Ven
12
Lug
2019
Mio fratello....
Mio fratello di 16 anni, in prima superiore a settembre in seconda, è l’irresponsabilità fatta a persona... non si da un freno... da poco ha avuto la “brillante” idea di fare delle scalinate in centro città con la bicicletta... beh quello che è successo dopo è intuibile... si è fratturato ulna e radio del braccio destro, frattura scomposta ed esposta, poverino direte... certo l’ho pensato anche io d’altronde è mio fratello e mi sono preoccupato per lui. Ma il gesso al braccio è diventata la nuova scusa quotidiana, il bello è che non deve dire nemmeno “quello non posso farlo per il braccio” o “ho solo una mano” oppure “mi fa male”, c’è direttamente mia madre che con i suoi “poverino...” o “aiutalo gli fa male...” o anche “ma non vedi come è conciato?” a non farli fare quasi nulla. Ad esempio, siccome lui fa il liceo artistico deve fare diverse tavole di tecnologia disegno, e non riesce a tenere le squadrette... si certo, questo è quello che pensano i miei genitori e la psicologa che lo segue (è dislessico). Cosa ho scoperto io? Che mi ha fatto tenere le squadrette per nemmeno 10 minuti e poi... mi è bastato non fare più nulla, le ha tenute da solo anche se aveva il gesso, e sino ad allora lo avevo aiutato altrettante volte per una cosa in cui non aveva assolutamente bisogno d’aiuto, ore della mia vita buttate. Un altro esempio? Siccome ha il gesso per mangiare usa un vassoio da mettere sulle gambe (tipo i vassoi che ti porti a letto) e anche in questo caso, nonostante il gesso, il vassoio con il cibo lo prende da solo tranquillamente, ma siccome non ha voglia di sparecchiare lo molla sul tappeto e non lo riporta indietro (con meno roba di prima sopra tra l’altro) quando lo richiamo per sparecchiare arrivava mia madre che mi dice “ma cosa dici ha una mano sola non lo può portare da solo” e ancora una volta il “povero” fratellino col gesso me l’ha fatta sotto al naso. Un’altro esempio? Eccolo... A volte mentre io, mia madre e l’altro mio fratellino (9 anni) prepariamo la cena, quindi apparecchiamo cuciniamo ecc..., mio fratello con il gesso prende e si mette seduto da una parte ripetendo costantemente piagnucolando “ahia” “mi fa male” o cose simili sinché non siamo costretti a dargli la medicina, quando le cose da fare sono finite il dolore passa magicamente... Un altro esempio è che è talmente viziato e coccolato da tutti per il gesso che la,pastiglia che deve prendere se la fa: schiacciare in una ciotola sinché non diventa polvere, fa aggiungere diverse palline di gelato, lo fa sciogliere, lo mescola e solo allora lo mangia... tutto sto casino per non prendere dell’acqua e ingoiare un’insignificante pastiglia, sempre perché secondo mia madre “non c’è la fa” o perché “non riesce a ingoiarla, gli viene voglia di vomitare”. Meno male che mancano solo 10 giorni e poi sarà tutto finito... ma il bello viene ora... dopo la grande mossa per rovinarsi l’estate ovvero di fare le scale in bicicletta mi ha detto “appena mi tolgono il gessso vorrei andare a correre sulle piste dei go-kart”. Non credo ci sia da aggiungere altro se non che non sopporto mio fratello e che non credo diventerà mai responsabile... o non lo diventerà molto presto almeno...
Non credo che andrĂ presto
ai go-kart,ma sai quanta riabilitazione gli serve ? Fra 10 giorni quando gli toglieranno il gesso,dovrà fare la fisioterapia,quindi altro che divertimento,sarà davvero doloroso.Parola di una con recenti fratture del trochite e collo dell'omero.Quando stai un mese o più fermo con un osso rotto ,i muscoli e i tendini non funzionano più come prima e rimetterli in movimento è particolarmente doloroso.