Sab

19

Ott

2019

Essere uomo fa schifo!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sfatiamo una volta per tutte questo mito del cazzo secondo cui gli uomini avrebbero una vita più facile delle donne perché sono più semplici, più diretti, trovano lavoro più facilmente, guadagnano di più, la società è maschilista e bla bla bla…Sto cazzo mie care, sto cazzo. Essere uomo non è facile per niente, specie se a 22 anni sei alto 1,65, pesi 45 kili senza niente addosso e non fai parte della massa omologata che ti circonda. Partiamo dalle basi: il rapporto con gli appartenenti al proprio sesso. Voi donne rompete sempre i coglioni con questa storia della competizione tra donne, del fatto che vi parlate alle spalle, che spesso gli uomini sono più “sinceri” (no, non sono più sinceri, se vi assecondano è solo perché vogliono portarvi a letto)…ma voi avete idea di cosa sia la competizione fra maschi? Praticamente fin dalla prima età i bambini maschi cercano di fottersi a vicenda, e non nel senso buono del termine. Gli viene insegnato che devono sempre prevalere, che devono essere vincenti, che devono COMANDARE. Così arrivi all’adolescenza che se non hai un carattere abbastanza forte verrai automaticamente bullizzato dai tuoi coetanei e da quelli più grandi di te (e a me è andata bene tutto sommato: ci hanno provato per un annetto in terza media ma mi sono ribellato ed è finita lì, tuttavia mentirei se dicessi che quell’esperienza non mi ha segnato), un’esperienza di vita che le signorine neanche si immaginano. Cresci e ti rendi conto di essere diverso dalla maggioranza, fuori dal coro: mentre quei coglioni dei tuoi companeros si interessano prevalentemente di soldi, fica e motori, di abiti di marca, di merdosi gruppi musicali modaioli e like su facebook e instagram, di calcio e fantacalcio, tu invece sei appassionato di lettura, di cinema, scrivi recensioni, ascolti gruppi come Genesis e The Alan Parsons Project, ti piacciono vari generi musicali considerati “fuori-moda” o troppo colti, frequenti anche gente più grande di te, preferisci il ciclismo al calcio (tifi Nibali e di Ronaldo non te ne frega un cazzo), preferisci ascoltare e imparare anziché parlare per non dire nulla, ti indigni per le ingiustizie e le disuguaglianze anziché acclamare Chiara Ferragni. E fin qui tutto bene. Il problema è che se sei una ragazza, sarai considerata “speciale”, intelligente, indipendente, se invece sei un ragazzo vieni considerato uno “sfigato”. Se ti va bene. Se ti va male sei un “frocio demmerda”. Se sei femmina e sei bassa, sei FIGA. Se sei maschio e sei sotto l’1,75, sei una mezzasega. Se sei donna puoi anche startene per i cazzi tuoi passivamente, nessuno penserà a giudicarti per questo, tutt’altro: non ci vorrà molto prima che qualcuno si faccia avanti per abbordarti. Se sei un uomo e te ne stai per i fatti tuoi perché il “branco” non fa per te, allora devi per forza essere un asociale depresso e patetico. E non solo agli occhi degli uomini, ma anche a quelli delle donne stesse, le più grandi maschiliste e sessiste che ci sono a questo mondo. E sì, se sei uomo devi per forza far parte del branco e fare a spadate col pisello con i tuoi commilitoni, altrimenti sei una mezza checca senza palle e non meriti la considerazione di nessuno. Una donna può permettersi di essere sensibile, di mostrare le proprie debolezze, può piangere senza essere giudicata, può mostrare la propria sofferenza, può anche esternare le proprie emozioni ed essere romantica, può avere slanci d’affetto, può chiamare le amiche e confidarsi con loro e mostrare che vuole loro bene. Un uomo no. Un uomo deve essere impassibile, deve indossare una maschera ventiquattr’ore su ventiquattro, non far trapelare nessuna emozione, tanto meno una debolezza, guai a mostrarsi vulnerabili! Verresti subito scoperto e infilzato. Non puoi neanche mostrarti affettuoso con le persone a cui vuoi bene. Quando parli con gli amici puoi solo raccontare delle cazzate, mai parlare dei tuoi problemi o delle tue paure altrimenti verresti catalogato come un rompicoglioni e una piangina. L’amicizia tra uomini non esiste, è solo un falso mito. O ti uniformi alla massa e parli di cose futili e tieni gli stessi atteggiamenti degli altri, o sei tagliato fuori. Gli uomini sono soli, sono sempre soli. Una donna avrà sempre qualcuno o qualcuna che la cercherà, pronto o pronta ad aiutarla, sostenerla e incoraggiarla. Un uomo no, dovrà sempre arrangiarsi da solo e soffrire in silenzio facendo finta di niente. E voi donne non aiutate per niente. Mentre una donna fuori dal coro è tenuta in palmo di mano, un uomo fuori dal coro è schifato. E sì che poi vi lamentate che gli uomini sono stupidi, ignoranti, rozzi, cafoni, insensibili, maniaci sessuali, maschilisti, sessisti, retrogradi, imbranati, inutili, tutti uguali, ma quando uno si azzarda a rompere i paradigmi che ci tengono soggiogati voi siete maestre nel considerarlo e nel farlo sentire una merda insignificante. Alla fine non fate altro che promuovere lo stereotipo dell’uomo vincente a cui tutti avremo difficoltà ad uniformarci. All’atto pratico, mentre la stragrande maggioranza delle donne vive serena e non fatica a trovarsi un partner, la stragrande maggioranza degli uomini vive di merda ed è depressa, infelice e si sente inadeguata. Sarà per questo che viviamo meno di voi? Io credo di sì, e a questo punto dico: ”Meno male! Sai che strazio vivere cent’anni a sta maniera?”.

