Ven
27
Nov
2015
Sono stanca...
...di doverti dare spiegazioni, come se avessi 15 anni.
Sono stanca di essere il tuo sacco da boxe, di dover sopportare i tuoi malumori, le tue frustrazioni, di dover subire le conseguenze dei tuoi errori.
Sono diventata brava, mamma. In questi ultimi anni, ho fatto un lavoro immane su me stessa per riuscire a staccarmi dal loop dei sensi i colpa in cui mi sono ritrovata,lo strumento con cui sei sempre stata così abile a tenermi in pugno. Ormai sono anestetizzata alle tue cattiverie, ai tuoi giudizi taglienti, alle tue critiche. Un sorriso amaro, una lacrima asciugata in fretta...e via! Ma oggi non ce l'ho fatta. È stata una settimana dura e stancante, la tua scenata di stasera ha rimesso in moto un meccanismo che pensavo fosse ormai obsoleto. Invece eccolo lì, quando sono più vulnerabile, pronto a ricominciare a torturarmi.
L'ho capito: non sarai mai felice per me. Sei troppo egoista e arida per poterlo fare. Non ti sto chiedendo di condividere la gioia di un momento di felicità e serenità che posso godermi, ma almeno di non rovinarmelo.Me lo merito anche io, non pensi? Non mi merito anche io di essere felice, anche se tu non condividi quello che faccio e quello che penso?
Sono sempre stata la tua bambolina da educare secondo le tue ambizioni: il teatro, la danza, il pianoforte, il liceo classico, la laurea...fossero stati strumenti dati per arricchirmi, per formarmi!! Macchè!! Tutte caselline da spuntare per essere forniti di una bambolina ben accessoriata da sfoggiare. È questo che mi fa male, il fatto di essere considerata una tua proprietà. Lo odio profondamente.
Ma non ho più 15 anni, non sono più una ragazzina sfornita di strumenti e conoscenze per difendersi. Sono una persona adulta che ha capito e compreso molto più di quanto tu non abbia mai fatto. Mi sono messa nei tuoi panni, ho cercato di capire e ho perdonato. E lo faccio continuamente, anche prima ti ho perdonato. Non sono mica come te, donna di 46 anni, che ancora oggi mi rinfacci le stronzate che dicevo a 14 Non riesci a perdonare una bambina di 14 anni arrabbiata con la madre che la fa crescere a pane e dovere? Sai, il dovere diventa meno amaro, se ogni tanto ci si concede un piacere, se ogni tanto si ascoltano i desideri, il cuore.
Ma ogni volta che ti ho perdononato, uno stralcio di stima nei tuoi confronti viene distrutta in modo permanente. E ti assicuro che di stima per te ne è rimasta davvero poca.
Per fortuna esiste questo sito, perché se dovessi scrivere un diario cartaceo, probabilmente l'avrebbe già letto, convinta che sia un suo diritto farlo.
13 commenti
I genitori non si scelgono purtroppo. . C'è una frase di un filosofo che dice che i bravi genitori sono quelli che lasciano liberi i figli di scegliere, perché sono consapevoli di aver fatto brne il loro mestiere.
Hai tutta la mia comprensione, mi ci ritrovo in diversi aspetti.
cioè? non ti lascia la tua individualità? non ti riconosce come persona?
Putroppo le persone, genitori compresi, non potranno mai dimostrarti sentimenti che non riescono a provare. Con questo non voglio dire che non ti voglia bene, solo che te ne vuole a modo suo: cerca, attraverso di te, la realizzazione personale che, probabilmente, non ha mai raggiunto. Quando riuscirai ad accettare il fatto che da tua madre non potrai avere l'affetto e la comprensione che desideri soffrirai molto meno.
Purtroppo*
Grazie mmHg, mi hai dato uno spunto interessante su cui riflettere!
Ciao Aurora.
Io ho avuto moltissimi problemi con mia madre. Una persona algida e apparentemente distaccata.
Non so se può essere d'aiuto, ma molto di ciò che mi mancava l'ho recuperato quando sono andata a vivere da sola.
La distanza mi ha aiutata a capire molte dinamiche, incomprensibili ai miei occhi finchè la convivenza tirava fuori il peggio di noi.
Non dico che sia il tuo caso, ma spesso i risentimenti e le frustrazioni contribuiscono a farci vedere solo il peggio delle persone che invece vorremmo perfette e aderenti ai nostri desideri, senza contare il fatto che, se stiamo male, siamo noi stessi a comportarci talvolta male e a mandare inconsapevoli segnali aggressivi.
Ciao fata :) Guarda, ho smesso di incolpare i miei già da tempo. L'ho sicuramente fatto in passato, in maniera rabbiosa da adolescente, con rancore e delusione successivamente.
