Mar
09
Giu
2015
Non c'è più rispetto.
Vivo a Milano, l'altro giorno ero in piscina con la mia ragazza per godermi la giornata di sole. Mentre siamo lì a rilassarci veniamo continuamente disturbati dagli schiamazzi e dagli schizzi di ragazzini tra i 14 e i 17 anni, tutti in gruppo senza tutore a seguito.
Uno di questi, sotto i miei occhi prende di mira un ragazzino di circa 10 anni, che era lì con la famiglia e che era fermo sul bordo della piscina, Decide quindi di spintonarlo lanciandolo in acqua. Alla madre del piccolo non sfugge la scena e dopo essersi accertata del figlio comincia ad inveire contro il ragazzino molesto, il quale dapprima nega apertamente l'evidente gesto compiuto un attimo prima e poi comincia ad insultare la madre del ragazzino arrivando ad alzare le mani ma venendo prontamente bloccato da me e dagli addetti della piscina, che lo espellono.
Probabilmente certe cose uno a questo punto dovrebbe aspettarsele dato come va il mondo ultimamente, eppure io non riesco a farmene una ragione dell'accaduto. Quando noi eravamo adolescenti certo non eravamo degli stinchi di santo, e molto probabilmente avremmo potuto compiere il medesimo gesto, ma per quanto io mi sforzi di ricordare contingenze e luoghi delle nostre goliardate, sono certo che quando venivamo presi in flagrante da un adulto, mai ci siamo permessi di reagire con tanta sfrontatezza e mancanza di rispetto. Sembra che l'attuale generazione di adolescenti, utilizzi spesso e volentieri (come è accaduto anche nella medesima circostanza) l'arma dello status di minore, per aggirare regolamenti e passarla liscia in ogni corcostanza. Sulla principio che un adolescente di oggi, è molto meno ingenuo e molto più violento e scaltro e se vogliamo anche più fiicamente prestante di un adolescente di 20 anni fà mi chiedo se non sia effettivamente il caso di abbassare l'età minima per la responsabilità civile e penale e di inasprire le pene e tolleranza verso i minori.
Ovviamente questa mia riflessione non nasce da questa unica esperienza, ma dall'aver constatato in diversi luoghi e circostanze una diffusa mancanza di principio, e di rispetto in buona parte dei minori di quest'ultima generazione. Invece di stare a pensare alle cause, e dare la Colpa alla Scuola, ai genitori, alla Tv per non parlare dei videogiochi, pensiamo piuttosto alla soluzione. Perchè per educare correttamente bisogna innanzitutto dare l'esempio di cosa succede a chi non si comporta secondo le regole di convivenza civile.
25 commenti
Perchè i genitori di adesso sono per la maggior parte dei coglioni.
Non danno più gli schiaffi o le cinghiate come una volta, anche se nel bene sono sempre servite a chi faceva troppo il pirla.
Adesso, più si va avanti e peggio sarà.
Il rispetto e l'insegnamento di una volta, non c'è quasi più e sta lentamente svanendo.
Pensano a farli stare buoni comprando tutto ciò che chiedono.
le cinghiate mi sembrano un po' eccessive -_-
forse più che altro si tratta che son di più
>le cinghiate mi sembrano un po' eccessive -_-
Secondo me, no.
Secondo te no always? Chiedilo a mia madre che porta una cicatrice sulla schiena. Su qualche buon ceffone ci posso stare, sulle torture assolutamente no, la cinghiata è una violenza gratuita, un atto sadico ed infame
Io personalmente non avrei ne compiuto il gesto, ne quindi attaccato un adulto che mi avesse sorpreso; e sono stato adolescente 15 anni fa.
cmq sì, c'è una sorta di protezione verso i minori che li spinge a fregarsene degli altri e delle regole, egoismo e protagonismo soppratutto; sfrontatezza.
@Setanta
Si vede che ci metteva troppa forza ed effettivamente era sadico e infame.
Io ne ho ricevute e non mi sono rimasti segni.
Erano solo colpi d'avvertimento, come uno schiaffo.
Anche la "zanetta" del nonno, era temibile.
Fortunatamente di cinghiate non ne ho ricevute always, ma di schiafi a mano aperte a iosa!
Il problema è che magari parti di base con l'idea di non esagerare, poi ti prendono i cinque minuti e non sai dove vai a finire. Finche è uno schiaffo, il massimo, non augurabile ovviamente, è lo stampo della mano sulla faccia per un giorno-due, ma una cinghiata c'è il rischio che vada di molto oltre, soprattutto se si finisce per usare la fibbia..
Ritengo che non sia mai opportuno picchiare con qualunque oggetto, mi Sto arrivando!, almeno a mia visione un po' come una vigliaccata.