11 commenti

Ne riparliamo nella prossima vita

Quando forse se hai sfiga rinasci donna, vieni discriminata in tutti i campi, ci si aspetta da te che tu sia una casalinga perfetta e contemporaneamente lavori perché "l'avete voluta voi l'emancipazione, ora lavorate e zitte", ti pieghi dai crampi una volta al mese ma non puoi metterti in malattia perché le mestruazioni sono normali, devi continuare a lavorare quasi fino a fine gravidanza perché "sei incinta, mica malata", devi imbottirti di ormoni nocivi perché "col preservativo non sento nulla", devi aspettare che sua signoria gli uomini decidano a che velocità di debba sviluppare una relazione perché a 35 anni ancora di far famiglia non se la sentono, sono "ragazzi", se poi per miracolo si decidono troppo tardi di diventare padre quella che si deve riempire di punture al centro fertilità sei tu, loro devono farsi due seghe in un bicchiere e si lagnano pure, mentre in maternità di giostra fra casa, bimbo e il tuo corpo sfaldato dalla gravidanza dovrai anche sentirti dire "perché non vuoi fare sesso, non sei normale, lo fanno tutte..."....continuo? O chiudi il becco così ragazzino? 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 18:25 del 19-10-2019
La penso come te.

Hai descritto molto bene quello che penso anche io perchè anche io ho vissuto fino ad ora, che ho 23 anni, una vita molto simile alla tua sebbene, giusto per essere chiari, non avrei utilizzato tanto rabbia nel descrivere tutta la vicenda ma dev'essere che sei arrivato a un punto di ritorno in cui hai sentito la necessità di sfogarti e ti capisco, non preoccuparti. 
Anche io sono stato preso di mira alle medie, la cosa mi ha segnato (non gravemente si intende ma è stata un'esperienza negativa indiscutibilmente), col tempo ho provato anche io a parlare dei vari problemi della vita, sentimentali e non, con altri maschi e, ovviamente, le discussioni (salvo qualche mio amico fidato che fa eccezione) degeneravano sempre e si tendeva a parlare solamente dei classici argomenti mainstream, cosa di cui non mi fregava assolutamente niente dato che avevo la mia dose di problemi e volevo qualcuno che mi potesse ascoltare cosi come sarei stato disponibile io ad ascoltare loro. Col tempo mi sono stufato di indossare la cosiddetta maschera e ho iniziato ad allontanare le persone in automatico rivelando la reale natura delle persone di cui mi circondavo, persone che definivo amici ma a cui non sono mai interessato veramente.

