Sab

28

Set

2019

Solo autocommiserazione

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Eccomi a sfogarmi con degli estranei perché non posso farlo con chi mi ama, non posso scaricare addosso a loro questo peso.

Sono un fallimento, un trionfo di autosabotaggio e me ne assumo tutte le responsabilità. Una privilegiata, che ha avuto l'occasione di fare il lavoro che voleva e lo ha trasformato in angoscia e che ora deve affrontare il fallimento. Già lo sento, mio padre che ride di me. 

Ho un compagno che mi ama e mi sta vicino, anche se ora non c'è, nonostante me, l'odio per me stessa, il mio sabotarmi ostinato, i tentativi di allontanarlo. La verità è che io non riesco ad amare nessuno. 

Mi sono innamorata di un altro, mi faccio schifo per questo. Non era amore, volevo solo qualcuno che mi salvasse da me stessa. Lui non l'ha fatto, ovviamente, nessuno può farlo. Non è successo niente, lui forse mi voleva ma l'ho allontanato. Mi sono illusa e umiliata. Questo faccio: costruisco muri che finiscono per soffocarmi, mi ritrovo in trappola. 

Preferisco sgravare gli altri dal mio peso. Vorrei farlo definitivamente, ma sarebbe solo l'ennesima vigliaccata, rinuncia, rifiuto di assumermi le mie responsabilità, tentativo di attirare l'attenzione, invece di occuparmi di me stessa e del mio benessere, e di quello di chi mi ama. 

Ognuno è responsabile della sua vita, lo so. Non ci sono deleghe. Questa responsabilità porta con sé libertà e angoscia. È così per tutti, è gestibile. Perché non sono in grado di farlo? A 30 anni mi comporto come una bambina.  

Penso di impiccarmi col guinzaglio del mio cane, o di piantarmi un coltello alla base della testa, come si uccidono gli zombie nei film. Perché questo sono, uno zombie.

Non lo farò e la tempesta passerà. E poi tornerà, e non avrò imparato nulla nel frattempo. E mi autocommisero nascosta dall'anonimato. Una larva che si lamenta di avere una vita da larva. 

A te che stai leggendo e che forse hai problemi più seri dei miei, problemi veri e non creati da te stesso, ai quali reagisci ogni giorno, o almeno ci provi: scusa. 

 

4 commenti

Non lo farò e la tempesta passerà. E poi tornerà, e non avrò imparato nulla nel frattempo.

 

Passa ed impari. Stanne tranquilla!

 

 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 21:30 del 28-09-2019

Eccoci qui, ci siamo. Bene bene, gli ingredienti hai proprio ragione: ci sono tutti. Aspettavo nella lettura di capire casomai tu stessi tentando di ingannare te stessa, del tipo che in realtà stai bene e come fanno molti hanno solo bisogno di sfogarsi un po', per poi appena usciti dalla chat o da casa comunque ristabilire un equilibrio psichico e fisico che se anche nel frattempo hai perso tempo a consigliare, quelli in realtà stanno già meglio di te. Ti "scrutavo" dunque tra le righe se il tuo fosse un semplice e momentaneo bisogno di sfogarsi (non perché effimero meno valido, semplicemente con una funzione più leggera). Ma il punto del suicidio ha tolto ogni dubbio: sei una vera autosabotante.Esiste forma più elevata di autosabotaggio del suicidio? Fuga per antonomasia dalla vita? Il sabotaggio finale? Non sto ironizzando, sono serissima e non sai quanto vorrei togliere lo schermo tuo e il mio dei due cellulari,darti un abbraccio virtuale con cuore di amica e poi tornare a chattare/scrivere qui, come anonime. Allora,mi pare evidente che tu avresti bisogno (ti dico la mia impressione) di approfondire alcune aree, cioè non mi sto sentendo nel tuo caso di darti consigli pratici, sul lavoro, sull amore, ecc, ma consigli più teorici. Stranamente nei casi di auto-sabotaggio acuti, è meglio non cambiare le carte in tavola finché non si è pronti con L anima a non sabotarsi piu. Sei pronta ad alcuni libri e teorie più o meno famose che ti aiuteranno a venirne fuori? Allora, ti consiglio di leggere "la ferita dei non amati", che spiega abbastanza bene il meccanismo da te descritto, "le 5 ferite e come guarirle" e "Donne che corrono coi lupi". In realtà i titoli sarebbero ben di più, però già con questi tre puoi dare una bella sferzata al problema. L importante è che tu sia pronta con tutta te stessa a venirne fuori.(da sola, la serratura apre dall interno e le chiavi le hai tu). Auguri di cuore per tutto

Avatar di AnonimoAnonimo alle 22:22 del 28-09-2019
Già lo sento, mio padre che ride di me.

studia il tuo passato. il marcio nella tua famiglia. è lì che hai imparato a sabotarti. sullo sfondo dello scenario c'è tuo padre che ride di te.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 00:19 del 29-09-2019

Grazie per i commenti e i consigli. Anonima, leggerò quei libri...La lista di ciò che dovrei e vorrei fare per cominciare ad amarmi è lunga e aspetta da un po'. Grazie per l'abbraccio, sei una bella persona. 😊

OldJoe, l'ho studiato il marcio del mio passato, l'ho identificato il padre giudice disinteressato che deride e insulta credendo di "spronare", l'ho anche affrontato, in parte.  Vedoill ruolo di mia madre, vittima della vita dall'emotività incontrollabile,vedo il disastro che è diventato mio fratello,come ha reso la mia infanzia  e la mia adolescenza un incubo e mi ha portata a diffidare di tutti. Eppure, ancora oggi, io sono quella che mantiene il controllo, mi chiamano per essere rassicurati, per avere consigli, sono quella matura, razionale,lucida. Lo sono da quando ero poco più che una bambina. 

Mi è andata anche bene, considerando i presupposti.

Conoscere come si è diventati ciò che si è non basta ad essere diversi e sono stanca di scavare nella melma. Sapere che qualcun'altro ha avuto delle responsabilità in questo non alleggerisce le mie. Non ci riesco proprio a sentirmi una vittima, se non di me stessa. 

Mi sento terribilmente stanca e vecchia, e ho solo 30 anni. Passerà...

Grazie per l'ascolto.  

Avatar di AnonimoAnonimo alle 03:11 del 29-09-2019

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