Non metto in dubbio poi che quelle che ha preso mia madre siano frutto di un'epoca forse troppo rigida.
Sono, almeno per ciò che penso, dell'idea che anche in questi casi sia la via di mezzo il giusto compromesso, premesso che poi ci vuole una persona che sia realmente equilibrata e non in uno stao dove picchiare il figlio sia un modo per sfogare le proprie frustrazioni, forse anche per questo dico che gli oggetti potrebbero essere veramente deleteri
@autore
il problema non si risolve abbassando l'età della punibilità ma colpendo il problema alla radice.
Dici di non incolpare scuola o famiglia (su tv e videogiochi ti do ragione è una minchiata dire che è per GTA che i ragazzini d'oggi sono dei criminali in miniatura)
la colpa invece è proprio dei genitori (e della scuola che cmq non l'ha mai fatto) che non insegnano valori ai loro figli perchè probabilmente non ne hanno loro stesso...il problema più in generale è della società ...di questa generale ocnvinzione che vince il più forte, che delinquere va cmq bene tanto non si verrà puniti
Non per buttarla in cagnara ma la colpa è di un paese in cui se un ex ministro e presidente di regione ruba 10 milioni di euro ne restituisce 3 e torna libero a casa.
Di una società in cui se il pargolo prende brutti voti a scuola la questione si risolve picchiano l'insegnante che è solo un dipendente pubblico che è li a rubare lo stipendio
di una società in cui un indagato che sicuramente sara sospeso dopo l'elezione puo liberamente candidarsi
-Erano solo colpi d'avvertimento, come uno schiaffo.
sì bé se l'unica educazione che riesci a pensare è basata sul dolore, allora non la considero un successo, sai com'è
La colpa in quella situazione è stata degli addetti alla piscina. Prima di espellere il ragazzino, dovevano dargli un paio di ginocchiate, una decina di pugni e una ventina di schiaffi fino a lasciarlo a terra sanguinante. Io sono contro qualsiasi forma di educazione basata sul dolore. E, tuttavia, quando qualcuno alza le mani contro qualcun altro, allora in un modo o nell'altro deve ricevere 10 volte tanto. Ecco allora che il ragazzino ci penserà dieci volte prima di alzare le mani contro qualcuno.
@farnight
>sì bé se l'unica educazione che riesci a pensare è basata sul dolore, allora non la considero un successo, sai com'è
Non ho detto che è l'unica soluzione, ma quando serve, può tornare utile.
Eppure, nonostante tutto, mi rifiuto di credere che siamo arrivati a livelli così bassi. Sì, la situazione è degenerata, ma ho come il sospetto che la pensiamo così anche e soprattutto perché i media marciano su questa cosa e che in realtà la faccenda è meno grave di quel che si pensa. Fermo restando che un paio di scapaccioni in più e Iphone in meno al ragazzino male non facevano.
Mi associo. Negli anni c'è stata una perdita generale di valori ed integrità, un andare allo sbando generalizzato, dovuto anche al fatto che molte "certezze" che si avevano prima, sono ormai scomparse.
Poi, secondo me, quest'ondata forzata di buonismo, usato come scusa per l'integrazione e la globalizzazione, ma che secondo me serve solo ai potenti per poter continuare a fare i comodi loro..ha letteralmente portato tutto allo sfascio.
I genitori temono i figli, il giudizio degli altri, vengono "perseguitati" a volte per fatti anche inesistenti (hai sgridato tuo figlio in pubblico, non gli hai comprato la maglia da 100 euro che hanno tutti i suoi compagni etc..).
Oltre al fatto che secondo me c'è anche poca coscienza dell'essere genitore, oggigiorno..è come se ogni cosa avesse meno importanza, come se nessuno volesse rendersi conto che un figlio ti cambia la vita, ti cambia..e non puoi far quello che facevi prima o essere quello di prima.
C'è un gran caos.
Ed in questo caos, chi non è stato aiutato a crescere in modo sano, chi non ha visto i propri genitori responsabilizzarsi e non è stato responsabilizzato da loro, si crede in diritto di fare quel che gli pare.
Io lavoro in Università da anni, e la gente si stupisce quando sclero perché quando tornò a casa vorrei silenzio e tranquillità.. dato che non mi si crede mai quando racconto di ragazzi che corrono urlando per i corridoi, giocano a nascondino, od a carte (magari a soldi, menandosi se l'altro non paga) oppure vengono in portineria a chiedere un apriscatole e se rispondi loro che non c'è l'uso, ti aggrediscono.
E sono ventenni, quindi in teoria dotati di più giudizio e discernimento dei ragazzini di 12 anni..
Io ormai sono rassegnata.
-Non ho detto che è l'unica soluzione, ma quando serve, può tornare utile.
