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Paura di nn farcela

Ho 35 anni e due bimbi piccoli che da sempre cresco da sola nn ce l'ha fAccio più tutto Va male loro sono ingestibili lavoro tutto il giorno torno a casa mangio mi lavo e mi metto a letto nn ho più voglia di uscire mi sento una cattiva mamma ma nn riesco più ad andare avanti 

Innamorato del mio vicino di banco

Beh si sono innamorato del mio vicino di banco.

I problemi sono due: il primo è che sono un maschio, si un maschio che si innamora di un altro maschio; il secondo è che non è una “cotta” ma è proprio Amore, con la “A” enorme. 

Voi non avete la minima idea di cosa voglia dire tenersi tutto questo dentro, lo vedi tutti giorni a scuola e a volte anche fuori, ma non puoi toccarlo, baciarlo o strapazzarlo come vorresti.

E fingi di essere un’altra persona, che con te non ha nulla a che vedere, tentando invano di convincere te e gli altri di questo.  

Anche solo uno sguardo, uno sfioramento accidentale diventa qualcosa di bellissimo. E ti basta la sua presenza solo per sentirti bene.

...e boh basta. Questo è quello che si prova in queste situazioni 

Devo lasciarti andare

Cuore mio, sto pensando cosa dirti al mio ritorno. So solo che non posso sposarti. Non sono fatta per una vita tranquilla. Tu in parte già lo sai, ma non sai che in questi anni ho frenato quel cuore selvaggio che mi ritrovo, per te. Tu ci immagini felici in una casetta fuori città, vacanze tranquille, qualche uscita, qualche cena con gli amici. Ti amo, ma quando guardo quell'anello con la perla incastonata, mi sento in gabbia. Voglio ancora girare la Toscana in moto e dormire in posti a caso. Voglio ancora legarti a letto, fermarmi ogni volta quando tremi sotto di me e slegarti sapendo che mi faresti impazzire a tua volta.  Voglio ancora fare l'amore all'aperto nelle calde notti d'estate, ballare fino a perdere il fiato, limonare in taxi mentre torniamo dalla serata. Ma tu non sei fatto per quelle cose. Abbracciarti è come tornare in un porto sicuro, al riparo dalla tempesta. Ma non c'è riparo da quello che ho dentro. Ti immagino dormire in quel letto che abbiamo montato insieme. Non dimenticherò mai la tua bocca meravigliosa, quelle labbra socchiuse a un millimetro dalle mie, mentre mi stai sopra, e ridiamo come degli scemi sopra quei stupidi cartoni aperti dell'ikea.  Sei il mio amore, mio migliore amico e l'unica persona che mi ha saputo dare una dimensione stabile.  Solo che non fa per me. Quel pomeriggio avrei voluto strapparti i vestiti di dosso e fare l'amore per ore. Eppure è un bellissimo ricordo. Noi che ridiamo, prendiamo il te e finiamo per addormentarci abbracciati su un materasso senza lenzuola.  Sei dolce, paziente, sai come strapparmi una risata.  Non mi hai mai rinfacciato che lavoro come una dannata. Non mi chiederesti di rinunciare alle trasferte. Ma te lo leggo negli occhi, ogni volta quando dici di essere fiero della tua piccola giramondo. Aspetti sia io a dire: ''Ancora per poco, amore''. Ma non ci riesco.

Freno a mano tirato

Mi sento in trappola. Col freno a mano tirato. Vorrei scappare e andare lontano e ricominciare da capo. E invece sono a metà della vita e infelice, soprattutto sola. Non riesco a buttarmi, a lasciarmi andare, a fare cose nuove. Perché dovrei farle da sola e non ne ho la forza. E allora fantastico e penso di fare viaggi, esperienze, cose nuove. E vorre tantoi farle. Già con un'amica sarebbe diverso ma chi mi sta attorno non ha voglia di fare niente, ognuno ha i propri impegni, la propria famiglia, guai piccoli o grandi. Vorrei essere complice di qualcuno e progettare, organizzare, fare, fare fare. E invece la sera faccio il bilancio della giornata concludendo che non ho fatto un cavolo e allora  mi connetto a sfoghiamoci dove in quanto a problemi sono in buona compagnia. Ogni tanto commento e quando riesco a dare un consiglio a qualcuno che soffre io sto bene e mi sento utile. Lo scrivo come lo scriverei ad un amico. L'altra sera sono andata al cinema da sola. È da sfigati, lo so, ma questa cosa sono riuscita a farla e ne sono stata contenta. Ho contattato un paio di persone, anche tre. Poi a quel film ci tenevo troppo e sono andata da sola. Inutile dire che erano tutti in coppia o in gruppo. Non vedevo l'ora che si abbassassero le luci. Se un uomo è solo al bar, in locale o al cinema è normale, se lo è una donna ciò fa strano. Pensavo a cosa avrei detto se avessi incontrato qualcuno che conoscevo. Domanda scontata "ma sei da sola?". Troverò il coraggio di fare altro? Tipo un viaggio organizzato? Perché se aspetto che chi conosco sia in comodo divento vecchia! 

