Mar
22
Mar
2016
Di tutto ciò che faccio, non ti va mai bene nulla
È da due mesi, due infiniti mesi che le cose tra di noi vanno male, anzi, malissimo...
Mi hai fatto pesare come un macigno una piccola azione sbagliata fatta durante un momento di rabbia (è molto più stupida di quanto si possa pensare, davvero) anche se tu, onestamente, hai fatto di peggio in passato, e io te l'ho perdonato: ho passato ogni giorno a chiederti scusa, e anche se il motivo era estremamente patetico, tu l'hai visto come un affronto. Ma io sono dell'opinione che, se ami davvero una persona, ti importa più del suo perdono che del tuo volere avere ragione. Così ti chiesi scusa, continuamente, anche se i tuoi insulti mi facevano davvero male e hai iniziato a incazzarti per le cose più assurde. Vedevo, e ancora vedo un po', il peso delle mie azioni come qualcosa di insostenibile, sebbene nel mio cuore sia consapevole che quello che ho fatto è davvero una piccolezza...ho iniziato ad assumere atteggiamenti autodistruttivi.
Hai tagliato tutti i ponti con me, qualsiasi modo per contattarti era inutile, così, distrutta e frustrata, mi sono sfogata con un amico che abbiamo in comune. Direi che quando si sta male, parlarne con un amico è normale, a volte anche utile.
Anche nello sfogarmi sono stata una gran signora, non ho rivelato nessuna dinamica personale perché non volevo spifferare i cazzi tuoi, non ti ho insultato o criticato, anzi: ho anche detto delle cose belle su di te, su quanto conti per me, sebbene fossi davvero incazzata e amareggiata. L'intenzione che non avevo era proprio quella di farti passare per uno stronzo, e così è stato: il nostro amico ti ha cercato, sebbene io fossi davvero restia, e ti ha parlato in maniera delicata, cercando di farti capire il valore che ti attribuisco.
E tu? Mi hai cercato, furiosissimo, dicendo che ho sempre il bisogno di fare la vittima e di farti passare per il cattivo della situazione (quando invece ti ho pure difeso) con una conseguente carrellata di insulti pesantissimi...e un ricatto per cui sono davvero, davvero preoccupata. A questo punto la situazione mi pare al contrario: sei tu che cerchi di farmi passare per la cattiva della situazione, rigirando e rigirando la frittata per fare sembrare un'azione innocente e disperata come parlare di quello che provo a un amico, una merdata totale.
Sono a pezzi. E con tutto che il tuo atteggiamento è stato sbagliato, io continuo a sentirmi in colpa: vorrei non averti mai incontrato. Ora sono delusa, minacciata, a pezzi, succube...e innamorata.
3 commenti
Se non è un tipo ottuso e orgoglioso, sembra che stia cercando i pretesti per lasciarti; se poi non vi vedete da due mesi..
Carissima anonima,
conosco perfettamente quella sensazione.
La ragione ti dice inequivocabilmente che ti sei comportata al meglio, che non hai fatto nulla di male o di sbagliato.
Al contempo la reazione altrui ed il dolore che ti provoca instillano in te quel senso di colpa (magari innato) che ti spingono a cercare di rimediare ed addirittura a scusarti.
Non ne vale assolutamente la pena (mai per nessuno).
Distaccatene, stacci male, ritrova l'equilibrio, poi realizzerai ed alla fine starai bene
Vorrei riuscire con delle semplici parole a darti sollievo immediato ma purtroppo o per fortuna queste cose vanno capite da soli e per farlo ci vuole tempo - prima inizi il percorso meglio è.
Un abbraccio affettuosissimo
Beh direi di non rispondere piu' a quello che ti dice e chiudere qualsiasi tipo di rapporto. Gli è scattato qualcosa nella testa, forse si è disinnamorato e si sfoga con rabbia perchè non comprende i suoi sentimenti. Lascialo stare.
Se gli passerà, tornerà da te. Se gli rispondi, lo allontanerai ancora di piu.