Ven
27
Gen
2012
proprietà privata
è così che mi sento una proprietà privata.
io ho 28 anni e sono sposata da un anno e mezzo, fidanzamento di 4 anni, preceduto da altre relazioni più o meno serie, con l'uomo che ora è mio marito è stato subito feeling, non colpo di fulmine l'amore è arrivato dopo, ma abbiamo entrambi capito di essere legati da qualcosa, prima di sposarci entrambi vivevamo nella mia città natale, qui ho amici parenti i miei genitori, purtroppo non ho fratelli o sorelle perchè sono figlia unica e questo aggrava la situazione che da 6 mesi a questa parte mi sta facendo riflettere
prima di sposarci, lui mi disse che da tempo aveva chiesto di essere trasferito vicino casa, e dopo anni è stato esaudito, è stato trasferito nella sede della società che dista solo 30km dal paese in cui è nato.
Per amore mi sono trasferita, lasciando la mia città gli affetti e il mio lavoro, lavoro che non ho più trovato, se non lavoretti saltuari e mal pagati, comunque sia ho subito visto che la famiglia di lui era molto "affettuosa " e "protettiva" col tempo ho scoperto che queste due parole sono solo eufemismi, purtroppo le persone le impari a conoscere dopo che ci vivi a stretto contatto, e io con i miei suoceri e cognati e zii ci ho vissuto per 3 mesi, mentre il mio uomo cercava una casa vicino al suo lavoro (fortunatamente direi), forse questa è l'unica cosa positiva perchè dopo il matrimonio ma anche prima questa famiglia ha agito come se dal momento che ho messo piede in casa loro in qualità di futura moglie, io fossi diventata una loro proprietà, insomma ora era la signora XXX e non più la signorina YYY, come se entrando nella loro famiglia io avessi doveri e obblighi (pochi diritti) solo nei confronti della famiglia di mio marito, e non iù verso la mia. lo ammetto ho peccato di ingenuità, perchè l'amore ci acceca e ho scambiato il possesso e la mentalità arcaica e medievale,secondo al quale una volta sposata uan donna deve lasciarsi tutto alle spalle, con l'affetto vero.
un esempio, mia madre e mio padre hanno parteciato pochissimo alla preparazione delle nozze, che si sono svolte nella città di mio marito, e di conseguenza i miei invitati si sono ridotti all'osso, poco più di 30 persone, un po per al distanza un po perchè non potevo permettermi di pagare viaggio e alloggio a tutti, questa è stata una delle cose che hanno creato astio tra la mia famiglia e quella di lui che non ha minimante coadiuvato i miei parenti a essere presenti.
dopo è iniziato il mio percorso di moglie sopportanod le mille ingerenze di mia suocera e dei miei cognati, non essere libera di uscire nenahce per cercare alvoro, il alvaggio dle cervello per convincermi a stare in casa a fare al casalinga (io sono laureata, e mi paice lavorare e provvedere a me stessa), insomma essere coem mia suocera e le altre cognate, che stanno a casa con i bambini.
queste sono minuzie, il nostro primo natale da sposati, l'ho passato con al sua famiglia nonostante io non vedessi i miei dal matrimonio, quando ho accennato al fatto che c'era la possibilità che potessimo andare su d ame, c'è stata una faida familiare, io ora era moglie di S, e il natlae e tutte le altre festività andavano passate ocn al famiglia di mio marito e non con la mia.
ho provato a mediare ocn mio marito, per far scendere i miei, abbiamo litigato, ma lui da ragione ai suoi, o meglio dice " è così che si fa da queste parti" e liquida la questione.
poi ci sono state altre, cose, come quest'estate in ui io mi sono "permessa" dia ndare dai miei pe ruan settimana, settimana in cui mio marito, non è ne morto ne deperito, perchè se vuole sa farsi le cose da solo, insomma mi sono beccata un linciaggio telefonico da mia suocera e da una cognata perchè non avevo avvertito della mi partenza, e ora loro dovevano pensare pure a S. li ho risposto male anzi malissimo, forte di essere a casa mia nel mio ambiente.
tornata giù, ho dovuto chiedere pure scusa, quando dovevano essere loro a fare il classico apsso indietro, così dopo luglio al situazine è peggiorata,
questo natale passato è stato pure peggio, a capodanno avevamo l'occasione per tornare d ame e stare un po con i miei ma pure li, ci si è mess al sua famiglia, questa famiglia ingombramnte, che mi ha fagocitato, che mi impedisce di essere me stessa e di vivere, sto seriamente pensando di lasciarlo, o comunque di dargli un ultimatum, mia madre come al solito cerca di farmi ragionare, dicendo che S è un bravo ragazzo, che mi vuole bene ma che la mentalità e il modo in cui si viene educato è difficile da estirpare.
però lui quando era nella città dove sono nata non era così, anzi faceva spesso riferimento a quanto qui si sentisse libero, per rimanendo elgat alla sua famiglia.
l'ho pregato in lacrime di tornare, di chiedere se può tornare su, dove io potrei tornare al mio vecchio alvoro,essere di nuovo al ragazza che ero, libera spensierata.
amo mio mio amrito sono una moglie fedele, amo prendermi cura di lui e della mia casa ma sento chesto in una prigione, sono sicura che senz ala presenza della sua famiglia le cose sarebbero diverse, tutto sarebbe diverso.
non amo sentirmi al propietà di nessuno, invece questa gente, pretende che io faccia e agisca a modo loro persino il modo i cui devo tenere al casa o cucinare, non va bene come faccio io il sugo non imorta che sia buono il sugo va fatto come si usa da loro come fa la madre.