Vorrei tanto dirgli che lo amo

Lui é un autista di autobus e per un anno intero non ci siamo mai rivolti una parola, poi per gioco l'ho aggiunto su Facebook e lui, dopo svariati mesi che non ci incontravamo, appena mi ha vista ha iniziato a parlare con me. Ogni volta che lo vedevo mi piaceva sempre di piú fino al momento in cui ho capito di provare qualcosa per lui, il problema é che per timidezza ho sempre fatto la parte dell'amica e siamo andati avanti così fino a quando ieri scopro che lui é stato trasferito e che quindi non ci vedremo piu, mi é caduto il mondo addosso, lui mi ha scritta e mi ha ringraziato per tutti i bei momenti passati insieme e io come sempre ho indossato la mia maschera e non sono riuscita a fargli capire cio che provo per lui. Vorrei tanto dirgli che lo amo e che ogni giorno non faccio altro che pensare a lui e invece gli ho augurato buona fortuna come una qualunque amica.

Sto malissimo

È da un anno e mezzo che lavoro nello stesso posto, mi piace abbastanza il mio lavoro e mi sembrava di farlo bene.

Mi è crollato il mondo addosso quando l'altro giorno mi hanno detto in modo molto generico e con un bel discorsetto di quelli preparati da mesi che non gli vado molto a genio. 

Mentre sudavo freddo nella mia sedia e tutti i sogni che scorrevano nella mente, tutti i miei progetti, le urla e le lacrime che soffocavo, stavo li buona a sentirmi umiliare. 

E quando ho chiesto degli esempi concreti dove migliorare non mi è stato detto nulla. 

Da qui ho capito che il problema probabilmente non sono io, ma i soldi. Costo troppo per loro. 

Quattro soldi che prendo, quando e come vuole lui, ogni mese chiedo il mio stipendio "mi dai il mio stipendio per favore, fammi il bonifico" 

Mi son pure sentita dire che non vado bene, di pensare seriamente a cosa voglio. 

Vorrei scappare via ma non lo faccio perché ho il mio ragazzo. 

Non lo faccio perché ho progetti con lui, proprio ora che volevo andarci a vivere insieme ora mi dicono che o mi do una svegliata o devo sloggiare. 

Complimenti italia, complimenti disonestà, complimenti a tutti quei datori di lavoro che spremono i loro dipendenti e li soffocano per i loro interessi. 

Sappiate che la loro preghiera alla sera è "Gesù fammi trovare un posto dove non mi sento umilitato" 

Ho una tristezza dentro, un senso di angoscia infinito che mi viene pure da vomitare. 

 

Mi guardo indietro...

Mi guardo indietro e vedo tanta gente che si è realizzata mentre io non sono riuscito a fare un cazzo. Amici che insegnano in palestra, come avrei voluto fare io, amici che insegnano arti marziali come avrei dovuto fare io, amici che vanno in giro per la regione a fare concerti come ho provato a fare io ma senza risultati, gente che ha prestato servizio militare come avrei voluto fare io, ma a quei tempi ero così coglione. Vedo ragazzi più giovani che hanno figli e sono sposati, un sogno che iniziavo a maturare già all'età di 17 anni...mi guardo ora invece e mi rendo conto non ho combinato nulla  non ho nulla, non ho più nessuno, tranne la mia migliore amica. Una persona, solo lei, perché anche la mia ragazza a volte manco mi ascolta quando parlo, mica risponde, cambia discorso. 

