Ven
19
Lug
2019
Angoscia
Mio padre è sempre stato troppo prepotente. Ha sempre pensato prima a sé stesso, assecondando i suoi bisogni prima di tutto. Mia madre non è stata in grado di fare niente per impedirglielo. Lui ha sempre voluto decidere tutto, non lasciandomi mai scelta. Ora, io voglio andare all'università, ma ancora una volta lui vuole avere l'ultima parola decidendo dove io debba andare. Sono disperata, non riesco ad accettarlo, sento che se fossi obbligata ad andare dove dice lui non riuscirei a farcela. Vuole che rimanga vicino, ma non posso accettare una decisione che non è la mia, non ancora una volta. Non quando per tutta la vita ho aspettato questo momento per riuscire finalmente ad andarmene. Al solo pensare che ancora una volta lui debba decidere per me mi manda in pazzia.
5 commenti
Allontanati da quel luogo di dolore e costrizioni.
Vai via. Fai quello che puoi per cazzi tuoi.
Ricordati la storia della monaca di Monza.
"La sventurata rispose." Disse di sì.
Il resto è nei Promessi sposi.
Non tutti i genitori hanno il lusso di poter mandare il figlio viziato fuori casa. Se vuoi fare lettere lo puoi fare a Parma così come a Milano.
@Lottascudo
Sono la ragazza del post. Permettimi di dissentire su quello che hai appena detto:non mi consci, e tu assicuro che sono tutto fuorché viziata. Per anni sono stata costretta a subire i suoi umori, non mi ha mai dato un centesimo, mi sono fatta il mazzo nello studio, sperando che per una volta mi ascoltasse ed sempre fatto a meno di cose futili:non ho mai chiesto soldi per vestiti, per uscire, niente. Fidati, sono tutto fuorché viziata.
Il primo anonimo ha ragione.Potrebbe costarti qualche sacrificio,ma la cosa più sensata è cercarti un lavoretto,una stanza e andartene alla facoltà a cui più ambisci.
È la tua vita questa! Nessuno può decidere per te.
Sei maggiorenne
E fai quello che vuoi.
Hai gioielli? Qualche soldo da parte? Iscriviti all'università e manda il bollettino a casa. Prendi una stanzetta condivisa. I tuoi genitori sono obbligati per legge a mantenerti fino all'indipendenza economica.
Tuo padre può fare il vocione quanto vuole, la legge è legge.