Ven
11
Ott
2019
I miei peggiori auspici
Per quanto indubbie siano le sue doti in qualità di capitano d'industria, mi auguro vivamente che la becera mossa di Mustier di scaricare sui clienti i tassi negativi dei conti deposito si trasformi in un totale fallimento nonché in un boomerang dolorosissimo per tutto il gruppo Unicredit.
Spero con tutto me stesso che non riesca ad innescare le dinamiche di cartello che sta palesemente promuovendo e che Carlo Messina, Alessandro Foti o qualche altro CEO del loro calibro prenda la palla al balzo per portarsi a casa la consistente fuga di capitali che potrebbe derivare da un'opportuna contromossa.
Purtroppo, come spesso accade, ciò che si spera è lo scenario più improbabile, per fortuna che in extremis c'è sempre Interactive Brokers.
14 commenti
investire in titoli, di qualsiasi genere, è rischioso
Qui stiamo scoprendo l'acqua calda.
non è una alternativa al tasso negativo sopra i 100K€
Sbagliato, ci sono decine di banalissime alternative a rischio praticamente trascurabile, anche solo la più banale di convertire il capitale in Treasury bonds dal rendimento basso ma sicuro (a meno di un default statunitense la cui probabilità oltre che trascurabili non sono neppure da considerare visto che, nel caso, il denaro avrebbe perso significato da un bel po').
Dalla tua risposta mi chiedo se tu abbia mai operato sui mercati... fosse anche per contrattare un mini fib una sola volta.
PS: Depositare soldi su IB fra l'altro non è sinonimo di operare, nonostante lo scopo sia quello.
PPS: Fra l'altro dovresti aver notato come si stia registrando l'inversione di rendimento obbligazionario fra i 2 e i 10 anni, chiaro indicatore di una possibile imminente fase di risk off unita al fatto che statisticamente parlando il tempo intercorso dall'ultimo cigno nero ha già superato di gran lunga quello medio.
Quasi converrebbe buttarsi sul gold cash o su ETC ad esso indicizzati, altro che regalare soldi a Mustier.
Dalla tua risposta mi chiedo se tu abbia mai operato sui mercati... fosse anche per contrattare un mini fib una sola volta.
Operare con i derivati a leva non equivale a gestire cash sul conto corrente. Su questo sei d'accordo o no?
Ciò che hai genericamente proposto nel primo post, ovvero effettuare trading online, su una piattaforma commerciale, non equivale ad evitare di perdere quel -0,5% sulle giacenze superiori ai 100K€. Per evitare questo è sufficiente spostare parte del denaro sui tanti depositi remunearati esistenti in Italia.
I cicli economici, negli ultimi anni, sono cambiati rispetto alle statistiche per tanti fattori e comuqnue l'inversione della curva dei rendimenti è una potenziale occasione per i trader e, più in generale per chi sa operare in borsa, non lo è per i semplici risparmiatori che non hanno idea di cosa sia un mini fib nè di cosa sia una subordinata.
Quasi converrebbe buttarsi sul gold cash o su ETC ad esso indicizzati
Non ho voglia di polemizzare Ozy, ma che c'azzeccano i tassi negativi annunciati da un gruppo bancario sopra i 100K€ con investimenti rischiosi che richiedono competenze finanziarie che almeno il 90% dei frequentatori di questa chat non possiede?
Ciò che hai genericamente proposto nel primo post, ovvero effettuare trading online, su una piattaforma commerciale.
Non era quello il senso, anche se il solo nominare IB poteva farlo intendere.
Dico semplicemente che si dovesse tenere parcheggiato il capitale su un conto deposito pagando lo 0,5% tanto varrebbe imbottirsi di obbligazioni oppure (in extremis e paradossalmente) anche tenere i soldi fermi su IB, cosa che potrebbe fare senza troppi sforzi anche un semplice risparmiatore.
Questo lo dico soprattutto in funzione del fatto che nulla garantisce che la soglia dei 100k in futuro continui ad essere scrupolosamente garantita né da Unicredit né tantomeno da altre banche, specialmente nel caso in cui questa politica dovesse essere caldamente suggerita dalla BCE (altrimenti sarebbe sin troppo facile per la stragrande maggioranza dei correntisti distribuire i soldi su più conti).
Non volevo suggerire di buttarsi a fare trading operativo, solo a tutelare più intelligentemente il proprio capitale.
