Lui sembrava perfetto.

Sfogo di

Anonimo | Categoria: Ira

Intelligente, atletico, saggio, onesto, più grande di me di qualche anno. Ancora ferito per la ragazza che qualche mese prima lo ha lasciato, lui dice, senza motivo. Gli faccio da confidente. Mi faccio attirare dalle sue promesse d'amore. Diceva che mi avrebbe aiutato con i miei problemi. Diceva che mi amava. Lascio il mio ragazzo, con il quale sono in crisi, e mi metto con questo principe dall'armatura scintillante. Le prospettive sembrano splendide.

Ma presto la facciata inizia a sgretolarsi. Comincio velocemente a capire le ragioni della sua ex. Lui soffre di depressione maggiore e di bulimia da quando ha 18 anni. Sta sempre male, non riesce a condurre una vita normale. Si abbuffa e si allena in modo compulsivo. Non studia per finire di prendere la laurea, non cerca lavoro, dorme di giorno e sta sveglio di notte. Ha attacchi di ira senza controllo che sfoga su di me. Comincio a temere che possa mettermi le mani addosso. E' così geloso che ogni occasione è buona per farmi una scenata di gelosia e ridurmi alle lacrime.

Litighiamo in continuazione. Cerco di giostrarmi tra i suoi sbalzi d'umore. Mi ha fatto promettere di non parlare a nessuno dei suoi problemi, non posso sfogarmi nemmeno con mia sorella, per correttezza. E' l'inferno. I suoi problemi col cibo e lo stress iniziano ad influenzarmi. Senza nemmeno accorgermene mi ritrovo scheletrica e debole, rifiuto di mangiare. Mi faccio in quattro per stargli vicino, trascuro lo studio e gli amici. Anoressica e infelice. Ma non basta, non basta mai. Ogni volta che gli chiedo come sta risponde: "Male..."

E' troppo. Sono al limite. Lo lascio.

Una settimena dopo la mia "migliore amica" si presenta a casa mia. Stranamente dolce, carina e gentile. Deve parlarmi. Dice che si sentiva con lui mentre stavamo insieme. Mentre io mi consumavo con i suoi problemi. Uscivano. Si sono accorti di piacersi. Si amano e vogliono stare insieme. Rimango impalata.

Cerco di razionalizzare. Le rispondo che non importa, che le voglio bene ugualmente. Mando giù.

Passano i mesi e lei, che una volta praticamente viveva a casa mia, smette di varsi vedere e sentire. Le mando un messaggio . Mi manca. Lei mi scrive che è troppo impegnata con le sue cose per calcolarmi. Allibita non rispondo nemmeno.

Dopo che ci siamo lasciati ho smesso di rifiutarmi di mangiare. Sto bene. Ho ricominciato a vedere il ragazzo con cui stavo prima di lui. Generalmente non sono il tipo di persona che porta rancore, ma giuro che strapperò il cuore ad entrambi a morsi. infilerò le unghie nei loro occhi e gli aprirò le testa a martellate. Li guarderò soffrire. Prima o poi dovranno riprendersi tutto quello che io ho subito. Soffriranno e io godrò.

Vi odio.