Passando al sesso opposto, l'essere sensibile e mostrarti per quello che sei, a volte fragile, anche se magari nel momento del bisogno sei un leone, provoca spesso nelle ragazze (parlo a grandi linee, ovviamente ci sono eccezioni ma molto rare cosi come nei maschi) una strana sensazione del tipo "si... però no" nel senso che capiscono in fondo che sei una persona sensibile, premurosa, affidabile e tanto altro, lo capiscono per davvero ma per loro non sono punti di reale forza, loro vogliono l'uomo inscalfibile, quello che sa sempre risolvere la situazione, quello che esce dalla macchina vestito bene, barba e capelli pettinati a fare la classica bella figura d'apparenza, perchè oggi più di ieri l'apparenza, l'aspetto esteriore, il sembrare in cima alla catena alimentare è più importante che far trapelare che si è sensibili, indifesi talvolta e che si ha bisogno di un partner che possa aiutarti a reagire e farti spiccare il volo. È l'indole umana, la maggioranza discrimina le eccezioni come noi perchè le percepisce diverse e fuori dal coro e, come hai detto tu, le ragazze ne ottengono un risultato purtroppo o per fortuna diverso... come mai questo? Perché l'uomo è alla ricerca costante di una donna, è sempre a caccia e riesce a trovare la bellezza femminile in qualsiasi aspetto, pure che esso vada controcorrente ai suoi reali gusti... questo solo per il desiderio di riproduzione, tutto qui, noi maschi siamo davvero semplici sotto questo punto di vista... se non fosse così anche le donne "non mainstream" verrebbero emarginate come gli uomini.

Feci un post qualche giorno fa (nella sezione IRA se non sbaglio) in cui chiesi pareri sulla mia ultima relazione durata 1 anno e mezzo/2. Vuoi sapere perchè è finita? A grandi linee mi disse qualche mese prima di lasciarci (e avevo sottovalutato molto queste parole): "non lo so che mi succede, è come se mi fossi innamorata di un altro te o comunque di un te che non è mai esistito..." e il discorso prosegue ma è questa la frase principale. Cosa ho fatto per farle dire questo? Semplice, col tempo mi sono lasciato andare perchè sono entrato sempre più in confidenza; all'inizio della relazione e anche prima della relazione stessa l'unica cosa che facevo era ridere, scherzare, fare il coglionazzo per farla divertire, suscitavo in lei un particolare interesse che però è venuto a mancare, perchè? Perchè ho tolto quella maschera, ho iniziato a chiedere pareri su miei problemi, talvolta piangevo in situazioni di debolezza (non è che piangessi sempre eh, capitava ogni tanto ma quelle poche volte sono bastate), mi sono mostrato per quello che ero e le ho dato l'impressione che lei stesse talvolta trasformandosi in una specie di amica o mamma che dovesse accudirmi e ciò era solo una sensazione apparente eppure è bastata per rovinare il rapporto: io non ero il gran simpaticone sicuro di se coglionazzo che sapeva solo ridere e sparare minchiate, dietro quel guscio c'era una persona, una persona che puntualmente è stata ferita e non è stata capita perchè è meglio vivere di frivolezze, di cazzate, di stupidaggini mainstream senza affrontare la vita appieno ma fermandosi alle apparenze esteriori, quelle che a tutti piacciono ma che alla fine non colmano e non saziano mai davvero a pieno (ed ecco il perchè le donne non trovano mai un vero giovamento dallo stare con ragazzi stronzi, si vive di frivolezze ma quando poi arriva qualcuno che davvero si mostra per cio che è la cosa viene ritenuta "particolare, seccante, troppo impegnativa, noiosa, pericolosa per la propria immagine e per la propria salute mentale" perciò si continua a cercare la perfezione nell'apparenza tormentando così in loop continuo... come puoi vedere quella bassa percentuale di relazioni che si basano sull'essere davvero se stessi sono le migliori e sono quelle in cui generalmente si soffre meno perchè appunto non si mettono al primo posto le minchiate di cui gli altri si nutrono come fosse linfa vitale).

Avatar di ChiccoChiccoChiccoChicco alle 19:24 del 19-10-2019

@ChiccoChicco Grazie per la bella risposta. Non c'è speranza cazzo, non c'è più speranza. Forse devo davvero rassegnarmi, non potrò mai avere un rapporto significativo con nessuno, tanto meno con una donna.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 19:30 del 19-10-2019

Vabbè. Tutti e due i sessi ricevono pressioni sociali diverse.

Il ragazzino non ha tutti i torti e le ha esposte meglio della commentatrice che ha cucinato un minestrone al vole di problemi a Random. 

