Gio
05
Feb
2015
Ho bisogno di sfogarmi.
Ho bisogno solo di sfogarmi, probabilmente scriverò un sacco di cattiverie e sciocchezze che non penso davvero, ma sapete... Quando ci si vuole sfogare si è solo un fiume in piena e non si bada a ciò che si formula.
Oggi ho fatto un esame. Ho avuto 22. Non ho accettato. Esco e la collega che aveva fatto un altro era super felice e lo dimostrava enormemente, guardando tutti dall'alto in basso, urlando al telefono quanto aveva avuto. A gennaio era andata e aveva fatto l'esame che oggi ho dato io, 30, perché il prof quel giorno era di buon umore e chiedeva solo appunti e faceva un paio di domande. Oggi invece spaccava il capello in quattro.
Lei all'altro esame di oggi ha preso 30 e lode. Brutta secchiona del cavolo, che non ha problemi, lavoricchia, vuole fare lo stesso lavoro del padre (e lo farà, ha la raccomandazione del padre) dio bono, sì ti invidio sì lo ammettoooooooooooooooooooooo e ti odio! Ti venisse un accidente strooon**!!! Cosa guardi con aria di superiorità, te che hai tutto dalla vita, una famiglia unita, zero problemi di salute (io invece lotto per la mia vita e la mia salute - E NON SCHERZO- da quando sono nata! Ed ora sono in biblioteca e non voglio piangere, ma Dio solo sa quanto ho dovuto penare in questi 20 anni di vita... Che poi che vita... Solo di ospedali!) Te invece puoi solo pensare allo studio, io a tutte le responsabilità che ho, alla mia "famiglia" disunita, madre depressa, padre violento, fratelli con problemi.... Tutto io!!! Te invece vai a casa dalla mammina, non devi cucinare, perché tanto non lo sai neanche fare, ti porti i sughi pronti.... Non sai cosa significa crescere un fratellino (con problemi ovviamente).
TI ODIO! Per tutta la tua superbia io spero che tu non realizzi MAI il tuo sogno di raccomandata! E così sia. Stron** (vi chiederete cosa c'entra lei.. Deve un po' passare ciò che la gente poco fortunata passa, così impara ad abbassare la testa).
Spero che una giustizia ci sia, e permetta anche a te di non passare un esame, magari il prossimo più difficile.... E che ti capiti qualche grattacapo, che ti possa impedire lo studio.
Ok sono un'invidiosa del cavolo ma se la mia vita mi desse motivi per non esserlo.... È troppo facile fare i buonisti, ma spero che qui non ci siano persone che se la prendano epr quanot ho scrtto. Spero che vi metterete nelle mie condizioni... Anche se non lo auguro a nessuno. Io vivo un inferno. E non so neanche cosa ho fatto per meritare questo dramma. Vorrei solo piangere.... Sembra che debba scontare qualcosa, davvero, perché altriemnti non si spiega tutto ciò che passo..... Vorrei solo addormentarmi per sempre, perché sono stanca. Non mi merito tutto ciò.
13 commenti
Se ci guardiamo attorno troviamo sia chi sta meglio sia chi sta peggio di noi, ognuno ha ricevuto la propria vita ed è da quella che vive il mondo e la realtà.
Lei ha e avrà una vita molto più facile della tua e si sentirà superiore ad altri ma non è la responsabile delle tue difficoltà, lei o altri non ti hanno tolto niente.
non è buonismo il mio, anche perché anche io sono un tipo invidioso; dobbiamo solo accettare le nostre condizioni e fare del meglio x noi stessi senza impuntarci troppo.
Ciao anonima non ti abbattere... questa è l'università... sono cose che avvengono quotidianamente... io in te avrei preso il 22 ma nessuno può sapere i motivi per cui non lo hai accettato e su questo non si può discutere... il mio consiglio è FREGATENE... tira dritto per la tua strada e sii sempre più forte. un bacio.
Come fai a sapere che è raccomandata? I professori non sono un giorno buoni e un giorno cattivi. Posso capire che la tua mia abbia avuto un pò di fortuna e che un 29 sia diventato un 30, ma tra 22 e 29-30 c'è una bella differenza che non si giustifica con una raccomandazione. Accetta il fatto che non sei andata preparata come volevi o che per motivi emotivi non hai reso al 100% e non guardare quello che fanno gli altri, se devi guardare con l'occhio invidioso di chi non riesce ad ottenere i risultati per responsabilità propria e non per raccomandazioni altrui. inoltre il mondo del lavoro è una livella, voti, risultati universitari non contano nulla. Ho visto persone con la quinta elementare ottenere risultati lavorativi migliori di un lureato. Ho visto operi diventare imprenditori e dare lavoro a tante persone. Io, anichè rifiutare, avrei accettto e sarei andato avanti per chiudere gli studi il prima possibile. Tanto il mondo del lavoro non guarda in faccia a nessuno.
