probabilmente per farci capire diverse cose della vita. Sta di fatto che ne abbiamo passate e siamo davvero innamorati... Ma quello che sto per dirvi richiede l'attenzione di un pubblico di persone con una mentalità davvero aperta, perché veramente ho bisogno di tanti troppi consigli e ho voglia di svelarvi cosa il mio cuore e la mia mente stanno elaborando nella loro eterna lotta fra ragione e sentimento... Tutto é iniziato un mese fa più o meno, quando lei, facente parte di un gruppo su facebook dove si commentano gli screen di chat fra persone che scrivono cose demenziali, commentando uno screen inizia a parlare con persone e tra queste c'é un uomo che la colpisce subito perché, secondo lei, dal suo modo di scrivere e ragionare si sente molto legata. Piccola premessa, lei ha un carattere davvero deciso e forte ed é determinata a ricercare la verità in ogni relazione che ha con amici e famigliare dato che, appena sa che qualcuno non gli ha detto delle che pensa su di lei, inizia diciamo a discuterci fino ad estrapolargli la radice o origine di tale pensiero su di lei. Io invece sono un ragazzo introspettivo che prima che mio padre morisse ho passato un lungo periodo di depressione che ha cambiato il mio carattere da nerd di videogiochi e bravo studente scolastico, a diciamo zoppicante ragazzo (estroverso?) con ancora molte pippe mentali che parla relativamente poco e quindi dice poco la sua. Potere quindi immaginare da una parte lei la lava incandescente e io l'oceano con i suoi abissi... Sta di fatto che lei si "innamora"(?) di questo lui dopo tante notti che ci parla e si scambiamo parecchi complimenti a sfondo sessuale... Ora potete tranquillamente dire:"ma tu la soddisfi sessualmente questa ragazza?" Vi dico di si perché lo vedo che quando siamo a letto nei nostri sguardi c'é passione e nelle prestazioni non manca di certo quell'impeto animale che di certo non distingue molto noi umani dagli altri esseri viventi. Il desiderio di, ma si diciamolo, sbattere" é prerogativa di ogni atto di procreazione nel mondo animale credo... Ad ogni modo lei mi parla di tutto quello che dicono la notte, é totalmente sincera con me di tutti i loro sentimenti reciproci, tanto che mi dice che lo vuole incontrare una volta al mese fino a quando credo questo desiderio non si spegnerà, e ovviamente mi dice che vuole anche concedersi a lui perché questi la fa sentire veramente desiderata. Ovviamente ne abbiamo discusso, io ovviamente sono geloso perché chi non lo sarebbe e poi penso che questo cambierebbe profondamente la nostra relazione... Lei mi dice che le attizzerebbe molto vedermi mentre mi faccio un altra donna e che se io fossi nella sua stessa situazione, lei stessa mi lascerebbe fare quello che mi sento di fare. Ovviamente lei parlando con questo uomo ha raggiunto una apertura mentale davvero considerevole, perché da qui a tre anni non mi sarei mai aspettato una confessione del genere da parte sua, lei cosi gelosa di me, ma io mai di lei fino ad ora.. E forse questo é uno dei miei tanti errori in questo rapporto. Adesso io chiedo, voi visualizzatori e inquilini di questo sito che magari avete per lo meno una piccola esperianza in campo di "coppia aperta" o del cosi chiamato fenomeno del "poliamore o poligamia" quale é la ragione che vi spinge cosi tranquillamente a concedere il vostro lui\lei ad un'altra persona? sapendo si che avrete la felicita del vostro amato o amata, e non avendo comunque sia nessun sentimento del tipo: "questo mi sta a mette le corna perché non é veramente soddisfatto e quindi mi ha mentito per tutto il rapporto". Tante volte ho pensato evenienza che mi potesse capitare nella vita una relazione con una tale visione del rapporto sessuale di coppia cosi dannatamente aperto, ma mai avrei pensato che mi capitasse. Ad ogni modo succederà perché lei vuole vederlo e lui si é innamorato veramente per la prima volta nella sua vita. Ma io dal mio lato non so più cosa fare, perché se lascio andare la mia parte razionale che dice :"dopo tutto quello che mi é successo nella mia vita, pure cornuto adesso no eh...", potrei perdere ciò che più amo al mondo, che considero veramente l'amore della mia vita perché lei mi completa. Perché lei mi ha detto che se non riesco a sopportare questa cosa molto probabilmente mi lascerebbe perché non vuole farmi soffrire. D'altra parte invece se seguo il cuore che mi dice "lascia che lei vada per la sua strada e che sia felice, tanto lei ti vuole comunque nella sua vita. Lei ti sta per sposare.... Questo ti fa capire che il vostro rapporto, aldilà che ci sia un altro, é di sicuro di autentico amore". E qui sono arrivato (a 10 giorni dalla celebrazione del nostro matrimonio) a che domani lei andrà da lui e poi tornerà da me il giorno dopo, e io sto lasciando che tutti questi eventi accadano perché voglio capire quale tra questi due sentimenti sia il più prevalente e che molto probabilmente decreterà il mio modo di essere (o ragazzo innamorato con una mente matura ed aperta, oppure innamorato si, ma che ha perso in questa relazione... Perso in tutti i campi). A voi il giudizio signori e signore, uccidete il mio cuore, schiacciate la mia ragione con le vostre critiche, mi serviranno per capire. Grazie. P.s (per il momento mi sento di mettere un No alla domanda "ti sei pentito" perché ancora non lo so).