Invidia
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Mer
19
Dic
2018
Cos'è successo ?
19/12/18, trentunesimo giorno solo.
Dopo quasi sei anni di relazione, sono stato lasciato con un mix di scuse abbastanza banali.
Tornato da un un viaggio all'estero, mi sento dire: "mi sento lontana", "non so cosa provo più per te"
Da li inizia il panico.Gli chiedo di vederci e mi dice ok, ma non c'è niente da preoccuparsi.
Quando? Venerdì ( eravamo a martedì), prima devo studiare per un esame.
Giovedì, la trovo in palestra. ma perchè ? sei seria ? Alla fine non mi ero lamentato, perchè avevo solo un'obiettivo: Riprendermela.
Avevo utilizzato quei giorni per raccogliere tutte le idee, su cosa potesse andare male, cosa c'era da migliorare. Così dopo un attesa infinita arriva Venerdì, decido di portarla dove avevamo passato un sacco di tempo durante il nostro primo anno.
Inizio Il discorso: cos'è successo? non puoi dire che è la routine.Ci siamo messi insieme da giovani e ci siamo detti di non staccarci dai nostri amici, di andare in vacanza e di uscire anche con loro. Guarda che se ci molliamo credi che la tua routine cambi? Vai a ballare? Esci con gli amici? Vai in vacanza con gli amici? Anche adesso lo fai, senza alcun limite. ( non gli ho mai imposto niente, come lei a me). l'unica cosa diversa è che puoi andare con altri ragazzi... C'è qualcuno ? guarda, siamo sempre stati sinceri, dimmelo pure( ho insistito su questo fatto per tanto). La sua risposta: Non sono più sicura dei miei sentimenti, tu sei stato perfetto e non hai colpe( mi ha ucciso quando mi ha detto questo), ma adesso voglio stare con te e non VOGLIO assolutamente lasciarti, può essere anche che andiamo avanti 6 mesi e mi passa, anzi ... forse non avrei dovuto neanche dirtelo. Un mio caro amico ci parla, la mette in difficoltà e lei diventa tutta rossa e gli dice: non sono sicura, non ho neanche più attrazzione a livello sessuale.(considerando che non mi ritengo assolutamente un brutto ragazzo, soprattutto fisicamente posso dire la mia).Lui dice: che senso ha? A me sta questo punto non l'aveva raccontato, dicendomi che per lei era sottointeso. Che umiliazione.
A questo punto non vediamoci più per un pò, così vediamo se cambia qualcosa. Passa una settimana, ogni giorno a sperare, ogni giorno a piangere dopo attacchi di panico. Lei con gli amici a divertirsi e feste( non sono di parte, è la verità).Naturalmente tutto documentato sui social, chissene frega se il ragazzo sta male, io devo divertirmi e devo arrivare a 1000 follwer, cavolo è importante. Mi scrive dopo una settimana: mi sei mancato come amico, non a livello amoroso. Ci vediamo e ci lasciamo( scrivo ci perchè non avuto neanche il coraggio di dirmelo, ci ha girato intorno). In giro va a dire che io ero cresciuto più in fretta ( cosa vera) e che lei si è sentita soffocare da argomenti tipo la convivenza.( dopo quasi 6 anni).l'avevamo trattato l'argomento, io gli ho detto: so benissimo che hai bisogno di tempo, trovare un lavoro e metterti qualcosa da parte, io non ho assolutamente fretta, ti aspetto ed è anche giusto. Alla fine probabilmente non teneva più a me già da tanto, ma non ha avuto il coraggio di dirmelo. Mi ha lasciato quando il lavoro stava andando male, e quando ho avuto problemi in famiglia. Con un pò più di onesta sarei riuscito ad affrontare meglio tutte ste cose. Invece depressione totale, mi alzo lavoro, vado in palestra,( dove sono cresciuto e spero di lavoraci come secondo lavoro),la vedo, vado al bar(per fortuna con gli amici) e non vedo l'ora di andare a dormire. l'unico momento bello della giornata. Adesso sono invidioso. Lei vive benissimo, doveva venire poco in palestra perchè doveva studiare... sempre in palestra... ha avuto qualcuno con cui stare vicino quando ha avuto problemi economici ( invece quando è toccato a me sono stato lasciato). Adesso i problemi economici sono finiti per lei, macchina nuova e ci si diverte sempre. Saranno tutte cose infatili, ma rimane il fatto che avevo 6 mesi probabilmente per riconquistarla, è sono stato lasciato dopo 10 giorni con la scusa: tu sei il ragazzo perfetto che tutte le ragazze desiderebbero.