Sono d'accordo con te su tutta la linea. Questi figli di papà, sempre attaccati alla gonna della mammina, adolescenti intrappolati nel corpo di giovani adulti hanno rotto le palle anche a me.
Io la vedo così: questo tipo di persone fanno tanto le pretenziose e le superiori, ma se assaggiassero anche solo un decimo delle preoccupazioni e delle responsabilità che persone come te devono sopportare, crollerebbero come castelli di carte.
La superiorità morale è più importante di quella economica, intellettuale o spirituale, non dimenticarlo mai.
Quindi, siccome tu hai problemi di salute e una famiglia di merda (perchè questo è il termine giusto) allora la colpa è di chi ha una famiglia normale alle spalle? Tu la descrivi come una figlia di papà per cosa? Perchè il padre l'aiuterà a trovare lavoro, perchè ha gli studi pagati? Sai, alcuni genitori lo fanno e non è detto che nonsotante la "spintarella" lei non meriti quell'impiego. Come hanno detto, tra un 22 e un 30 c'è un abisso. Non tutti i ragazzi che vanno all'università e hanno gli studi pagati dai genitori sono figli di papà, ma ragazzi normali. Sei tu che perceisci tutto in maniera orrenda e sbagliata, magari non è neanche vero che ti guarda con superiorità. Anzi è orribile augurare ad uan persona certe cose solo perchè ha una situazione familiare felice (sempre dal tuo punto di vista).
Non è colpa tua se hai un apdre alcilizzato una madre debole e sei malata. Come non è una colpa avere genitori amorevoli.
infondo tu, nons ei diversa, tra le scelte che hai avuto, ovvero, cercare di consocerla, vedere se è davvero come te la immagini o sputare veleno addossoa d una ragazza che studia, lavoricchia e ha il sogno di fare il alvoro del padre. Hai scelto la seconda. Ma non preoccuparti, la tua reazione è esattamente quello che ci sia aspetta, mi raccomando cerchiamo di non infrangere mai il clichè: "ragazza povera e sfigata che invida ragazza che ha quello che vorrebbe lei"
ps: il vero figlio di papà è quello che se ne sta parcheggiato in facoltà, senza dare esami e passando il tempoa cazzeggiare. Questa ragazza mi sembra che studie abbia anche sei buoni risultati (ma no, aspetta, a lei i voti dic erto li regalano!). A meno che la definizione "figlia/o di papà" non comprenda tutti coloro che possono dedicarsi al 100% agli studi e che magari essendo fuori sede, gli viene pure pagata la casetta.
Quella ragazza non ha colpa della tua vita schifosa. Mi spiace se con te la vita è stata ingrata, di certo nascere in una famiglia che ti ama con dei genitori che ti pagano gli studi (cosa normale a mio avviso)agevola, ma non è sempre detto. Proprio su questo tema si discutevo sotto un'altro sfogo, che però non trovo più. Ognuno può ottenere il proprio riscatto. E fai lo stesso errore di chi giudica te, solo che tu ti senti in diritto di farlo.
vabbè ma non siate troppo duri, lo sa anche l'autrice che quest'altra ragazza non ha colpa per le sue sfortune, è solo uno sfogo, lo precisa proprio nelle prime righe. E ci sta sul momento che ti girano le scatole quando a te va tutto male vedere miss perfettina che esce esultando con l'ennesimo 30. Poi ci si calma e si capisce che lei è lei e noi siamo noi
-Tanto il mondo del lavoro non guarda in faccia a nessuno.
a meno che non fai il modello
O ti fai truccare.
e tanti saluti ai verbi
truccare? anche le macchine, allora
=truccare? anche le macchine, allora=
le macchine non hanno una faccia da farsi guardare.
Cmq la vita riserva una dose di dolore per tutti, chi più chi meno. Del resto di lei sai solo quello che si vede e spesso non è tutto oro quello che luccica. Sarebbe stato così terribile accettare il 22? Cmq mi spiace, spero che le cose vadano bene per te