(non è detto che sia... :/) sarà, ma è anche utile a farsi odiare
-Io lavoro in Università da anni,
boh, magari dipende se tecnica o umanistica
Non c'entra una cippa..se tecnica o umanistica. Non è che uno che fa lettere è più o meno educato di uno che fa chimica. E cmq nell'Università dove lavoro ci sono entrambi i settori.
Non cambia nulla.
Alcuni sono più agitati degli altri, ma la maleducazione rimane.
certo che l'educazione dovrebbe esserci in entrambi i casi, è solo che ho notato delle diversità di comportamento, tutto qua; poi se ci sono entrambe magari non importa
Certo. Quelli scientifici e di alcuni settori simili sono più "fisici". Urlano, fan cagnara, si picchiano.
Quelli benumanistici sono più rompiballe..fanno scenate se c'è qualcosa che non gli va bene, fanno cagnara in modo leggermente diverso, spaccano le cose perché non si rendono conto di quello che fanno.
Ma ripeto..la base di maleducazione e strafottenza rimane la stessa.
@ TomTom, mi ritrovo perfettamente daccordo col tuo discorso. Senz'altro i genitori, assieme alle istituzioni e al contesto stesso in cui i minori vivono hanno un influenza indiscutibile. Ma il mio invito era piuttosto quello di non perdersi nei soliti discorsi mirati a stabilire di chi sono le responsabilità di questi comportamenti, ma impegnarsi alla ricerca di soluzioni concrete indipendentemente da ciò. Perchè purtroppo c'è da dire che noi Italiani quando si tratta di puntare il dito, e di polemizzare siamo bravissimi ma lo siamo molto meno a trovare soluzioni.
Ormai è evidente, e sotto gli occhi e sulla bocca di tutti che siamo un paese governato da una classe politica oltre il limite della moralità e della legalità, ciononostante non siamo capaci di mandare a casa questi "gran signori".
@rosarossa Guarda, mi metto io nei panni degli addetti dell'impianto. Se avessero torto anche solo un capello a quel ragazzo avrebbero avuto una denuncia penale per percosse su minore e avrebbero perso il lavoro. Io stesso nel momento che ho bloccato il ragazzino mi sono sentito rispondere:"toglimi le mani di dosso, sono minorenne, lo dico a mio padre". Allorchè mi sono allontanato, dato che già i miei problemi, mi manca solo di dover combattere battaglie (perse in partenza) che non mi appartengono.
@LunaK Hai perfettamente ragione, l'eccessiva tolleranza come scusa per favorire l'integrazione in un mondo globalizzato, ha portato più svantaggi alle società civili di quanti benefici abbia apportato ai paesi in via di sviluppo. Purtroppo questo è un concetto, da cui ci si mise in guardia oltre vent'anni or sono e a cui nessuno all'epoca volle dar credito.
-Urlano, fan cagnara, si picchiano.
forse nei corsi più 'pratici'? la mia esperienza è diversa
-Quelli benumanistici sono più rompiballe..fanno scenate`
questo sì
Rimango perplessa anch'io
leggendo quel che hai scritto. Mai e poi mai mi aspetterei di vedere un gruppo di ragazzini dar fastidio a un bambino davanti alla sua famiglia... figuriamoci ribellarsi con i genitori davanti.
no comment.
Che poi, se la donna o il padre avessero risposto con un ceffone educativo (una volta che io sappia, non eran poi solo i genitori a farlo)
Chissà che cosa non sarebbe successo!
Che maleducazione. Spero per lui che abbia imparato la lezione
ah ragazzi cade a fagiolo a questo punto
oggi leggendo alcune notizie su internet(premesso sono napoletano,quindi non voglio buttare fango sulla mia città,purtroppo è un fatto che sto per raccontare che è successo)sul sito vesuvio web,leggo di una banda di ragazzine,capitanate dalla più grande (14 anni!!!)che passano il loro tempo tra via dei tribunali e san gregorio armeno, picchiando e sputando addosso ai turisti.Come si dice non c'è mai limite al peggio
Osserva una cosa
A 10 anni si è grandi abbastanza
Ascolta bene
Un ragazzino di 10 anni ormai è grande x venire difeso come un bambino di 3 anni
tu cerca di aiutarli
c'hai ragione
mi ritrovo in tutto quello che dici,mia madre è insegnante alle elementari e anche lei nota questo sviluppo,soprattutto negativo dell'atteggiamento dei ragazzi,a livello di legge so (per quel poco che ho studiato )che i ragazzi sono colpevoli a partire dai 12 anni di età secondo il proprio grado di discernimento,ovviamente si ritiene già a 16 anni di essere ,in linea di massima,abbastanza responsabili delle proprie azioni,il problema è "l'applicazione" di queste normative:i tribunali tendono a punire i genitori per culpa in educando