Non so bene se sono pentito,se ho sbagliato qualcosa, avrei voluto solo lottare per riprendermela.
Mar
18
Dic
2018
Invidia EX
Come sopportare l'idea che la mia ex (che ancora amo e che mi ha lasciato da 10 giorni) possa fare sesso con qualche altro??
Il post é serio, quindi evitate risposte idiote, e portate rispetto per chi soffre. Grazie.
Lun
17
Dic
2018
Sos mi sento messa da parte
Salve a tutti. Ho un problema con il mio ragazzo e a detta sua sono solo un'egoista stronza esagerata, confrontandomi con amiche a quanto pare la penso come tutte. Ci sono tanti esempi che dimostrano il fatto che mette prima se stesso e gli amici di me. In primis il fatto che ogni volta che litighiamo e c'entrano loro finiamo sempre per quasi lasciarci, prova che lui è disposto a rinunciare a me per loro. Abbiamo litigato ultimamente perché c'è una festa a casa di amici suoi a cui sono stata invitata ma a cui preferirei non partecipare perché mi trovo estremamente a disagio non conoscendo quasi nessuno. Gli ho detto cosa penso e lui in un niente mi ha detto di non preoccuparmi lui non si offende. Praticamente mi ha sbolognato così. Ci sono rimasta parecchio male perché mi ha fatto pensare che a lui non importa nulla se ci sono o meno. Ne abbiamo parlato e me lo ha confermato, per lui non fa differenza e ritiene che il mio sia solp un dispetto perché non.voglio che si diverta con gli amici senza di me. In buona parte è così, ma in realtà volevo poter passare la serata con lui, essendo anche giorno di festa, e nonostante avergli espresso questo mio desiderio preferisce comunque andare alla festa lasciandomi sola a casa, sapendo che soffrirei parecchio.
Cosa potrei fare? Dovrei chiudere la relazione? Litighiamo spesso per cose del genere. Vorrei solo che mettesse me al primo posto e sentigli dirr "senza di te non è la stessa cosa"
Mar
11
Dic
2018
Sono stata oggetto di invidia?
Premessa: è lungo.
Quando ero piccola mia sorella e mio cugino mi hanno bullizzata. A dire il vero fino a pochi anni fa, quando piccola non ero affatto, ma comunque non hanno più raggiunto i livelli di assurda crudeltà di cui ero bersaglio da bambina. Giusto per darvi un assaggio, credo che mia sorella non abbia mai sopportato che io fossi nata, quando ero piccola distruggeva miei oggetti personali (non lo ricordo ma mi è stato raccontato da mia madre), simulava sempre 'giochi' in cui mi opprimeva fisicamente o in un modo o nell'altro mi facevo male, tipo che mi stritolava sotto le coperte impedendomi di uscire fino a che non mi mettevo a piangere, una volta mi ha chiusa fuori al balcone, un'altra mi ha tirato un calcio nelle costole causandomi difficoltà di respirazione; una volta mi tirò uno schiaffo perché avevo lasciato la carta di una merendina sul tavolo, un'altra mangiai uno dei suoi cioccolatini e mi fece una scenata rabbiosa e isterica con urla e spintoni che spaventò a morte persino miò cugino (che è dieci volte più stronzo di lei) e mi buttò praticamente fuori casa approfittando del fatto che mia madre e mia zia fossero fuori per fare la spesa. Poi tralascio il dito nel culo che è sempre stata ed è tuttora nella convivenza quotidiana, vi basti sapere che dà la colpa a me di cose assurde tipo di essere ingrassata durante lo sviluppo (non sto scherzando) perché io ero più vorace di lei e 'le mettevo ansia sul cibo' (ripeto che non sto scherzando). Da quando però ha cominciato a viaggare verso la trentina è gradualmente cambiata, tanto che ora mi contatta a ogni ora del giorno e della notte per parlarmi, come se fossimo state due sorelle amiche per la pelle, se ha un problema glielo devo risolvere io, se sta male vuole sfogarsi con me e via dicendo, e oltre il danno anche la beffa visto che quando avanzo un minimo accenno o a come si è comportata di merda con me negli anni passati o a qualsiasi evento della mia infanzia e della sua adolescenza lei casca dalle nuvole e mi rifila sempre la stessa frase del cazzo "ma come fai a ricordarti queste cose? Io non mi ricordo proprio nulla, forse ho problemi di memoria". Però capita che si inventi torti immaginari che io le avrei inflitto, che so, quindici anni fa.
