Ven

12

Lug

2019

La mia famiglia mi ha insegnato...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

La mia famiglia. E' il luogo dove sono tornato prima di andarmene di casa, e poi ritornato perchè da solo non ce la facevo, e poi ripartito, ma sempre col desiderio di nutrire un legame che invece a quanto pare non c'è.La mia famiglia mi ha insegnato molto. Mi ha insegnato che quello che piace a me non va bene, mi rende malato, folle e distante. Una farfalla, un raggio di sole, la passione per una serie tv, i giochi ripetitivi dei bambini, i pianti squassanti che straziano l'anima e i salti di gioia per un regalo di compleanno. Era tutto troppo strano, ossessivo, malato, inutile, incomprensibile. La farfalla e il raggio di sole sono stupidi e banali, un film è solo un film e i protagonisti sono finti, come fai a non capirlo? Un regalo è uno spreco di soldi tanto poi ti stuferai, un cibo biologico è sicuramente una truffa e uno spreco di soldi, una qualunque passione è perdita di tempo e uno spreco di soldi; e qualunque cosa io voglia studiare non va mai bene perchè è per "alternativi". O perchè...già, è uno spreco di soldi.Dalla mia famiglia ho imparato che le emozioni sono cretine, pericolose e imbarazzanti, e non si dicono! Guai a mostrarne. Sin da piccolo ho sviluppato una logica degna di Einstein per spiegare machiavellicamente e con corretta consecutio tempore ogni santa piccola cosa che mi succedeva, perchè A precedeva B, e perchè C veniva indiscutibilmente dopo di B, quando bastava dire "sono triste perchè mi hanno rubato il mio giocattolo". O anche solo "sono triste". O anche non dire niente e piangere e basta, perchè una persona normale se ne accorge se un bambino è triste anche prima che gli venga illustrato razionalmente! Le lacrime sono trasparenti ma non sono invisibili.Ma no, io ero un bambino di 4 anni con un giocattolo scomparso e dovevo giustificarmene a una corte d'appello, e ovviamente la sentenza era "colpevole".Dalla mia famiglia ho imparato che i nonni picchiano le mogli e minacciano di morte i genitori, che le madri urlano, subiscono e muoiono, che i padri scappano e i fratelli si barricano dietro il muro del silenzio e del continuo giudizio. Dalla mia famiglia ho imparato che i tatuaggi sono sporchi, che i gay vanno bruciati in piazza e se non ti piacciono le cose normali, beh, basta che non lo dici, ma intanto è meglio che te le fai piacere. Che le facciate false sono più importanti della verità e che possono salvare la vita. Dalla mia famiglia ho imparato che sopportazione, odio, accettazione e affetto sono la stessa cosa, poichè dispensati tutti insieme e alla stessa maniera.Dalla mia famiglia ho imparato che sono solo al mondo, ma ancora non me ne faccio una ragione. Ancora nelle notti in cui nessuno mi guarda piango e urlo e mi chiedo cos'ho fatto di così terribile se mi piacciono una farfalla, una serie tv o un corso di studi piuttosto che un altro, o se mi fa schifo un certo lavoro che alla maggioranza piace, o voglio avere o non avere una relazione, e cosa mangiare, e che hobby coltivare. Alla mia famiglia ho chiesto partecipazione e ottenuto critiche, superficialità, "arrangiati", "l'hai voluto tu" e "te l'avevo detto". Ho vissuto nel terrore di non fare la scelta giusta, ma ora mi rendo conto che non c'è mai stata una scelta giusta, sono tutte scelte sbagliate, o forse...forse sono tutte scelte giuste e, porco ***, sono loro che sono sbagliati?! La mia famiglia mi ha insegnato che è meglio essere soli al mondo che ammalarsi e morire per aver vissuto troppo a contatto col veleno di certe persone, e io lo SO, ma ancora non ci credo. Non riesco a staccarmene, non riesco, non riesco a smettere di bramare il loro amore. Sono la persona più indipendente del mondo, ma ancora sono in lacrime se non riesco a condividere me stesso con le uniche persone superstiti che sono geneticamente simili a me.Come si fa a sopravvivere a questo tradimento? Come si fa a non morirne di fame?

2 commenti

Eccomi, un attimo di ritardo, spero che mi leggerai...allora, ti aspetta un bel viaggetto, sei pronto? Dunque: alcune persone nascono con una sensibilità maggiore, ok. Se la famiglia intorno è altrettanto sensibile, saprà come gestirla, coltivarla e indirizzarla nel modo giusto nel mondo. Se invece come avviene nel 99% dei casi ci si trova in una famiglia di imbecilli (scusa ma ci vuole) le cose iniziano a complicarsi. La sensibilità, in quanto semplicemente incompresa, verrà puntualmente travisata in mille modi che tu descrivi abbastanza bene. Come se non bastasse però, a quel sentirsi incompresi si aggancia un sentimento di bramosia d amore: si brama e si desidera amore, come in una fame inspiegabile per chi non l'ha provata. È una fame profonda, estenuante, costante, insaziabile, e si tende ad accontentarsi delle briciole, di un semi complimento, di una mezza espressione, di una frase meno cattiva, che viene già interpretata come buona. Ahhh, è dura nascere nella famiglia sbagliata. Però se può tranquillizzarti, sei in ottima compagnia: sono rare le famiglie che riescono a dare davvero il giusto apporto d amore e comprensione, non a caso lo si cerca poi altrove, nella nuova coppia, nelle amicizie, ecc. Ora, fatte queste premesse, sarebbe fondamentale sapere quanti anni hai: in base all eta sarebbe possibile capire il grado di velocità per mandarli a quel paese (con eleganza, s'intende) e iniziare la tua vera vita. Se hai 16 anni dovresti avere più pazienza, ci vuole tempo, anche se il tipo di parole espresse mi fanno pensare più a un 25enne/30enne, ma correggimi se sbaglio. Se hai una trentina d anni, hai già tutti gli strumenti pronti: se vuoi tempo un annetto, e sarai una persona nuova, certo...lontano da loro!!! Se possibile in un altra citta proprio, aria!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 21:12 del 12-07-2019

La famiglia paradossalmente può essere una vera trappola e non il rifugio che tutti ci aspetteremmo. La famiglia può essere castrante, limitante, una vera gabbia e solo il confronto con gli altri, con il mondo esterno, che ci aiuta a capire che quel determinato ambiente non fa per noi. Questa presa di coscienza è indubbiamente dolorosa, si vorrebbe essere compresi e confortati nel guscio familiare, si cerca ripetutamente di elemosinare amore, ci si sbatte e risbatte la testa più volte, fino a che fa capolino l'amor proprio che cerca di mettere fine a questa straziante situazione. La soluzione è sempre solo una: prenderne le distanze il più possibile. Solo allora comincerai a respirare. Buona fortuna!

Avatar di navetta80navetta80 alle 09:56 del 13-07-2019

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