Lun

01

Apr

2019

come ci si sente a sentirsi dire sempre sì??

Sfogo di Avatar di micolemicole | Categoria: Invidia

ciao a tutti, sono una studentessa di medicina incredibilemte in pari, ho 23 anni e prima di oggi non avevo mai invidiato nessuno. 

non ho avuto un'infanzia perfetta, con una famiglia perfetta del mulino bianco, nè niente di simile, ma diciamo che me la sono sempre cavata con le mie forze.

ho avuto il motorino a 15 anni, quando tutti i miei amici lo avevano da un anno perchè ho dovuto combattere contro due genitori divorziati per averlo. Il sunto era, ovviamente, che nessuno dei due voleva pagare, premetto che mio apdre non ha problemi economici. ho passato un anno d'inferno in cui madre, che odiava guidare mi faceva pesare che ogni mattina mi doveva accompagnare a scuola ( a piedi era più di mezz'ora) e a mio padre, non essendo in casa, importava il giusto dei miei problemi. 

alla fine l'ho ottenuto, non ho mai fatto incidenti, nè preso multe eppure appena hanno avuto la possibilità me lo hanno tolto.

 niente di male fin qui ci sarebbe da pensare, no? Certo, è quello che ho creduto sempre anch'io. infondo con lemie forze ho ottenuto quello che volevo.

però oggi mi si sonoi aperti gli occhi: ho perso un anno della mia vita a cercare di convincere i miei genitori a darmi una cosa che mi serviva e che non era un capriccio d'adolescente. 

ed è semrpe stato così. per ogni minima sciocchezza. non ho mai avuto un sì facile.

oggi mi sono resa conto di essere immatura rispetto ai miei coetanei che hanno avuto tutto dalla vita, che con uno schiocco di dita hanno ottenuto quello che volevano (ovviamente parlo di quelli svegli, non di quelli ritardati). una persona che metto al mio stgesso paino intellettivo che però ha avuto dalla vita più sì di me è parecchio più sveglia e veloce di me. si districa meglio nelle situazioni, nelle difficoltà, nelle relazioni. 

io non ho mai avuto un sì facile da nessuno. mai. nè un professore, nè un genitore, nè un ragazzo. non ho mai neanche una volta ottenuto il ragazzo che mi piaceva, e non perchè sia brutta, ma porbabilmente perchè appaio a tutti gli effetti più indietro mentalemente di come dovrei essere. perchè mentre le mie amiche si prendevano le cotte io spingevo la carrozzella di mia madre, mentre loro avevano il primo ragazzo io pensavo a come vincere la mia piccola battaglia per il motorino, mentre loro si lasciavano e piangevano io mi verognavo di raccontare a qualcuno cosa succedeva in casa mia e quali erano i miei problemi quotidiani. tuttociò mi ha portsto a vergognarmi atgrocemente di me stessa e della mia famiglia, a credere poco in me, a non aprirmi con le persone e a difendermi con un atteggaimento a primo acchitto di superiorità.

anche all'università ci sono entrata studiando per il test e non facendo il ricorso! che deficente eh?

la cosa che mi ha fatto saltare i nervi definitivamente è successa oggi: mi si è rotto il telefono ( dopo quattro anni), ho chiesto a mio padre di farmi un bonifico per andarlo a comprare (l'ultimo me lo aveva comprato mia madre). e ovviamente non mi ha neanche richiamato. 

considerando che vivo fuori, tornerò a casa tra dieci giorni, e lui non si è fatto il minimo scrupolo a dirmi "ok vediamo quando torni". Ho invidiato  la mia migliore amicache  ha l'acesso libero alla carta di credito deei suoi per le emergenze, ha diecimila ragazzi che le vanno dietro, la rispsota sempre pronta, e i trenta all'università perchè fa la tesi con il prof che comnada tutto l'ateneo.  

ma perchè invece per me è così diffcile ottenere ciò che voglio, ciò che avrei anche il diritto di avere? 

 

Tags: invidia

6 commenti

Uhm diritto di avere? A 23 anni? Doppio Uhm....ok non hai avuto una infanzia facile, ma capita a tanti, e bisogna gestirla, ma pare che tu pretenda a priori dai tuoi parents, e hai 23 anni suonati e ambisci a fare il medico, professione dalla elevatissima umanità nella quale bisogna saper DARE tantissimo....non sei più una ragazzetta....e trovarti un lavoretto per le tue piccole spese? Immagino che tu non lavori, sennò il problema dello smartfon non si porrebbe quindi chi paga il tuo sostentamento? Vitto alloggio e soprattutto tasse e spese universitarie che non sono una bazzecola? Quindi invece di fare i capricci per il telefono trovati un lavoretto part time, hai 23 anni, non 3 Cristosanto! 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 02:30 del 02-04-2019