MA ANDATE A FANCULO TUTTI!!!!!!!!!! io me ne ritorno alla mia vita, perchè se voglio vivere è così che devo fare, se lui mi ama verrà con me, o farà in modo di venirci, io ho lasciato tutto per lui e gurdate come sono ridotta, a scrivere su un sito di sfoghi perchè qui non ho amici, ma solo perosne che controllano quello che dico e faccio, come mi vesto persino, non sono libera di andare in giro pe negozi perchè non ho soldi miei e perchè ho mia suocera sempre tra i piedi nostante i 30km, visto che loro sono praticmanete in campagna e i la spesa e le altre commissioni le fanno qui dove stiamo noi.
non voglio compassione neanche al vostra approvazione, so solo che devo tirarmene fuori
6 commenti
scusa ma hai sposato lui o i suoi genitori??
probabilmente lui e' cosi' diverso da quando stava lontano perche' da lontano era piu' adulto e maturo... a stare coi genitori e' regredito a persona infantile e immatura...
i tuoi han ragione e' cresciuto con quella mentalita', e' la mentalita' del luogo. ma la mentalita' non si cambia, quindi sai gia' cosa fare...
inutile parlargliene, sentirebbe che vuoi metterlo contro la famiglia... e non ascoltare nemmeno tua mamma dal momento che sei tu la moglie e non lei!
semplicemente te ne vai... gli lasci una lettera e gli dici cosa fare se ti ama sul serio e ti vuole per sempre accanto.
ma non cedere. e non tornare piu'.
ma te l'immagini come sarebbe con dei figli???
per cesca
no sono 30km, mi sono spiegata male, io sono originaria di un'altra regione e mi sono trasferita nella sua. però la sua famiglia abita in un piccolo paesetto, mentre la sede dell'azienda è in città noi abitiamo in questa città che dista 30km, ecco perchè ho scritto che qui non ho amici o parenti perchè la mia famiglia è lontanissima.
per andre80, si hai ragione, è regredito e sopratutto non vuole entrare in conflitto con al famiglia, vorrei trovar eil coraggio di scrivere quella lettera di cui parli e andarmene, ma lo amo o meglio amo l'uomo che ho conosciuto 6 anni fa, non voglio che litighi con i suoi ma io qui sto morendo come persona.
cosa aspetti a fare al valigia
solo a leggerti m'è salita una rabbia! capisco l'amore capisco tutto ma non farsi sopraffare così, queste persone sarnno invadenti e retrogatdi quanto ti pare ma se io dico no è no? che cosa posso farti ucciderti incatenarti? non credo, penso che la tua arrendevolezza abbia fatto da fertilizzante per questi atteggiamenti, non sè tardi per riprenderti al tua vita, parla chiaroa tuo marito , digli tutto, e digli che se le cose non cambieranno tu te ne andrai via. ora non so che lavoro fa tuo marito ma non credo che lo ritrasferiscano tanto presto nel frattempo alza un muro con questa gente inizia ad alzare al voce a farti sentire, forse capiranno che non sei venuta dalla "montagna del sapone"
si, ma l'uomo che tu amavi 6 anni fa e' cambiato.
e volente o nolente, non tornera' mai piu' quello di prima. ergo, o lo accetti di buon cuore e te lo tieni cosi' e vivi serena oppure, se anche una minima parte di te non e' contenta di cio', fai le valigie e te ne vai.
la lettera non e' necessaria. puoi anche scrivere solo "non ce la faccio piu', me ne vado"
la decisione finale spetta a te, ma se ci stai male, che vita fai? meglio soffrire tanto ora, piuttosto che stare male per tutta la vita. sei poco piu' giovane di me, se proprio lui non ti vuole seguire e ti ritrovi sola, avrai sicuramente altre occasioni in futuro. la vita non finisce a 28 anni, semmai inizia!
mollalo..
con il tempo non cambiera' ma anzi potrebbe peggiorare...sei ancora giovane e puoi ancora godeti la vita e io ti dico in tutta onesta' mollalo.Dove abito io c'e' una mentalita' simile,quindi ti dico che una persona come lui,cosi attaccata alla famiglia non si stacchera' mai da loro,e preferirebbe perdere te piuttosto che loro.Quindi il mio consiglio e' prova a dandare per un periodo di tempo su dai tuoi,e accenna al fatto che vuoi ritornare li perche' la sua famiglia ti opprime ecc e che se lui ti ama davvero potrebbe cercare di venire con te...se in un tempo ragionevole non fa queste cose lascialo,separati e non richiedere nemmeno gli alimenti,cosi tagli i ponti definitivamente da lui e da loro soprattutto.Se invece resterai cn lui immagina che quando avrai figli le cose diventeranno mooolto piu difficili..pensaci bene..la vita e' ancora lunga e non credo ke tu voglia passarla cn loro
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solo una domanda...hai scritto 30km...ma è sbagliato vero? xkè trasferirsi x soli 30km mi sembra una cavolata, forse volevi scrivere 300km
cmq guarda seondo me bisogna solo essere forti e nn perdersi d'animo e lottare
è della tua vita che si parla e chissà qnd avrai die figli!