Mer

03

Lug

2019

Diversità

Sfogo di Avatar di DianDian | Categoria: Altro

Sono sempre stata diversa dagli altri, fin da quando ero bambina. Sempre troppo timida, troppo tranquilla: il casino, il rumore, erano cose che mal sopportavo. Sono cresciuta in un posto sperduto, sfortunatamente colmo fino all'orlo di gente bigotta ed abbastanza maligna:essendo considerata "strana" , alle mamme dei miei compagni piaceva parlare male di me e di mia madre, che non essendo originaria di quel borgo faceva fatica ad adattarsi. Di conseguenza non piacevo neppure ai loro figli. Da lì sono iniziati i guai:fin dalle elementari prese in giro, scherzi stupidi, cattiverie e cose di questo genere. Non potevo giocare né parlare con nessuno, perché a loro non andavo a genio. Ero completamente isolata. Le cose sono iniziarono ad andare anche peggio quando mi vennero diagnosticate conseguentemente discalculia e disprassia (disturbi specifici dell'apprendimento che non interferiscono con l'intelligenza di un individuo né con la sua salute, ma che creano difficoltà nell'apprendimento a scuola. )  AprIti cielo:I miei maestri continuavano a considerarmi svolgiata, pigra, e la gente mi additava addirittura come "malata." Le cattiverie aumentavano sempre di più con il tempo:alle medie mki davano soprannomi orribili, mi tiravano gli oggetti addosso dicendo che facevo schifo, arrivarono addirittura a sputarmi in faccia. Io non riuscivo a reagire, perché nessuno (nemmeno I miei genitori ) mi dava ascolto. Finché,tornata per l'ennesima volta a casa piangendo,fui sul punto di non ritorno:ero in camera mia, non riuscivo a ragionare lucidamente per l'amarezza e la rabbia,e pensai che sarebbe stato facile lasciarsi andare e cadere giù.C'ero quasi:una gamba già si tendeva verso il balcone. Fu solo la voce di mia sorella che mi chiamava dal piano di sotto a riscuotermi ed a farmi chiedere cosa diamine stessi per fare. Ancora oggi, se ripenso a quel momento, mi vengono i brividi.

Con la crescita sono diventata più forte ed ho imparato a reagire, ma allo stesso tempo tutto questo mi ha reso diffidente, fredda, lasciando un segno dentro di me che probabilmente non se ne andrà mai. Perciò vi prego:insegnate ai vostri figli che le parole fanno male, molto, e che in qualche caso possono anche uccidere. 

4 commenti

@Dian, ti capisco. Sono cresciuta in un posto simile. Senza disturbi dell'apprendimento, anzi, troppo intelligente per la media della mia età. Il risultato non cambia, venni bullizzata lo stesso. A dieci anni mi svegliavo la mattina e piangevo perché non ero morta nel sonno e avrei dovuto affrontare un'altra giornata. Chi è ai margini del branco per un motivo o per l'altro, ci rimane, e come tale viene trattato.
Le parole uccidono e, peggio, gli aguzzini ti lasciano dentro una parte di sé. Trova quella parte, non lasciare che cresca, estirpala. Scappa se non l'hai già fatto. Vivi la tua vita in faccia a tutti loro. Non guardarti mai indietro. Per me è stata l'unica cura, e alla fine ho imparato a valorizzare la mia diversità. Ho curato buona parte delle ferite. Non ho dimenticato come è stato crescere così, ma oggi, a 33 anni, mi guardo allo specchio e sono felice del viaggio fatto finora.
Auguro a te di provare lo stesso. Ti abbraccio.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 09:36 del 03-07-2019
ciao

io voglio insegnare a mio figlio che il giudizio degl'altri non conta, o che almeno conta meno del giudizio che abbiamo di noi stessi. Quando avviene un soppruso non violento ma solo a parole mi spiace dirtelo, ma le parole fanno male a te che ne dai un giudizio. Le parole non sono pugni, lo diventano se tu gli dai quel valore. Questo vorrei insegnare a mio figlio. 

ciao ciao  

Avatar di otelloboyotelloboy alle 12:27 del 03-07-2019
.

Ciao @Otelloboy

 

Non è esattamente come dici tu. Una bambina di nove anni che si sente costantemente dire che fa schifo, che non merita niente e che è circondata dall'indifferenza degli adulti (o peggio dalla loro soddisfazione, perché sotto sotto pensano che sei strana e quindi un po' te lo meriti) non può non dare giudizio alle parole. Crescendo impari a difenderti, ma da piccolo è davvero difficile non dare peso alle parole, specie se durante le dieci ore di scuola ogni volta che provi ad unirti ai tuoi compagni vieni rifiutata e sei costretta a passare otto e passa ore completamente da sola. , Sfido chiunque a sopportare questo per otto anni,senza possibilità di andartene perché abiti in un buco e non puoi andare a scuola altrove. 

Avatar di DianDian alle 13:05 del 03-07-2019

Infatti si chiama violenza psicologica,che porta gravi danni all'autostima di chi ne è vittima 

Non bisogna insegnare ai bimbi a non dare peso alle parole,( troppo facile),ma bisogna insegnare a non usare parole che possano ledere l'altro.

 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 13:08 del 03-07-2019

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