Mio cugino, un bullo di merda che spero soffra fino alla fine dei suoi giorni, mi ha sempre pesantemente presa in giro peraltro anche a tavola davanti a tutti nell'indifferenza totale di mia madre (che in parte comprendo perché ha una mentalità succube e vigliacca e ha subito soprusi da molte persone nella vita) e approfittando dell'assenza di sua madre che invece lo ha preso a sculaccioni fino alla maggiore età; oltre a farmi dispetti di ogni tipo in un paio di occasioni mi ha alzato le mani addosso senza motivo, faceva cose di nascosto per far ricadere la colpa su di me, tipo mangiare una cosa che serviva per la cena e visto che io ero grassa e mangiona venivo matematicamente incolpata (a tutt'oggi vengo accusata da mia madre e mia sorella di fatti che non ho mai commesso e vengo derisa se cerco di spiegare la mia versione dei fatti). Incredibile a dirsi ma anche lui sui social (solo lì perché a casa sua col cazzo che ci metto più piede) finge di essere sempre stato un cuginetto amorevole anche se persino l'ultima volta che l'ho visto mi ha zittita in modo sgarbato perché stavo raccontando una cosa che mi era successa durante il giorno (nella solita indifferenza di mia madre); inoltre è sempre stato un ragazzino molto ottuso e ignorante ma siccome vive in una provincia del cazzo riesce ad atteggiarsi con uscite pretenziosamente intellettuali, anche se non l'ho mai visto sostenere una discussione impegnata al contrario di me che sui social ho un discreto gruppo di persone che mi stimano proprio per la mia capacità di scrivere.
Lui e mia sorella si sono sempre coalizzati, venivo esclusa dai loro giochi e dalle cose divertenti che facevano, insultata senza motivo, trattata come una cretina mentre crescendo è venuto fuori che io ero quella intelligente e loro due pisciasotto che non sanno allacciarsi le scarpe senza frignare e infatti a trent'anni sono entrambi due cazzoni incapaci persino di farsi una frittata, mia sorella nello specifico si mette a piangere se le si rompe un vestito o se la stampante non funziona, non sa rispettare una scadenza, è un'inetta sotto la maggior parte dei punti di vista, mio cugino ha una laurea di merda e viene mantenuto dalla madre perché crede di essere un intellettuale troppo fine per fare il lavapiatti.