Non ho voglia di polemizzare Ozy, ma che c'azzeccano i tassi negativi annunciati da un gruppo bancario sopra i 100K€ con investimenti rischiosi che richiedono competenze finanziarie che almeno il 90% dei frequentatori di questa chat non possiede?
Non voleva essere un suggerimento verso gli utenti del sito, più che altro uno sfogo su ciò che farei io. Perché mi sembra paradossale sobbarcarsi la certezza di una perdita annuale dello 0,5% quando ci sono strumenti dal rischio praticamente inesistente che almeno garantiscono una minima rendita.
PS (poi smetto perché non voglio monopolizzare la home page del sito):
Fra l'altro anche una basilare analisi del rischio suggerirebbe questo. A che pro tenere i capitali su un istituto bancario al -0,5 la cui probabilità di default, benché remoto, sarà sempre nettamente superiore a quella di un paese tripla A come la Germania o gli USA.
A questo punto ci si riempie il portafoglio di BUND e TB e fanculo ai depositi bancari in generale.
Leggendo deduco che non sarò mai ricco perché davvero mi sembra di leggere l arabo.
Fra l'altro anche una basilare analisi del rischio suggerirebbe questo. A che pro tenere i capitali su un istituto bancario al -0,5 la cui probabilità di default, benché remoto, sarà sempre nettamente superiore a quella di un paese tripla A come la Germania o gli USA.
Stai semplificando Ozy: i rendimenti negativi del bund scontano tantissimi fattori che un piccolo risparmiatore non è in grado di capire né seguire. In generale l'acquisto del debito tedesco e dei paesi con fondamentali di alto livello è effettuato dagli istituzionali secondo logiche del rischio ben più complesse di quelle che hai sintetizzato sopra. I treasury, a loro volta, oltre che offrire rendimenti bassi sono soggetti al rischio cambio. Infine, piccoli risparmiatori tedeschi, e non solo, da qualche tempo investono nei conti deposito italiani tramite varie escamotage (Fintech).
http://www.zins-tracker.de/
Temo che sia tu a travisare.
Comprendere le dinamiche dietro all'andamento dei rendimenti del BUND serve solo agli operatori che vogliono tradare tale strumento, non detenerlo in portafoglio fino alla scadenza naturale.
In questo secondo caso, per qualsiasi obbligazione, ti affidi al fatto che il rendimento e la cedola sono fissi, immutabili, garantiti, salvo solo lo scenario di un default. A mio avviso eventualità molto più remote del fallimento di un solo istituto bancario, o della probabilità che unilateralmente ti cambino il tasso del conto deposito.
Per quanto riguarda il rischio cambio converrai con me che lo si può benissimo compensare ripartendo in modo uniformemente obbligazioni in valute differenti sul proprio portafoglio.
Se tu fossi un risparmiatore e avessi intenzione di parcheggiare il tuo capitale (sapendo che comunque sono soldi che non devi usare e puoi vincolare) cosa faresti?
Io (anche senza operare) non li terrei mai in un conto deposito con rendimento negativo. Ne esistono a tonnellate di obbligazioni tripla A su sui ripartire il proprio denaro, con tutte le compensazioni del caso relative alla valuta e senza doversi preoccupare dell'andamento del valore nominale (parliamo di detenere lo strumento sino a scadenza).
Per quanto bassi possano essere i rendimenti saran sempre superiori ad un tasso negativo, fra l'altro un tasso negativo in cambio della perdita (garantita) non ti offre nessuna copertura extra dal rischio default dell'istituto o dal cambio delle politiche che lo stesso vorrà applicarti.
A me sembra chiaro come bere un bicchier d'acqua.
E' molto semplice, sulla base di quale garanzia extra io risparmiatore devo accollarmi una perdita garantita?
La regola universale è che non esiste rendimento atteso senza il rischio di una perdita, ma quando si va sotto zero si entra nel campo di una perdita sicura (neanche più un rischio) pertanto cosa dovrebbe compensare l'accettazione di ciò?
A mio avviso solo uno scenario in cui:
1) non esista alcuno strumento a rendimento 0 o positivo con probabilità di insolvenza più remota rispetto al default della banca
2) vi sia una deflazione (reale e misurata sui beni di consumo ) ancor superiore
I tassi negativi annunciati saranno applicati sopra le giacenza di 100K€.
Le dinamiche monetarie della Bce e quanto rendono i titoli di stato dell'area euro dovresti conoscerli, il trend del tasso di inflazione anche, investire in titoli, di qualsiasi genere, è rischioso e non è una alternativa al tasso negativo sopra i 100K€ sui conti correnti del gruppo bancario citato.