Ma che cosa stai dicendo...Stai colpevolizzando a ritroso e col senno di poi i tuoi genitori per un'invidia di cui loro non sono responsabili. Il fatto che abbiano divorziato non significa che dovessero accontentarti in qualche modo, che uno dei due dovesse necessariamente accollarsi le spese. Per che cosa poi? Il motorino? Quando andavo al liceo, dovevo anch'io farmi mezz'ora a piedi al mattino, avviandomi molto presto. Conosco gente che si svegliava anche alle 5 del mattino per presentarsi in tempo a scuola, e di certo non mi lamentavo io, che la avevo alle 6. Non ho mai pensato al motorino, né alla "macchinina" del patentino. Per la patente ho aspettato i 18 anni come la maggior parte dei miei coetanei, e francamente scooter e macchine 50 le ho viste avere solo ai figli di papà. Persino ora, che ho qualche anno in più di te, non ho ancora un mezzo di trasporto di mia proprietà, ma mica posso incolpare i miei per questo? Smettila di invidiare le fortune degli altri, è da superficiali, per quanto possa sembrare naturale e umano, è anche molto infantile se ci pensi. Credimi, la tua immaturità o ritardo sulla tempistica rispetto ai tuoi coetanei non dipende da ciò che possiedi, ma dall'assumerti le tue responsabilità. Che poi non disporre di certi mezzi possa far ritardare certe esperienze, sono d'accordo, ma puoi mai incolpare tuo padre??? Eddai...ah, comunque di risposte facili non si vive, casomai sono colpi di mazzo, ma la vita non è questo. Fidati, meglio tu ti sia abituata al peggio e alla fatica fin da subito. In bocca al lupo. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 02:58 del 02-04-2019
Motorino?

Io avevo a malapena da mangiare e venivo riempita di botte.

Ma vaffanculo vai.  

Avatar di AnonimoAnonimo alle 07:13 del 02-04-2019

Mm Micole a tratti il tuo discorso è paradossale, non ho capito se inconsapevolmente e intenzionalmente.

Punto primo. Che lottare per ottenere le cose sia comunque un processo virtuoso in termini di crescita personale e del consolidamento della propria cazzutaggine è cosa ormai assodata e nota a tutti. Al contrario lo schioccar di dita è solo un apparente vantaggio che, alla lunga, ti si ritorcerà contro. Fino a quando si è studenti tutto sembra facile. Quando poi dovrai trovare qualcuno disposto a darti uno stipendio le cose cambieranno, credimi.

Punto secondo. I tuoi ti fanno una cortesia pur non volendotela fare. Parli con un genitore separato che, per quieto vivere, ha calato le braghe su tutte le questioni economiche. Ogni tentativo di impostare delle regole o di dire dei no si scontra con l'opposizione di una moglie che trova sempre il modo di trasformarlo in un sì. Non voglio dire che questa cosa ha reso mio figlio un incapace perché le sue cose le sta ottenendo. Ma di certo non lo ha aiutato. Sì sta accorgendo che, là fuori, nessuno è disposto a regalarti niente, e non è sufficientemente attrezzato.

Punto terzo. Non puoi attribuire alle mancanze sei tuoi anche le tue difficolta relazionali o le tue timidezze. Quelli sono aspetti caratteriali innati, qualcosa con cui tutti abbiamo dovuto fare i conti e continuiamo a dovercelo fare. La buona notizia è che una ragazza intelligente come te può imparare ad acquisire comportamenti e strategie comunicative più vantaggiose, tanto nelle relazioni sociali legate al lavoro, quanto al divertimento, all'amicizia e persino all'amore. 

Buona fortuna  

Avatar di ColeridgeColeridge alle 08:07 del 02-04-2019

grazie per le risposte, ovviamnete mi rendo conto che essendo uno sfogo appare esagerato e pesante. ma il genio anonimo che ha parlato della mia facoltà e del dare, uno non ha ide di cosa sia la mia facoltà. due di lavorare mentre si frequenta  ed essere in pari è impossibile. forse non è chiaro cosa sia la frequenza obbligatoria di medicina cinque giorni su sette con tirocini obbligatori e ovviamente gli esami da studiare. con il buonismo ci nutriamo l'africa eh?

per quanto riguarda il resto non ho pianto sulla mia situazione familaire anzi, e sì credo sia giusto, se c'è la possibilità economica da parte di un genitore, dare il meglio al proprio unico figlio che comunque non si è mai comportato da imbecille e ha sempre avuto la testa sulle spalle. 

 

Avatar di micolemicole alle 15:39 del 02-04-2019

Vai avanti per la tua strada Micole perchè per tutto quello che otterrai in futuro non dovrai dire grazie a nessuno se non a te stessa. Sii orgogliosa delle tue conquiste piccole o grandi che siano. C'è chi ti ammira, anche se magari non te lo dice in faccia.

Avatar di ProtagonistaProtagonista alle 09:22 del 14-05-2019

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