Ho scritto questo lungo sfogo perché la settimana scorsa leggendone un altro di parecchi anni fa una ragazza raccontava di essere stata bullizzata dalla sorella che poi aveva avuto un cambiamento inspiegabile e ora la considerava la sua unica e vera amica, proprio come è successo con la mia, e ci ho pensato un po': premettendo che non voglio risultare superba perché le cose che gli altri pensano di me io di me stessa non le penso, ma va detto che mia madre ha sempre preferito me a mia sorella e mia zia mi adora e non fa altro che riempirsi la bocca di quanto io sia brava, buona e intelligente, inoltre anche da gente al di fuori della famiglia (professori, amici...) la mia maturità e la mia simpatia venivano elogiate mentre a mia sorella o mio cugino non ho mai sentito elargire un complimento: mia sorella è sempre stata eccellente a scuola, ma non era più intelligente degli altri, men che meno più matura, simpatica per nulla. Mio cugino a scuola era un somaro e ha sempre avuto pochi amici cretini come lui. Io, pur nella mia sofferenza (sono stata una bambina molto infelice), ho sempre coltivato una rete di persone che mi stimano profondamente e hanno per me un grande affetto. Allora tirando le somme mi sono chiesta se semplicemente loro due non mi odiassero così tanto perché tanto in famiglia quanto fuori io sono sempre stata preferita a loro. Aggiungo che non può essere che io mi sia inventata tutto perché mia madre a distanza di anni ha ammesso di essere stata incapace di tutelarmi dalla loro cattiveria e inoltre ricordo distintamente di esseri spesso sfogata con le mie amichette dell'epoca.
Ditemi il vostro parere: sono stata oggetto di invidia o i due di cui vi ho descritto le gesta erano e sono semplicemente stronzi come la merda?
Lun
03
Dic
2018
Non basta mai
Sono un ragazzo di buona famiglia, magari un po' impoverita di generazione in generazione, ma di fondo abbastanza benestante. Ho il lavoro pronto (ed un buon lavoro con stipendio sopra i 5000), qualche immobile di famiglia. Malgrado tutto ciò è come se non mi bastasse, vedo dei miei compagni di classe che magari hanno aziende con fatturati molto più alti dei miei, in sostanza con più soldi, e vorrei diventare di più. Sono assolutamente ossessionato dai soldi infatti nella mia vita quello sarà il mio scopo. Vorrei trovare la ragazza con gli stessi miei principi all'università e che mi ami sotto sotto, e vorrei sentirmi più fortunato.
Gio
29
Nov
2018
cosa bolle in pentola?
Chi aveva letto i miei sfoghi sa che sono appassionato di agricoltura oltre che il mio lavoro, ma non sa che mi piace cucinare fin da bambino, cosi mi sono messo in testa visto gli ottimi riscontri e pareri di estranei, che hanno assaggiato la mia torta di nocciole, di vendere certi prodotti online, partendo dalla "pianta alla tavola" inizierei facendo dei corsi e richiedendo autorizzazioni varie, per aprire un laboratorio di sgusciatura/lavorazione delle nocciole piemontesi che tra l'altro produco in quantità, e che ultimamente svendo a grossisti nonostante i prezzi finali al consumatore esorbitanti di questi ultimi anni. Ma tutta questa euforia e voglia di fare e creare viene smorzata subito da quelli che ho intorno! Nessuno di quelli che ho in casa crede minimamente che possa combinare qualcosa di decente, loro che sono dei falliti dal primo all'ultimo morti di fame con le mani bucate egoisti fino al midollo, mio papà oramai in pensione si faceva prestare i soldi da ME! lui che decantava tanto il suo lavoro sicuro e stipendiato statale, é restato 7 mesi senza pensione e grazie a me poteva mangiare, con una EX moglie scansafatiche con due colapasta al posto delle mani...mai ho ricevuto un aiuto lavoravo se non piccoli risparmi da mia nonna oramai deceduta, per molto tempo dopo la chiusura dell azienda di mio nonno, senza un soldo in tasca, quel poco che ho adesso me lo sono costruito da solo con il mio sudore, sacrificio e dedizione! fosse per voi starei a fare il barbone, invece pian piano un tetto sulla testa e divano con la tv nuova, una cucina nuova finalmente ho potuto comprarmela! se volete qualcosa nel profodo dovete prendervelo con le unghie e con i denti e non permettete a nessuno di mettervi i bastoni tra le ruote potrebbe essere un errore oppure solo invidia! ma vi resta una scelta la vostra.