Semmai il risultato pare essere che tutte queste pressioni di ruolo sono eccessive per tutti. Dalla nascita in poi è tutto un subire rotture di palle dai nostri stessi simili, in maggioranza da quelli nati prima di noi. Strana specie animale, quella dell'homo sapiens. Voi pensate che i gatti, fra loro si bullizzino così? Non credo proprio. 

Ma secondo voi i tassi pagano le tasse? Oppure vadano in chiesa la domenica?

Homo homini lupus, davvero. 

Avatar di OldJoeOldJoe alle 19:36 del 19-10-2019

@OldJoe un gatto! Bravo! Ecco la soluzione: mi compro un gatto. Ahahahah

Avatar di AnonimoAnonimo alle 19:46 del 19-10-2019

Ho letto ora i commenti, compreso il primo in assoluto dove viene buttata in mezzo una frustrazione senza logica e voglio rispondere a quello. Io credo che nessuno abbia parlato dei problemi delle donne, di fertilità, maternità, il voler scopare, l'indipendenza, sgobbare a casa ecc.

Credo tu abbia perso il concetto del post che non è nemmeno rivolto alle sole donne bensì all'essere umano in generale con il focus un po' più mirato sulle donne in quanto il creatore del post è maschio e vorrebbe trovare una "fiamma" che davvero lo capisca, la cosa poteva benissimo essere mirata agli uomini come successa in talti altri post fatti da donne che ho visto sempre su questo sito, quindi non c'è bisogno di scaldarsi.

Il succo del discorso è che si critica il fatto che ci si ferma all'apparenza, ci si ferma sulle banalità, non si scava mai a fondo di una persona, ci si limita a etichettare una persona in base all'apparenza e trattarla in tale maniera in base al pregiudizio e a fattori inutili. Tale messaggio è stato rivolto non solo a potenziali partner (perciò ragazze) ma anche ai classici amici che se ne sbattono della tua persona. Evidentemente se hai scritto una tale sfuriata significa che non hai letto bene il post o, se lo avessi fatto, hai tratto conclusioni da nazi-femminista perché nessuno ha detto tali assurdità che tu hai affermato, nessuno ha parlato dei diritti del mondo del lavoro, di come ci si deve sentire a lavorare sia fuori che a casa perche "si sono ottenuti i diritti e adesso lavorate, cavoli vostri", qui si sta raccontando del tipo di relazioni tra maschio-maschio e maschio-femmina e di come tra essi ci siano delle differenze. Credo che il creatore del post non voglia la schiavetta, non voglia una donna che sia la propria balia ne la psicologa, vorrebbe una persona che capisca davvero e guardi in fondo prima di giudicare, cosi come vorrebbe amici MASCHI di questo tipo che non basino la loro amicizia su criteri infantili dettati dal parlare solamente di figa e cazzate varie. C'era tanto altro da dire ma non voglio fare un altro poema perciò mi limito a questo.

Avatar di ChiccoChiccoChiccoChicco alle 21:41 del 19-10-2019

Ah, forse avrei dovuto specificare il fatto che a 22 anni sono vergine. Sul momento non ci ho pensato e non mi sembrava importante, dato che il mio problema non deriva da una mancanza di scopate quanto da una mancanza di calore umano che un semplice amplesso non risolverebbe per niente. Tuttavia mi sembra giusto specificarlo, così magari qualche altra nazifemminista come quella qui sopra può sfottermi:"Sfikatoh! Fanno bene a non guardarti! Fai skifo porkoh!"

Avatar di AnonimoAnonimo alle 23:39 del 19-10-2019

Hai ragione quando dici che essere uomo non è semplice, ma attenzione ai ai paragoni "maschi contro femmine", le pressioni sociali sono esattamente le stesse e non lo vedi perché stai guardando solo la patinatura della realtà femminile. 

Se ti raccontassi i disagi che avevo io, donna, alla tua età, ti stupiresti accorgendoti di quanto siano simili ai tuoi, alcuni esattamente uguali a come li descrivi tu. Non mi allungo a raccontarli perché sto facendo una pausa tra un lavoro e un altro. 

Però, però.. Una cosa voglio dirtela

Tutti questi problemi li vivi in modo così acuto ora perché hai 22 anni e sei giovanissimo,  un po' immaturo e circondato da immaturi e immature. Non è un offesa, è la normalità, nessuno si aspetta che tu possa essere un uomo fatto a 22 anni. Io ho qualche anno più di te, non così tanti in realtà, ma già va meglio di quando avevamo la tua età. Le pressioni sociali ci sono sempre, ma le affronto con maggiore libertà. Gli immaturi ci sono sempre, ma sono sempre meno. 

