Sab

02

Nov

2019

Provo solo odio, non so più amare

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ho 22 anni, e provo così tanto odio da esserne succube.

Sono la persona più piccola della casa, con tanti anni di differenza rispetto ai miei fratell. Sono cresciut* dovendo adattarmi ai bisogni degli altri membi della famiglia, l'unico modo per ottenere attenzione dai miei genitori era essre il/la tipic* bambin* viziat*: continuando a pretendere, ad un certo punto si rivolgevano anche a me. Questa situazione mi ha portato a provare inizialmente risentimento verso mia sorella e mio padre.

Mia sorella non ha mai accettato la mia presenza: si è sempre rifiutata di passare del tempo con me (che fosse giocare insieme o aiutarmi con la scuola), non ha mai perso occasione di correggerre qualsiasi cosa io dicessi, anche la cosa più semplice e stupida. Perchè giustamente, una persona di 6 anni che ti racconta cosa ha fatto a scuola deve per forza essere corretta sugli argomenti che sta trattando. Per questo suo atteggiamento, io non ricordo una sola cena della mia infanzia dove non ci sia stata una litigata tra me e lei.  Urla, urla e ancora urla.

Con il passare del tempo ovviamente la situaizone non è migliorata, anzi. Lei ha cominciato a soffrire di depressione, quindi la mia famiglia giustificava i suoi comprtamenti distruttivi nei miei confronti. IL punto di non ritorno penso sia stato quando per 1 anno ha fatto vivere il suo ragazzo da noi. Io, in completa adolescenza immers* nei miei casini, non lo ho mai tollerato: una persona inutile, puzzolente, incapace di prendersi cura della propria igiene personale, sempre afflosciato sul divano e incapace ti intraprendere una qualsiasi conversaizone normale. Semplicemente disgustoso, una sanguisuga viscida e orrenda. Da quel momento in poi l'insofferenza verso di lei non ha fatto che crescere: qualsiasi sua parola, gesto, espressione mi mandava in bestia. Una donna orribile, che per anni non ha avuto altro obiettivo che farmi soffrire. E ora che lei è grande e "adulta responsabile" fa la vittima quando mi rifiuto di passare anche solo 5 minuti nella stessa stanza con lei. Povera vittima, dopo decenni di sofferenza si sente presa di mira perchè non la sopporto più. La vedrò 4 o 5 volte all'anno ormai, e mi sembra sempre troppo. 

Allo stesso tempo odio questa situazione, perchè vorrei aver avuto una sorella maggiore che mi volesse bene, che si prendesse cura di me. Invece è come se fossi cresciut* figli* unic*, visto che mio fratello è il tipo che si fa i fatti suoi.

 Mio padre invece, non capisco nemmeno io perchè lo odi così tanto. Rispetto quello che ha fatto nella vita, perchè era tutto per la famiglia che però alla fine ha finito per dimenticarsi. 

Un uomo freddo, che non ha mai mostrato affetto nei nostri confronti. Credeva di si, lui ne era certo, ma per anni lui è stato presente 10 minuti la mattina e un'oretta la sera. Fine. niente più, niente meno. Nei giorni di festa passava il tempo a dirmi cosa dovessi fare, "questo devi farlo così, adeso", "questo non così!" con enorme espressione di disappunto e delusione. I pochi ricordi che ho di quando sono rimast* sol* con lui sono i silenzi che seguivano le litigate, l'irritazione e l'intolleranza, le 2 volte che mi ha messo le mani addosso e tutte quelle in cui mi ha trascinato a forza a far cose che non volevo fare. E questo da sempre, i primi ricordi di quando avevo 4 o 5 anni hanno già questo rancore verso di lui. 

In adolescenza non potevo nemmeno sopportare che fosse in casa nello stesso momento in cui ci fossi io.

Ora non lo posso vedere, anche solo senire la sua voce mi fa venire voglia di scappare. Un vecchio incapace di capire che quello che dice è costantemente inappropriato, sessista e razzista solo mascherato da ironia anche fatta male. Lo odio, non ha mai nascosto la sua delusione per non aver fatto ingegneria all'università così da continuare il suo lavoro. 

un uomo freddo, che ora cerca e vuole l'affetto di una famiglia che ha ignorato per anni, sentendosi anche lui vittima, perchè questo affetto per lui "gli è dovuto visto che siamo i suoi parenti".

Si raccoglie quello che si semina, e da me avrete solo rancore e risentimento. 

Ma la cosa che più mi da fastidio è che provo così tanta solitudine, così tanta che mi fa desiderare il loro affetto. E allo stesso tempo sono così incazzat* che devo negare la loro felicità. Voglio che soffrano, che provino tutto quello che ho represso per anni senza fiatare con gli interessi e più. Non vi meritate di essere felici, mi avete fatto soffrire così tanto da rendermi incapace di amare. L'unico modo ormai che ho per tenere sotto controllo questa rabbia sono i periodici attacchi isterici che riportano ad un livello accettabile questi sentimenti. spesso vorrei spaccare e rompere quello che ho intorno per sfogarmi... ho paura di questa violenza che emerge

li odio, li odio, li odio, li odio, li odio li odio ! andatevene a fanculo tutti quanti. 

 

per chi avesse letto fino in fondo, voi cosa fareste? Quando sono nella città dell'università non mi sento a casa, ma non riesco più neanche a stare in casa mia, che ho semrpe considerato il mio rifugio.  Sono pers*, completamente. Avrei davvero bisogno di parlarne con qualcuno senza essere giudicat*

 

 

2 commenti

Forse avresti bisogno di parlarne con un professionista, devi spezzare questo circolo vizioso in cui sei entrata. Comunque sei giovanissima, arriveranno tempi migliori dai... In bocca al lupo!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 10:30 del 03-11-2019
Anche io ho provato questi sentimenti

Ma in modo altalenante, per tutti i miei famigliari.

Il fatto è che quando capisci che tu devi vivere la tua vita, non in virtù di quello che gli altri ti hanno fatto, ma in base a quello che vuoi tu, ti senti liber*. All'inizio sei spaesat* perchè non sai cosa fare, non sai dove sbattere la testa, ti senti disorientat*, ma poi ti chiedi quel'è il tuo obbiettivo, ti concetri su te stess*, capisci quello che vuoi, e inizi a provare amore per te. 

Quello che sto cercando di fare anche io è di provare amore prima per me, poi per gli altri, solo così ti renderai conto che in fin dei conti anche i tuoi parenti sono solo persone, e come tali hanno i loto pregi e difetti. 

Non criticare, non giudicare. Se riuscirai a non farlo sarai più clemente anche con te stess* e col prossimo. Se riuscirai a farlo, vedrai che riuscirai an amare te e chi ti sta attorno, indipendentemente dai suoi difetti e dai suoi pregi, che tutti abbiamo. 

Avatar di AlialialiAlialiali alle 14:19 del 03-11-2019

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