Lun
26
Nov
2018
Nessuno mi capisce
Vsbbssbbsb
Dom
25
Nov
2018
Sono arrivata al punto che ...
Se vedo scene di sesso in TV, specie se i due si dicono parole dolci, piango
Se vedo pubblicità con a tema storie d'amore, cambio canale più volentieri
Se per strada incrocio coppiette felici, mi volto se non posso cambiare percorso
Se in metro nei miei paraggi ci sono due che si baciano, metto le cuffie per non sentire il rumore
Se alla radio passano certe canzoni, preferisco cambiare su Radio Maria
A volte penso di aver bisogno di uno psicologo, mi sento strana a pensare queste cose
Mar
20
Nov
2018
Perché gli altri riescono e io no?
Ogni volta che provo a guardarmi intorno vedo persone che hanno tutto quello che vorrei avere io e mi chiedo come ce l'abbiano fatta, e che cos'ho io di diverso da loro per non essere riuscita. C'è questa mia ex compagna di liceo, abbiamo la stessa età, ma a trent'anni io ho un lavoretto precario con la mia famiglia, che mi rende praticamente quanto un stage, sono costretta a vivere in casa dei miei genitori e fare una vita tutta casa-lavoro e se capita qualche piccolo svago, mai più di una passeggiata; lei invece, che ha la mia stessa età, ha appena partorito il suo secondo figlio. Non desidero avere figli, ma quello che le invidio profondamente è che lei ha trovato il suo posto, ama il lavoro che fa assieme al suo compagno, che apparentemente rende benissimo, hanno una famiglia vera, dei figli, una casa tutta loro, festeggiano i loro bambini in allegria e armonia, e hanno uno scopo quando si alzano la mattina. Nella nostra famiglia non si festeggia mai niente, né compleanni né altro, non facciamo mai neanche una passeggiata tutti insieme, e quando vedo o vengo a sapere di quello che la mia ex compagna di classe fa con la sua famiglia non so se invidio di più lei per la gioia che le danno i figli, o i figli stessi per come vengono cresciuti, in un contesto pieno di amore, di domeniche passate insieme, di gite con i parenti e tanto altro.
Invidio da morire anche un'altra amica, e mi dispiace, perché non riesco ad essere contenta per lei. Si è sempre lamentata di essere sola e incompresa, ma non è vero, non è mai stata davvero sola, anche nei momenti peggiori aveva sempre qualcuno da chiamare, con cui parlare, con cui organizzare qualcosa. Diceva che tutto era contro di lei, mi ha anche accusata di fare una vita facile e comoda, e invece, mentre io sono qui a raccogliere qualche briciola di soldi da mettere scrupolosamente da parte, lei è appena tornata da un viaggio e sta per acquistare non so che materiali costosi per il suo lavoro, e viene anche a dirmi "e poi mi rimarranno anche dei soldi per andare all'estero se voglio". Si è lamentata per mesi con me, mentre io ero con l'acqua alla gola, e poi candidamente mi dice di aver speso un paio di migliaia di euro, e che le restano anche i soldi per andare a vivere fuori. Alla faccia delle lamentele!
Invidio quella ragazza che mi ha invitata alla sua festa di laurea, perché i suoi genitori le sono stati vicino tutto il tempo e alla fine ha avuto una mega festa piena di amici, parenti e regali, e suo padre ha letto una lettera commovente davanti a tutti. A me hanno partecipato giusto i miei, per dovere, hanno anche fatto tardi il giorno della discussione, e nessun parente ha fatto nulla per me, nemmeno un mazzo di fiori, niente. Non mi interessa il lato materiale dei regali, ma il gesto, l'idea di potermi godere una serata con delle persone che mi vogliono bene dopo anni estenuanti di studio e sacrifici. Non ho avuto nulla di tutto questo perché la mia famiglia non esiste e sostanzialmente non ho uno straccio di amico.