Ho sempre amato essere il bravo ragazzo, e per fortuna lavoro all'estero, perché la mia bontà mi è costata farmi mettere i piedi in testa e calci in culo dai miei famigliari.Ho preso le robe da casa mia, casa di mia madre dove tornavo ogni tanto per qualche mese, e non penso tornarci più. Ho gelato i rapporti, perché sempre meglio allontanare un figlio tranquillo e cortese con tutti, piuttosto che quello che da quando ha meno di 10 anni, ha problemi con la giustizia e portava sempre polizia in casa, oltre ad essere finito dentro per spaccio. La differenza? Lui ha un figlio, e come l'altra sorella che ne ha due, ed io nulla, si beccano sempre la ragione, ed io spacco sempre le palle perché sono fatto in un certo modo.Oltretutto ho perso un posto di lavoro a causa di quel pezzo di merda, e di quella vacca della sua ragazza, una strega. Lavoravamo insieme nello stesso posto, tutti e tre. 

Non tornerò più a casa se non per trovare mia Nonna di 84 anni, che poverina hanno operato un anno fa di tumore al seno, e da allora sta male, non è più la stessa.

Non amo il posto dove stavo, ed ora non ho motivo di tornarci, se non per lei.

Nonostante tutto sono sollevato, e pronto a ricominciare da 0, dai miei 30 anni.Forse posso iniziare a pensare ad essere felice, senza ostacoli. 

Stufo di esser single.. voglio fare l'amore

Essere arrivati a 26 anni e non essere mai riusciti ad amare, e a farsi amare è una sconfitta per me troppo grande.. da anni mi sento spento e l'unico chiodo fisso è diventato trovare un partner, che sia fisso o di passaggio non ha importanza ho bisogno di sapere cosa si prova a sentirsi per una volta amato, ho voglia di provare certe emozioni... perché in tanti anni non ho incontrato nessuno che mi colpisce? E perché soprattutto non ho incontrato nessuno che restasse colpito da me? Non che sia un essere speciale, però mi guardo in giro e vedo tutti accoppiati, anche ragazzi brutti con belle donne e viceversa.. Io sono l'unico scemo del villaggio, colui che guarda la vita degli altri da un vetro e non prenderà mai parte alla sua.. Sento che sto morendo dentro ogni anno sempre di più, la vita senza affetti, non vale nulla.. fa schifo, è triste e vuota.. 

Mi sento una stupida

Perché il primo passo per affrontare un problema, è quantomeno rendersene conto... E io non sono sicura di rendermene conto.

Mi piace un tipo, non è carino, non è neanche un 'bravo ragazzo' ma in questo periodo passare del tempo con lui è l'unica cosa che mi fa stare bene. C'è una grande differenza d'età tra noi. Io mi sono presa una cotta, lui se n'è accorto ma penso si stia solo divertendo e mi prenda in giro...

Per adesso non abbiamo combinato niente ma c'è stato un periodo che si comportava strano. Solitamente con me ride scherza fa battute (è per questo che mi piace..) ma quando restiamo soli è molto silenzioso. Non parlava quasi. Così per due giorni. Finché al momento di salutarci mi accarezza il viso e mi abbraccia. Il giorno dopo cambia completamente, inizia a parlare di tante cose delle sue relazioni, degli errori, di quel che ha fatto... Abbiamo parlato di relazioni e sesso. Fin qui tutto regolare, ci scherziamo sempre su queste cose, ma quel giorno ne parlava seriamente.. Ci salutiamo, baci e abbracci come tra amici.

E il brutto è che io in questo periodo lo vedo come l'unica persona che mi tira su il morale... Quando sto con lui il tempo vola e sto bene. Ma ho anche paura che sia tutto profondamente sbagliato e che stia solo aspettando il momento giusto per approfittarsi di me. A me sembra una persona buona, ma non riesco a essere oggettiva in questo momento e se volesse farmi del male, avrebbe la strada spianata dalla sottoscritta.. Cosa faccio? Io ci provo a trovare qualcosa che mi tenga alla larga, ma in realtà tutto quello che voglio è passare del tempo assieme a lui. 

Sono una persona sola. 

La sincerità sembra una malattia.

Viviamo in una società in cui, utilizziamo le persone che abbiamo intorno, finché ci fanno comodo. Poi nel momento in cui la loro funzione svanisce, le buttiamo via, come un oggetto vecchio. Ma gli esseri umani non sono giocattoli, non trattarli da tali. Non ignorare mai il punto di vista, e sentimenti altrui. Non essere egoista o egocentrico, non hai 5 anni.

Impara a rispettare il prossimo, nessuno merita di essere preso per il culo, mai. Indipendentemente dalla situazione o dal contesto.

Ricorda: delle volte le tue azioni, hanno delle conseguenze sulle persone.

(non fate caso agli eventuali errori)