Me ne frego di come "dovrei essere" e mi concedo il lusso di essere come mi pare senza sentirmi una disadattata. Non farti fregare quando vedi i tuoi compagni tutti uguali, figa e calcio, che fanno comunella, o le  principessine che si confidano tra loro. Il senso di comunione e appartenenza che deriva dall'omologazione non è reale. Alla fine siamo tutti soli e loro si stanno illudendo per sopravvivere.

 

Quel senso di solitudine che descrivi lo vivono anche le donne nonostante tu non lo veda, ma se ieri mi angosciava, oggi la solitudine è quasi un balsamo. Non è così per tutti, ma vedo che la maggior parte impara a stare dentro la solitudine senza affogare.  Poi se sei fortunato, trovi qualche anima per essere soli in compagnia. 

Crescendo si impara anche ad apprezzare maggiormente la singolarità e tutte le differenze  tra te e i tuoi coetanei che oggi ti sembrano cosí ingrate, domani potrebbero essere viste come pregi

Coraggio. Si migliora

Avatar di DifficileDifficile alle 03:31 del 20-10-2019
Le paranoie che ti fai

Sono soltanto "colpa" tua.

Sei debole e immaturo. Non te la prendere se te lo dico. Ma una persona forte, con un carattere formato e sicura di sé, non ha paura di mostrarsi così com'è. Non ha paura di esternare i propri sentimenti e soprattutto non teme il giudizio degli altri (coglioni). E se sono coglioni, glielo dici in faccia. Imparerai con il tempo che al mondo ci sono persone intelligenti e mature e coglioni che resteranno per sempre dei coglioni (uomini e donne) e imparerai a circondarti e a frequentare persone che rispettano te così come sei. Ma dipende solo da te. Un abbraccio.

N.B. Bada che ho scritto persone e non uomini o donne perché  secondo me distinguere i due sessi,  nel contesto attuale ha sempre meno senso a mio parere.  

Avatar di AnonimoAnonimo alle 06:23 del 20-10-2019

DA APPLAUDIRE!!!

Complimenti sfogante,tutto vero quello che hai scritto: Ho passato i 20 sono solo e senza nessuno/a perchè mi faceva schifo uniformarmi alla massa e tutti "Ah hai problemi,ti sei isolato,socializzare diqua socializzare dilà" mi hanno triturato le palle,fanno sempre paragoni con gli altri come ci fosse il modello da seguire ovvero "titolodistudio+lavoro+moglie+casa" se manca una di queste ti schifano,a me hanno schifato,emarginato ed etichettato come anormale e da non tenere in considerazione solo degno di compassione!!!

A me la solitudine piace: nessuno mi farà mai sentire una merda per sentirsi a sua volta appagato,A me la disoccupazione piace: amo il tempo libero,A me piace l'arte in tutte le sue forme,A me piace fare introspezione psicologica guardare dentro me stesso e gli altri,A me piace pagare per il sesso con una bella ragazza: non mi ci vedrei mai come partner o padre di famiglia nemmeno per scherzo...

Detto questo la smettano di ghettizzarci,di fare paragoni,di imporre modelli,di giudicarci ferendoci: Siamo persone con un anima prima di tutto,a prescindere dal genere U/D.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 08:35 del 20-10-2019

guarda, se sei veramente così, io ti apprezzo come ragazzo

ricorda, in questo mondo non sei l'unico con quegli interessi e non tutti siamo uguali, secondo me dovresti frequentare luoghi più adatti ai tuoi interessi e passioni e vedrai che troverai ragazzi simili a te :) soprattutto avrai pù possibilità di trovare una ragazza

secondo me, dovresti solo cercare di mostrare a tutti come sei, dovresti fregartene degli sterotipi della gente (perchè quelli che hai citato tu, sono solo superficiali), mentre quelli diversi da te si allontaneranno e ti prenderanno in giro, tu attirerai gente più simile a te, stai tranquillo che si faranno avanti (o se no, fatti avanti tu)

andrà tutto bene, vedrai 😊🤗 

Avatar di nadia99nadia99 alle 13:23 del 20-10-2019

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