Anche questo invidio agli altri. Per gli altri sembra essere semplicissimo fare amicizia. Conosco una ragazza che appena entrata nella nuova facoltà, in una città sconosciuta, tempo una settimana e già aveva stretto amicizia con coinquilini e compagni di corso, tanto da essere invitata, dopo due settimane, a uscire in macchina con loro. Io in cinque anni sono riuscita a farmi un paio di amici, ed è già tanto. Mi sento sempre inadeguata, strana, chiusa, non riesco a parlare a chi mi sta intorno, e quando ci provo non so mai dire la cosa giusta al momento giusto. Vorrei tanto fare amicizia, vorrei avere dei ricordi con qualcuno, una vacanza fra amici, una giornata al mare, qualsiasi cosa, ma non mi resta nessuno. Quando arrivano periodi come il mio compleanno o le vacanze di natale chiudo gli occhi e spero che passino presto, perché sono solo dei momenti dolorosi in cui mi ricordo che non c'è nessuno per me con cui trascorrere il tempo.
Invidio quella mia ex coinquilina a cui il fratello, per il compleanno, regalò addirittura una macchina, e la cui madre ogni natale addobbava l'intera casa e cuciva cose fatte a mano per i figli. E i figli avevano potuto viaggiare insieme ai loro genitori e vedere il mondo. La mia famiglia invece è spezzata, distrutta, i miei genitori non si guardano più neanche in faccia e non gli interessa minimamente passare del tempo con i figli. Gli zii materni sono spariti dopo aver preso tutti i beni preziosi che potevano quando mia nonna - l'unica persona che mi abbia mai dato affetto e calore sinceri - se ne è andata. Restano gli zii paterni, ma sapete che c'è? Invidio anche loro, perché sono "sistemati". Non dico in senso economico, ma dal lato umano. I loro figli sono sposati, o lavorano - lavori seri, che danno loro di che vivere serenamente - hanno dato dei nipoti ai loro genitori e tutti vivono vite felici e normali, i cuginetti giocano fra loro, i figli vanno a trovare i genitori anziani che cucinano cose buone per i bambini e via dicendo. A me non tocca niente di tutto questo, solo tanta solitudine e scoraggiamento. Non avrò mai una vita, una famiglia o una casa. E anche se avessi dei figli, che vita gli darei? Solo la mia stessa solitudine, visto che non avranno dei nonni amorevoli o dei cuginetti con cui giocare.
Provo un'invidia costante, dolorosa, e non so cosa fare per farmela passare. E non voglio essere una di quelle persone che per invidia trattano male tutti, così mi chiudo sempre più in me stessa e riduco ancora di più le possibilità di farmi una vita. Non so cosa fare per trovare un lavoro lontano da tutto questo, la mia laurea è carta straccia, posso solo continuare a farmi dare l'elemosina dai miei e lavorare per loro, e stare male ogni giorno sapendo che questo lavoro non mi porterà mai nulla di concreto, serve solo a darmi una "paghetta" settimanale con cui non dover chiedere soldi in prestito ad altri, ma assolutamente insufficiente a farmi una vita, non potrei affittarci neanche un monolocale. Invidio tutti così tanto e non so cosa fare per essere come loro, brancolo nel buio più totale, ogni giorno mi trascino per ore, mi costringo ad alzarmi quando vorrei solo chiudere gli occhi e sparire per sempre.
Spero sinceramente di morire molto giovane.
Lun
19
Nov
2018
vorrei essere al suo posto
una delle mie amiche più care, non è la tipica ragazza figa. In questi giorni le ha scritto un ragazzo piuttosto figo, ora si sentono stabilmente ed escono. Io sono contenta per lei e tutto, ma ad essere sincera, sono un po' gelosa. Perchè lei si e io no? Io non mi reputo la più bella ragazza sulla faccia della Terra, ma alla fine credo di essere abbastanza carina.
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