Il discorso del rapporto con mia madre è lungo, contorto e complicato, non basterebbe una trilogia per venirne a capo. Quello che posso asserire è che io ce l'ho messa tutta per trovare un punto di contatto. Mi sono messa nei suoi panni, ho capito la mentalità con cui è cresciuta e ho compreso che è tanto diversa dalla realtà in cui vive ora, che è lontana anni luce dalla mia di realtà. Ho smesso di odiare i suoi bigotti ideali, proprio perché sono giunta alla conclusione che lei è così e non sarà mai " aderente ai miei desideri". Ho perdonato, sono andata oltre. Ma questo non significa che io debba rinunciare ad essere ciò che sono, solo perché sono diversa da lei e lei non accetta questo.
Lei pretende un rapporto di "sudditanza", di riverenza assoluta, non le si può contestare niente, non ha mai messo in discussione i suoi ideali e le sue verità assolute a cui è così arduamente ( e aggiungerei comodamente) ancorata. Basta dire che il suo dicta è "i genitori hanno sempre ragione", lei ha sempre seguito la volontà dei miei nonni, proprio perché convinta di ciò. Ancora oggi, alla veneranda età di 46 anni, non chiede il divorzio perché sarebbe un duro colpo per loro.
Per questo la convivenza con lei è difficile. Perché io sono il bianco e lei il nero, con la differenza però che io accetto l'esistenza del nero, non la condivido, ma la accetto, non provo stima, ma cerco di trovare un compromesso. Lei cerca di far diventare nero qualcosa che è bianco, non c'è dialogo, non c'è confronto, c'è solo imposizione. Ho tanti difetti, ma non sono una persona che non si mette in discussione nei rapporti con le persone a cui voglio bene.
Identica situazione
Scusa ma leggendo il tuo sfogo ho tirato un respiro di sollievo. Mia mamma si comporta nello stesso modo, è arrivata a dirmi che alcuni pensieri che ho fatto con le mie mani per Natale fanno schifo, che la deludo, che tutto gira attorno a me... Prima di conoscere il mio attuale ragazzo pensavo di essere matta, di essere sbagliata e colpevolizzavo me stessa. Lui ora riesce a farmi ragionare sulla ragazza che sono, a 19 anni sono uscita di casa e sono ben 2 anni che ormai torno da lei un paio di volte a settimana (Obbligata)...
Questa domenica mi ha ferita molto, sono l'ennesima delusione per lei! Ha occhi solo che per quell'ignorante e arrogante di mio fratello. Le mie due colleghe sono nella mia stessa situazione. Per tua fortuna sei riuscita a staccarti e non stare più male... Io non sono ancora riuscita...
Buona fortuna!
Che tristezza leggere ...ho un figlio di 14 anni (io ne ho 47) e penso che ancora ora mi chiama per dirmi che mi vuol bene. I figli hanno diritto d'essere amati ed accettai. E' facile amare un figlio piccolissimo, e' tutto sorrisi e gioia ed e facile amare un figlio grande praticamente perfetto....il difficile e amarlo quando sbaglia quando ti fa disperare e preoccupare...ma è li che se ne deve dare di più. Così amo mio figlio anche quando riesce a ferirmi. Mi spiace che tua madre non ci sia riuscita. Nonostante per voi ragazze noi si sia di un'era diversa in realtà (a differenza nostra che avevamo genitori cresciuti all'antica) in realtà la nostra vita da adolescenti e giovani poi non era molto diversa: feste motorini fidanzati amiche scuola uscite serali discoteca i primi rapporti le canne....errori fatti tantissimi. Meglio non giudicare in figlio ma accoglierlo.
=il difficile e amarlo quando sbaglia quando ti fa disperare e preoccupare...=
E quando invece è il genitore che fa così? la situazione di Aurora credo sia più questa.
Infatti era per dire ad Aurora che anche se come figlia avesse ipoteticamente sbagliato sua madre doveva e poteva amarla cin tutti i difetti. Ed allora la cosa diventa poi reciproca: i figli imparano che i genitori non sono perfetti ma che li puoi amare comunque e si impara a perdonarsi e a perdonare. Mi spiace che Aurora merita di meglio certamente
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Il perdono dovrebbe avanzare di pari passo con la consapevolezza delle persone di fronte. Perdonare solamente, senza accettare chi si ha davanti, puó farti davvero male, perché alcune situazioni, vuoi o non vuoi, si riproporranno puntualmente.
Se capisci e comprendi chi hai davanti, capirai meglio come reagire ad alcuni stimoli. Mai idealizzare, neppure i parenti stretti.
Chi vuole capirti senza tornaconti di certo saprá apprezzare molto di te.